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Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda ranvit il 16/08/2013, 11:20

Premesso che so poco o niente di Farinetti, l'azione dei sindacati è solo uno degli ultimi esempi di come abbiano controbuito a sfasciare l'economia del Paese.
Chi ne sa di piu' (di questo caso e/o di Farinetti)?



http://www.huffingtonpost.it/2013/08/16 ... _ref=italy


Eataly Bari: Oscar Farinetti risponde ai sindacati: "A licenza definitiva assumerò gli interinali, polemiche vuote"


L'Huffington Post | Pubblicato: 16/08/2013 10:29 CEST | Aggiornato: 16/08/2013 10:52 CEST


"Non capisco perché stiano creando enormi problemi. Ovunque in Italia c’è disoccupazione, in particolare quella giovanile soprattutto nel Mezzogiorno, poi arriva in Puglia un imprenditore che investe 15 milioni di tasca propria, senza contributo pubblico, e che per mettere in piedi l’impresa utilizza solo aziende del territorio - dall’elettricista al muratore. Sperava di poter avere una licenza permanente e invece gli si fa la guerra, con carta bollata, con ben tre lettere di denuncia inviate ai giornali". A parlare - in un'intervista al Corriere - è Oscar Farinetti, il patron della catena alimentare Eataly, che un paio di settimane fa ha aperto il suo unico (finora) punto vendita nel Sud Italia - a Bari, nella Fiera del Levante - registrando subito il tutto esaurito.

Farinetti, però, è stato duramente criticato dai sindacati, che lo accusano di aver esagerato con i contratti interinali (160 su 173) e quindi di sfruttare i giovani lavoratori del Mezzogiorno. Accuse che hanno fatto imbestialire l'imprenditore. "Perché vogliono creare problemi a tutti i costi? Non sanno che la licenza di Eataly è valida solo per sei mesi? In queste condizioni mi era impossibile assumere a tempo indeterminato, con il pericolo di essere poi costretto a licenziare", si difende Farinetti.

"I ragazzi arrivati a Eataly hanno avuto buoni contratti, buoni stipendi, nessuno lavora in nero. Appena si regolarizzerà la situazione della licenza - avrei anche potuto adire le vie legali in proposito - saranno tutti assunti direttamente, a tempo indeterminato e a tempo determinato; questi ultimi, se dimostreranno di saper lavorare bene, passeranno poi a tempo indeterminato", promette l'imprenditore.

Farinetti non usa mezze misure: è infastidito e deluso da polemiche che reputa fuorvianti. "È pazzesco - si sfoga - che si pensi questo, come si fa a lavorare in Italia in queste condizioni? Siamo a livello di terzo mondo, ma io non mollo. Sono più di sinistra di loro (i sindacati, nrd) perché ho davvero a cuore la sorte di questi ragazzi, di questi lavoratori che voglio assumere direttamente, ma potrò farlo solo se mi confermeranno la licenza".

Il patron di Eataly è pronto a un faccia a faccia con i sindacati. "Li incontrerò a Torino il 25 o il 26 agosto, oppure il primo o il 2 settembre. Non posso accettare da loro l’accusa di aver messo in piedi un santuario dell’illegalità". Malgrado l'amarezza, Farinetti si dice fiducioso: "Continuo a coltivare la speranza che lì, alla Fiera, si possa creare un bellissimo centro commerciale, dove si possano organizzare eventi, iniziative. Già oggi, a pochi giorni dall’innaugurazione di Eataly, va tutto bene: ogni sera facciamo 2000 coperti, i ristoranti della zona sono sempre pieni, persino gli ambulanti di fronte all’ingresso hanno incrementato le vendite...".
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda chango il 16/08/2013, 12:11

ranvit ha scritto:Premesso che so poco o niente di Farinetti, l'azione dei sindacati è solo uno degli ultimi esempi di come abbiano controbuito a sfasciare l'economia del Paese.
Chi ne sa di piu' (di questo caso e/o di Farinetti)?



http://www.huffingtonpost.it/2013/08/16 ... _ref=italy


Eataly Bari: Oscar Farinetti risponde ai sindacati: "A licenza definitiva assumerò gli interinali, polemiche vuote"


