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Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 1:39
da flaviomob
Dal Messaggero del 26 maggio 2013
ROMA - Dovrà scontare sei mesi di carcere per essersi infilato dentro le tasche e sotto i vestiti una fetta d'arrosto, un pezzo di formaggio e una bottiglia d'olio. Ha rubato per fame, Filippo P., 34 anni e disoccupato, con una famiglia da mantenere e ridotto sul lastrico dalla crisi economica che nel 2010 gli ha fatto perdere anche l'ultimo lavoretto precario. Era già stato arrestato due settimane fa, per aver sottratto pane, latte e una confezione di prosciutto dagli scaffali di un supermercato. Un furto più che modesto: aveva arraffato quello che bastava per sfamare la sua famiglia, giusto per mettere qualcosa nel frigorifero di casa, e per dare da mangiare alla moglie e al figlio di quattro anni. Processato con rito direttissimo, Filippo era stato condannato a cinque mesi con la condizionale, e liberato con l'obbligo di firma.
LA CATTURA
Due giorni fa, però, l’uomo è stato sorpreso di nuovo mentre tentava di uscire dal Conad di Corso Francia con una spesa di dieci euro non pagata e nascosta sotto la giacca. I vigilantes del supermercato lo hanno bloccato e hanno chiamato i carabinieri. Giunti sul posto i militari lo hanno arrestato con l'accusa di furto aggravato. Ieri mattina, Filippo è tornato sul banco degli imputati del tribunale di Roma, per la convalida dell'arresto e un nuovo processo per direttissima. Il giudice dell'ottava sezione penale, Fabio Mostarda, pur comprendendo il dramma personale dell'imputato, non ha comunque potuto fare altro che disporne la custodia cautelare in carcere. Filippo, difeso dall'avvocato Gianluca Arrighi, ha poi patteggiato una condanna a 6 mesi di reclusione che sconterà a Regina Coeli.
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 9:18
da Manuela
E cosa avrebbero dovuto fare, tutti gli attori di questo dramma?
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 9:56
da flaviomob
Beh, intanto nel paese degli impuniti una notizia del genere (non so a voi), a me suscita parecchia rabbia.
Poi, nella mia perversa fantasia, ricordando antichi esami di diritto penale, pensavo di essere fuori dalla realtà a ritenere che "agire in stato di necessità" fosse ancora una premessa per non procedere sul piano penale: infatti il nostro codice prevede che in questo caso il reato perda la premessa fondamentale per esistere. Ma, appunto, pensavo che fosse solo una mia perversa interpretazione comunista (o meglio, anarchica) della Legge.
Invece esiste ancora qualche giudice, a Berlino... ops, a Como
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/563873/la stessa Procura che ha chiesto e ottenuto l'archiviazione dell'accusa di furto.
Rubare per sfamare il figlio e in stato di necessità non è reato. O, meglio, è un fatto di lieve entità, giustificato da un «grave e urgente bisogno»: in questo caso dar da mangiare al bimbo appena nato.
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 10:10
da Manuela
Forse la prima volta... ma la seconda? Lo "stato di necessità" è una condizione a tempo indeterminato, una specie di "licenza"? E si applica a chi e in base a quali condizioni?
Per carità, io non so niente di diritto...
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 10:11
da pianogrande
Molto imbarazzante questo discorso.
In effetti lo stato dovrebbe prevenire questi stati di necessità.
I ladri esistono e le leggi e le pene contro il furto debbono esistere.
Il problema vero è essere in grado di distinguere tra uno stato di necessità vero e uno di comodo.
Nel nostro paese le prime disgraziate vittime degli stati di necessità di comodo sono quelli che si trovano in uno stato di necessità vero.
Falsi poveri, falsi invalidi etc. sono i primi carnefici di chi non ce la fa davvero.
