Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini?

Marco Di Gregorio su Huffingtonpost
Così per caso, mi sono accorto che i media Italiani hanno (quasi) completamente ignorato il rapporto sulla competitività globale realizzato dal World Economic Forum. O meglio, ne hanno scritto brevemente per dire che siamo 42esimi, dietro a Panama e Portorico. Un sito http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/ ha denunciato questo silenzio ma si è preoccupato di elencare solamente 3 dei 114 fattori presi in considerazione dallo studio.
Curiosamente, l'unico sito a effettuare una disamina più approfondita, è quello di due vecchi arnesi della politica come Fabrizio Rondolino e Fabio Velardi, cresciuti all'ombra di Massimo D'Alema e oggi consulenti anche di personaggi del centro destra come Daniela Santanché.
Mario Giardini l'ha letta tutta (come potete fare voi se sapete l'inglese qui ,l'Italia è a pag 224/5) e ne ha scritto qui.
Mi permetto di copiare qui un pezzo della sua analisi:
"Il primo degli indicatori ad essere preso in considerazione è quello delle istituzioni: è il quadro legale ed amministrativo entro cui gli individui, le imprese ed il governo nel senso più ampio del termine interagiscono per generare ricchezza (interact to generate wealth). L'Italia è al 97mo posto su 144.
Diamo un'occhiata da vicino ai sub indici. Per noi il migliore è affidabilità dei servizi di Polizia, posizione però numero 38. Meglio di noi, fra gli altri, Georgia, Giordania, Oman. Il sub indice peggiore: peso del quadro regolatorio amministrativo (cioè lacci e lacciuoli posti dalla burocrazia, una misura della nostra sudditanza quotidiana), siamo terzultimi, al posto 142 su 144. Precediamo solo Venezuela e Brasile. Fanno meglio di noi la Mauritania, 24; Ghana 66; Bulgaria 109; Mongolia 102, Burkina Faso 49. Il delirio burocratico Ue è in queste situazioni: il primo Paese ad apparire in questo sub indice è la Finlandia, posto 6; il secondo Svezia, 31; il terzo l'Olanda, 34; poi vengono Lussemburgo, 37; Irlanda 46; Danimarca 69; Germania 71; UK 72; Austria 82; Spagna 120; Francia 126.
Vediamone altri. Fiducia pubblica nei politici: siamo al posto 131. Favoritismi nelle decisioni della P.A. : 116. Wastefulness (cioè spreco) di denaro pubblico: posto 126. Per confronto: Gabon 64. Bangladesh 71. Burkina Faso 92. Spagna 106 (non è un caso). Solo diciotto Paesi al mondo fanno peggio di noi. Trasparenza della politica governativa: 139. Precediamo solo lo Yemen, il Madagascar, il Venezuela, Haiti e Algeria. Ci precede (posto 138) il Ciad. Crimine organizzato: 131. Efficacia dei C.A. delle grande aziende: 134. Veniamo prima del Mali, Egitto, Timor Est, Bolivia, Cipro, Libia, Serbia, Ciad, Algeria e Yemen. Germania 17, Svizzera 7, Sud Africa 1 (sorprendente). Efficienza del sistema legale nella composizione delle dispute (cause civili): posto 139. Siamo davanti solo a Repubblica Slovacca, Ucraina, Yemen, Haiti e Venezuela. Infine. Etica aziendale: posto 90."
Questa analisi sorvola però l'unico dei 12 pilastri in cui l'Italia va meglio, e di molto, rispetto alla sua media e cioè la qualità delle aziende (business sophistication) Dei 9 elementi che la misurano siamo sopra la media in 6, siamo addirittura secondi in assoluto per la creazione dei distretti industriali (Sui 22 elementi che compongono il capitolo istituzioni, siamo sotto il nostro 42esimo posto in 21). In questa categoria l'unico parametro in cui andiamo male è la capacità del management a delegare, siamo 104esimi.
In generale, e nonostante tutti i limiti che Luigi Zingales elenca nel capitolo del Manifesto Capitalista dedicato alla peggiocrazia Italiana, questo significa che quando si tratta di lavorare siamo bravi. E anche in termini quantitativi lavoriamo molto più dei nostri partner europei.
Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini? In attesa delle vostre risposte non posso che sperare per la nostra classifica che il Wef non inserisca la qualità dei media nel loro rapporto...