L'Huffington Post | Pubblicato: 16/08/2013 10:29 CEST | Aggiornato: 16/08/2013 10:52 CEST


"Non capisco perché stiano creando enormi problemi. Ovunque in Italia c’è disoccupazione, in particolare quella giovanile soprattutto nel Mezzogiorno, poi arriva in Puglia un imprenditore che investe 15 milioni di tasca propria, senza contributo pubblico, e che per mettere in piedi l’impresa utilizza solo aziende del territorio - dall’elettricista al muratore. Sperava di poter avere una licenza permanente e invece gli si fa la guerra, con carta bollata, con ben tre lettere di denuncia inviate ai giornali". A parlare - in un'intervista al Corriere - è Oscar Farinetti, il patron della catena alimentare Eataly, che un paio di settimane fa ha aperto il suo unico (finora) punto vendita nel Sud Italia - a Bari, nella Fiera del Levante - registrando subito il tutto esaurito.

Farinetti, però, è stato duramente criticato dai sindacati, che lo accusano di aver esagerato con i contratti interinali (160 su 173) e quindi di sfruttare i giovani lavoratori del Mezzogiorno. Accuse che hanno fatto imbestialire l'imprenditore. "Perché vogliono creare problemi a tutti i costi? Non sanno che la licenza di Eataly è valida solo per sei mesi? In queste condizioni mi era impossibile assumere a tempo indeterminato, con il pericolo di essere poi costretto a licenziare", si difende Farinetti.

"I ragazzi arrivati a Eataly hanno avuto buoni contratti, buoni stipendi, nessuno lavora in nero. Appena si regolarizzerà la situazione della licenza - avrei anche potuto adire le vie legali in proposito - saranno tutti assunti direttamente, a tempo indeterminato e a tempo determinato; questi ultimi, se dimostreranno di saper lavorare bene, passeranno poi a tempo indeterminato", promette l'imprenditore.

Farinetti non usa mezze misure: è infastidito e deluso da polemiche che reputa fuorvianti. "È pazzesco - si sfoga - che si pensi questo, come si fa a lavorare in Italia in queste condizioni? Siamo a livello di terzo mondo, ma io non mollo. Sono più di sinistra di loro (i sindacati, nrd) perché ho davvero a cuore la sorte di questi ragazzi, di questi lavoratori che voglio assumere direttamente, ma potrò farlo solo se mi confermeranno la licenza".

Il patron di Eataly è pronto a un faccia a faccia con i sindacati. "Li incontrerò a Torino il 25 o il 26 agosto, oppure il primo o il 2 settembre. Non posso accettare da loro l’accusa di aver messo in piedi un santuario dell’illegalità". Malgrado l'amarezza, Farinetti si dice fiducioso: "Continuo a coltivare la speranza che lì, alla Fiera, si possa creare un bellissimo centro commerciale, dove si possano organizzare eventi, iniziative. Già oggi, a pochi giorni dall’innaugurazione di Eataly, va tutto bene: ogni sera facciamo 2000 coperti, i ristoranti della zona sono sempre pieni, persino gli ambulanti di fronte all’ingresso hanno incrementato le vendite...".


in questo caso i sindacati hanno torto per il semplice motivo che se l'attività è temporanea i contratti di lavoro non possono che esserlo anche loro.

sul terzo mondo che cita Farinetti, andrei con calma. perchè troppo spesso nel mercato del lavoro si vede proporre contratti a forma temporanea per occupare posizioni permanenti nella struttura del'azienda rinnovati fino a quanto consentito dalla legge, ricorrendo troppo spesso alla scusa che devono i lavoratori devono essere messi alla prova.
però per sapere se un cameriere, un commesso, un cuoco o un metalemeccanico sono capaci non ti ci vogliono 36 mesi o più contratti a tempo determinato.