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 10:22
da flaviomob
Ho antiche reminescenza, ma mi pare che l'agire in stato di necessità sia contemplato solo nel codice penale, come presupposto che determina la non punibilità. Ciò dovrebbe significare che, se si spostasse l'illecito all'interno del codice civile, si potrebbe chiedere un risarcimento da ottenere, magari, in maniera differita quando il soggetto tornasse in grado di pagarlo. Mi pare assurdo che rubare due fette di prosciutto debba mettere in moto tutto l'iter del processo penale, che ci costa molto di più.
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 14:17
da franz
Manuela ha scritto:E cosa avrebbero dovuto fare, tutti gli attori di questo dramma?
Gli attori del dramma poco o nulla se non applicare la legge con il dovuto grado di interpretazione e proporzionalità.
Gli attori che a noi interessano, che sono quelli politici, invece dovrebbero aver fatto da decenni un sistema sociale a sostegno di chi perde il lavoro, cone negli altri principali paesi europaei, ed anche (cosa diversa ed ulteriore) a sostegno di chi temporaneamente è sotto la soglia della povertà.
Invece è stato creato un sistema a sostegno del posto di lavoro (con casi di migliaia di lavoratori prigionieri della cassa integrazione per anni con un lavoro che non tornerà piu') e della pensione di anzianità o prepensionamento, solo recentemente scomparsa. Il grosso delle persone in difficoltà pero' non ruba nei supermercati. Lavora in nero (sempre per necessità) il che consente di raddoppiare quasi il proprio reddito disponibile. Anche qui per responsabilità di una casta che tra imposte, previdenza e altri prelievi in busta, distrae dalle tasche dei lavoratori la metà se non di piu' del lordo azienda.
La cleptocrazia invece è impunita, salvo qualche raro caso come la recente condanna a Fiorito.
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
28/05/2013, 23:34
da flaviomob
..."Una volta ho celebrato un processo per furto aggravato in un supermercato per due barrette di cioccolato, un pezzo di formaggio e uno di pancetta. Importo della merce rubata 6,50 euro. Costo del processo, fra testimoni, cancellieri e tutto l'insieme, minimo 200 o 300 euro". Mantellassi spiega che "anche il codice penale riconosce la differenza tra un furto commesso con dolo e uno commesso per necessità". "Io - dice - applico questa differenza. E sono contro l'accanimento nei confronti delle persone in difficoltà. Furti di questi importi e di questi generi alimentari sono espressione di un allarme sociale che non dovrebbe sfuggire". Tra i casi che lo hanno maggiormente colpito, il magistrato ricorda quello "di un uomo che aveva rubato un giubbotto", scegliendolo il capo che costava meno, "perché era dicembre e aveva freddo". Il giudice spiega anche che una soluzione per alleviare la condizione di queste persone ci sarebbe ma, naturalmente, spetta al legislatore. "Una sarebbe semplice: basterebbe - dice - sostituire la condanna penale (che può arrivare fino a 2 anni) con una sanzione amministrativa". (ANSA).
http://www.tosc.cgil.it/index.php?id_og ... i=2&>p=1
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
29/05/2013, 7:30
da cardif
Per rubare penso che lui non abbia avuto lavoretti in nero da fare, ne' il sostegno da parte di parenti.
Cosa deve fare il figlioletto di quattro anni ora che il padre non gli porta da mangiare: morire di fame?
Cosa deve fare la moglie, qualche lavoretto? Magari il lavoro piu' vecchio del mondo?
Cosa deve fare lui, suicidarsi come hanno fatto in tanti per molto meno?
Cosa potrebbero fare i comuni in casi simili? Affidare qualche lavoretto di utilita' sociale con i soldi che distribuisce ai dipendenti per straordinari spesso inesistenti, forse?
Re: Giustizia è fatta!

Inviato:
29/05/2013, 8:12
da pianogrande
Non è un ragionamento cinico.
Potrebbe essere convincente per qualcuno.
Quante spese di "giustizia" si risparmierebbero con un reddito minimo (anche minimo, minimo) ma garantito?