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Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

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Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda franz il 16/06/2013, 9:58

http://www.wallstreetitalia.com/article ... idita.aspx

Cina: asta bond quasi deserta, si prosciuga liquidità
di: WSI Pubblicato il 14 giugno 2013| Ora 16:29
La possibilità di un rialzo dei tassi Usa farà salire i rendimenti dei Treasuries, rendendoli più appetibili. Fuga degli investitori? D'altronde, il governo stesso frena gli stimoli.

ROMA (WSI) - Un'asta di titoli di Stato in Cina è finita parzialmente a vuoto per la prima volta da due anni a questa parte, a riflesso del prosciugarsi delle liquidità nella gigantesca economia asiatica, che intanto rallenta i suoi elevati tassi di crescita. Il ministero delle Finanze cinese ha riferito di esser riuscito a collocare solo 9,5 miliardi di yuan di bond, circa 1,16 miliardi di euro, a fronte di una offerta totale che raggiungeva 15 miliardi.

Il tutto mentre secondo il Financial Times la Banca centrale ha omesso di iniettare liquidità supplementari nel sistema economico, a dispetto di vari segnali di inasprimento delle condizioni nel sistema creditizio e bancario.

Secondo gli analisti è una prova della volontà dei dirigenti cinesi di ridurre i rischi di surriscaldamento dell'economia, anche se al prezzo di un certo rallentamento della crescita.

D'altra parte è anche un altro segnale del quadro incerto che grava sull'Asia in generale, nella prospettiva di un futuro inasprimento della politica monetaria americana che potrebbe implicare rendimenti più appetibili dei titoli Usa, e sta provocando un generale deflusso di fondi dalla regione verso il Nord America.

Sommovimenti che nelle ultime settimane hanno provocato elevata volatilità delle Borse asiatiche, con ripetuti cali. Oggi però la cinese Shanghai ha chiuso in risalita dello 0,64 per cento. (TMNEWS)



Non so cosa ne pensa Trilogy ma la cosa è preoccupante. L'economia cinese frena ed il giappone a questo punto è sull'orlo del baratro, pilotato com'era prima dalle esportazioni verso la Cina e con il debito pubblico che ha. Una crisi un estremo oriente arriverebbe anche qui. Probabilmente rialzando i prezzi dei prodotti orientali che sono in gran parte legati all'informatica (e questo potrebbe essere negativo per le nostre importazioni anche se positivo per la competizione con i nostri, quando ci sono). Tuttavia anche le nostre esportazioni sarebbero daneggiate. Una crisi che colpisca le due economie piu' potenti dopo gli USA (nell'ordine Cina e Giappone) avrebbe ripercussioni planetarie.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda pianogrande il 16/06/2013, 11:00

La competizione America Cina potrebbe solo spostare liquidità ed attività produttiva.
Non è detto che, a livello globale, il risultato sia negativo.
Il Giappone, alla fine, potrebbe solo cambiare cliente.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda trilogy il 16/06/2013, 14:08

franz ha scritto:http://www.wallstreetitalia.com/article/1589973/cina-asta-bond-quasi-deserta-si-prosciuga-liquidita.aspx

Cina: asta bond quasi deserta, si prosciuga liquidità
di: WSI Pubblicato il 14 giugno 2013| Ora 16:29
La possibilità di un rialzo dei tassi Usa farà salire i rendimenti dei Treasuries, rendendoli più appetibili. Fuga degli investitori? D'altronde, il governo stesso frena gli stimoli..................



Non so cosa ne pensa Trilogy ma la cosa è preoccupante. L'economia cinese frena ed il giappone a questo punto è sull'orlo del baratro, pilotato com'era prima dalle esportazioni verso la Cina e con il debito pubblico che ha. Una crisi un estremo oriente arriverebbe anche qui. Probabilmente rialzando i prezzi dei prodotti orientali che sono in gran parte legati all'informatica (e questo potrebbe essere negativo per le nostre importazioni anche se positivo per la competizione con i nostri, quando ci sono). Tuttavia anche le nostre esportazioni sarebbero daneggiate. Una crisi che colpisca le due economie piu' potenti dopo gli USA (nell'ordine Cina e Giappone) avrebbe ripercussioni planetarie.


