
Di tutto parla tranne che di intervenire, e pesantemente, sugli sprechi...
Qualcuno sa dare una spiegazione....che non sia la solita lagna su questo e su quello (devo ritenere che ci siano problemi oggettivi. Per esempio appena due giorni fa la Consulta ha bocciato il contributo di solidarietà sui redditi maggiori di 90.000 euro/annui che pure era una legge del Governo Berlusconi di 2/3 anni fa...)?
http://www.lastampa.it/2013/06/08/econo ... agina.html
Economia
08/06/2013
Imu, sì alla riforma ma a costo zero
Case, ecco le novità
ANSA
Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni
+ Saccomanni: crisi più difficile e complessa di quella del ’29
Letta: “Subito fondi per gli sgravi ai giovani”
roberto giovannini
Un venerdì dedicato alla difficile situazione economica per il premier Enrico Letta. Prima ha incontrato al Tesoro il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il Ragioniere generale Daniele Franco, per discutere di conti pubblici e di come finanziare gli interventi di cui si parla da tempo. Poi ha visto il ministro della Coesione Territoriale Carlo Trigilia, per capire come non perdere i miliardi dei fondi strutturali europei che l’Italia rischia di non riuscire a spendere. Infine, un confronto con il ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio. Risultato: lo stato dei conti pubblici è delicatissimo. Soldi per fare grosse cose non ce ne sono. E l’unica cosa che Letta vuole fare assolutamente entro giugno sono gli sgravi fiscali e contributivi per le assunzioni stabili dei giovani. Quelli si faranno in ogni caso: diverso è il discorso per l’Iva, che non si potrà sterilizzare. E per l’Imu, che si potrà modificare «solo a saldo zero». Nel senso che si alleggerisce da una parte (prima casa) qualcuno dovrà pagare di più. Altro che abolizione. Altro che restituzione.
Tutto nasce dalla fotografia dello stato dei conti pubblici consegnata da Saccomanni e Franco a Letta. Non è questione di maggiore o minore propensione al rigore: i dati del fabbisogno di maggio sono pessimi. E come dice Saccomanni «poteva persino andare peggio». Il bonus assunzioni non è in discussione, e si farà prima possibile, magari entro giugno. Il resto andrà in cavalleria per mancanza di liquidi. A cominciare dalla sterilizzazione dell’aumento dell’Iva al 22%, che è valutato «praticamente inevitabile». Se si riuscirà, dicono i tecnici del Tesoro, si tenterà di spostare verso un’aliquota agevolata una serie di beni di consumo di massa. Tra questi, i telefonini cellulari, le cui vendite stanno andando malissimo.
Complicato anche il discorso che riguarda la modifica dell’Imu. Saccomanni spiega che sarà «una rimodulazione, non un’abolizione». E dovrà per forza di cose essere a costo zero. Che significa? Significa che se si vuole cancellare l’Imu sulle prime case di proprietà di tanti italiani, i soldi che mancano li si dovrà prendere altrove. Ad esempio, su chi vive in una prima casa di lusso o chi possiede terze, quarte, quinte case e così via. Problematico, invece, il tentativo di correlare l’imposta al reddito delle persone fisiche. Per scovare i veri ricchi si stanno studiando soluzioni alternative. Ad esempio, poiché le vecchie e mai aggiornate rendite catastali - soprattutto nelle grandi città - fanno apparire come immobili di basso pregio appartamenti di gran lusso, si sta cercando di trovare criteri alternativi che potrebbero tenere conto, ad esempio, delle dimensioni dell’immobile e della loro ubicazione.
Infine, i fondi europei. Un tema importante, visto che si parla di miliardi di euro, e che le risorse stanziate dall’Unione Europea sono uno dei pochi apporti aggiuntivi da iniettare come «stimolo» nell’economia italiana. A fine anno finirà il ciclo di finanziamento 2007-2013, e c’è da programmare il ciclo 2014-2020. Ma nel frattempo il ministro Trigilia sta studiando un sistema per riutilizzare le risorse stanziate per il fondo 2007-2013 che l’Italia rischia di dover restituire se non riesce a spendere. Il metodo che Trigilia intende seguire è quello della «riprogrammazione», esattamente come faceva il suo predecessore Fabrizio Barca: spostare i finanziamenti da interventi impraticabili o non realizzabili verso progetti immediatamente cantierabili e spendibili.