Pagina 1 di 1

Filippine: tra tragedie e miserie (giornalistiche)

MessaggioInviato: 12/11/2013, 14:09
da franz
Apro qui la discussione perché la ritengo un po' trasversale e tutti i temi che discutiamo.
Non solo "accade nel mondo" o "informazione"
Antefatto: la tragedia nelle filippine.
Svolgimento: come i media italiani trattano il caso.

Vedo che la notizia sta sparendo rapidamente dai media italiani (TG, Internet).
Si parla del PD, del PdL, del disturbatore televisivo arrestato perché addescava miniori, delle parole del papa, poi dopo una ventina di minuti di cazzeggi interni si parla delle filippine.
Qui si accenna tra le prima cose all'ansia per gli italiani "missing".

Poi per fortuna ho un abbonamento via cavo con centinaia di canali HD di tutta europa e pur non avendo visto tutti i TG (è materialmente impossibile) quei pochi che ho visto mi confortano. La tragedia nelle filippine riempie i media dei paesi "normali". Si parla solo di quello. Basta andare un questo momento su repubblica.it sul corriere.it e su cnn.com per vedere la drammatica differenza. E sul fattoquotiodiano e huffingtonpost le cose non cambiano. le notizie sulle filippine sono scarne e da metà pagina in poi.

Ma che paese è questo, dove magari certi media dipinti di sinistra starnazzano di solidarietà ma la dimenticano per far passare prima le veline su berlusconi, cicchitto, renzi, cuperlo, il papa e poi si parla di (forse) 10'000 morti tra la povera gente?

Scusate l'indignazione ma, non so voi, io dico "che schifo".

Re: Filippine: tra tragedie e miserie (giornalistiche)

MessaggioInviato: 12/11/2013, 16:27
da flaviomob
Le parole di Naderev Saño prima del tifone Haiyan
Tommaso Perrone

Un anno fa, il commissario per il cambiamento climatico Naderev M. Saño aveva pronunciato un discorso che già allora aveva colpito per l’intensità oltre che per il contenuto. Parole che oggi è davvero difficile riascoltare senza emozionarsi.


“Mi appello al mondo intero, ai leader di tutto il mondo affinché apriamo gli occhi di fronte alla cruda realtà che stiamo vivendo. Mi appello ai ministri. Il risultato del nostro lavoro non riguarda ciò che vogliono i politici. Riguarda ciò che ci chiedono sette miliardi di persone”.

Questa è solo una parte del discorso che Naderev M. Saño, commissario delle Filippine per il cambiamento climatico, ha tenuto giovedì 6 dicembre 2012 durante i lavori della conferenza sul clima (Cop 18) del Qatar.

Un discorso che oggi, dopo il passaggio del tifone Haiyan, suona come un monito ancora più pesante per i delegati che sono riuniti fino al 22 novembre a Varsavia, in Polonia, per la Cop 19 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc).

Saño aveva chiesto un anno fa ai delegati di tutto il mondo, dopo che il sedicesimo tifone stagionale aveva colpito le Filippine causando centinaia di vittime, di smettere di accampare scuse, di smettere di posticipare le decisioni e di agire subito contro il cambiamento climatico per il bene della popolazione delle Filippine e del resto del mondo.

“Se non noi, chi, se non ora, quando, se non qui, dove”. Parole che oggi pesano come macigni e che forse potrebbero smuovere anche i delegati più rigidi nel fare concessioni pur di raggiungere un nuovo accordo globale sul clima da sottoporre alle firme dei paesi entro il 2015.

http://www.lifegate.it/it/eco/profit/im ... ayian.html

___________________________
___________________________


Il tifone menzognero

Scrive Silvestro Montanaro:

Più di diecimila morti a causa di uno spaventoso tifone nelle Filippine. Il racconto della gran parte dei media si ferma a questo. Punta il dito sulla violenza assassina della tempesta. E a me viene una gran rabbia, un gran senso di nausea per questo modo superficiale, menzognero ed offensivo di raccontare le cose. Mi è capitato di esser presente nel corso di terribili tempeste. Ero in albergo. Le ho viste dalla finestra, assolutamente al sicuro. A morire, in assoluta maggioranza, erano e sono quelli che non possono mettersi al sicuro. Nelle Filippine ci sono baraccopoli immense. Poveri pali e tetti di cartone. Ci vivono milioni di esseri umani. Indifesi. Anche quando c’è il sole. Muoiono i poveri sotto l’unica tempesta assassina che io conosca. L’ingiustizia.

http://www.giuliocavalli.net/2013/11/12 ... enzognero/

Re: Filippine: tra tragedie e miserie (giornalistiche)

MessaggioInviato: 12/11/2013, 21:29
da franz
Non so se c'entra il cambiamento climatico se è solo il cavallo di battaglia per la notorietà di alcuni.
Credo che ora (giorni, settimane) sia il momento dei soccorsi, della solidarietà, non delle polemiche sulle presunte cause.
Anche qui direi " che schifo" vedendo la corsa di certi soggetti a profilarsi sul "ve lo avevo detto".

Re: Filippine: tra tragedie e miserie (giornalistiche)

MessaggioInviato: 13/11/2013, 1:38
da flaviomob
Io invece direi "che schifo" proprio a non voler analizzare le cause, globali, macro o micro, di tanti disastri ambientali.