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L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 20:23
da ranvit
SE capisco bene....qualcuno mi deve spiegare chi è quel coglione cha avendo depositi bancari superiori a 100.000 euro in Italia e non solo, non li porta da qualche altra parte :roll: :roll: :roll:

Questi tecnocrati demenziali ora sono anche impazziti!!!
Ditemi che ho capito male....


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 54378.html


Ue salva Cipro, 'Modello per eurozona'. Soddisfatta Merkel, Mosca delusa

Eurogruppo dà via libera a piano di salvataggio, con partecipazione di investitori e correntisti
25 marzo, 18:07

Piazza Affari ha chiuso in ribasso. Il Ftse Mib ha perso il 2,5% a 15.644 punti, appesantito dalle banche, sui timori che il modello Cipro possa essere riproposto nei prossimi salvataggi dei Paesi dell'eurozona. Lo spread tra Btp e Bund oscilla sui 324 punti base e il differenziale tra i decennali di spagnoli e tedeschi supera i 360 punti base (362). Il rendimento del Btp decennale è al 4,58% e quello dei Bonos al 4,95%.

CIPRO MODELLO PER UE - L'Eurogruppo (il consiglio dei ministri economici della Ue) ha dato l'ok nella notte al piano di salvataggio di Cipro concordato poco prima fra il presidente cipriota Anastasiades e la troika Ue-Bce-Fmi. Secondo l'accordo raggiunto, la Laiki Bank sarà chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una 'good bank' e in una 'bad bank'. Per i depositi sotto i 100mila euro scatterà la garanzia europea, quindi saranno salvi. Inoltre, non ci sarà alcuna tassa o prelievo sui depositi, ma un'altra forma di 'bail-in': si congelano cioé i depositi sopra i 100mila euro, che verranno poi convertiti probabilmente con obbligazioni dello Stato.

Sarà di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell'isola. Lo ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale.

"L'accordo raggiunto mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro", ha detto il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, spiegando che "l'intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro". "Il programma contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà un'appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre, Cipro s'impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni", ha detto Dijsselbloem. Le misure previste dall'accordo si limiteranno solo alle due banche maggiormente problematiche, cioé Laiki e Bank of Cyprus. La Laiki sarà risolta subito, in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d'emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. Tutte le altre non saranno toccate. I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti, quelli sopra i 100mila subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione. Anche la Bank of Cyprus subirà delle perdite, ma non sarà l'Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote.

Il direttore del Fmi Christine Lagarde raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto Lagarde al termine dell'eurogruppo, spiegando come l'intesa raggiunta sia "buona", perché "protegge i depositi sotto i 100mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo".

DIJSSELBLOEM,SALVATAGGIO CIPRO MODELLO EUROZONA - Il salvataggio di CIpro, con la partecipazione degli investitori e titolari di depositi nella ristrutturazione delle banche, rappresenta un nuovo modello su come gestire i problemi del sistema bancario in Europa. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, in un'intervista alla Reuters.
Secondo il ministro delle Finanze olandese l'accordo raggiunto in nottata per salvare Cipro serve a "far rientrare i rischi". "Se c'é rischio in una banca, la prima domanda è 'che cosa puo' fare la banca? può ricapitalizzarsi?". Se la banca non ci riesce, "dobbiamo parlare con azionisti e obbligazionisti, chiedendo loro di contribuire a ricapitalizzarla, e se necessario anche chi ha depositi non assicurati (sopra 100.0000 euro, ndr)". Secondo il presidente dell'Eurogruppo, "se vogliamo un settore finanziario sano, l'unico modo è dire che chi ha assunto dei rischi deve gestirli, e se non ci riesce non doveva assumerli". "La conseguenza può essere la fine (per la banca, ndr), ed è un approccio che credo dovremmo adottare ora che siamo usciti dalla fase peggiore della crisi". Dijsselbloem, alla domanda su che cosa comporti questo nuovo approccio per i Paesi dell'Eurozona con un sistema bancario fortemente esposto, come Lussemburgo, e Malta, o per Paesi con problemi nel settore bancario come la Slovenia, risponde: "significa che devi gestire la situazione prima di finire nei guai. La risposta non sarà più che arriviamo noi e ci facciamo carico del problema. Quanto al sistema alternativo, la ricapitalizzazione diretta delle banche tramite il fondo Esm (non ancora prevista dai trattati in quanto non è in vigore l'unione bancaria), l'olandese spiega che "dovremmo puntare a una situazione in cui non avremo mai bisogno nemmeno di considerare una ricapitalizzazione diretta. Affinando gli strumenti del 'bail-in', la partecipazione dei creditori della banca al salvataggio, "la necessità di ricapitalizzazioni dirette diverrà sempre più esigua".

