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Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 8:53
da franz
Il sito disabili.com ha chiesto all'ufficio stampa di FARE per Fermare il declino cosa intendiamo fare per i disabili. Abbiamo inviato alcune affermazioni forse generiche, che riporto sotto, ma che dovrebbero rivelare lo spirito di fondo, per chi pensa che il liberismo sia nemico di chi sta peggio (FALSO), come Fassina che ieri a Porta a Porta ha accusato Giannino di voler "Tagliare le scuole" (FALSO PURE QUESTO).

Nel testo del comunicato, che riporto sotto, il confronto con la Danimarca è dedicato a chi crede che la crescita sia infelice. Aggiungo qualche altro dato trovato da eurostat sui tassi di occupazione dei disabili, e sulla spesa totale per assistenza, cura, riabilitazione, compreso il supporto domestico ed altri benefits non monetari. I paesi che crescono si possono permettere una assicurazione sociale degna di una civiltà moderna che offra dignità agli sfortunati e sicurezza ai fortunati. Ai paesi che non crescono, non resta che la beneficienza e l'assistenzialismo.
.... [Tabella visibile nel documento originale, vedi link alla fine, NDR]

Questo il comunicato che abbiamo inviato:

In Danimarca, dove dagli anni '90 esiste un sistema di protezione del lavoro denominato "flexicurity" simile a quello che proponiamo nel nostro programma, lo stato spende circa lo 0.5 per cento del PIL per supportare l'impiego di disabili nel luogo di lavoro. In Italia le imprese con più di 15 dipendenti sono obbligate ad assumere una percentuale di lavoratori disabili, venendo in parte compensate da un "Fondo nazionale per il diritto al lavoro dei disabili", che per il 2012 è stato fissato pari a 350 milioni di euro, e cioé lo 0.02 per cento del PIL. Anche se a questo vanno aggiunte alcune detrazioni al cuneo fiscale previste dalla legge, la sostanza non cambia.

Noi crediamo che un paese moderno abbia il dovere di uscire da un'ottica assistenzialistica nel trattamento dei disabili per adottare un sistema di assicurazione sociale basato sulla corresponsabilità: anche i disabili devono contribuire nei modi a loro possibili alla produzione e alla crescita economica del paese, e spetta allo stato coadiuvare gli imprenditori per rendere possibile l'inserimento dei disabili nel posto di lavoro. Va pertanto avviato un percorso di graduale potenziamento del fondo per il diritto al lavoro dei disabili per portarlo sino ai livelli danesi.

Queste spese non sono da vedersi come un costo per la collettività: in parte sono compensate dalla produttività dei disabili precedentemente senza occupazione, in parte da risparmi di somme attualmente sborsate per assistenza pensionistica, in parte infine dai costi ora sopportati dai datori di lavoro per l'impiego dei disabili e che sarebbero più efficientemente sopportati dalla fiscalità generale.


Il tutto su http://noisefromamerika.org/articolo/fe ... e-disabili

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 9:32
da ranvit
"abbiamo inviato" ;)

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 10:58
da franz
ranvit ha scritto:"abbiamo inviato" ;)

Non ho capito l'ironia .... il soggetto della frase è l'ufficio stampa di FARE per Fermare il declino e di solito non dicono "ho inviato" ma "abbiamo".

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 11:48
da Manuela
Non ci sarebbe niente di male se tu facessi parte dell'ufficio stampa ed avessi usato il soggetto "noi".... anzi, a me piacerebbe avere un aggancio nell'ufficio stampa di Giannino: mi offrirei per correggergli i post su Chicago blog, spesso pieni di refusi. :D

A parte ciò, questo: Noi crediamo che un paese moderno abbia il dovere di uscire da un'ottica assistenzialistica nel trattamento dei disabili per adottare un sistema di assicurazione sociale basato sulla corresponsabilità mi piace moltissimo. Fuori dalle logiche assistenzialistiche e della carità, e recupero della dignità della persona! Più di sinistra di così!

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 12:04
da ranvit
franz ha scritto:
ranvit ha scritto:"abbiamo inviato" ;)

Non ho capito l'ironia .... il soggetto della frase è l'ufficio stampa di FARE per Fermare il declino e di solito non dicono "ho inviato" ma "abbiamo".


Evidentemente hai impostato male l'evidenziazione del comunicato; infatti la frase "Questo il comunicato che abbiamo inviato:" è nel corpo del tuo scritto, non in quello riportato di Fermareildeclino!

