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Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 10:53
da ranvit
http://www.corriere.it/politica/12_dice ... 307f.shtml


Come era logico l'arrivo di Monti sfalda il Pdl e aiuta il Paese a liberarsi di Berlusconi.

http://www.corriere.it/politica/12_dice ... 307f.shtml

L'INTERVISTA

Pecorella, da Silvio al Professore:
«Dopo Ruby non ce l'ho più fatta»

Il deputato ed ex avvocato del Cavaliere: «È vero, ho fatto approvare i vari lodi. Poi sono venuti meno i presupposti»

ROMA -Gaetano Pecorella, dal Pdl all'agenda Monti...
«Non è certo una scelta di oggi questo mio passaggio politico».

Cosa vuol dire?
«Vuol dire che la mia critica al partito di Silvio Berlusconi è cominciata oltre un anno fa. Lo avevo detto al Cavaliere: serviva più democrazia interna, altrimenti il partito si sarebbe logorato».

E secondo lei il problema nel Pdl è stata la mancanza di democrazia interna?
«Anche. Ma questo è stato semplicemente un elemento logorante. È stato tutto il resto che lo ha devastato. E la verità è che io sono rimasto nel Pdl cercando di trattenermi, di volta in volta. Il più possibile. Fino a quando possibile non mi è stato davvero più».

Cosa è successo?
«È stata un 'escalation. Ad un certo punto nel Pdl si erano concentrati troppi procedimenti penali a carico di persone che venivano protette all'interno del partito».

Certo detto da un avvocato che è stato avvocato proprio di Berlusconi...
«A maggior ragione. Intanto vorrei precisare che io sono diventato avvocato di Berlusconi quando già ero diventato parlamentare. Non viceversa. E che ho difeso Berlusconi fin quando ho creduto nelle idee che il partito ci aveva propugnato. Avremmo dovuto cambiare la giustizia, dare al paese più libertà, più libertà economica».

E invece?
«Lasciamo perdere. Sulla giustizia come presidente della commissione della Camera ho seguito e fatto approvare i vari lodi (il cosiddetto lodo Alfano, ad esempio). Tutti quelli che ha voluto Berlusconi, in ogni caso. Erano indispensabili per continuare a governare, mi dicevo. Ho eseguito. Poi è venuto meno il presupposto politico del partito e tutto è crollato. Le riforme vere non si sono più fatte. Intendo le riforme costituzionali. E ad un certo punto abbiamo toccato il fondo».

Quando abbiamo toccato il fondo secondo lei?
«Il giorno che la Camera dei deputati della Repubblica italiana ha votato una mozione nella quale si sosteneva che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Non ce l'ho fatta più, la mia coscienza si è ribellata. Esiste un limite, quel limite si era varcato. Anche perché fino a quel momento avevo già dovuto mandare giù troppe cose».

Cosa, ad esempio?
«Mah, persone che senza nessuna storia politica e con storie assolutamente non compatibili con la politica arrivassero in Parlamento e avessero poi anche incarichi importanti».

A chi allude?
«Non faccio nomi. Diciamo comunque che erano cariche da ministro».

Ministre?
«Non faccio nomi».

E adesso l'agenda Monti.
«Ho la sensazione che con la figura di Mario Monti potrò finalmente recuperare i valori nei quali avevo creduto. La capacità. Il merito. L'onestà. E, perché no? Il rigore».
Alessandra Arachi


Alessandra Arachi30 dicembre 2012 | 8:36

Re: l Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 10:55
da ranvit
http://www.corriere.it/politica/12_dice ... 307f.shtml



le strategie di chi cercherà di farsi candidare. Sperando di superare il vaglio di Bondi

Ansie e «patti della mozzarella»
I dubbi dei transfughi verso il Centro

Stracquadanio: faremo una lista. E D'Ubaldo punta a un seggio. Bertolini: «Siamo gente che fa politica da vent'anni»

ROMA - Via dei Prefetti, angolo via Metastasio. Un ristorante specializzato in succulenti menù a base di mozzarella. Una tavolata di politici che, un tempo, furono di strettissima osservanza berlusconiana.

C'è Isabella Bertolini, una forzista della prim'ora, all'epoca davvero una dura e pura, e poi ci sono Gaetano Pecorella e Roberto Tortoli, Alfredo Mantovano e Giorgio Stracquadanio (se si esclude Mantovano, sono tutti componenti di «Italia libera»: il movimento che dieci ex pidiellini hanno costituito nel gruppo misto alla Camera).

Si stanno scambiando gli auguri per il nuovo anno?
No.

