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La letterina

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La letterina

Messaggioda flaviomob il 21/02/2013, 12:34

[...]

LA RISPOSTA DI DON GIANFRANCO FORMENTON

Spoleto, 12 febbraio 2013

Gentile Senatrice,

ho ricevuto la sua lettera ai pastori del popolo cristiano dell'Umbria e ho deciso di risponderle in quanto pastore di una parte di questo popolo al quale recentemente il Card. Bagnasco ha raccomandato, dopo alcune eclatanti ed astrali promesse elettorali, di non farsi abbindolare.

Vedo che nella sua lettera lei parla in gran parte dei cosiddetti temi etici che lei riferisce unicamente ai luoghi comuni che tutti i politici in cerca di voti e consensi toccano quando si rivolgono ai cattolici: il fine vita, le unioni omosessuali, gli embrioni, l'aborto.

La ringrazio anche per la citazione dei vescovi spagnoli e per il suo impegno per la formazione culturale e politica improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili.

Ma rivolgendosi ai pastori del popolo cristiano lei dovrebbe ricordare che tra i valori non negoziabili nella vita, nella vita cristiana e soprattutto in politica entrano tutta una serie di comportamenti di vita, di etica pubblica e di testimonianza sui quali non mi sembra che il partito di cui lei fa parte né gli alleati che si è scelto siano pienamente consapevoli.

Sarebbe bello stendere un velo pietoso su tutto ciò che riguarda il capo del suo partito, sul quale non credo ci siano parole sufficienti per stigmatizzare i comportamenti, le esternazioni, le attitudini pruriginose, le cafonerie, le volgarità verbali che costituiscono tutto il panorama di disvalori che tutti i pastori del popolo cristiano cercano di indicare come immorali agli adulti cristiani e dai quali cercano di preservare le nuove generazioni.

Sarebbe bello ma i pastori non possono farlo perché lo spettacolo indecoroso del suo capo è stato anche una vera e propria modificazione dei valori di fondo della nostra società (come lei dice) operata anche grazie allo strapotere mediatico che ha realizzato una vera e propria rivoluzione (questa sì che gli è riuscita) secondo la quale oramai il relativismo morale, tanto condannato dalla Chiesa, è diventato realtà. Concordo con lei, su questo mediare significherebbe accettare.

Un'idea di vita irreale ha devastato le coscienze e i comportamenti dei nostri giovani che hanno smesso di sognare sogni nobili e si sono adagiati sugli sculettamenti delle veline, sui discorsi vacui nei pomeriggi televisivi, sui giochi idioti del fine pomeriggio e su una visione rampante e furbesca della politica fatta di igieniste dentali, di figli di boss nordisti, di pregiudicati che dobbiamo chiamare onorevoli.

Oltre a questo lei siederà nel Senato della Repubblica insieme a tutta una serie di personaggi che coltivano ideologie razziste, populiste, fasciste che sono assolutamente anti-cristiane, anti-evangeliche, anti-umane. Mi consenta di dirle francamente che il Vangelo che i pastori annunciano al popolo cristiano non ha nulla a che vedere con ideologie che contrappongono gli uomini in base alle razze, alle etnie, alle latitudini, ai soldi e, mi creda, mentre nel Vangelo non c'è una sola parola sulle unioni omosessuali, sul fine vita e sull'aborto: sulle discriminazioni, invece, sul rifiuto della violenza e su una visione degli altri come fratelli e non come nemici ci sono monumenti innalzati alla tolleranza, alla nonviolenza, all'accoglienza dello straniero, al rifiuto delle logiche della furbizia e del potere.

Mi dispiace, gentile senatrice, ma non riterrò di fare qualcosa né per lei, né per il suo partito, né per i vostri alleati, anzi. Se qualcosa farò anche in queste elezioni questo non sarà certo di suggerire alle pecorelle del mio gregge di votare per quelli che mi scrivono lettere esibendo presunte credenziali di cattolicità.

Mi sforzerò, come raccomanda il cardinale, di mettere in guardia tutti dal farsi abbindolare da certi ex-leoni diventati candidi agnelli. Se le posso dare un consiglio, desista da questa vecchia pratica democristiana di scrivere ai preti solo in campagna elettorale, e consigli il suo capo di seguire l'esempio fulgido del Papa. Sarebbe una vera opera di misericordia nei confronti del nostro popolo.

don Gianfranco Formenton

(lettera ricevuta tramite Giovanni Bachelet)

http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... er-le-rime


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Re: La letterina

Messaggioda Iafran il 21/02/2013, 13:11

'Mmazza che presa di posizione quella di don Gianfranco Formenton!
Quelli del Cs arriveranno ad avere la stessa nei confronti dei "berluscones"?

Alla senatrice non resta che inoltrare la letterina al Dio in cielo per perorare i "sacri" diritti della famiglia, nonché (in via subordinata) i vantaggi che ella trarrà sedendo in Parlamento, insieme a quelli del "suo dio supremo" che vi ha messo i piedi.
Complimenti all'ardire della "devota" donna!
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Re: La letterina

Messaggioda cardif il 21/02/2013, 13:39

Interessante la lettura della lettera della Signora Ada.
"È necessario che nel futuro Parlamento ci sia un numero di persone sufficienti a non far passare leggi contro la famiglia..."

A guida e con la collaborazione di divorziati (che non possono nemmeno avere la comunione, vivendo in stato di peccato).
Ma non è che questi hanno capito che lo "Stato" italiano deve vivere in peccato, e perciò fanno leggi contro le intercettazioni, riducono i tempi di prescrizione, assolvono dal falso in bilancio, condonano evasioni ed abusi, ...?

Però, la lettura delle due lettere, poste a confronto, mostra quanto sia grande il potere della lingua, per cui si possono esprimere concetti che sembrano convincenti in un senso e nell'altro.

Molti prenderanno per buona la lettera della signora Ada con i suoi valori. La Voce "Ada Spadoni Urbani" su wikipedia è solo un abbozzo. Spero che resti tale.

Molti altri prenderanno per buona quella di don Formenton, a cui auguro buna evangelizzazione.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La letterina

Messaggioda flaviomob il 21/02/2013, 17:08

E c'è gente che li vota ancora...!!

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -53093595/


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Re: La letterina

Messaggioda mauri il 21/02/2013, 17:29

flaviomob ha scritto:E c'è gente che li vota ancora...!!


si certamente perchè chi li vota sono quelli che ne traggono i benefici e convivono con il malaffare mafie e mafie politiche comprese, oramai berlusconi e maroni hanno creato un circolo "virtuoso" per loro e i sodali, poi li vita quache sprovveduto ma sono veramente pochi
quindi quanti italiani possono essere? 10 - 12 milioni? evasori compresi
ciao mauri
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