La situazione è che c'è molta attesa per le prossime mosse della FED, con aspettative di una politica monetaria meno accomodante. I tassi americani a 10 e 30 stanno riflettono queste aspettative e sono saliti nella ultime settimane, (quindi i prezzi dei bond sono scesi). Questo può portare a un deflusso di capitali dall'Asia verso gli USA. Quindi gl'investitori asiatici sono prudenti. Inoltre nell'area ci sono pressioni inflazionistiche, anche questo spinge in direzione di un possibile aumento dei tassi. L'indonesia, a sorpresa, è già stata costretta a intervenire in questo senso. Difficile valutare l'impatto sull'Italia in questo momento
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Le ombre cinesi e noi così deboli

Messaggioda franz il 21/06/2013, 7:37

ITALIA E MERCATI
Le ombre cinesi e noi così deboli
L'annuncio di Bernanke, il rallentamento cinese
e lo stallo dell'unione bancaria europea non aiutano

l'Italia, già frenata dai continui rinvii

Le ultime 48 ore ci hanno fornito un assaggio di quella che sui mercati potrebbe essere una estate difficile. Una stagione molto più simile a quella torrida del 2011, della crisi del debito italiano e spagnolo, piuttosto che alla scorsa tranquilla estate rasserenata dal «farò tutto ciò che serve per difendere l'euro» di Mario Draghi.

L'ANNUNCIO DI BERNANKE - La differenza rispetto al 2011 è che l’origine del problema è l’America. E non è il potenziale rallentamento della crescita derivante dagli interventi sul bilancio di Obama. Tutt’altro: nonostante i tagli che ridurranno il deficit americano al 5,3 per cento del Pil nel 2013, l’economia americana va. Tanto che la Federal Reserve prevede una crescita 2014 in accelerazione all’interno di una forchetta compresa tra il 3 e il 3,5 per cento, con una disoccupazione in calo e molto vicina al 6,5 per cento. È proprio in questi numeri che sta il problema. Il presidente della Fed Bernanke ha più volte riferito della sua intenzione di porre fine al programma di acquisto di titoli del debito pubblico americano iniziato nel settembre 2012 e di farlo quando la disoccupazione sarà scesa al 6,5 per cento. Ecco perché i mercati hanno atteso nervosamente le decisioni e le parole dell’organismo esecutivo della Fed, il Federal Open Market Committee.

IL RALLENTAMENTO CINESE - Ora Bernanke ha pragmaticamente confermato che i tassi rimarranno dove sono (vicini a zero) fino a metà 2015. E che il programma di acquisti di titoli pubblici continuerà in futuro ma con un passo più ridotto. I crolli di borsa nell’Asia emergente e in Europa ci dicono che quelle parole pronunciate da Bernanke non hanno soddisfatto i mercati. Chiedevano certezze sull’orizzonte futuro ma la Fed ha confermato invece la sua linea di ambiguità che ha tutt’altro che diradato le nubi sulle piazze finanziarie. Non va dimenticato che sulla politica monetaria americana pesano l’accumularsi dei segnali di debolezza del manifatturiero cinese e il progressivo indebolimento del suo sistema bancario. Dopo le notizie negative sul rallentamento delle esportazioni, degli investimenti e della produzione industriale cinesi, anche l’indicatore anticipatore del ciclo economico più accreditato, il Pmi dei manager degli acquisti di Markit è sceso sotto a quella soglia di 50 che segnala la prevalenza di tendenze recessive.

EFFETTO DOMINO SULL'ASIA - Alla fine del 2008, il mega programma di investimenti infrastrutturali e di salvataggi di Pechino da 586 miliardi di dollari fu sufficiente a mantenere l’economia cinese su un binario di crescita da 9 per cento annuo. Ma la sensazione diffusa è che oggi i prestiti non esigibili del settore bancario cinese, spesso contratti con i governi locali, facciano da freno ad ogni piano di impulso del governo. Il rallentamento della locomotiva cinese potrebbe avere un effetto domino sul resto dell’Asia emergente e sul Giappone. E’ questo che ci ha segnalato la caduta degli indici asiatici.

L'ASSENZA DELL'EUROPA - Se America e Cina non bastassero, a rendere il clima ancora più incertoc’è, o meglio, non c’è anche l’Europa. La Bce — forse per disperazione — si dice pronta a un altro taglio di tassi che certo non risolverebbe la stretta creditizia delle economie indebitate del sud del Vecchio Continente. Proprio in questi giorni cade l’anniversario del vertice del 28 giugno 2012. Lì si riteneva fosse stata scritta una road-map per il riavvio del processo di integrazione europea. Il tutto doveva partire da un’unione bancaria fatta di tre pilastri (supervisione centralizzata delle banche nelle mani della Bce, un sistema europeo di risoluzione delle crisi bancarie e l’assicurazione europea sui depositi). L’obiettivo era spezzare il circolo infernale tra aumento dei debiti sovrani e peggioramento dei bilanci bancari. Per ora, almeno fino alle elezioni tedesche, avremo invece un’unione bancaria zoppa, che procede a passo da lumaca, oltre a discussioni e pochi fatti sulla disoccupazione giovanile.