Le relazioni sindacali che si creano sono anche responsabilità delle imprese non solo dei sindacati, perchè che troppi colleghi di Farinetti abbiano abusato di forme di contratto "flessibili", andando al di là delle ragioni per le quali erano state pensate e create è un dato di fatto.
Va bene prendersela con i sindacati quando sbagliano,però sarebbe anche ora che tra gli imprenditori si cominciasse a discutere su come molti di loro fanno impresa in Italia. e cominciare a farsi anche qualche critica.

sull'essere più sinistra dei sindacati da parte di Farinetti, la cosa mi fa sorridere e la trovo anche un pochino assurda.
il problema non è se i sindacati sono di sinistra (la CISL?) o se lo è Farinetti, ma se si instaurano rapporti di lavoro corretti. Non è una questione politica ma di "civiltà", passami il termine.
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda cardif il 16/08/2013, 13:09

http://forum.termometropolitico.it/disc ... ipici.html

LA CISL «DOVEVATE CONCORDARE CON NOI»
LA DENUNCIA- «Secondo la legge Biagi, Eataly avrebbe dovuto informare le segreterie territoriali del numero degli interinali assunti in modo tale da consentire ai sindacati di controllare le assunzioni. In maniera unilaterale sono stati assunti 160 interinali violando la normativa dei quantitativi che, considerata la portata del personale da assumere ammonta ad un 8 % di interinali con un minimo di 3 e non 160» ha dichiarato il segretario generale Fisascat Cisl Giuseppe Boccuzzi.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/ ... -64205634/
"I dipendenti di Eataly - ragiona Boccuzzi - dovrebbero essere stati assunti secondo le regole stabilite dal contratto collettivo nazionale del settore turismo. Quello stesso contratto però obbliga le aziende che vogliano assumere più di 100 dipendenti a informare e convocare i sindacati". E invece? "Invece sia da Eataly sia dalla Fiera del Levante c'è stato un silenzio assordante".

Se regole ci sono vanno rispettate (seconda gamba della democrazia: oggi è proprio giornata... :D )
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda franz il 16/08/2013, 13:49

cardif ha scritto:...LA DENUNCIA- «Secondo la legge Biagi, Eataly avrebbe dovuto ...
Se regole ci sono vanno rispettate (seconda gamba della democrazia:

In Italia ci sono centomila norme, spesso in contrasto tra loro, per cui rispettare le regole è praticamente impossibile.
E gli avvocati ci sguazzano (anche perché a Parlamento ci sono loro, a scrivere norme che richiedono poi il loro intervento)

Nel settore del lavoro poi la cosa è quasi grottesca, comparata con la semplictà delle normative di altri paesi.
Chango, solitamente ben informato sul tema del lavoro, ha ben chiarito che se la licenza di commercio è provvisoria, lo sono per forza anche le assunzioni. Sarebbe assurdo se non fosse cosi'.

Non pero' è qui, ritengo, il posto giusto per discutere in senso tecnico delle diverse normative sul lavoro.
Una domanda invece sorge spontanea: quale sistema legale possa considerare "giusto" e quindi doveroso, che un'azianda debba avvisare i sindacati se intende assumere piu' di un tot di dipendenti. E quali sindacati? Io capirei se dovesse avvisare il locale ufficio del lavoro, il quale a sua volta avesse come prassi di avvisare le associazioni di categoria, sindacati compresi. Questo sarebbe piu' che normale, tanto che sarebbe kafkiano farne un obbligo per legge (caso mai basta una circolare).
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda ranvit il 16/08/2013, 15:10

:D :D :D
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda cardif il 16/08/2013, 15:23

franz ha scritto: cardif ha scritto:...

