Per la democrazia decidende

Per fare dell'Italia una democrazia decidente sul modello westminster è necessario fare le riforme veramente necessarie e non riforme che più che mostrare vantaggi mostrano i pericoli,come il presidenzialismo,la sfiducia costruttiva,il tentativo di limitare l'indipendenza della magistratura,maggioranze risicate con la diminuzione del numero dei deputati.Per rendere più stabile il governo serve si omogeneità e coincidenza fra partito e governo presieduto dal leader del partito,nomina e revoca dei ministri,una maggioranza che non sia risicata,sfiducia ad un terzo,ma anche chiari compiti,chiare funzioni e corsie preferenziali, procedimenti per nulla faraginosi per il governo.La prima faraginosità si elimina superando il bicameralismo perfetto.La seconda faraginosità si elimina riformando i regolamenti parlamentari per limitare la proliferazione dei gruppi parlamentari,per dare più garanzie all'opposizione e definendo gli spazi di azione del governo e del parlamento.I governi cadono soprattutto sulla questione di fiducia che è materia di regolamento parlamentare e quindi si tratta di capire come regolarla al meglio evitando di farne un'uso eccessivo compreso gli altri compiti come maxiemendamenti ricorso frequente alla decretazione d'urgenza.Inoltre se un governo cade,sperando che questo sia un'evento più che raro,non si torna mai ad elezioni,ma si cambia il leader mantenendo inalterata la maggioranza uscita dalle urne.Infine la grande coalizione,anche se ha un'operosità più limitata rispetto al partito omogeneo ha avuto il merito perlomeno di eliminare alla radice lo scontro frontale l'idea cioè del bipolarismo muscolare irrigidito da questa legge elettorale e dal leader eletto artificiosamente con le regole elettorali.Quando si tornerà alla normale democrazia dell'alternanza il bipolarismo muscolare dovrà essere un ricordo del passato distante anni luce lasciando il campo ad una democrazia normale in cui non c'è più la demonizzazione reciproca