MONTI,VERSO SOLUZIONE CRISI,EVITA DETERIORAMENTO - Credo che l'accordo raggiunto a Bruxelles dall' eurogruppo per un piano di assistenza a Cipro "possa permettere di avviare una soluzione alla crisi e di evitare rischi di deterioramento". Lo ha detto il premier Mario Monti in aula al Senato.

MERKEL, SOLUZIONE SOSTENIBILE PER CIPRO ED EUROZONA - La cancelliera Angela Merkel e' 'molto contenta' del fatto che si sia trovato un accordo con Cipro, e ritiene che la soluzione individuata sia 'sostenibile', e risponda all'interesse di Nicosia e dell'eurozona. Lo ha detto il portavoce Steffen Seibert a Berlino, in conferenza stampa.
La soluzione trovata, ha aggiunto Seibert, affronta il problema laddove è sorto: nel settore bancario. La cancelliera ha accompagnato le trattative da Berlino, nel weekend, ha detto anche il portavoce, sottolineando che Frau Merkel ha "seguito il processo con grande attenzione e molto da vicino".

MEDVEDEV, IL FURTO CONTINUA - "A mio giudizio, continuano a rubare ciò che è già stato rubato": lo ha detto il premier russo Dmitri Medvedev in un incontro di governo, commentando il piano di salvataggio europeo contro la crisi finanziaria di Cipro. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
"Dobbiamo capire in cosa si trasformerà questa storia e quali saranno le conseguenze per il sistema finanziario e monetario internazionale, come pure per i nostri interessi". Ha sottolineato il premier russo. "La Russia prenderà la decisione sugli aiuti a Cipro solo dopo aver esaminato le decisioni prese a livello della Commissione europea, del Fmi, del governo e della Banca di Cipro", ha aggiunto il vicepremier Igor Shuvalov.

VAN ROMPUY, APPLICARE ACCORDO AL PIU' PRESTO - L'accordo raggiunto per il salvataggio di Cipro deve essere applicato "al più presto possibile" da tutte la parti interessate. Questo l'appello lanciato dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Il quale ha chiesto che vengano mobilitati tutti gli strumenti utilizzabili per alleggerire l'impatto sociale della crisi, in primo luogo l'iniziativa per l'occupazione giovanile.

MOODY'S, CIPRO RISCHIO DEFAULT ANCHE SE RISOLVE CRISI - "Cipro rimane a rischio default e di uscire dall'area euro per un periodo prolungato" anche nello scenario migliore in cui dovesse approvare e applicare le misure chieste dalla Troika. Lo scrive l'agenzia di rating Moody's nel 'Credit Outlook'. La crisi finanziaria di Cipro, secondo Moody's "avrà profonde conseguenze negative a lungo termine per il debito sovrano" anche se Nicosia "risolvesse con successo questa crisi politica delle ultime settimane e l'impasse con l'area euro".

SCHAEUBLE NON SI ASPETTA PROBLEMI SU CORSA SPORTELLI - Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble non si aspetta "altri problemi" sul fronte della corsa agli sportelli a Cipro. Nel corso di questo lunedì si dovrà ancora decidere quando le banche di Cipro potranno essere di nuovo aperte, ha spiegato. Le trattative fra Cipro e la Troika andranno avanti fino a metà aprile, ha aggiunto, quando dovrebbero essere concluse.

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 20:25
da ranvit
Slovenia nel mirino, prossima vittima?

Crisi sistema bancario per alto ammontare crediti 'tossici'
25 marzo, 15:38



LUBIANA – E' ancora troppo presto dire se la Slovenia potrà essere il prossimo Paese dell'eurozona a dover chiedere aiuti internazionali per salvare il sistema bancario, anche se voci a questo proposito girano già da un anno, da quando è diventato chiaro che i maggiori istituti finanziari potrebbero non reggere da soli la stretta creditizia. In un recente rapporto della Commissione nazionale per la lotta alla corruzione in Slovenia, si sostiene che "le maggiori banche slovene hanno elargito nello scorso decennio enormi somme di crediti, ora ritenuti "tossici", che ammonterebbero a un quinto del Pil nazionale della Slovenia. Le direzioni delle banche avrebbero in molti casi preso decisioni "in base a rapporti politici e personali, in un'atmosfera di corruzione politica strutturale".

