matthelm ha scritto:Mi chiedo come si possa pensare e fare una vignetta, a dir poco demenziale, come quella apparsa su l'Unità.
Suicidi politici e d'immagine.
Non mi riconosco assolutamente e provo un po' di vergogna che simili fatti possano accadere su un organo di stampa che qualcuno identifica come "vicino" al PD.
Sono andata a cercare la vignetta in questione, ed effettivamente ritengo non sia assolutamente accettabile: come dice giustamente

Gasparri sul
Corriere, non si scherza sulle armi, e nessuna forma di lotta politica seria può, nemmeno per scherzo, auspicare l'assassinio come strumento possibile.
Avendo dovuto fare una ricerca per trovare la vignetta, sono stata sul punto di postarla qui, poi ho deciso di non farlo, proprio per sottolineare la mia disapprovazione.
Comunque sull'articolo del Corriere (di cui ho fornito il link) c'è anche il link alla vignetta.
annalu
IL PORTAVOCE DEL MINISTRO: «IL DIRETTORE SI DISSOCI»
Vignetta anti-Brunetta, è polemica
Gasparri (Pdl): «La satira è sacrosanta, ma non si può scherzare sulle armi»
ROMA - «So' venuto ar ministero a ringraziatte, Renà». Pistola in pugno, puntata contro il ministro Brunetta. È bufera dopo la vignetta pubblicata sull'inserto satirico dell'Unità: l'immagine ritrae un ragazzo armato che impugna il suo "vecchio ferro" (guarda), va al ministero e mette Brunetta nel mirino. Accanto - in un'altra immagine - la rubrica "Chi è morto oggi?" con la lapide del ministro.
POLEMICA - Immediate le reazioni. Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, parla di vignetta «pericolosamente ambigua». «La satira è sacrosanta - premette Gasparri - ma non si può non rilevare la pericolosa ambiguità della vignetta contro il ministro Brunetta. Non so se il direttore del quotidiano l'ha vista prima che fosse pubblicata. Sotto il titolo 'Guerre giuste', c'è l'immagine di una persona che, puntando una pistola, fa intendere che a Brunetta si potrebbe anche sparare». Il ministro dell'Innovazione, ricorda inoltre Gasparri, «ha più volte dimostrato grande sintonia con la satira istituendo addirittura un concorso per premiare la migliore vignetta a lui dedicata. E tutti dobbiamo accettare anche la più graffiante presa in giro. Io stesso ho più volte elogiato chi mi imita anche in maniera molto vistosa. Ma una pistola puntata, pur se in una vignetta, non è un bel gioco. In un paese in cui violenza e terrorismo hanno una drammatica storia e forse radici non completamente recise, si scherzi su tutto, ma non con le armi e le pistole puntate. Sono certo che il direttore dell'Unità, accortosi dell'errore, vorrà scusarsi con il ministro Brunetta».
IL PORTAVOCE - Brunetta, al momento, non commenta. Ma anche il suo portavoce, Vittorio Pezzuto, chiede le «immediate scuse» del quotidiano. «Prendiamo atto che questo è il nuovo corso politico dell'Unità» afferma al Velino. «Questa non è satira e ci auguriamo - prosegue Pezzuto - che sull'Unità di domani si possano leggere non solo le scuse ma una chiara e completa dissociazione del contenuto di quella vignetta da parte del direttore Concita De Gregorio». Come ricorda lo stesso Pezzuto, Brunetta da 25 anni vive sotto scorta.
29 settembre 2008