I RISCHI PER L'ITALIA - Se questa è la cornice, preoccupa vedere l’Italia posporre decisioni. Stretto da difficoltà di coesione politica, il governo si è preso tempo fino a settembre per rivedere (o cancellare) l’Imu e tentando di rinviare l’aumento dell’Iva. Ma rinviare serve se il domani è migliore dell’oggi. Purtroppo con mercati finanziari così nervosi e con la Germania e i suoi Paesi satelliti in marcato rallentamento, il domani potrebbe essere anche peggiore dell’oggi. La strategia del rimandare o del confronto anti-rigorista con Bruxelles rischia di ricollocare l’Italia nella sgradevole trincea dei Paesi sotto il tiro dei mercati. Se non tornare a essere causa scatenante di instabilità, come dimostra l’andamento dello spread. Non possiamo più permettercelo.

Francesco Daveri 21 giugno 2013 | 1:58 www.corriere.it
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda franz il 21/06/2013, 9:13

Una considerazione sull'ultimo paragrafo dell'articolo. Ne stavo parlando con mio figlio, in macchina e lui a proposito di quanto scritto sull'europa e sull'Italia mi ha chiesto "ma quando è stato scritto quell'articolo?". Vero: potrebbe essere stato scritto 3, 5, 10 anni fa, perché sono anni che si ripetono le stesse cose, che l'Italia ritarda, posticipa. Ha dato solo un poderoso colpo di reni nel dicembre 2011, quando con Monti ha varato in fretta e furia misure abbastanza draconiane (ed in certi casi fatte anche coi piedi per la fretta) che erano rinviate da decenni. Poi basta. Siamo tornati alla politica del decidere di non decidere, di aspettare.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda trilogy il 21/06/2013, 11:33

franz ha scritto:Una considerazione sull'ultimo paragrafo dell'articolo. Ne stavo parlando con mio figlio, in macchina e lui a proposito di quanto scritto sull'europa e sull'Italia mi ha chiesto "ma quando è stato scritto quell'articolo?". Vero: potrebbe essere stato scritto 3, 5, 10 anni fa, perché sono anni che si ripetono le stesse cose, che l'Italia ritarda, posticipa. Ha dato solo un poderoso colpo di reni nel dicembre 2011, quando con Monti ha varato in fretta e furia misure abbastanza draconiane (ed in certi casi fatte anche coi piedi per la fretta) che erano rinviate da decenni. Poi basta. Siamo tornati alla politica del decidere di non decidere, di aspettare.


come scriveva Scalfari nell'articolo postato da Ranvit: "C'è un gioco politico per guadagnare questi mesi e il tandem Letta-Saccomanni lo sta conducendo con consumata abilità. L'importante per ora è di gravare il meno possibile sulle scarse risorse esistenti" . :mrgreen: scuola politica andreottiana. l'Italia è comunque destinata a sparire dalla scena mondiale, sarà un processo lungo, durerà decenni ma il trend è quello.

Per quanto riguarda la situazione economica globale, la Cina è difficile da valutare, bisogna sempre prendere con le molle i dati che pubblicano. La reale situazione del sistema finanziario ombra in cina non la conosce nessuno.
Per il resto sui mercati c'è un po' di turbolenza, fisiologica e attesa. Il mercato azionari americano dovrebbe perdere circa il 10% dai livelli attuali, ma per ora i derivati, gli spread, e la volatilità non indicano allarme rosso. Potrebbe esserci un po' di turbolenza in più legata alla decisione corte tedesca. Un ultimo aspetto, prima o poi i commentatori dei giornali italiani dovranno cominciare a buttare un occhio anche in Africa oltre che in Asia. Il continente nero sta diventando sempre più interessante a livello economico.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda trilogy il 23/06/2013, 17:24

Bella questa intervista...

Il blogger italiano più seguito dai cinesi: “L’Europa verso l’irrilevanza economica”

Il blog di Alberto Forchielli

Alberto Forchielli, 57 anni, sostiene da tempo che la finanza mondiale sovrasti la politica: “Il nostro
Paese moralmente emarginato”
francesco rigatelli

Il blogger italiano più seguito dai cinesi è un omone che lo immagini al desco di una trattoria bolognese col tovagliolo al collo come al tavolo di una trattativa d’affari internazionale. Alberto Forchielli, in entrambi i casi, è un osso duro. Bolognese, 57 anni, già dirigente Iri, presidente di Finmeccanica Asia a Singapore, consigliere della Banca mondiale a Washington, poi distaccato nei Balcani per ristrutturarli, dal 2006 ha fondato con altri Mandarin capital partners, il più grande fondo italoeuropeo, da oltre 300 milioni di euro, con investitori Intesa Sanpaolo, China development bank e China Exim bank. Blogger in inglese su http://www.albertoforchielli.com tra i pochi siti occidentali tradotti in cinese su Caixin (una specie di Sole 24Ore di Pechino), attivissimo su Twitter, sostiene da tempo che la finanza mondiale sovrasti la politica.