Secondo la stampa, la relazione sulle banche slovene, che sono in gran parte di proprietà dello Stato, stimerebbe i "crediti tossici" a circa 7 miliardi di euro. Proprio per le alte quote di crediti rischiosi nei loro portafogli, stimati a circa il 20 per cento del totale dei prestiti concessi, nei mesi scorsi la Nova ljubljanska banka (Nlb) e la Nova kreditna banka Maribor (Nkbm) si sono viste declassare da parte delle maggiori agenzie di rating. Il nuovo governo di centrosinistra, entrato in carica la settimana scorsa, dovrà decidere al più presto se istituire o meno una "bad bank" che si addosserebbe i debiti inesigibili, per poi ricapitalizzare le banche prima di privatizzarle, piano già votato in parlamento. Nel 2012 le banche slovene hanno registrato una perdita totale di 606 milioni di euro, 67 milioni in più rispetto al saldo negativo dell'anno precedente. L'ex ministro delle Finanze, Janez Sustercic, è dell'opinione che molto probabilmente la Slovenia "sarà costretta a chiedere aiuti internazionali se il piano per il risanamento delle banche verrà bloccato".

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 22:08
da flaviomob
E i titoli bancari italiani crollano...

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=Abk3EJhH

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 22:48
da trilogy
ranvit ha scritto:SE capisco bene....qualcuno mi deve spiegare chi è quel coglione cha avendo depositi bancari superiori a 100.000 euro in Italia e non solo, non li porta da qualche altra parte :roll: :roll: :roll:

Questi tecnocrati demenziali ora sono anche impazziti!!!
Ditemi che ho capito male...

Ue salva Cipro, 'Modello per eurozona'. Soddisfatta Merkel, Mosca delusa

Eurogruppo dà via libera a piano di salvataggio, con partecipazione di investitori e correntisti
25 marzo, 18:07


Questa mattina con quella frase : "cipro modello per l'eurozona" hanno fatto crollare i titoli bancari italiani e spagnoli.
Da prenderli a calci ogni volta che aprono bocca. :evil:

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 22:49
da flaviomob
Dijsselbloem: «Quello cipriota è un modello per l’eurozona». Poi, la rettifica
Cipro, laboratorio per i nuovi salvataggi bancari
Fabrizio Goria

Dopo Nicosia, per gli istituti di credito europei arriva il bail-in, il salvataggio “interno”


Senza precedenti. Il salvataggio sarà ricordato come il primo esempio di bail-in su larga scala a livello europeo. Mai prima d’ora si era infatti deciso di salvare le banche di un Paese, in questo caso Bank of Cyprus e Laiki Bank, tramite un salvataggio interno. A patire le conseguenze più pesanti di questa decisione saranno probabilmente le piccole e medie imprese cipriote. In altre parole, l’economia dell’isola, che secondo Société Générale si contrarrà del 20% nei prossimi quattro anni. Proprio per questo l’arcivescovo di Cipro, Chrysostomos II, ha invocato l’uscita dall’euro del suo Paese.

Che la situazione non fosse facile lo ha chiarito oggi il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. «Cipro ha di fronte a sé una sfida immensa», ha detto nella consueta conferenza stampa di metà giornata. Il rischio, e la Commissione Ue ne è consapevole, è che l’impatto del salvataggio di Cipro possa essere devastante per l’economia del Paese. Tuttavia, come ha ribadito pochi giorni fa il cancelliere tedesco Angela Merkel, l’isola del Mediterraneo ha dovuto rendersi conto che «il proprio modello di business è morto». Stop al paradiso off-shore (ma all’interno dell’area euro), basta alle banche zombie i cui asset complessivi valgono otto volte il Pil di Cipro, porte chiuse a chi vuole utilizzare Nicosia come crocevia per il riciclaggio di denaro.

