Dopo mesi in cui l'acqua gli è andate per l'orto, ieri con l'uscita di CAI, si prospetta il 1° fallimento di Berlusconi.
Il fallimento di Alitalia non mi rende ovviamente felice, ma rappresenta senza dubbio un fallimento politico per Berlusconi.
Adesso viene la 2a fase dove si vedrà all'opera il governo: se avrà il coraggio di andare fino in fondo,accettare il fallimento e seguire solo le regole di mercato, facendo tabula rasa della compagnia italiana, facendola ripartire su nuove e solide basi, riguadagnerà credito.
Al contrario, se in un modo o nell'altro farà sopravvivere l'Alitalia con soldi pubblici, in nome dell'italianità della compagnia, al fallimento politico si aggiungerà una pessima scelta politica.
Anche da disastri come l'Alitalia possono venire fuori tramite soluzioni drastiche,un rilancio moderno della compagnia.
Ritornare al sovvenzionamento pubblico non solo sarebbe sbagliato, ma sarebbe anche un crimine politico per un paese indebitato e fermo come il nostro.
A suo tempo, da non esperto,dissi che Air France era la soluzione migliore,anche se criticai il governo Prodi per aver svenduto la compagnia italiana,quando invece diveva fare un'asta e darla al miglior offerente.
Oggi ribadisco che era il male minore di cui la politica si era macchiata, ma che rappresentava senza dubbio qualcosa di meglio che il caos di oggi.
Paolo