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Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 12:50
da franz
IL BLOCCO DEGLI INTERESSI CONSOLIDATI
Vacui riformatori veri resistenti

Sarebbe, in un certo senso, rassicurante attribuire le crescenti difficoltà parlamentari del governo Monti — dalla bocciatura dei tagli nella sanità allo stop sui tagli alle spese delle Regioni — solo alle fibrillazioni della campagna elettorale. Si potrebbe infatti dedurne che, se non fosse per la vicinanza delle elezioni, ci sarebbe più spazio per incidere sulla spesa e le sue disfunzioni. Ma non è così. Perché non sono solo i partiti ma un intero, variegato ma potentissimo, «blocco politico- amministrativo-giudiziario » a mettersi di traverso non appena si cerca di incidere (anche solo blandamente, come ha fatto fin qui, per lo più, il governo Monti) i bubboni del nostro sistema pubblico.

Si pensi alle recenti sentenze della Corte costituzionale: dalla bocciatura dei tagli agli stipendi di magistrati e alti funzionari fino al «no» a un modesto provvedimento che mirava a ridurre i tempi della giustizia civile. Il premier Monti ha detto che l’Italia non ha bisogno di moderazione ma di «riforme radicali». Se non che, quel blocco politico- amministrativo-giudiziario di cui sopra è in grado di sabotare (con i più vari strumenti) persino le riforme blande. Figurarsi che cosa riuscirebbe a fare se qualche aspirante suicida politico si mettesse davvero in testa di fare tutte le «riforme radicali» che sarebbero necessarie: ne sa qualcosa il ministro Fornero che di riforme radicali, sfruttando la condizione di emergenza in cui si trovava l’Italia, è riuscita a farne almeno una, quella delle pensioni, e ha potuto constatare di persona quanto potente sia stato, e sia tuttora, il contrattacco.

Per riforme radicali si devono intendere, logicamente, quelle capaci di modificare in profondità lo status quo. In Italia, significherebbe incidere sul sistema pubblico, ridurne il peso sulla società e, insieme, costringerlo a una maggiore efficienza, passare da un sistema pubblico grasso e inefficiente a uno magro e efficiente. Chi può avere la forza per fare una rivoluzione di questa portata? La resistenza degli interessi consolidati è tale che fare quella rivoluzione richiederebbe un «centro» (un governo), non forte ma fortissimo, così forte da piegare e sconfiggere gli innumerevoli poteri di veto che stanno a difesa di quegli interessi consolidati.

Si consideri che i tanti cani da guardia che proteggono il sistema pubblico così come è vivono, per lo più, in un mondo tutto loro. Sono autarchici, se non autistici. Nulla può a loro importare degli stringenti vincoli europei o del fatto che, Europa o non Europa, se non si abbassano le tasse tagliando la spesa pubblica, non c’è possibilità di rilanciare la crescita, non c’è altro destino possibile se non il declino e l’impoverimento collettivo. La sola cosa che conta per quei cani da guardia è fare blocco intorno a supposti diritti acquisiti e a interessi consolidati, della più varia e diversa natura, ma tutti alimentati e garantiti attraverso la spesa pubblica. Non in tutte le democrazie ci sono poteri di veto così forti, ramificati e diffusi.

Scontiamo in tutta la sua drammatica ampiezza il danno dovuto a un grande fallimento. Il fallimento di quella riforma costituzionale— di cui si parla inutilmente dalla fine degli anni Settanta dello scorso secolo — che, dando più forza istituzionale al governo, avrebbe dovuto, e potuto, spuntare le unghie dei troppi cani da guardia.

ANGELO PANEBIANCO 27 ottobre 2012 | 8:43
http://www.corriere.it/editoriali/12_ot ... 1ec9.shtml

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 13:00
da trilogy
Bravo Panebianco.

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 13:27
da flaviomob
Bravo Panebianco, per il Corriere finanziato dallo Stato! ;)

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 13:57
da ranvit
Indubbiamente è come dice Panebianco...del resto la cosa è chiara da parecchio tempo.
Del resto se non fosse stato cosi' non saremmo in questa situazione.
E allora che si fa? :roll: :roll: :roll:

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 14:20
da franz
ranvit ha scritto:E allora che si fa?

Rottamare? :lol: :twisted: :evil:

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 14:32
da trilogy
franz ha scritto:
ranvit ha scritto:E allora che si fa?

Rottamare? :lol: :twisted: :evil:


non si può, è contro la legge e se provi a modificare la legge questa verrà comunque affossata.
I riformatori - liberisti o collettivisti che siano, si rassegnino. I

Oggi la sovranità non appare più il potere supremo di fare la legge, ma semmai quello di disattivarla, aprendo continui spazi di eccezione all'interno del diritto vigente

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 14:38
da franz
trilogy ha scritto:non si può, è contro la legge e se provi a modificare la legge questa verrà comunque affossata.
I riformatori - liberisti o collettivisti che siano, si rassegnino.

Volere è potere. Cominciamo a eleggere le persone giuste, lasciando a casa le altre, ... e modificare le leggi.

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 14:51
da pianogrande
Il dilemma è sempre lo stesso.
L'equilibrio dei poteri è necessario alla democrazia ma è, comunque, potere di interdizione.
Quando però, già nell'equilibrio dei poteri, la politica riesce a rubare così tanto ed a commettere nefandezze varie, cosa ne sarebbe di noi se a qualcuno venisse dato troppo potere?
Cosa succede dando troppo potere lo abbiamo visto nei poteri decentrati come le regioni.
Il federalismo e/o localismo italiano ha dato luogo ad una serie di ruberie fuori controllo (in mano ai ras locali).

Con l'attuale classe dirigente (tanto per non parlare solo di classe politica) un governo "forte" sarebbe puro suicidio.

Ci vogliono persone oneste e competenti per affidare loro un governo "forte".

Insomma.
La selezione della classe dirigente è il primo problema.
Il governo forte viene dopo, non prima.

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 15:03
da franz
pianogrande ha scritto:La selezione della classe dirigente è il primo problema.
Il governo forte viene dopo, non prima.

Verissimo, ma il federalismo in Italia non lo abbiamo mai sperimentato. Non va confuso con il regionalismo italiano.
Nessuno, a meno che non abbia una seria patologia, confonde una bambola gonfiabile con l'originale pallidamente imitato.

Re: Vacui riformatori veri resistenti

MessaggioInviato: 30/10/2012, 15:06
da Iafran
franz ha scritto:Il fallimento di quella riforma costituzionale— di cui si parla inutilmente dalla fine degli anni Settanta dello scorso secolo — che, dando più forza istituzionale al governo, avrebbe dovuto, e potuto, spuntare le unghie dei troppi cani da guardia.

ANGELO PANEBIANCO 27 ottobre 2012 | 8:43

Ma negli ultimi 18 anni, questo signore non si è accorto che in Italia i cani da guardia (insieme alle "sentinelle dell'informazione-assoggettata-al-sistema") erano al servizio del "grande leader politico ghe-pens-tot-mi" e che i cittadini devono ringraziare i sorrisi Merkel-Sarkozy per aver messo un tappo alla sua mania di potenza ... pagata dalle tasche dei cittadini?