La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda flaviomob il 13/04/2013, 11:27

Pd - M5s, disgelo parte da Parma?
Civati: "Nessuno vuole Berlusconi"


Domani confronto tra il deputato Pd e il capogruppo 5 Stelle Bosi. "Un'occasione importante, la prima in cui c'è, su nostra richiesta, la disponibilità a confrontarsi non solo tra dirigenti politici, ma anche tra elettori". "Solo Pd e M5s possono cambiare il Paese"

di STEFANO AURIGHI


Pd - M5s, disgelo parte da Parma? Civati: "Nessuno vuole Berlusconi"
Se tra Pd e MoVimento 5 Stelle ci sono residui margini di dialogo, si potrà capire domenica 14 aprile a Parma, dove è in programma "Incontri ravvicinati della Terza Repubblica", un incontro promosso da "Prossima Italia", il movimento guidato dal deputato del Pd Pippo Civati, nel corso del quale lo stesso Civati si confronterà pubblicamente con Marco Bosi, capogruppo M5S al Comune di Parma, città apripista nel 2012 dello tsumani a 5 stelle. Moderatore il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Parma Nicola Dall'Olio.

Sull'incontro sono puntati i riflettori della politica nazionale, dato che Civati - "pontiere" naturale da tempo con il mondo dei grillini - nei giorni scorsi ha rotto gli indugi proponendo il cosiddetto "intergruppo" parlamentare Pd-M5S, nel tentativo di aprire una linea di confronto operativo con i parlamentari pentastellati.

Lei arriva a Parma, nella tana del lupo, a discutere con il lupo.
Si, però non è la storia di Cappuccetto rosso, non è una leggenda. Qui parliamo di attualità. Credo che sia necessario confrontarci liberamente, in un modo che sia il più pubblico possibile con chi ha portato le proprie ragioni in Parlamento. L'obiettivo è capire se sia possibile collaborare, anche solo per pochi mesi, su un progetto chiaro per questo Paese. Perché, al netto
della questione dell'elezione del Presidente della Repubblica, è di questo che si tratta.

Il titolo dell'incontro di Parma è evocativo: Incontri ravvicinati della terza repubblica. Insomma, se si parla di dialogo tra M5S e Pd siamo alla fantascienza, proprio come nel film di Spielberg...
Beh, però il film alla fine , dice altre cose, no? Apre all'idea di dialogo tra due mondi che trovano finalmente una chiave per comunicare. Certo, che ci sia uno sfondo fantascientifico è vero, però penso che spesso siano gli editorialisti a fermarsi a questo aspetto. Noi, volutamente, vogliamo alleggerire il clima, smitizzare la contrapposizione. Ci prendiamo un po' in giro, insomma, per abbassare i toni. I contenuti, però, sono di assoluta sostanza. Credo che questo criterio aiuti tutti a rasserenare un contesto sin troppo "elettrico".

E' un semplice incontro alla periferia dell'impero o è l'inizio di un percorso "strutturato " di dialogo Pd-M5S che lei vorrebbe trasferire poi a livello nazionale?
Per quanto mi riguarda è un'occasione importante, la prima in cui c'è - su nostra richiesta - la disponibilità a confrontarsi non solo tra dirigenti politici, ma anche tra elettori. Spero che vengano elettori di tutti e due gli schieramenti a discutere. Sono convinto che nessuno dei due schieramenti abbia in mente un progetto di Paese che abbia a che fare con il berlusconismo o con lo stesso Berlusconi. E, in vista dell'elezione del Presidente della Repubblica, credo proprio che nessuno dei due schieramenti pensi a una figura che abbia come caratteristica principale quella di essere gradita a Berlusconi. Da questo punto si può certamente partire per ragionare di prospettive comuni.

Dopo quasi un anno di amministrazione a 5 Stelle, i principali obiettivi annunciati in campagna elettorale da Pizzarotti non sono stati raggiunti, ma i dati indicano ancora un alto gradimento verso il sindaco. Questo la dice lunga sulla capacità del M5S di raccogliere consenso a prescindere dai risultati
Per dirla con una battuta, è chiaro che oltre alle 5 stelle c'è anche una luna, la luna di miele che accompagna il MoVimento. E' inevitabile, è normale che sia così. Però il 25 febbraio scorso le cose sono andate in un certo modo. O si finge di non vederlo e si punta a liquidare il MoVimento 5 Stelle come espressione temporanea di un malessere, oppure si cerca di capire i motivi di quel voto, individuarne le aspettative, le richieste. E dare le risposte. Bisogna fare di questa indignazione un'energia per cambiare il vento, che soffi in direzione della possibilità di fare un governo insieme, anche solo temporaneo, con obiettivi condivisi.