In ogni caso, come dice anche Manuela, non ci sarebbe niente di male...il mio era solo uno sfottò senza cattiveria.

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 16:27
da flaviomob
Sarei curioso di conoscere anche le considerazioni in risposta da disabili.it , rilevando che:
1) Non si fa riferimento ai tagli che hanno colpito duramente molti progetti a favore dei disabili, ricordando in particolare il grosso tema del "dopo di noi" che riguarda la vita di disabili adulti dopo la perdita dei genitori che li hanno assistiti per tutta la vita. Questi fondi saranno ripristinati? Se sì, come? Se no, con quali conseguenze?
2) La risposta di FARE non tiene conto di una quantità di disabili che non possono lavorare o che potrebbero lavorare all'interno di progetti di inserimento legato alla qualità e alla dignità della quotidianità e delle relazioni, ma con una produttività scarsa o assente, anzi talvolta richiedendo un aiuto, almeno dal punto di vista umano, da parte dei colleghi dell'azienda.
3) Può darsi che la Danimarca sia il miglior paese del mondo, ma passare da un investimento dello 0,02% allo 0,5% del PIL richiede un costo ed è impensabile che esso derivi da parametri di "produttività", dato che non è la produttività lo scopo di inserimento di nuovi disabili (quelli "produttivi" sono i pochi che trovano già lavoro nel sistema di mercato attuale, anzi sono molto ambiti). Il PIL italiano nel 2010 era 1296 miliardi di euro. Lo 0,5% del PIL equivale quindi a circa 6,5 miliardi di euro. Giannino vorrebbe cortesemente dire dove recupera una cifra simile?

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 18:47
da franz
ranvit ha scritto:
franz ha scritto:
ranvit ha scritto:"abbiamo inviato" ;)

Non ho capito l'ironia .... il soggetto della frase è l'ufficio stampa di FARE per Fermare il declino e di solito non dicono "ho inviato" ma "abbiamo".


Evidentemente hai impostato male l'evidenziazione del comunicato; infatti la frase "Questo il comunicato che abbiamo inviato:" è nel corpo del tuo scritto, non in quello riportato di Fermareildeclino!

In ogni caso, come dice anche Manuela, non ci sarebbe niente di male...il mio era solo uno sfottò senza cattiveria.


L'unica cosa scritta da me è
.... [Tabella visibile nel documento originale, vedi link alla fine, NDR]
tutto il resto, prima e dopo, fa parte del testo apparso su NFA.
Il bisticcio è che c'è il testo di NFA e poi, quotato, il testo del comunicato di FARE.

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 30/01/2013, 18:58
da franz
flaviomob ha scritto:Giannino vorrebbe cortesemente dire dove recupera una cifra simile?

Ritengo che l'ultimo paragrafo del comunicato sia quello che risponde alla domanda. Non ho dati sottomano per verificare che i risparmi indicati siano in linea con le spesa prevista.

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 31/01/2013, 9:47
da Manuela
Nessuna pretesa di dare numeri che non conosco. Volevo solo sottolineare come il principio di spostare i costi dell'inserimento dei disabili dai datori di alvoro alla fiscalità generale sia, secondo me, corretto.
Il sostegno ai disabili - in qualunque forma - deve essere in carico alla fiscalità generale, al contrario di altri costi che, oggi in carico alla fiscalità generale, dovrebbero essere sostenuti dai privati...

Re: Fermare il declino, anche per i disabili

MessaggioInviato: 31/01/2013, 10:41
da ranvit
Il sostegno ai disabili - in qualunque forma - deve essere in carico alla fiscalità generale, al contrario di altri costi che, oggi in carico alla fiscalità generale, dovrebbero essere sostenuti dai privati...

Cosi' è, amen!
Siamo in Italia: la piu' bolscevica società occidentale grazie all'inciucio sotterraneo tra Dc/Chiesa e Pci/Cgil, che nel corso di circa 50 anni hanno profondamente segnato il carattere degli italiani. Un bizantinismo burocratico a valle di un inestricabile groviglio di leggi per gestire tutto ed il contrario di tutto, ad esclusivo beneficio proprio (Chiesa con tutto il suo codazzo di politici, imprenditori e fascistoidi vari; Cgil con tutto il suo codazzo di politici, sindacalisti e comunistoidi) ed alla faccia del bene vero del Paese!