Chi ha aiutato la mafia al nord?

Chi ha aiutato la mafia al Nord
di Nando Dalla Chiesa
E alla fine a Buccinasco, la celebre Platì del nord, sono arrivati gli avvisi di garanzia. Per sindaco e vicesindaco, per quel che si sa. Entrambi di centrosinistra. Anche se loro si sono affannati a giurare che non di avvisi di garanzia si trattasse ma di avvisi di proseguimento delle indagini! Un atto dovuto, hanno aggiunto.
Le indagini a Buccinasco
Credo di non avere mai assistito in vita mia a una messinscena del genere. C’è chi lamenta che la notizia l’abbiano avuta prima i giornali, c’è chi lamenta la giustizia a orologeria, chi rimprovera i magistrati di sostituirsi alla politica. Ma qualcuno che cambiasse nome all’avviso di garanzia per smentire di averlo ricevuto non l’avevamo ancora trovato. Qualcuno che comunicasse pubblicamente essere falsa una notizia vera, nemmeno l’avevamo ancora trovato.
C’è qualcosa di strano a Buccinasco. C’è un passato che proprio non se ne vuole andare. Perché chi la governa oggi da “rinnovatore” l’ha già governata quando l’impresa del clan Barbaro veniva definita su carta intestata del Comune ditta di fiducia.
E perché i clan sono ancora là e il vicesindaco attuale Rino Pruiti, già assessore all’ambiente, non si è molto preoccupato per le sentenze della Cassazione che hanno disfatto le inchieste Cerberus e Parco Sud mettendo in dubbio l’esistenza dell’associazione mafiosa nella Platì del nord; anzi ne ha approfittato per far sapere che quelle sentenze “mettono in mostra i limiti della magistratura milanese”. Che evidentemente ha preso lucciole per lanterne.
Zero voti all’antimafia…
C’è qualcosa di strano a Buccinasco. Nel fatto che alle ultime elezioni del segretario provinciale del Pd il candidato David Gentili, presidente della Commissione consiliare antimafia e andato benissimo in città, ha preso lì zero voti.
C’è qualcosa di strano in questa furia che porta all’insulto sistematico e alle minacce di querele verso chi vede sul posto la presenza della ‘ndrangheta (compresa la commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti), in questo sforzo quasi patetico di volere apparire invece alla testa della lotta alla mafia.
O nelle ultime, incredibili, minacce allusive della attuale, giovane presidente del consiglio comunale che fa sapere -a mo’ di rappresaglia- che prossimamente racconterà quel che ha visto nei suoi anni di militanza (voi come lo chiamereste questo linguaggio?).
Metafora di una nazione
Ribadiamolo. Buccinasco è l’epicentro di un hinterland sud di Milano in cui i gruppi siciliani e calabresi hanno spadroneggiato per decenni, con destra e sinistra.
Finché nessun esponente delle istituzioni cittadine non attaccherà ufficialmente i clan usando nei loro confronti almeno i toni infuocati usati contro giornalisti, politici e studiosi antimafiosi, dovremo stare con gli occhi bene aperti. Su quello che è un po’ psicodramma collettivo, un po’ – ormai – un grande ed emblematico problema della politica nazionale.
http://www.isiciliani.it/chi-ha-aiutato ... ia-al-nord
di Nando Dalla Chiesa
E alla fine a Buccinasco, la celebre Platì del nord, sono arrivati gli avvisi di garanzia. Per sindaco e vicesindaco, per quel che si sa. Entrambi di centrosinistra. Anche se loro si sono affannati a giurare che non di avvisi di garanzia si trattasse ma di avvisi di proseguimento delle indagini! Un atto dovuto, hanno aggiunto.
Le indagini a Buccinasco
Credo di non avere mai assistito in vita mia a una messinscena del genere. C’è chi lamenta che la notizia l’abbiano avuta prima i giornali, c’è chi lamenta la giustizia a orologeria, chi rimprovera i magistrati di sostituirsi alla politica. Ma qualcuno che cambiasse nome all’avviso di garanzia per smentire di averlo ricevuto non l’avevamo ancora trovato. Qualcuno che comunicasse pubblicamente essere falsa una notizia vera, nemmeno l’avevamo ancora trovato.
C’è qualcosa di strano a Buccinasco. C’è un passato che proprio non se ne vuole andare. Perché chi la governa oggi da “rinnovatore” l’ha già governata quando l’impresa del clan Barbaro veniva definita su carta intestata del Comune ditta di fiducia.
E perché i clan sono ancora là e il vicesindaco attuale Rino Pruiti, già assessore all’ambiente, non si è molto preoccupato per le sentenze della Cassazione che hanno disfatto le inchieste Cerberus e Parco Sud mettendo in dubbio l’esistenza dell’associazione mafiosa nella Platì del nord; anzi ne ha approfittato per far sapere che quelle sentenze “mettono in mostra i limiti della magistratura milanese”. Che evidentemente ha preso lucciole per lanterne.
Zero voti all’antimafia…
C’è qualcosa di strano a Buccinasco. Nel fatto che alle ultime elezioni del segretario provinciale del Pd il candidato David Gentili, presidente della Commissione consiliare antimafia e andato benissimo in città, ha preso lì zero voti.
C’è qualcosa di strano in questa furia che porta all’insulto sistematico e alle minacce di querele verso chi vede sul posto la presenza della ‘ndrangheta (compresa la commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti), in questo sforzo quasi patetico di volere apparire invece alla testa della lotta alla mafia.
O nelle ultime, incredibili, minacce allusive della attuale, giovane presidente del consiglio comunale che fa sapere -a mo’ di rappresaglia- che prossimamente racconterà quel che ha visto nei suoi anni di militanza (voi come lo chiamereste questo linguaggio?).
Metafora di una nazione
Ribadiamolo. Buccinasco è l’epicentro di un hinterland sud di Milano in cui i gruppi siciliani e calabresi hanno spadroneggiato per decenni, con destra e sinistra.
Finché nessun esponente delle istituzioni cittadine non attaccherà ufficialmente i clan usando nei loro confronti almeno i toni infuocati usati contro giornalisti, politici e studiosi antimafiosi, dovremo stare con gli occhi bene aperti. Su quello che è un po’ psicodramma collettivo, un po’ – ormai – un grande ed emblematico problema della politica nazionale.
http://www.isiciliani.it/chi-ha-aiutato ... ia-al-nord