A Parma, anche da parte M5S (anche se mai a microfoni aperti), viene giudicato responsabile l'atteggiamento del Pd rispetto all'Amministrazione della città in questo ultimo anno. Insomma, se c'era da dare una mano al MoVimento per il bene della città, il Pd non si è tirato indietro.
Lo stesso spirito dovrebbe accompagnare le vicende politiche nazionali. Non vuol dire che il Pd annette il MoVimento o che il MoVimento annette il Pd o altre alchimie del genere. Voglio solo dire che ci sono tre formazioni politiche in Parlamento che hanno un terzo dei voti ciascuna. Due tra queste tre, Pd e M5S, possono mettersi d'accordo e cambiare le cose, mettere le basi per il cambiamento del Paese. Richiesta di cambiamento che, non lo dobbiamo mai dimenticare, è stata la pretesa più evidente uscita dalle urne. Solo Pd e MoVimento 5 Stelle possono farlo, è la cosa più giusta da fare, senza confondere i ruoli, senza che per questo vengano meno le reciproche perplessità. Ma se di compromesso storico di deve parlare, che compromesso storico sia, altrimenti - con soluzioni diverse da questa - rischiamo di infilare il tunnel di un compromesso al ribasso, il tipico compromesso di potere.

Perché a Roma il dialogo Pd-M5S fino ad ora non ha funzionato?
Perché c'è diffidenza da parte del MoVimento 5 Stelle. La questione della fiducia vale con la effe maiuscola per il voto al governo, ma anche ma anche per l'approccio generale del MoVimento verso il Pd e, in alcuni casi, anche del Pd verso il MoVimento.

Viste le premesse, perché un "intergruppo" parlamentare Pd-M5S per lavorare sui temi comuni, che lei ha lanciato nei giorni scorsi, dovrebbe funzionare?
Al di là della formula, sono convinto che se moltiplicassimo le occasioni di confronto nel momento in cui il Parlamento non lo fa, ciò permetterebbe le prove di dialogo, che altrimenti sono materialmente impossibili. E poi perché ci sono mille motivi per pensare che per fare le cose che il M5S vuole fare, ci voglia assolutamente la nostra collaborazione. E ci vuole anche la capacità di arrivare a soluzioni condivise. Il Pd può chiudere gli occhi di fronte a queste spinte, ma secondo me farebbe meglio a interpretarle. Lo ripeto, bisogna puntare al cambiamento, ma se nessuno lo fa, la ricaduta negativa è per tutti, non per pochi.

Però ci permettiamo di insistere. L'intergruppo non è la riproposizione dello schema dei famosi 8 punti di Bersani, che i grillini non hanno neanche preso in considerazione? Per quale motivo questa volta dovrebbe raggiungere l'obiettivo?
Perché sta esattamente a metà tra i due atteggiamenti delle proposta degli otto punti di Bersani: non è una richiesta di fiducia al "nostro" governo, ma non è neanche l'accettazione supina delle imposizioni delle soluzioni indicate dal MoVimento 5 Stelle. Qui ci si mette in gioco, questa è la differenza. L'intergruppo non prefigura un governo o un altro, ma punta a dare ai due schieramenti un luogo in cui confrontarsi. In questo momento, per quanto possa sembrare impossibile, i due gruppi non si conoscono nemmeno. L'universo grillino è descritto in modo caricaturale, ma nessuno di noi li ha mai visti all'opera. E questo è valido in maniera speculare, i parlamentari del MoVimento 5 Stelle non ci hanno mai visti al lavoro. Si può quindi occupare il tempo in modo migliore rispetto a quanto si sta facendo ora, no?

Siamo alla vigilia dell'elezione del Presidente della Repubblica. Oggi lei invita il M5S a "indicare una figura che metta in discussione il Pd". Bersani non la prenderà bene.
Ribalterei la questione: se qualcuno nel Pd pensa di trovare una soluzione che sia innanzitutto gradita a Berlusconi non si va lontani. Bisogna trovarne una che corrisponda alle aspettative della Terza repubblica, perciò è bene individuare un nome che possa parlare anche ad altri. Invito però gli attivisti del M5S a una riflessione: se votano un loro candidato, che però non apre agli gruppi, quel candidato non diventerà mai Presidente. Consiglio perciò ai grillini di lavorare per capire se possa emergere un nome condiviso. Insomma, qui è ora di mettersi in gioco, bisogna superare la barriera della sfiducia a oltranza: l'Aventino è il colle sbagliato.