Segui Marco Di Gregorio su Twitter: http://www.twitter.com/@wwwc6tv
http://www.huffingtonpost.it/marco-di-g ... 95325.html
I link:
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/
http://reports.weforum.org/global-compe ... 2012-2013/
Il rapporto: http://www3.weforum.org/docs/WEF_Global ... 012-13.pdf
Così per caso, mi sono accorto che i media Italiani hanno (quasi) completamente ignorato il rapporto sulla competitività globale realizzato dal World Economic Forum. O meglio, ne hanno scritto brevemente per dire che siamo 42esimi, dietro a Panama e Portorico. Un sito http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/ ha denunciato questo silenzio ma si è preoccupato di elencare solamente 3 dei 114 fattori presi in considerazione dallo studio.
Curiosamente, l'unico sito a effettuare una disamina più approfondita, è quello di due vecchi arnesi della politica come Fabrizio Rondolino e Fabio Velardi, cresciuti all'ombra di Massimo D'Alema e oggi consulenti anche di personaggi del centro destra come Daniela Santanché.
Mario Giardini l'ha letta tutta (come potete fare voi se sapete l'inglese qui ,l'Italia è a pag 224/5) e ne ha scritto qui.
Mi permetto di copiare qui un pezzo della sua analisi:
"Il primo degli indicatori ad essere preso in considerazione è quello delle istituzioni: è il quadro legale ed amministrativo entro cui gli individui, le imprese ed il governo nel senso più ampio del termine interagiscono per generare ricchezza (interact to generate wealth). L'Italia è al 97mo posto su 144.
Diamo un'occhiata da vicino ai sub indici. Per noi il migliore è affidabilità dei servizi di Polizia, posizione però numero 38. Meglio di noi, fra gli altri, Georgia, Giordania, Oman. Il sub indice peggiore: peso del quadro regolatorio amministrativo (cioè lacci e lacciuoli posti dalla burocrazia, una misura della nostra sudditanza quotidiana), siamo terzultimi, al posto 142 su 144. Precediamo solo Venezuela e Brasile. Fanno meglio di noi la Mauritania, 24; Ghana 66; Bulgaria 109; Mongolia 102, Burkina Faso 49. Il delirio burocratico Ue è in queste situazioni: il primo Paese ad apparire in questo sub indice è la Finlandia, posto 6; il secondo Svezia, 31; il terzo l'Olanda, 34; poi vengono Lussemburgo, 37; Irlanda 46; Danimarca 69; Germania 71; UK 72; Austria 82; Spagna 120; Francia 126.
Vediamone altri. Fiducia pubblica nei politici: siamo al posto 131. Favoritismi nelle decisioni della P.A. : 116. Wastefulness (cioè spreco) di denaro pubblico: posto 126. Per confronto: Gabon 64. Bangladesh 71. Burkina Faso 92. Spagna 106 (non è un caso). Solo diciotto Paesi al mondo fanno peggio di noi. Trasparenza della politica governativa: 139. Precediamo solo lo Yemen, il Madagascar, il Venezuela, Haiti e Algeria. Ci precede (posto 138) il Ciad. Crimine organizzato: 131. Efficacia dei C.A. delle grande aziende: 134. Veniamo prima del Mali, Egitto, Timor Est, Bolivia, Cipro, Libia, Serbia, Ciad, Algeria e Yemen. Germania 17, Svizzera 7, Sud Africa 1 (sorprendente). Efficienza del sistema legale nella composizione delle dispute (cause civili): posto 139. Siamo davanti solo a Repubblica Slovacca, Ucraina, Yemen, Haiti e Venezuela. Infine. Etica aziendale: posto 90."
Questa analisi sorvola però l'unico dei 12 pilastri in cui l'Italia va meglio, e di molto, rispetto alla sua media e cioè la qualità delle aziende (business sophistication) Dei 9 elementi che la misurano siamo sopra la media in 6, siamo addirittura secondi in assoluto per la creazione dei distretti industriali (Sui 22 elementi che compongono il capitolo istituzioni, siamo sotto il nostro 42esimo posto in 21). In questa categoria l'unico parametro in cui andiamo male è la capacità del management a delegare, siamo 104esimi.
In generale, e nonostante tutti i limiti che Luigi Zingales elenca nel capitolo del Manifesto Capitalista dedicato alla peggiocrazia Italiana, questo significa che quando si tratta di lavorare siamo bravi. E anche in termini quantitativi lavoriamo molto più dei nostri partner europei.
Perché siamo ottimi lavoratori e pessimi cittadini? In attesa delle vostre risposte non posso che sperare per la nostra classifica che il Wef non inserisca la qualità dei media nel loro rapporto...
Segui Marco Di Gregorio su Twitter: http://www.twitter.com/@wwwc6tv
http://www.huffingtonpost.it/marco-di-g ... 95325.html
I link:
http://giornalaio.wordpress.com/2012/09 ... non-danno/
http://reports.weforum.org/global-compe ... 2012-2013/
Il rapporto: http://www3.weforum.org/docs/WEF_Global ... 012-13.pdf