Incarico a Renzi? Il PD comincia a pensarlo!

Pd, i giovani turchi vogliono
Renzi premier. E lui dà il suo ok
Il nuovo patto ridisegna al volo la geografia del partito. Il sindaco: "Rischio, ma non posso dire no". Oggi la resa dei conti chiarificatrice. Franceschini e Letta già schierati con il rottamatore
ROMA - I giovani del Partito Democratico fanno fronte unico contro la crisi del partito, e i Giovani turchi sarebbero pronti a proporre il nome di Matteo Renzi al presidente Napolitano per guidare un governissimo con il Pdl. Una possibilità avanzata da Matteo Orfini a cui Renzi ha risposto positivamente: "Vediamo chi si oppone".
Per il disastro democratico sarebbe una soluzione-lampo. Un blitz o meglio un putsch, un colpo di Stato interno che annulla la liturgia del percorso congressuale e ridisegna il partito nel giro di poche ore. Chi ci sta, ci sta. Chi dubita, è fuori: il voto di fiducia all'eventuale governo Renzi farà da spartiacque. E i Turchi, storicamente bersaniani, sono pronti a diventare renziani.
C'è l'incognita numeri: non è chiaro se il sindaco abbia la maggioranza nel partito. Ma i bene informati danno Massimo D'Alema e i suoi pronti a spianare la strada al sindaco, come anche la corrente che fa capo a Veltroni.
Una decisione che arriverà nella riunione di oggi, che si preannuncia come la battaglia finale del Partito democratico. Si rischia, è evidente, la scissione in diretta. Renzi delimiterà il suo territorio senza perdersi nei meccanismi burocratici di un percorso complicato. Sarà il voto di fiducia a un suo governo a stabilirne la forza e il peso dentro al partito. "Rischio di bruciarmi, lo so. Ma non potrei dire di no"
www.repubblica.it
Renzi premier. E lui dà il suo ok
Il nuovo patto ridisegna al volo la geografia del partito. Il sindaco: "Rischio, ma non posso dire no". Oggi la resa dei conti chiarificatrice. Franceschini e Letta già schierati con il rottamatore
ROMA - I giovani del Partito Democratico fanno fronte unico contro la crisi del partito, e i Giovani turchi sarebbero pronti a proporre il nome di Matteo Renzi al presidente Napolitano per guidare un governissimo con il Pdl. Una possibilità avanzata da Matteo Orfini a cui Renzi ha risposto positivamente: "Vediamo chi si oppone".
Per il disastro democratico sarebbe una soluzione-lampo. Un blitz o meglio un putsch, un colpo di Stato interno che annulla la liturgia del percorso congressuale e ridisegna il partito nel giro di poche ore. Chi ci sta, ci sta. Chi dubita, è fuori: il voto di fiducia all'eventuale governo Renzi farà da spartiacque. E i Turchi, storicamente bersaniani, sono pronti a diventare renziani.
C'è l'incognita numeri: non è chiaro se il sindaco abbia la maggioranza nel partito. Ma i bene informati danno Massimo D'Alema e i suoi pronti a spianare la strada al sindaco, come anche la corrente che fa capo a Veltroni.
Una decisione che arriverà nella riunione di oggi, che si preannuncia come la battaglia finale del Partito democratico. Si rischia, è evidente, la scissione in diretta. Renzi delimiterà il suo territorio senza perdersi nei meccanismi burocratici di un percorso complicato. Sarà il voto di fiducia a un suo governo a stabilirne la forza e il peso dentro al partito. "Rischio di bruciarmi, lo so. Ma non potrei dire di no"
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