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Evasione e nepotismo indegni

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Evasione e nepotismo indegni

Messaggioda ranvit il 11/11/2012, 11:07

E' vero caro Monti....ma altrettanto indegni sono gli stipendi dei politici parlamentari e consiglieri regionali, provinciali e comunali, nonchè quelli dei Manager pubblici!

Quindi....datti da fare!

http://www.ilmattino.it/italia/politica ... 0868.shtml

Monti: «Se servisse continuerei
Evasione e nepotismo indegni»

Il premier interviene all'indomani delle polemiche sulla riforma della legge elettorale e sull'ipotesi di un suo secondo mandato


ROMA - «Ho fatto una scoperta positiva da questa esperienza dura per chi governa e durissima per chi è stato governato: non è impossibile cercare di dire la verità agli italiani ed è possibile che la capiscano». Lo ha detto Mario Monti in una telefonata di saluto all'iniziativa "La società civile si incontra e si propone" a Roma. Monti si è poi rivolto a «chi mi succederà» per esprimere l'auspicio che venga seguita la strada del rigore, della crescita e dell'equità sociale percorsa dal suo governo.

Contenuti, non leadership. «Credo che sarebbe bene prestare meno attenzione a leadership ed organigrammi e più ai contenuti», ha aggiunto il premier parlando dei processi politici in vista della prossima tornata elettorale.

Economia di mercato. «L'economia italiana ancora non è veramente un'economia di mercato. Bisogna fare uno sforzo per una maggiore concorrenza e liberalizzazione», ha quindi sottolineato Monti, secondo cui è tuttavia necessario darsi «regole chiare per non avere abusi e guardarsi da ritorni indietro. Alcuni pensano - ha detto il presidente del Consiglio - che ci sia già troppo mercato, io non la penso così».

Crescita. «Per sua dimensione l'Italia se non fosse riuscita a raggiungere questo risultato, avrebbe cambiato lo scenario dell'eurozona. È riuscito a compiere uno sforzo collettivo che non ricordo prima nella storia repubblicana», ha detto. «La crescita era stata troppo trascurata nelle politiche dell'Unione europea». Ma ora c'è un patto per la crescita «sul quale si deve vigilare ed essere insistenti affinchè le iniziative vengano realizzate».

Produttività. «Spero in un risultato del negoziato tra le parti sociali che il governo ha stimolato per accrescere la competitività, seppur con risorse scarse, per appoggiare la trasformazione degli istituti contrattuali in favore della produttività», ha aggiunto il premier poco dopo le parole del leader della Uil Angeletti che si è detto sicuro che l'accordo non verrà firmato (continua a leggere).

Evasione e nepotismo. Monti parla di Italia anche in un'intervista al trimestrale francese, 'Politique Internationale': «Alcune pratiche, profondamente radicate nella mentalità italiana», come «l'evasione fiscale» o «il nepotismo - dice - non sono degne di un Paese sviluppato membro del G7 e che è la seconda potenza industriale d'Europa. Spero di aver contribuito a rendere gli italiani meno tolleranti rispetto agli abusi di potere e alla corruzione, e più rispettosi nei confronti dei loro doveri civici, a partire da quello che consiste nel pagare le tasse».

Riforme. L'intervista è stata rilasciata più di un mese fa al trimestrale francese. Monti torna anche sulla necessità di una continuità sul fronte delle riforme. Sarà «difficile tornare indietro» e «sono rassicurato dal fatto che un gran numero di responsabili politici si sia impegnato a continuare su questa strada virtuosa». Anche perché «queste riforme godono del sostegno» degli italiani che «si rendono conto che in passato, non sono state fatte sempre le scelte giuste e che questi sacrifici sono necessari per creare occupazione a beneficio delle generazioni presenti e future».

Monti bis. Alla richiesta dell'intervistatore di chiarire le parole pronunciate a New York il 27 settembre , pochi giorni prima dell'intervista (il premier aveva detto che in «circostanze speciali» avrebbe potuto valutare l'ipotesi di un bis a Palazzo Chigi), Monti risponde: «Ciò che ho detto di recente è che, nell'ipotesi in cui risultasse impossibile costituire una maggioranza, io ci sarò. E se sarà necessario continuerò». Ma, prosegue, «come ho detto molte volte l'Italia deve ritrovare la via di un processo democratico normale e non c'è alcun motivo per cui questo scrutinio non consenta di esprimere una maggioranza in grado di governare».

Ottimismo. Alla domanda su come veda l'Italia tra dieci anni, Monti risponde: «Sono ottimista. Le azioni intraprese proseguiranno e continueranno a portare i loro frutti». «Gli italiani - prosegue il premier - si rendono conto che chi evade il fisco è un ladro. Ruba nelle tasche dei cittadini onesti, che sono costretti a pagare di più. Hanno capito che queste abitudini macchiano la reputazione del Paese». Nell'intervista. Monti si dice anche «impressionato dal senso di responsabilità di cui hanno dato prova gli italiani».





Sabato 10 Novembre 2012 - 11:03 Ultimo aggiornamento: 19:34
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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