Stracquadanio fa un po' il vago. «Ci sarebbe ancora un po' di burrata?». Ma poi le facce e il tono della voce basso (siamo a due passi da Montecitorio, e non puoi mai sapere chi è seduto nel tavolo dietro al tuo) sono piuttosto eloquenti.

«Okay, va bene: stiamo ragionando, riflettendo, ipotizzando su cosa sia più opportuno fare nei prossimi giorni», ammette alla fine Stracquadanio (che mollò Berlusconi già a luglio, esausto e deluso, lui che pure l'aveva difeso sempre, persino nei giorni cupi dei bunga bunga).

Può essere più preciso?
«Allora: noi siamo usciti dal Pdl sperando in una rifondazione del centrodestra e, a questo punto, siamo tutti con Monti e con la sua Agenda. L'abbiamo spiegato in un comunicato e scritto nel blog che abbiamo sull' Huffington Post . Ora però c'è il problema delle liste».

Prosegua.
«Monti stesso sostiene che per lui la lista unica anche alla Camera sarebbe la soluzione più efficace. Solo che Casini vuole andare per conto suo, e al massimo, come sappiamo, può accorparsi con Fini... poi c'è la lista di Montezemolo...».

Insomma voi rischiate di restare fuori dai giochi.
«No, guardi: che noi si resti tagliati fuori è escluso. Primo: perché dopo le elezioni il Pdl tirerà le cuoia definitivamente, e quindi uno spazio politico da ricostruire non solo c'è, ma ci sarà anche dopo a maggior ragione. Secondo, perché magari possiamo dar vita noi stessi a una lista di sostegno a Monti...».

Non fosse che suona male, si potrebbe titolare dicendo che stanno stringendo «il patto della mozzarella» (o della burrata). Il gruppetto spiega che il loro pontiere tra i montiani è Mario Mauro, e che ai dieci di «Italia libera» è opportuno aggiungere oltre a Mantovano, che è già qui attovagliato (cit. Dagospia ), anche altri ex pidiellini, a cominciare da Frattini e Cazzola, «con i quali ci teniamo in contatto strettissimo».

La Bertolini ci mette un filo di polemica.
«No, ecco... vorrei solo dire che non siamo dei poveri profughi, come qualche giornale della famiglia Berlusconi tende a definirci... siamo invece gente che fa politica sul territorio da vent'anni e non ci spaventa il rischio di non essere rieletti: perché a noi interessa ricostruire il centrodestra e aiutare Monti. E per questo siamo pronti a metterci la faccia. Sia con una lista nostra, sia in un listone unico alla Camera, che sarebbe la soluzione più strategica».

Quest'idea di un listone alla Camera continua a piacere proprio tanto tra quelli che, vedendo arrivare la carrozza di Monti, e non in familiarità con i tre cocchieri (Casini, Montezemolo e Fini) temono di non riuscire a salir su. Piace, per dire, anche a quattro che, pur di farsi trovare pronti al passaggio della carrozza, non hanno esitato a lasciare il Pd. Sono: Lucio D'Ubaldo, Benedetto Adragna, Giampaolo Fogliardi e Flavio Pertoldi (avrebbero persino registrato un logo: «Popolari democratici»). D'Ubaldo (viene dalla Margherita) ha quel modo pratico di ragionare che lascia nella melassa dialettica molti suoi colleghi.«Sa cosa farei io se fossi Monti?».

Cosa farebbe?
«Io conterei le liste che, intorno a lui, si stanno formando. Allora: ci siamo noi, perché è chiaro che noi una lista siamo pronti a farla. Poi c'è quella di Casini, quindi c'è quella di Fini, posto che Fini non pensi di accorparsi con Casini... poi ancora c'è Montezemolo... A quante liste siamo?».

A quattro: ma ha dimenticato la lista che sono pronti a varare pure gli ex pdl, come Bertolini e Stracquadanio.
«Eh... Insomma: se Monti si mette a contare, io credo che finirà anche con il ragionare sul rischio pratico, concreto, che una eccessiva frammentazione può comportare».

Quindi lei pensa che...
«Guardi, io e Adragna l'abbiamo spiegato con chiarezza in un articolo pubblicato dal Foglio : Monti cita De Gasperi, no? Ebbene, al pari di De Gasperi egli ha la responsabilità di chiamare a raccolta uomini e donne di questo Paese che intendono concorrere alla ricostruzione di un'Italia civile e moderna...».

