pinopic1 ha scritto:Le azioni, i fondi, le gestioni patrimoniali, i fondi assicurativi hanno lo stesso valore di quando sono stati sottoscritti?
Dipende da quando sono stati sottoscritti.
Se uno li ha sottoscritti 15 anni fa direi che oggi hanno un valore maggiore. Se li ha sottoscritti nel 2006 no.
Sicuramente per uno speculatore che volesse realizzare oggi quanto comprato nel 2006 essi sarebbero una perdita ma per un risparmiatore che guarda lontano non esiste periodo di 40 anni che non comporti in media un guadagno del 3-4% all'anno. Questo è matematicamente dimostrato.
Sicuramente per uno che, spaventato, vendesse oggi, sarebbe sicuro di fissare la perdita.
Se non vende la perdita è puramente virtuale.
Le perdite (virtualmente enormi) del 2001, prossime al 50% della capitalizzazione di borsa, erano già state assorbite nel 2003 e nel 2007 si viaggiava sui vette ancora piu' alte (realizzate solo da chi ha venduto allora). Per chi non ha venduto, i guadagni erano solo virtuali. Con tutti i casini di questi mesi la borsa italiana è tornata a 5 anni fa (ottobre 2003) ma chi ha investito 10 o 20 anni fa sta ancora guadagnando. Le altre borse europee in questi 5 anni sono andate meglio.
FTSE vale piu' oggi di 5 anni fa. Stesso discorso per DAX, SMI e CAC.
Anche il DJ americano è leggermente piu' alto oggi di 5 anni fa, malgrado i crolli del 2008.
Ovviamente grazie alla globalizzazione che tanto non piace ai suoi detrattori, oggi è possibile investire ovunque per cui se uno ha investito in quella italiana (quella che tutto sommato ha perso di piu' ma che in 5 anni è in pari) sono fatti suoi.
Mi pare che una volta non fosse possibile per un italiano investire nelle altre Borse.
Qualche esperto conferma?
Io noto una cosa: quando la borsa crolla molti si disperano e piangono miseria.
Quando la borsa sale (come tra il 2003 ed il 2007) stanno tutti zitti e si fregano le mani senza darlo a vedere.
Se prendi un buon sito di dati statistici sulla borsa e vedi l'andamento del valore azionario e/o obbligazionario nell'arco di 30 o 40 anni vedrai perchè un risparmiatore serio ed informato non si preoccupa.
"Distrutti 350 miliardi" srillano i giormali. Ma non è vero. Solo le guerre distruggono il valore delle cose.
La borsa, il mercato, non distrugge: rialloca. Rialloca e riparte.
Nessun venditore tiene il gruzzolo sotto il mattone. Nel giro di poche ore o un giorno compra altro.
Le cose vendute eccessivamente perdono valore, altre in seguito ne acquisteranno.
Spesso sono gli stessi asset, che il giorno dopo ricuperano tutto o parte del valore.
Per il fallimento, mi pare che non serva andare dall'uscere ma che si possa agire direttamente da Internet, almeno nel mondo civile. È poi buona norma non tenere mai tutti i soldi nella stessa banca.
L'economia non è - e non ha - una filosofia.
Sono gli umani che hanno comportamenti virtuosi o immorali, a seconda delle regole e dei controlli (carenti o inesistenti).
E su qzuestio fanno considerazioni filosofiche. Gli ideologi poi ci mettono il carico da 4, ripetendo le stesse cose sul fallimento e crisi ultima del capitalismo che vanno dicendo da 150 anni. Solo che prima usavano una penna intinta a mano di inchiostro, oggi usano il computer.
Ciao,
Franz