Farinetti, che a me sta pure simpatico, ha certamente ragione a dire che non può assumere a lungo termine se la concessione è per sei mesi.
E giustamente Chango l'ha messo in evidenza. Ma ha anche scritto altre cose giuste, però, sull'eccesso di sfruttamento da parte dei datori di lavoro.
Ma Farinetti l'ha detto a sproposito, pare. I sindacati non gli hanno chiesto assunzioni a gogò. Boccuzzi (che non conosco e che è della Cisl, non della Cgil altrimenti apriti cielo) ha richiamato una legge (non centomila): la legge (ex) Biagi che 'obbliga le aziende che vogliano assumere più di 100 dipendenti a informare i sindacati in modo tale da consentire di controllare le assunzioni'. In parte la Eataly dà ragione, visto che scrive: " «Vi specifichiamo che ad oggi il numero di contratti in regime di somministrazione è di 160 e che il motivo di ricorso è funzionale alla start-up del punto vendita. Avendo aperto da meno di 10 giorni non siamo al momento in grado di darvi un'indicazione sull'organico definitivo in quanto al momento molto del nostro personale si sta spostando su Bari per affiancare e formare le nuove risorse, sono strutturalmente inseriti sul punto di vendita di bari 3 dipendenti a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato». Il resto è polemica strumentale.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 4029.shtml
Tanto per precisione, l'art.20 comma 4 Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 recita:
"La individuazione, anche in misura non uniforme, di limiti quantitativi di utilizzazione della somministrazione a tempo determinato e' affidata ai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da sindacati comparativamente più rappresentativi..."
E i contratti collettivi nazionali sono firmati anche dalle associazioni degli imprenditori.
Se questa legge è sbagliata, la si può cambiare. Ma penso che, finché questo non avviene, la legge va rispettata.
Portare in discussione solo una campana (quella di Farinetti) non serve alla serenità di giudizio.

ranvit ha scritto:l'azione dei sindacati è solo uno degli ultimi esempi di come abbiano controbuito a sfasciare l'economia del Paese.

Ma questa è una posizione ideologicamente prevenuta e non utile. La risata ancor meno ;) :D :lol:
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda franz il 16/08/2013, 18:03

cardif ha scritto:
franz ha scritto: cardif ha scritto:...

Farinetti, che a me sta pure simpatico, ha certamente ragione a dire che non può assumere a lungo termine se la concessione è per sei mesi.
E giustamente Chango l'ha messo in evidenza. Ma ha anche scritto altre cose giuste, però, sull'eccesso di sfruttamento da parte dei datori di lavoro.

Si ma tanto per dire e ribadire qualche se e qualche ma, visto che nel caso concreto bisognerebbe prima dimostrare che Ferretti sta sfruttando la situazione o i lavoratori. Come a dire "Ferretti ha ragione ma il capitalismo, lo sfuttamento, il liberismo, la madonna, insomma abbiamo sempre ragione a prescindere dal caso concreto".

E poi perché ex-biagi? Perchè morto (ucciso dalle BR) o perché éa legge non è in vigore?

Nulla di nuovo se una legge è in palese contrasto logico con altre normative. E' la norma, da noi.

Non ho letto risposte alla domanda "perché mai un'azienda dovrebbe avvisare i sindacati (quali?) se intende assumere piu' di tot dipendenti. Quale è la razionalità dietro una simile imposizione.
Come funziona negli altri paesi, quelli verso cui gli ialiani scappano per mancanza di lavoro in Italia?.
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda ranvit il 16/08/2013, 19:25

Ma questa è una posizione ideologicamente prevenuta e non utile


Affatto! E' un fatto! E solo chi è ideologicamente prevenuto :D non lo vede!
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda chango il 16/08/2013, 19:50

franz ha scritto:
cardif ha scritto:
franz ha scritto: cardif ha scritto:...

Farinetti, che a me sta pure simpatico, ha certamente ragione a dire che non può assumere a lungo termine se la concessione è per sei mesi.
E giustamente Chango l'ha messo in evidenza. Ma ha anche scritto altre cose giuste, però, sull'eccesso di sfruttamento da parte dei datori di lavoro.

Si ma tanto per dire e ribadire qualche se e qualche ma, visto che nel caso concreto bisognerebbe prima dimostrare che Ferretti sta sfruttando la situazione o i lavoratori. Come a dire "Ferretti ha ragione ma il capitalismo, lo sfuttamento, il liberismo, la madonna, insomma abbiamo sempre ragione a prescindere dal caso concreto".