Le parole sono queste, in un miscuglio diffuso (tra ex pdl ed ex pd) di ansia, speranza e timore. I bacilli che alimentano il terribile virus dell'incertezza. Nelle ultime ore, il virus si sarebbe diffuso anche nel corpo molle (ed elettoralmente debole) di Fli. C'è infatti questa voce che Fini, volentieri, andrebbe in lista con l'Udc (chiedendo di portarsi solo quattro, cinque dei suoi).

Italo Bocchino, lei è sicuro di esserci? Teme che...
«Io non temo proprio niente!».

Fabrizio Roncone30 dicembre 2012 | 9:41

Re: Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 11:50
da flaviomob
Bene! Monti con Pecorella... che bella notizia. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei... ;)

Re: Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 12:10
da ranvit
Che ci vuoi fare, non tutti sono perfetti come "i sinistri" :D

Re: Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 15:17
da Giovigbe
ranvit ha scritto:Che ci vuoi fare, non tutti sono perfetti come "i sinistri" :D



....................infatti è un perfetto socialista :lol: :lol: :lol: :lol:

Intervento di moderazione

MessaggioInviato: 30/12/2012, 15:42
da moderatore
Giovigbe ha scritto:
ranvit ha scritto:Che ci vuoi fare, non tutti sono perfetti come "i sinistri" :D



....................infatti è un perfetto socialista :lol: :lol: :lol: :lol:

Dateci entrambi un taglio.
Il forum è per discussioni di merito, non una gara di battute.
Ultimo avviso.

Re: Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 15:48
da Iafran
E adesso l'agenda Monti.
«Ho la sensazione che con la figura di Mario Monti potrò finalmente recuperare i valori nei quali avevo creduto. La capacità. Il merito. L'onestà. E, perché no? Il rigore».

Poi seguirà l'agenda Bersani, l'agenda Renzi, l'agenda Fassina, l'agenda Vendola ... per ricercare sempre più "capacità, merito, onestà e rigore" ... alla faccia dei creduloni!

Però la mejo è quest'altra:
La Bertolini ci mette un filo di polemica.
«No, ecco... vorrei solo dire che non siamo dei poveri profughi, come qualche giornale della famiglia Berlusconi tende a definirci... siamo invece gente che fa politica sul territorio da vent'anni e non ci spaventa il rischio di non essere rieletti: perché a noi interessa ricostruire il centrodestra e aiutare Monti. E per questo siamo pronti a metterci la faccia. Sia con una lista nostra, sia in un listone unico alla Camera, che sarebbe la soluzione più strategica».

A lei suggerisco di proporre la moltiplicazione degli scranni parlamentari, non più 945 bensì 1890 estensibili a 2835 (945x2 o 945x3) per accontentare la brava gente che godrà di assistenza economica parlamentare (forse anche di assistenti sociali) in attesa della pensione.
Queta "povera gente" come farà a vivere e chissà che traumi se dovessero venir meno i lussi e i privilegi ... :x
Non vorrei essere nei loro panni! :lol:

(Proverbio, senza alcun dubbio, italiano)
Non dirmi chi non frequenti ora, ti dirò chi frequenterai domani!

Re: Intervento di moderazione

MessaggioInviato: 30/12/2012, 18:09
da Giovigbe
moderatore ha scritto:
Giovigbe ha scritto:
ranvit ha scritto:Che ci vuoi fare, non tutti sono perfetti come "i sinistri" :D



....................infatti è un perfetto socialista :lol: :lol: :lol: :lol:

Dateci entrambi un taglio.
Il forum è per discussioni di merto, non una gara di battute.
Ultimo avviso.


Franz: se pe ogni battuta bisogna inserire un PS esplicativo oppure scrive tre interventi illustrativi.......allora stamo messi prorio male!!!!!

Osservo, senza particolare sorpresa, che il tuo "editto (bulgaro???)" è intervenuto dopo il mio intervento ma non dopo quella di ranvit ...........fin lì, evidentemente, nel forum andava tutto bene ..........anzi: una battuta contro "i sinistri" faceva gioco.

Ora - purtroppo - il tuo intervento mi obbliga a rammentare cose che sanno già tutti e che - riassunte in una battuta prendevano una riga contro le venti e più che sono obbligato a scrivere.