Teme anche lei, come Franceschini, che il Pd vada verso una scissione?
Io in questo momento penso sia sbagliato soffermarsi su un dibattito ombelicale, tutto riferito a questioni interne. Si rischia solo che gli elettori non ci capiscano. Più che una scissione, il nostro è un logoramento.

Da mesi lei si è candidato alla segreteria nazionale del Pd. Esiste, nel suo progetto, una parte "grillina" del Pd che lei ha in mente per il futuro?
Nessuna parte grillina, solo alcuni consigli al Pd, iniziando ad esempio ad essere più rispettosi di quello che fanno gli altri, dei movimenti trasversali alle società, comprenderne le ragioni. Grillo, certamente in maniera un po' manesca nei toni, ha raccolto il tema di fondo, che è quello del grande disagio sociale di questo Paese. E' paradossale, per quanto perfettamente registrato, che gran parte del voto al M5S e poco di quello al PD provenga degli strati della popolazione più in difficoltà dal punto di vista economico e sociale. E' addirittura incredibile per una forza della sinistra. Non si può dire che i votanti del MoVimento sono tutti populisti, è lampante, il problema è più alla radice, ed è legato alla capacità di rappresentanza di questo disagio.

Si va di nuovo a votare a luglio?
Io lo temo. Se non ci saranno rotture dello schema come quelle che io tento di proporre, il rischio sulla carta è molto alto. Se però qualcuno vuole increspare un po' questa carta, forse si può cambiare prospettiva.

(13 aprile 2013)

http://parma.repubblica.it/cronaca/2013 ... -56532253/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda Iafran il 13/04/2013, 12:19

flaviomob ha scritto:Civati: … il 25 febbraio scorso le cose sono andate in un certo modo. O si finge di non vederlo e si punta a liquidare il MoVimento 5 Stelle come espressione temporanea di un malessere, oppure si cerca di capire i motivi di quel voto, individuarne le aspettative, le richieste. E dare le risposte. Bisogna fare di questa indignazione un'energia per cambiare il vento, che soffi in direzione della possibilità di fare un governo insieme,
… A Parma … se c'era da dare una mano al MoVimento per il bene della città, il Pd non si è tirato indietro.
…Richiesta di cambiamento che, non lo dobbiamo mai dimenticare, è stata la pretesa più evidente uscita dalle urne. Solo Pd e MoVimento 5 Stelle possono farlo, è la cosa più giusta da fare … se di compromesso storico di deve parlare, che compromesso storico sia, altrimenti - con soluzioni diverse da questa - rischiamo di infilare il tunnel di un compromesso al ribasso, il tipico compromesso di potere.
… E ci vuole anche la capacità di arrivare a soluzioni condivise. Il Pd può chiudere gli occhi di fronte a queste spinte, ma secondo me farebbe meglio a interpretarle. Lo ripeto, bisogna puntare al cambiamento, ma se nessuno lo fa, la ricaduta negativa è per tutti, non per pochi.
… alcuni consigli al Pd, iniziando ad esempio ad essere più rispettosi di quello che fanno gli altri, dei movimenti trasversali alle società, comprenderne le ragioni. Grillo, certamente in maniera un po' manesca nei toni, ha raccolto il tema di fondo, che è quello del grande disagio sociale di questo Paese. E' paradossale, per quanto perfettamente registrato, che gran parte del voto al M5S e poco di quello al PD provenga degli strati della popolazione più in difficoltà dal punto di vista economico e sociale. E' addirittura incredibile per una forza della sinistra. Non si può dire che i votanti del MoVimento sono tutti populisti, è lampante, il problema è più alla radice, ed è legato alla capacità di rappresentanza di questo disagio.

Civati è su una buona strada politica.
"Quelli-che-siamo-nati-per-il-potere" del PD avranno qualcosa da dire, ma possono essere inibiti (se si tengono in alta considerazione i desideri che salgono dalla popolazione) e possono essere fatti stare buoni buoni in un angolo fino ad essere sostituiti da altri alle prossime elezioni o, chissà, se dovessero convenire "a democratici comportamenti" potrebbero rimanere per l'intera legislatura ... per il bene di tutti.
Gli avversari del "meno male che silvio c'è", però, non staranno con le mani in mano e "accenderanno tutti i fuochi" per far fallire qualsiasi tentativo di avvicinamento o di "contaminazione di progetti comuni"!
Iafran
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 4269
Iscritto il: 02/03/2009, 12:46

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda lucameni il 13/04/2013, 12:46