Per l’eurozona il bail-in è il nuovo nero, adatto a tutte le stagioni e per tutte le situazioni. Lo ha detto espressamente il presidente dell’Eurogrouppo Jeroen Dijsselbloem. «Quello di Cipro è un modello per l’eurozona», ha detto l’olandese. Parole che hanno fatto declinare i mercati europei, che stamattina avevano aperto in positivo sull’onda dell’accordo su Nicosia. «È giusto che le banche debbano essere in grado di salvarsi da sole», ha inoltre aggiunto Dijsselbloem. Gli investitori non hanno preso bene queste dichiarazioni, considerate dai più come un’ammissione di frenata nel processo di integrazione europea che dovrebbe portare, entro pochi anni, alla creazione di una piena unione bancaria su base comunitaria. Solo in serata è arrivata la parziale rettifica: «Sono frasi usate fuori dal contesto originario, per Cipro non è stato usato alcun modello».

Il bail-in può funzionare in duplice modo, ma con un obiettivo solo: ricapitalizzare dall’interno le banche problematiche. Nato intorno al 2010 su indicazione dell’Association for financial markets in Europe (Afme), la lobby finanziaria europea, questa pratica prevede che gli obbligazionisti della banca in questione diventino azionisti della banca stessa. Ci può essere una conversione forzosa dei bond sottoscritti, in base a un accordo fra regolatore, banca e sottoscrittori dei bond, oppure dei depositi, come nel caso di Cipro. Nella fattispecie italiana, è difficile che si arrivi a colpire direttamente i depositanti: prima ci sono gli azionisti e gli obbligazionisti.

Attraverso il bail-in la banca viene ricapitalizzata, ma gli oneri vengono spalmati non sui contribuenti, ma chi ha investito nella banca in questione. Una via che può essere tanto positiva quanto negativa. Dipende molto dallo status dell’investitore. Sull’onda dell’introduzione del bail-in come standard per il salvataggio degli istituti di credito sono anche nati strumenti capaci di soddisfare questa esigenza. Nello specifico, i Contingent convertible bond, o Cocos. Si tratta di obbligazioni specifiche, ad alto rendimento, che possono essere convertite in azioni ordinarie nel caso il capitale di base scenda sotto una determinata soglia. Lanciate da Barclays e Credit Suisse, attribuiscono uno status particolare a chi le sottoscrive, che è consapevole dei rischi a cui va incontro una volta che le detiene. In tutti gli altri casi, come in quello di Cipro, no.

La realtà è ben più inquietante degli scenari più negativi che si sono letti negli ultimi giorni in merito a Cipro. Bisogna forse considerare il salvataggio di Nicosia come un esperimento per il futuro dell’eurozona? La risposta è probabilmente sì. Come spiega un funzionario della Commissione europea a Linkiesta, «nel caso il bail-in delle banche di Cipro, si potrebbe estendere questa via alle altre banche dell’area euro». Eppure, gli investitori non l’hanno presa bene. Le vendite hanno colpito principalmente le azioni delle banche più sotto pressione negli ultimi anni, quelle dell’Europa periferica.

Il bail-in potrebbe uccidere uno dei capisaldi della nuova architettura europea, la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo European stability mechanism (Esm). Lo ha spiegato anche Dijsselbloem: «Se funziona questa opzione, non si renderà necessario l’intervento dello Esm». Alla luce di questo c’è una domanda, tanto legittima quanto spontanea, che preoccupa gli investitori. Se lo Esm, la cui potenza di fuoco è di 500 miliardi di euro, potrà non essere utilizzato per sostenere le banche, quali sono i motivi di questa scelta di fatto? Il timore è che per comprendere la risposta si debba guardare a Italia e Francia, già indicati come le prossime vittime della crisi dell’eurozona.

fabrizio.goria@linkiesta.it

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/cipro-esperimen ... z2OaQzC3VT

___________

http://www.emilianobrancaccio.it/2013/0 ... della-bce/

La crisi di Cipro e la svolta darwiniana della BCE

....
Vi è chi ritiene che la questione della nazionalità del capitale bancario sia in fondo secondaria. Altri invece temono che trascurare il problema finirebbe per aggravare quella che Paul Krugman ha definito la “mezzogiornificazione” dei paesi periferici della zona euro [6]. Il dibattito è aperto, ma forse su un punto si dovrebbe convenire. Se la BCE decidesse di assecondare una ristrutturazione bancaria europea scoordinata e “darwiniana”, i paesi periferici maggiormente in difficoltà verrebbero posti di fronte a un tremendo dilemma: subire passivamente la ristrutturazione cedendo le quote di controllo delle banche, oppure abbandonare l’euro per mantenere l’ultima parola sugli assetti proprietari del capitale bancario. Naturalmente si può discutere su quale sarebbe il male minore tra le due opzioni, e sarebbe bene iniziare a farlo senza pregiudizi. Ma si dovrebbe già convenire sul fatto che la BCE, con comunicati come quello di ieri, sospinge i paesi periferici dell’Unione verso quel bivio.