Pecorella è un ex socialista . Non è una battuta

Mettere una verità sotto forma di battuta aveva lo scopo di mettere alla berlina (oppure, meno elegantemente: sfottere; prendere in giro; irridere; sbeffeggiare....) i percorsi politici di coloro che dalla estrema sinistra sono giunti all'opposta sponda (spesso transitando per il PSI di quell'attentatore della costituzione che risponde al nome di Bettino Craxi)

Pecorella non è l'unico; ecco un piccolissimo elenco:
Ex-Comunisti/Pidiessini
Sandro Bondi
Giampiero Borghini
Massimo Ferlini
Giuliano Ferrara (poi PSI)
Lodovico Festa
Renzo Foa
Paolo Guzzanti (poi PSI)

Ex-Demoproletari ed extraparlamentari di estrema sinistra
Aldo Brandirali (già leader di Servire il popolo e membro del CDU)
Massimo Caprara (Il Manifesto)
Franco Frattini (Il Manifesto, poi PSI)
Antonella Maiolo
Tiziana Maiolo (Il Manifesto, poi PRC con doppia tessera del radicale)
Gianfranco Micciché (Lotta Continua)
Gaetano Pecorella (Soccorso Rosso Militante e Democrazia Proletaria, poi PSI)

Ora spendo due parole di maggior dettaglio sul nostro, tanto per chiarire,ancor di più se ce ne fosse bisogno, la portata totalmente e fortemente politica della battuta e quindi - di conseguenza - la valenza politica di qualunque censura-

Gaetano Pecorella ha un passato abbastanza movimentato. Agli inizi della sua carriera, da buon militante di Potere Operaio, è l'avvocato di riferimento della sinistra extraparlamentare milanese. Un ruolo impegnativo, che richiede dedizione alla causa e la disponibilità a lavorare gratis. Ma i sacrifici, si sa, non possono durare in eterno e così arriva la svolta, come ricorda Massimo Fini dalle colonne de l'Unità. Il piduista Bruno Tassan Din, amministratore delegato di Rizzoli-Corriere della Sera, lo sceglie come avvocato di fiducia. Probabilmente l'avvocato, divenuto nel frattempo socialista, viene indicato a Tassan Din dal PSI di Craxi e Pillitteri.

Ormai l'evoluzione Gaetano Pecorella non può più fermarsi e il nostro passa con disinvoltura dal patrocinio dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana a quello di Delfo Zorzi, esponente di Ordine Nuovo imputato per la strage di Piazza della Loggia. Il neofascista è accusato di essere l'esecutore materiale della strage di Piazza Fontana ed è tutt'ora sotto processo per la strage di Brescia. Un ruolo importante nel processo per la strage alla Banca Nazionale dell'Agricoltura la svolge il pentito Martino Siciliano, lo stesso che tenterà di scagionare Zorzi nel processo di Brescia. Il gioco però non funziona grazie all'intercettazione di una telefonata in cui Siciliano riferisce a Giuseppe Fisanotti, militante dell'estrema destra veronese, di aver ricevuto denaro da Zorzi per scagionarlo dalle accuse. Nel colloquio telefonico Siciliano sostiene di aver avuto contatti con i legali di Zorzi. Sarà lo stesso Fisanotti a confermare agli inquirenti il contenuto della telefonata, compresa la dichiarazione che mette nei guai Pecorella. Ma c'è un aspetto ancora più inquietante in questa vicenda: i soldi ricevuti da Siciliano nel 1994 - seimila marchi tedeschi - provenivano da conti svizzeri riconducibili alla Fininvest di Silvio Berlusconi, il "cliente" più importante di Pecorella.

Grazie a Berlusconi (tessera P2 n° 1816) Pecorella ottiene notorietà, viene eletto deputato e diventa presidente della Commissione Giustizia della Camera. In quel ruolo è autore del Ddl 4604/C, noto appunto come legge Pecorella, che il Presidente Ciampi rinvia alle camere per manifesta incostituzionalità ma che in ultimo è costretto a promulgare. Alla fine la Corte Costituzionale riconosce le ragioni di Ciampi, provocando le ire di Berlusconi e del suo avvocato.

Insomma Pecorella sintetizza il percorso politico di coloro che - sopra ogni cosa - cercano una greppia dove mangiare:chiusa quella del PSI hanno trovato quella di Forza Italia, chiusa questa adesso cercano quella di Monti

Re: Dal Pdl a Monti

MessaggioInviato: 30/12/2012, 18:18
da mauri
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Re: Intervento di moderazione

MessaggioInviato: 30/12/2012, 18:26
da ranvit
moderatore ha scritto:
Giovigbe ha scritto:
ranvit ha scritto:Che ci vuoi fare, non tutti sono perfetti come "i sinistri" :D



....................infatti è un perfetto socialista :lol: :lol: :lol: :lol:

Dateci entrambi un taglio.
Il forum è per discussioni di merito, non una gara di battute.
Ultimo avviso.



"Entrambi"? La mia battuta era in risposta a flaviomob....

Ultimo avviso? OK mi prendo una bella vacanza...

Buon Anno a tutti!