Proposte di riforme M5S

RIFORME: I PARTITI BOCCIANO LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Bocciati in aula i punti della mozione che chiedevano: referendum e democrazia diretta,
abolizione Province, ridurre parlamentari e consiglieri regionali, incandidabilità condannati, limite mandati, obbligo discussione leggi iniziativa popolare
Pdl, Pd,Lega, Scelta Civica con Monti gettano la maschera. I rappresentanti della partitocrazia, hanno bocciato al Senato le proposte di Riforma contenute nella mozione del Movimento 5 Stelle.
Sul voto il capogruppo Vito Crimi ha chiesto ed ottenuto voto separato su ogni parte. "In modo da permettere ad ogni gruppo parlamentare di esprimersi in maniera separata su ogni singola proposta. Ma tutte sono state inspiegabilmente bocciate. Hanno gettato la maschera". Al primo punto il Movimento 5 Stelle chiedeva "ancora prima di iniziare il percorso di riforme sulle forme di Stato o di governo, di indire un referendum consultivo d'indirizzo con diritto voto esteso ai 16 enni". Un referendum da svolgere "su vari punti sull'opportunità di modificare e in quale modo la Costituzione in parti importanti, con un dibattito approfondito anche nelle scuole di almeno 6 mesi". Bocciata anche la proposta che indirizzava il Parlamento a "procedere in tempi rapidi ad una limitata riforma della seconda parte della Costituzione con la riduzione del numero dei deputati e dei senatori, la riduzione del numero dei consiglieri regionali, la soppressione delle Province, l'accorpamento di Comuni, ,l 'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum, l'eliminazione di ogni quorum per il referendum abrogativo, la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello pari a due,la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva, sulle leggi di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle. Terzo e ultimo punto "affrontare le riforme esclusivamente nelle sedi parlamentari proprie in rispetto agli articoli 72 e 138".
Movimento 5 Stelle,
gruppo parlamentare
Senato della Repubblica
Si allegano le parti della mozione firmata da tutto il gruppo parlamentare M5S bocciate da Pdl, Pdl, Lega, Scelta Civica.
LE PROPOSTE DI RIFORMA DEL M5S BOCCIATE DA PD-PDL-LEGA-MONTI AL SENATO
1) di avviare preliminarmente un percorso volto a promuovere, in tempi rapidi, l'indizione di un referendum popolare di indirizzo, nel quale i cittadini siano chiamati ad esprimersi sull'opportunità di modificare, ed in quale modo, la forma di Governo e di Stato, tenendo conto delle risultanze emerse da un apposito dibattito pubblico approfondito ed aperto a tutte le istanze partecipative, condotto sulla base
a) di un programma comunicativo sui mezzi di informazione, di almeno sei mesi, ad opera dei Gruppi parlamentari presenti alla data dell'approvazione del presente atto di indirizzo, in condizione di parità tra i suddetti Gruppi, conformemente ai principi del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, dell'obiettività e della completezza delle informazioni;
b) di un programma comunicativo sui mezzi di informazione e sulla rete internet, di almeno sei mesi, ad opera degli esperti nell'ambito costituzionalistico, conformemente ai principi del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, dell'obiettività e della completezza delle informazioni;
c) di un programma formativo, di almeno sei mesi, nell'ambito del percorso scolastico ed universitario, di ogni ordine e grado, diretto all'approfondimento degli argomenti oggetto del referendum di indirizzo;
d) di un diritto di voto ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età;
2) di procedere verso un immediato percorso volto a promuovere, in tempi rapidi, una limitata riforma della Parte seconda della Costituzione che, in particolare, preveda:
a) la riduzione del numero dei deputati e dei senatori;
b) la riduzione del numero dei consiglieri regionali;
c) la soppressione delle Province, al fine di semplificare, razionalizzare e responsabilizzare le istituzioni amministrative locali, dando contemporaneamente un deciso impulso al processo di accorpamento dei Comuni, a cominciare da quelli che esercitano in forma associata le funzioni fondamentali;
d) l'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum funzionale;
e) l'eliminazione di ogni quorum funzionale per il referendum abrogativo;
f) la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello - pari a due - che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
g) la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva per delitto non colposo, ovvero a pena detentiva superiore a 10 mesi e 20 giorni di reclusione per delitto colposo, oltre che di coloro che ricoprono contemporaneamente altri incarichi elettivi;
h) l'incremento delle garanzie costituzionali a favore delle opposizioni parlamentari, anche con l'innalzamento del quorum necessario all'adozione ed alla modifica dei Regolamenti parlamentari;
i) con riferimento ai disegni di legge di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle;
3) di affrontare la riforma di cui al punto 2) del presente dispositivo esclusivamente nelle sedi parlamentari proprie, in conformità agli articoli 72 e 138 della Costituzione.
