Hai ragione quando dici che Berlusconi ha condotto ad una personalizzazione estrema della lotta politica e che questo era un concetto estraneo della sinistra (italiana, moderna direi).
Non sono convinto invece della tua analisi della figura di Berlusconi. Io penso che di lui si possano dire alcune semplici cose:
1) l'unico interesse che ha e' quello di accentrare in se' piu' potere e controllo possibile sulla realta'. Tutto cio' che e' funzionale a questo acquista spazio, tutto quello che non lo e' lo perde. Il comune denominatore della politica e dell'attivita' economica di Berlusconi e' questo e nient'altro. E' chiaro che l'uomo pensa realmente di avere una missione divina.
2) e in questo si differenzia da personaggi come Mussolini, che riteneva invece di avere una funzione ideologica, pubblica. Per questo Berlusconi usa la forza solo quando ce ne e' estremo bisogno, ma senza remore morali. Per questo l'uno si dedicava alla realizzazione di intere infrastrutture delocalizzate (quartieri, reti ferroviarie, intere citta') mentre l'altro si dedica a poche infrastrutture simboliche (il Ponte di Messina) o a gesti visibili (la rimozione dell'immondizia da certe zone). E' il machiavelli per eccellenza. Tutto qui. Anche la sua appartenenza alla Massoneria e' funzionale a questo e non viceversa come molti credono (recentemente, in un articolo a l'espresso che non riesco a trovare, dicevano che Berlusconi in uno dei suoi bagni di folla ha stretto la mano a un paio di turisti spagnoli, dicendo loro una frase che un giornalista ha trovato pari pari in un documento della Massoneria, qualcosa del genere "tenemos a la cabeza de la cividad". L'articolo e' apparentemente stato rimosso dal sito de L'espresso, ma potrei sbagliarmi).
3) l'individuo e' estremamente efficace, e' probabilmente un genio (in negativo, ma pur sempre un genio). Proviamo a pensare come sarebbe l'Italia oggi senza la sua "discesa in campo". Probabilmente avremmo un paese molto piu' democratico e in migliori condizioni, ma visto come sono andate le cose ho difficolta' a pensare che l'ecosistema politico si sarebbe evoluto come e' stato costretto a fare in questi anni. Berlusconi ha affamato la sinistra un po' come le politiche reaganiane delle guerre stellari hanno saputo stressare il sistema sovietico per distruggerlo. Ma ricordiamoci che tutte le esplosioni evolutive provengono da mutazioni improvvise dell'ambiente.
4) il successo di Berlusconi e' dovuto alla sua capacita' estrema di separare con grande attenzione gli interessi IMMEDIATI di una MAGGIORANZA da qualsiasi altro elemento di distrazione. L'Italia puo' vivere benissimo e a lungo in queste condizioni. Alla gente non interessa affatto verificare che l'indice Gini sia uno dei piu' alti del mondo industrializzato, o che una minoranza di genitori con figli handicappati perderanno l'insegnante di sostegno. Quello che interessa alla gente e' verificare che alcuni elementi simbolici, come la presunta violenza degli extracomunitari, sia combattuta. La gente non ha la capacita' di valutare elementi statistici, ma si limita a guardare nel giardino di casa, nel quartiere. E non e' nemmeno in grado di cogliere qualsiasi elemento, ma solo certi che sono visibili ai suoi occhi, come le scritte sui muri.
Detto cio', onestamente ho difficolta' a identificare un modo per battere un avversario simile senza sperare in un suo errore, senza un suo farsi prendere la mano, anche perche' ha dimostrato di saper "crescere" molto piu' a lungo dei classici dittatorielli da strapazzo.
il PD, o qualsiasi forza di (centro)sinistra non e' in grado di esprimere leader perche' la gente non e' piu' in grado di individuarli. Leggete questo articolo su L'Espresso, dal titolo "Walter sfila, Max si defila" http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 6&ref=hpsp. Personalmente io non credo piu' a questi articoli in cui si immagina che al centro della discussione politica vi sia il solito battibecco tra due leader. Ovvero, penso che sia vero che tra le dinamiche personali all'interno di un partito possano esistere problemi di leadership. Ma questo e' normale. Quello che succede pero' e' che tutta l'informazione italiana verte su questo tipo di dibattiti, oscurando completamente tutti coloro, come tanti sindaci in gamba di altrettante citta' italiane, lavorano tanto e bene, affinando una preparazione alla gestione della cosa pubblica che potrebbe essere utile prima o poi. Solo che e' difficile valutare cosa fa un Chiamparino, nel bene e nel male, se tutto viene ridotto ad una polemica personale, molto piu' facile da descrivere di una discussione sui contenuti, e quindi molto piu' comprensibile per una gran parte della gente. Dopo tanti anni, la gente si e' abituata a questo, lo desidera, non sa piu' immaginare altro. Non e' in grado di valutare un politico per quello che e' o che fa perche' entrambe le cose sono di fatto trasparenti all'informazione. La polemica personale sul nulla e' diventata l'aspetto prevalente della discussione. Ogni volta che si propone un gesto concreto che ha migliorato il paese, avete fatto caso che l'ascoltatore prova una specie di imbarazzo? come se non fosse piu' in grado di valutare quello che c'e' di positivo nell'azione politica di governo?
In queste condizioni e' chiaro che la selezione di leader politici di CS, alternativi come modello al sistema "a bandiera" di Berlusconi (una persona in testa, e tutti gli altri contano zero) e' impossibile. Ma non perche' e' il PD o chi per lui a non saperli esprimere, ma perche' l'elettorato non sarebbe in grado di capire. Andrebbe a cercare fra le righe fazioni e sgambetti, urlatori di professione, populisti, gente in grado di dire qualche frase ad effetto o di mostrare qualche aspetto particolare (e quindi criticabile). Per uscire da questa situazione ci vorrebbe un furbastro che sia in grado di vendere una cosa per ottenerne un altro, di inventare quel famoso grimaldello (di cui parlavo in un altro intervento) in grado di rompere il cerchio e dimostrare che si puo' fare una politica piu' efficiente per la gente senza cadere in una "dittatura della maggioranza" tanto amata da Berlusconi.
saluti
pagheca