Quali sono i gangli di questo potere superiore?
«Semplice: un paese debitore è in mano ai creditori e perde capacità di manovra».


E i gangli?
«10-20 fondi che si parlano tra New York e Londra».

Chi ha interesse a che la finanza domini?
«Giriamo la domanda: chi l’ha permesso? I cretini come gli italiani che per 30 anni si sono indebitati per pagare spese correnti e non per investire ed ottenere un ritorno con cui ripagare interessi e quota capitale». :mrgreen:

Il suo concittadino e amico Romano Prodi ha detto all’ultimo convegno di Cernobbio che per ora la Cina non ha interesse a alterare lo status quo ma un domani potrebbe...
«La Cina è più fragile di quanto si pensi. I suoi problemi interni sono gravi. Il peggior nemico della Cina è la Cina stessa. Certo ove decidesse di non investire all’estero sarebbe un problema grave per chi rimanesse fuori dal suo giro».

C’è una finanza positiva?
«Sì, quella che alloca il capitale in maniera giudiziosa ed aiuta gli investimenti utili e prioritari».

E per chi è indebitato come l’Italia come si recupera?
«Tirando la cinghia con dignità».

Ovvero?
«Riducendo consumi e saldi reali. L’alternativa è l’uscita dall’euro… svalutazione, inflazione e default».

Tornando alla Cina, quali sono i punti fondamentali della sua economia che sottovalutiamo?
«Non capiamo i loro punti di debolezza. Sopravvalutiamo la Cina. Anche se i giovani cinesi sono molto in gamba e preparati. Basta vedere la quantità di ingegneri che sfornano continuamente. Con le nuove generazioni il gap tra occidente ed oriente è destinato ad allargarsi».

E i punti culturali?
«I processi di selezione meritocratici e severi fin dalla tenera etá».

La transizione cinese approderà al mercato e al consumismo modello occidentale? E se no con che differenze?
«Non è possibile, sono troppo fitti, devono trovare una via alternativa che non hanno ancora concepito. Se copiano il nostro modello siamo tutti cotti dall’inquinamento e dalla mancanza di risorse. Immagino per loro un momento di grande crisi e un ripensamento entro tre anni».

Vede pericoli di guerra da quelle parti?
«Solo incidenti non previsti con paesi limitrofi, come sulle isole contese, che possono trascinare gli Stati Uniti in un conflitto».

E di guerra finanziaria?
«No, gli interessi sono troppo interrelati, semmai scaramucce commerciali, sul petrolio o sull’acqua. Quest’ultima scarseggia in Africa, Pakistan, India e Cina…».

Quali altri paesi asiatici sono particolarmente interessanti per lei?
«Indonesia, Singapore, India rispettivamente per potenziale, eccellenza e caos».

Lei di cosa si occupa principalmente?
«Investo capitali cinesi in Europa nel settore manifatturiero avanzato».

E dove andrebbe a fare impresa?
«Usa, Germania, Messico, Canada, Perù… ogni paese ha i suoi punti di forza».

Ma c’è ragione di restare in Italia?
«Economiche no, sentimentali tante: il paese è ancora bello, la gente però ha perso anima e cuore, isolati in campagna è il modo migliore per stare in Italia».

Il futuro italiano è al servizio dell’oriente o è un modo provinciale di pensare?
«In 150 anni l’Italia non ha saputo sconfiggere la mafia, ha fatto crescere Mussolini e Berlusconi, insomma ha la peste addosso ed è moralmente emarginato dalla maggior parte dell’opinione pubblica mondiale».

Dunque cosa vede per l’Italia e l’Europa?
«Un lento e inesorabile declino verso l’irrilevanza politica e economica». :roll:

articolo: http://www.lastampa.it/2013/06/22/econo ... agina.html
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda ranvit il 23/06/2013, 19:11

L'avevo letto....non mi pare che dica cose particolarmente interessanti! Banalità.

Cos'ha di bello? :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda trilogy il 23/06/2013, 20:15

ranvit ha scritto:L'avevo letto....non mi pare che dica cose particolarmente interessanti! Banalità.

Cos'ha di bello? :roll:


e' proprio questo che mi ha colpito, più che banalità direi la sintesi. Uno che gestisce investimenti cinesi nell'industria avanzata e viaggia per il mondo, ha ormai la stessa visione della situazione che hanno molti di noi.
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Re: Notizie lontane che potrebbero risultare disastrose qui

Messaggioda franz il 24/06/2013, 7:38

A me non sembrano banalità; piuttosto è quello che va detto in modo onesto e sintetico ... e che molti non vogliono sentirsi raccontare. Certo, la sintesi è importante per uno che ha poco tempo da perdere. Io poi non cerco il "bello" in un'analisi ma la capacità di avvicinarsi alla realtà, anche se cruda e per molti versi spiacevole.
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