Movimento 5 Stelle,
gruppo parlamentare
al Senato
(da Facebook: Luca Carabetta, consulente informatico, studente di ingegneria e collaboratore del gruppo parlamentare M5S)
Bocciati in aula i punti della mozione che chiedevano: referendum e democrazia diretta,
abolizione Province, ridurre parlamentari e consiglieri regionali, incandidabilità condannati, limite mandati, obbligo discussione leggi iniziativa popolare
Pdl, Pd,Lega, Scelta Civica con Monti gettano la maschera. I rappresentanti della partitocrazia, hanno bocciato al Senato le proposte di Riforma contenute nella mozione del Movimento 5 Stelle.
Sul voto il capogruppo Vito Crimi ha chiesto ed ottenuto voto separato su ogni parte. "In modo da permettere ad ogni gruppo parlamentare di esprimersi in maniera separata su ogni singola proposta. Ma tutte sono state inspiegabilmente bocciate. Hanno gettato la maschera". Al primo punto il Movimento 5 Stelle chiedeva "ancora prima di iniziare il percorso di riforme sulle forme di Stato o di governo, di indire un referendum consultivo d'indirizzo con diritto voto esteso ai 16 enni". Un referendum da svolgere "su vari punti sull'opportunità di modificare e in quale modo la Costituzione in parti importanti, con un dibattito approfondito anche nelle scuole di almeno 6 mesi". Bocciata anche la proposta che indirizzava il Parlamento a "procedere in tempi rapidi ad una limitata riforma della seconda parte della Costituzione con la riduzione del numero dei deputati e dei senatori, la riduzione del numero dei consiglieri regionali, la soppressione delle Province, l'accorpamento di Comuni, ,l 'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum, l'eliminazione di ogni quorum per il referendum abrogativo, la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello pari a due,la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva, sulle leggi di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle. Terzo e ultimo punto "affrontare le riforme esclusivamente nelle sedi parlamentari proprie in rispetto agli articoli 72 e 138".
Movimento 5 Stelle,
gruppo parlamentare
Senato della Repubblica
Si allegano le parti della mozione firmata da tutto il gruppo parlamentare M5S bocciate da Pdl, Pdl, Lega, Scelta Civica.
LE PROPOSTE DI RIFORMA DEL M5S BOCCIATE DA PD-PDL-LEGA-MONTI AL SENATO
1) di avviare preliminarmente un percorso volto a promuovere, in tempi rapidi, l'indizione di un referendum popolare di indirizzo, nel quale i cittadini siano chiamati ad esprimersi sull'opportunità di modificare, ed in quale modo, la forma di Governo e di Stato, tenendo conto delle risultanze emerse da un apposito dibattito pubblico approfondito ed aperto a tutte le istanze partecipative, condotto sulla base
a) di un programma comunicativo sui mezzi di informazione, di almeno sei mesi, ad opera dei Gruppi parlamentari presenti alla data dell'approvazione del presente atto di indirizzo, in condizione di parità tra i suddetti Gruppi, conformemente ai principi del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, dell'obiettività e della completezza delle informazioni;
b) di un programma comunicativo sui mezzi di informazione e sulla rete internet, di almeno sei mesi, ad opera degli esperti nell'ambito costituzionalistico, conformemente ai principi del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, dell'obiettività e della completezza delle informazioni;
c) di un programma formativo, di almeno sei mesi, nell'ambito del percorso scolastico ed universitario, di ogni ordine e grado, diretto all'approfondimento degli argomenti oggetto del referendum di indirizzo;
d) di un diritto di voto ai cittadini che abbiano compiuto, alla data dello svolgimento del referendum, 16 anni di età;
2) di procedere verso un immediato percorso volto a promuovere, in tempi rapidi, una limitata riforma della Parte seconda della Costituzione che, in particolare, preveda:
a) la riduzione del numero dei deputati e dei senatori;
b) la riduzione del numero dei consiglieri regionali;
c) la soppressione delle Province, al fine di semplificare, razionalizzare e responsabilizzare le istituzioni amministrative locali, dando contemporaneamente un deciso impulso al processo di accorpamento dei Comuni, a cominciare da quelli che esercitano in forma associata le funzioni fondamentali;
d) l'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum funzionale;
e) l'eliminazione di ogni quorum funzionale per il referendum abrogativo;
f) la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello - pari a due - che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
g) la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva per delitto non colposo, ovvero a pena detentiva superiore a 10 mesi e 20 giorni di reclusione per delitto colposo, oltre che di coloro che ricoprono contemporaneamente altri incarichi elettivi;
h) l'incremento delle garanzie costituzionali a favore delle opposizioni parlamentari, anche con l'innalzamento del quorum necessario all'adozione ed alla modifica dei Regolamenti parlamentari;
i) con riferimento ai disegni di legge di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle;
3) di affrontare la riforma di cui al punto 2) del presente dispositivo esclusivamente nelle sedi parlamentari proprie, in conformità agli articoli 72 e 138 della Costituzione.
Movimento 5 Stelle,
gruppo parlamentare
al Senato
(da Facebook: Luca Carabetta, consulente informatico, studente di ingegneria e collaboratore del gruppo parlamentare M5S)