è come dire che la realtà è più complessa e che di comportamenti assai discutibili sono responsabili anche le imprese e non solo i sindacati.
è come dire che è arrivato il momento che anche gli imprenditori si assumano le proprie responsabilità come categoria, che è da 20 anni che si tirano sistematicamente fuori da qualunque discussione.
che sono le povere e innocenti vittime della cattiva politica e dei cattivi sindacati, non sta più in piedi.
basta leggere qua sotto:


Firem, gli operai trovano l’azienda vuota
La proprietà sta trasferendo i macchinari per produrre in Polonia. Scoperta dai dipendenti che ora vigilano sulla fabbrica



Solo un giorno di “ritardo” e della Firem di Formigine non sarebbe rimasto più nulla. È iniziato all'indomani dell'annuale chiusura estiva (circa una settimana fa), infatti, lo smantellamento dei macchinari dall'azienda formiginese che produce resistenze elettriche. Una serie di camion, carichi dei macchinari, diretti in Polonia, là dove il costo del lavoro è più basso e dove la società ha pensato di aprire, chiudendo la sede modenese. Ma senza avvisare nessuno, manovrando i camion durante la chiusura, quando i lavoratori erano in ferie e senza parlarne con i sindacati. Erano circa le 22 di mercoledì quando i lavoratori hanno saputo di quanto stava accadendo e così hanno organizzato sul momento un presidio, bloccando l'ultimo carico diretto in Polonia e constatando che ormai il 90% dei macchinari era già partito alla volta del paese dell'Est. Una vera e propria doccia fredda, arrivata nonostante l'azienda, l'ultimo giorno di lavoro, avesse dato appuntamento al 26 agosto (giorno di riapertura) e nonostante si uscisse da un periodo di straordinari. L'azienda, infatti, nel 2013 non ha fatto ricorso alla cassa integrazione e le commesse non mancano. Immediatamente, dunque, Cesare Pizzolla, segretario provinciale della Fiom/Cgil di Modena è entrato per cercare di parlare con un rappresentante dell'azienda e con stupore si è sentito dire che «non avrebbero lasciato a casa nessuno formalmente – racconta Pizzolla – e che chi voleva poteva andare a lavorare in Polonia. Ci hanno anche detto che l'indomani avrebbero fatto partire le lettere destinate ai 40 lavoratori in cui si comunicava la chiusura a Formigine e la riapertura in Polonia e che il 26 agosto si sarebbero potuti presentare nella nuova “sede”. Le lettere sono state fermate, ma il problema rimane». Ma oltre questo, oggi, giorno di pagamenti, il bonifico con lo stipendio di luglio non arriverà. La situazione è complessa, perché sono presenti anche coniugi, entrambi occupati alla Firem, che rimarrebbero, nella “migliore” delle ipotesi privi di stipendio, nella peggiore a rischio perdita del posto di lavoro; molti inoltre vengono dal Sud Italia, privi pertanto di qualsiasi copertura familiare. I sindacati hanno già avuto contatti con il comune e la prossima settimana dovrebbe già esserci un primo incontro con la dirigenza aziendale. Nel frattempo i lavoratori (quelli presenti in città, visto che molti erano in ferie), una quindicina circa, continueranno a presidiare lo stabilimento (il camion bloccato è vincolato almeno fino al pagamento degli stipendi di luglio) «fino a quando – conclude Pizzolla – non si trova una soluzione».
Un tavolo di confronto con la proprietà, attraverso la mediazione di Comune di Formigine e Provincia, sarà avviato tra martedì e mercoledì.
«Pur in un periodo di forti difficoltà economiche - si legge in una nota del Comune - comportamenti come quelli tenuti dai titolari dell'azienda Firem sono censurabili sia nei modi sia nei tempi. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie, disponibili insieme alle altre istituzioni e alle organizzazioni sindacali, ad avviare un confronto serio e costruttivo».
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Re: Gli errori dei sindacati...ultimo caso.

Messaggioda franz il 16/08/2013, 21:04

Due sole domande, per ora:
Di chi sono i macchinari?
Chi è che non ha mai voluto veri ammortizzatori sociali a sostengo della disoccupazione, preferendo la lotta per la difesa, anche dura, del "posto"?
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