C'è una intelligente classificazione dei grillini da parte di Alessandro Gilioli nell'ultimo libro di Carbonaro dedicato a Grillo, "Grillo vale uno", peraltro piuttosto intuibile.
E lì dentro ci sono di fatto quelli che hanno sensibilità comuni con la base del pd, oltre agli ortodossi per il quale il verbo dei guru è legge assoluta e l'unica risposta per chi dissente è l'insulto.
Ma, non so in quale percentuale, c'è sicuramente una larga fascia ragionevole che saprebbe e sa ragionare con i Civati (che sarà pure "doroteo" ma ad averne).
Il problema è che tra furbastri vecchi vecchi e nuovi vecchi del Pd (che nei fatti vanno nella stessa direzione e usano parole d'ordine sentite da quasi venti anni) e gli invasati del m5s c'è di fatto un'alleanza: il fine è l'accordo pieno con B., gli uni per non vedersi rottamato un sistema di potere comune al Pdl, gli altri per speculare elettoralmente con l'inciucio diffondendo il verbo ad un elettorato meno accorto.
Situazione micidiale, ma che credo vedrà qualche defezione anche da parte del m5s. Alla lunga certi giochetti stancano, tanto più se la prospettiva è tornare ad un governo Berlusconi.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda pianogrande il 13/04/2013, 14:36

Anche per queste aperture non c'è tanto tempo.
Se il governo dell'inciucio arriva prima, il resto non si distinguerà molto dalle chiacchiere.
La priorità è evitare un governo con la destra.
Credo che questa priorità non sia riconosciuta solo da chi vuole (si illude) di speculare elettoralmente rimanendo vergine.
Chi vuole davvero il bene del paese non può comportarsi in modo da far diventare un governo con la destra l'unica alternativa possibile.
Ben vengano quindi queste iniziative che, se non altro, servono a conoscersi meglio ed a scalfire il muro di cemento armato eretto da Grillo e Casaleggio.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda lucameni il 13/04/2013, 17:51

”Nel mio ultimo libro ho detto che ci sono tre figure che potrebbero concorrere per la presidenza della repubblica e rispondono a quelle caratteristiche internazionali, su cui dovremmo concentrarci: Mario Monti, che si e’ tirato fuori da solo; Romano Prodi e Giulio Amato”. Lo ha detto il presidente di Centro Democratico, Bruno Tabacci, stamane a Lamezia Terme, a margine della prima assemblea programmatica e organizzativa del partito in Calabria.

”L’elezione del Presidente della Repubblica – ha aggiunto – e’ lo snodo da cui si parte per dare avvio a questa legislatura. Sul metodo della scelta del presidente si sono fatti passi in avanti ed il futuro presidente deve avere un profilo internazionale adeguato. Negli ultimi venti anni, infatti, ci sono stati dei settennati molto attivi specie quando la credibilita’ dei governi era sotto i tacchi. Attualmente, anche la discussione sul Quirinale e’ legata su fantasie e su salvacondotti che non si possono nemmeno scrivere. Anche i potenti sono sottomessi alla legge”.


Così oggi Tabacci, pericoloso sovversivo, non a caso sostenuto dal gruppo loschissimo di "marxisti per Tabacci".
Proprio in argomento sono convinto che la parte finale di questo suo intervento, peraltro molto prudente, se confrontato con certi editoriali di "terzisti" qui citati possa risultare quanto meno giustizialista, estremista degno di una certa sinistra etc etc.
Così va il mondo.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda ranvit il 13/04/2013, 17:53

Amato??? NOOOOOOOO!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda Robyn il 13/04/2013, 21:22

Al colle potrebbe andare una donna come Emma Bonino perchè è l'unica che potrebbe garantire uno sbocco sul modello westminister per la nostra democrazia.Le due manifestazioni di oggi Pdl e PD dimostrano che i due leader si stanno portando verso posizioni intransigenti,alla pari di Grillo,quando invece il paese ha bisogno di riforme sia sul piano istituzionale che su quello del welfare,del sociale,della crescita,della creazione di lavoro,e <un grande processo di pacificazione nazionale>.Quindi servirebbe una personalità del PD in grado di fare una grande coalizione per esempio Luciano Violante e che ci porti molto lontano dalle elezioni con un lungo periodo di governo,perchè il paese,non può affrontare l'ennesima ed estenuante campagna elettorale,non può essere perennemente impegnato a perdere tempo nel fare elezioni ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11335
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda flaviomob il 13/04/2013, 23:52

Una donna sì, ma meglio la Boldrini che ha competenze provate pur rappresentando un rinnovamento forte e pulito.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: E.T. incontra Cappuccetto Rosso

Messaggioda Robyn il 14/04/2013, 10:28

Bersani dice che bisogna stare a trattare con Brunetta,Cicchitto,Gasparri,La Russa,Berlusconi
che problema c'è?basta fare la rottamazione,
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11335
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 19 ospiti

cron