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Ancora omofobia

MessaggioInviato: 30/05/2013, 15:42
da flaviomob
Roma: mortificato dal padre perché gay, ragazzino tenta il suicidio

Un 16enne di origini rumene si è lanciato nel vuoto da una finestra del terzo piano di un istituto tecnico, approfittando della ricreazione. Per sua fortuna, un auto parcheggiata sotto le finestre ha in parte attutito l’urto, salvando la vita al ragazzino che ha comunque riportato alcune fratture importanti. Dietro il gesto del 16enne, secondo alcuni amici, alcuni dissidi col padre: “Non ne poteva più di essere deriso perché era gay ed era stanco dell’atteggiamento di suo padre, che a volte si comportava in modo violento perché non accettava la sua omosessualità”.

Secondo quanto dice il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza, il dicastero da lei diretto si impegnerà a seguire il caso: “Abbiamo parlato con il preside dell’istituto nautico. La comunità scolastica sta facendo la sua parte. Seguiremo gli sviluppi”. A far visita al ragazzo, ricoverato all’ospedale San Camillo, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno: “Gli ho detto di superare, qualsiasi ne sia la causa, il suo malessere, e appena sta meglio con le gambe, di venirci a trovare in Campidoglio, in maniera tale da poter constatare con mano che tutta la città di Roma lo sente come suo figlio, che gli vuole bene e che non c’è alcun motivo per sentirsi né solo né depresso. La magistratura sta indagando per capire le cause reali di questo gesto. Sono andato a trovare lui, sua madre e anche l’insegnante di educazione fisica che sta con lui, con grande senso di dedizione per la sua missione di docente”.

Sul caso ha detto la sua anche il direttore generale dell’ospedale dove è ricoverato il 16enne, Aldo Morrone: “Il suo è un gesto estremo di richiesta d’aiuto. C’è una grande sofferenza psicologica. E’ ricoverato e sta bene dal punto di vista generale, è consapevole, lucido. Ma soprattutto è pentito di quello che ha fatto e adesso vuole soltanto guarire al più presto e tornare a casa e a scuola”. Intanto, intervengono le associazioni omosessuali; per Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, questo è “un altro drammatico episodio di solitudine, di emarginazione che suscita rabbia perché al di là delle belle solite parole, la politica continua a rimandare misure adatte a contrastare per legge l’omofobia e a mettere in campo un azione nella scuola permanente di educazione alle differenze”.

Fabrizio Marrazzo, presidente di Gay Center, commenta: “Questo gesto drammatico causato a quanto pare dal sentirsi non accettato perché gay rappresenta una ferita per tutti. Purtroppo i casi di discriminazione in famiglia o a scuola sono molto frequenti e non sempre i più giovani hanno la forza per reagire”. Ha detto infine Franco Grillini, presidente di Gaynet: “Questo ennesimo episodio rende evidente come non mai che l’omofobia è una grande patologia sociale e una forte emergenza nazionale che occorre contrastare, sia con la rapida approvazione della legge che introduce il reato d’odio omofobico sia con una forte iniziativa nelle scuole e nella società di carattere culturale contro il maschilismo e il bullismo omofobo. L’adolescenza è sicuramente il momento più delicato e fragile perché‚ chi si sente diverso dagli altri ha meno strumenti di difesa contro il branco dei bulli e contro la stupidità di chi pronuncia una battuta senza sapere che potrebbe avere effetti devastanti”.

http://www.direttanews.it/2013/05/30/ro ... -suicidio/