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Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia: BBB

MessaggioInviato: 10/07/2013, 8:27
da franz
la decisione dell’agenzia USA: paese a un passo dal gradino junk (spazzatura)
Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia
Letta: «Il Paese resta vigilato speciale»

Da BBB+ a BBB. Scenari negativi anche per il Pil in contrazione all’1,9% nel 2013, debito ipotizzato al 129%

Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia a BBB da BBB+, l’outlook è negativo. La decisione dell’agenzia Usa riflette «l’effetto di un ulteriore indebolimento della crescita sulla struttura e la resistenza dell’economia italiana» e «la mancata trasmissione sull'economia reale della politica monetaria espansiva della Bce con i tassi dei prestiti alle imprese che rimangono ben sopra i livelli pre-crisi» (leggi il documento). Di più: l’outlook negativo assegnato all’Italia «indica che c’è almeno una chance su tre che il rating possa essere ridotto ancora nel 2013 o nel 2014». Ora il Paese è a un passo dal gradino definito junk (spazzatura), che equivale a un consiglio di non investire nei suoi titoli di debito (guarda la scala dei rating: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... ng-2.shtml ).

PROSPETTIVE - Scenari nefasti. Soprattutto perché «l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9%», rincara Standard & Poor’s, sottolineando che il downgrade dell’Italia è legato all’ulteriore peggioramento delle prospettive». Si stima anche che il Pil pro capite per 2013 sarà pari a 25 mila euro, «al di sotto dei livelli del 2007». Inoltre S&P stima un debito al 129% del Pil alla fine del 2013 e che non scenderà «a meno che il surplus di bilancio, con l’esclusione delle spese per interesse, non si avvicinerà al 5% del Pil».

GLI OBIETTIVI - E la società di rating ha motivato nel dettaglio questo ulteriore downgrade, puntando il dito contro le politiche evidentemente giudicate troppo lassiste in tema di tenuta dei conti pubblici. Nel testo si legge che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva», scrive l’agenzia dimostrandosi in disaccordo rispetto alle ultime decisioni del governo Letta come la sospensione dell’Imu sulla prima casa e lo stop all’aumento dell’Iva di un punto percentuale prevista originariamente per il primo luglio e posticipata ad ottobre.

IL GOVERNO - Immediata la dichiarazione del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che - appresa la notizia del downgrade - ha spiegato come «l’Italia resti vigilato speciale, perché la situazione resta complessa, chi non lo ha capito si sbaglia di grosso», riferendosi a chi - nel fronte governativo - aveva attaccato le ricette di austerity e auspicava una progressiva riduzione del peso fiscale con la totale abolizione dell’imposta municipale sulla prima casa. Il premier (che in privato con i suoi collaboratori ha condiviso il durissimo commento del Tesoro su Standard & Poor's) ha comunque ribadito che il governo s’impegnerà a togliere l’Imu, come promesso. Resta evidente, ora più di prima, il tema delle coperture per non finire ancora sotto la lente delle agenzie di rating che danno le pagelle ai Paesi in merito alla loro affidabilità creditizia per ripagare agli investitori i titoli di debito (leggi le classifiche degli altri Paesi).

LA POLITICA - Interviene anche Renato Schifani, capogruppo al Senato del Pdl, che si mostra critico nei confronti dell'agenzia di rating: «Come nel caso del Fondo monetario internazionale, non sarà la decisione di Standard&Poor's a impedire l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e lo stop definitivo al punto in più di Iva. Si tratta di due provvedimenti necessari e irrinunciabili per aiutare la ripresa. Standard&Poor's non è il Vangelo, ha sbagliato in altre occasioni e anche stavolta lo fa».

9 luglio 2013 (modifica il 10 luglio 2013) www.corriere.it

Re: Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia: BBB

MessaggioInviato: 10/07/2013, 9:07
da ranvit
IO credo che Letta non abbia capito bene come siamo messi (e purtroppo non solo lui ma la maggioranza dei politici di tutte le latitudini)....si esalta per le briciole che ci concede l'Europa e non si decide a fare azioni sostanziose di contrasto alla recessione a partire dall'attuazione concreta della spending revue e dalla vendita degli immobili inutili!!!

Re: Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia: BBB

MessaggioInviato: 10/07/2013, 16:07
da franz
ranvit ha scritto:IO credo che Letta non abbia capito bene come siamo messi

Non solo Letta, direi, pensando ai politici italiani.
E non è solo un problema di capire come siamo messi ma anche di capire cosa fare per uscirne.
Comunque non è nemmeno tanto colpa sua.
Gli Italiani hanno votato in questo modo e l'unico governo possibile e praticabile (stante i NIET di chi ha detto NO) è questo. Mi pare un governo che gli italiani si meritano a-b-b-o-n-d-a-n-t-e-m-e-n-t-e.

Re: Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia: BBB

MessaggioInviato: 10/07/2013, 16:36
da mauri
franz ha scritto:
ranvit ha scritto:(stante i NIET di chi ha detto NO) è questo. Mi pare un governo che gli italiani si meritano a-b-b-o-n-d-a-n-t-e-m-e-n-t-e.


ti riferisci a grillo o bersani? forse bersani
non concordo sugli italiani che hanno quanto si meritano, 1terzo che vota berlusconi prechè mafiosi, truffatori ed evasori che condividono il loro malaffare con il grande capo silvio, non possono nè devono affondare l'italia, qui le colpe sono dei 2terzi che non hanno voluto allearsi, e ora siamo ostaggio del pdl e del processato
che si torni alle urne
ciao mauri

“Mica io volevo far l’alleanza con Grillo, son mica matto“
Sono le eloquenti parole pronunciate da Pierluigi Bersani, in occasione della festa dell’Unità a Cremona.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/ ... to/238982/

Re: Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia: BBB

MessaggioInviato: 10/07/2013, 18:43
da franz
mauri ha scritto:ti riferisci a grillo o bersani? forse bersani
....
“Mica io volevo far l’alleanza con Grillo, son mica matto“

Entrambi. Anche Grillo non voleva assolutamente un alleanza con il PD e la cosa migliore per Grillo (lo hanno detto in molti, anche tra i forumisti qui) era che PD e PDL si mettessero insieme. La differenza è che Grillo lo ha detto sempre, Bersani lo ammette ora.