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 25/03/2013, 23:17
da trilogy
flaviomob ha scritto:.....La crisi di Cipro e la svolta darwiniana della BCE


Se la BCE avesse continuato a fornire liquidità alle banche cipriote (ormai fallite) anche senza accordo, i russi avrebbero trasferito i 38-40 miliardi di euro depositati e Draghi si sarebbe ritrovato con una perdita equivalente, che i governi europei avrebbero dovuto ripianare. L'avrebbero linciato ... :mrgreen:

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 26/03/2013, 7:59
da ranvit
Sicuro che non c'era un'altra possibilità? :roll: Secondo me, volendo, si! La verità è che ormai i Paesi "forti" hanno dichiarato guerra a quelli "deboli"....ma quelli forti fra poco resteranno in tre!

Resta comunque, il problema gravissimo di aver infranto una certezza: nessun deposito bancario nell'eurozona è al sicuro!!!

Quanto costa questo? Piu' o meno dei 40 miliardi che i Russi avrebbero portato via? Chi ha consentito alle Banche cipriote di mettersi in questa situazione (off-shore all'interno dell'euro)? Babbo Natale o l'Eurozona? Sarebbe ora che l'eurozona prendesse atto dell'inconsistenza e pericolosità dell'edificio euro e lo abbattesse! Serenamente! Pacatamente!

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 26/03/2013, 9:22
da franz
Dubito che quello di Cipro sia un Modello utilizzabile anche per quelle realtà finanziarie "too big to fail".
Salvare Cipro è relativamente facile, salvare l'Italia sarebbe impossiibile.
Troppo grande per fallire senza far danni e troppo grande per essere salvata sulla base di un modello cipriota.

Nessun deposito bancario nell'eurozona è al sicuro!!!

Se le banche falliscono, la perdita è decisamente maggiore del 20-30% di prelievo forzoso. Si puo' perdere anche tutto, a parte la quota assicurata di 100'000 euro).

Si', in fondo è anche giusto che sia cosi'. Non esiste sicurezza. Per un imprenditore la possibilità o probabilità di fallire è chiara ed evidente, se sbaglia a gestire la sua impresa. Le banche non sono in quest'ottica (quasi non fossero imprese) ma è ora che ci si abitui all'idea che possono fallire anche loro, perdendo tutto, e che un salvataggio (come in un fallimento concordatario) deve essere pagato anche da chi ha prestato soldi alla banca.

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 26/03/2013, 10:19
da ranvit
Ci sono tanti modi per "punire" l'investitore che sbaglia investimento senza affamare per almeno 20 anni (vedi caso Cipro) milioni e milioni di persone!

L'Italia non è Cipro? Certo! Ma continuando sulla strada attuale ci arriveremo molto presto: le imprese stanno chiudendo a ritmo crescente e dopo Cipro chi ha un po' di soldi li manderà alle Bahamas....altro che Cipro! Ci saranno forconi infilzati nel culo di questi tecnocrati ottusi e demenziali "dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno"!!!

Re: L'eurozona è impazzita!

MessaggioInviato: 26/03/2013, 10:58
da trilogy
franz ha scritto: [..]Si', in fondo è anche giusto che sia cosi'. Non esiste sicurezza. Per un imprenditore la possibilità o probabilità di fallire è chiara ed evidente, se sbaglia a gestire la sua impresa. Le banche non sono in quest'ottica (quasi non fossero imprese) ma è ora che ci si abitui all'idea che possono fallire anche loro, perdendo tutto, e che un salvataggio (come in un fallimento concordatario) deve essere pagato anche da chi ha prestato soldi alla banca.


d'accordo, però a questo punto se un sistema bancario o le finanze di paese sono a rischio fallimento dovrebbe essere perfettamente lecito spostare i propri soldi dove il debitore (la banca o il paese) è più affidabile.