La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Euro TV pensaci tu

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Euro TV pensaci tu

Messaggioda franz il 18/09/2013, 8:02

Pubblicato: Mar, 17/09/2013 - 17:30 • da: Alessandro De Nicola

da L'Espresso del 13/09/2013

Che male c’è a pensare in grande? E’ naturale che chi ha le redini del governo non voglia occuparsi solo delle fatiche quotidiane o del chiacchericcio politico, ma aspiri a progetti di più ampio respiro e che lascino il segno.

E così, anche un governo traballante ed esposto ad ogni genere di marosi come quello presieduto da Enrico Letta, ogni tanto si concede qualche sogno. Al recente Forum di Cernobbio, ad esempio, il presidente del consiglio ha ventilato l’idea di una candidatura italiana per le Olimpiadi del 2024, provocando un primo screzio campanilistico sulla città più adatta ad ospitarle: Roma o Milano? Quisquilie, si dirà, manca tanto di quel tempo…

Tuttavia, nella seconda metà del 2014 l’Italia assumerà la presidenza del Consiglio Europeo e la data è quindi assai prossima. Uno degli obiettivi che secondo il premier dovranno essere perseguiti sarà la creazione di un Servizio Pubblico Radiotelevisvo Europeo perché, ha dichiarato in un’intervista, un’Europa “che funziona passa attraverso meccanismi di comunicazione con i cittadini” in modo che “nasca un’opinione pubblica europea”. “La comunicazione , a partire dalla radio, sarà fondamentale, e” ha concluso Letta “noi daremo il nostro contributo”.

Il simpatico progetto era partito dalle riflessioni del direttore di Radio 1 e del Giornale Radio, Antonio Preziosi, il quale in un suo libro rifletteva che nel raccontare la crisi “se ci fosse stata una radio Europea tutti i cittadini dell’Unione ne avrebbero ottenuto indubbi vantaggi “ in quanto “più informazione e più Europa sono la ricetta vincente per affrontare e superare la crisi economica internazionale”.

Ora, io capisco che la sfiducia degli italiani verso qualsiasi nostra istituzione è tale che la sola parola “Europa” sembra conferire un manto di serietà a qualsiasi iniziativa, ma non bisogna esagerare.

Prima di tutto un canale TV all news “europeo” c’è già, si chiama “Euronews”. E’ posseduto da 21 reti televisive pubbliche (la RAI è il secondo socio più rilevante), trasmette in 13 lingue in tutta Europa e oltre (raggiunge 370 milioni di case), impiega 800 persone di cui 400 giornalisti e riceve contributi finanziari dall’Unione Europea nell’ordine di 15 milioni di € per triennio. Secondo gli ultimi dati disponibili costa 60 milioni di euro l’anno di cui poco più della metà coperti da introiti di natura commerciale.

Meglio di così! Eppure, a prescindere dalla qualità, Euronews, pur contando su qualche milione di spettatori alla settimana non ha certo contribuito a formare alcuna opinione pubblica europea. Perché il Sistema che ha in mente Letta dovrebbe fare meglio?
I politici sembrano far fatica a comprendere alcune cose. La prima è che i successi non si creano per decreto: voler fare una radio europea, non vuol dire riuscire a fare una radio europea. La seconda è che è insopportabilmente “costruttivista” o, se preferite, dirigista, creare una radio o TV europea per “comunicare coi cittadini” o “far nascere un’opinione pubblica europea”. Per trasmettere la visione di chi, solo della Commissione? Come è ovvio c’è chi vuole un’Europa dei mercati, chi politica, chi sociale e chi non la vuole affatto: le tasse di tutti dovrebbero pagare per “educare” in che modo? Euronews nacque per combattere lo “strapotere” della CNN reso evidente dalla prima guerra del Golfo. Una motivazione politica che ha determinato anche la nascita di France24, l’altra piccola rete nazionalista sorta per diffondere il punto di vista francese sul mondo. Che l’informazione debba essere libera dai governi, insomma, è un concetto che non fa breccia nelle nostre classi dirigenti.

Inoltre: perché ogni progetto deve implicare sempre nuova spesa pubblica? Non ce ne è abbastanza?

Le grandi aspirazioni sono legittime, soprattutto in vista del semestre europeo guidato dall’Italia. Se andranno in direzione di liberare le energie europee e non di costruirne ad hoc prelevando qualcosina dai bilanci pubblici, saranno però più utili e di successo
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 24 ospiti