Ed ecco Montezemolo.......................

Dal sito on line de "LA STAMPA"
Montezemolo e i cattolici “verso la Terza Repubblica”
di MARCO CASTELNUOVO
A sinistra e a destra, le primarie hanno impresso un forte dinamismo. Ma anche al centro si accelera. Associazioni cattoliche, fondazioni, membri della società civile, del volontariato, della cultura e dell’impresa hanno presentato un appello a partecipare, il 17 novembre prossimo, alla nascita di un nuovo soggetto politico «democratico, popolare e liberale» verso «la terza Repubblica».
Un contenitore che tenga insieme «la società civile e il rinnovamento della politica» come recita il titolo del documento. Cinque i promotori, rappresentanti di fette di quella società civile restata forse per troppo tempo alla finestra: il presidente di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo insieme con il ministro per la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi (fondatore della Comunità di Sant’Egidio), il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente delle Acli Andrea Olivero, il presidente della provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai.
«È urgente - è l’incipit di questa “chiamata alla partecipazione” - aprire una stagione di riforme in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica italiana e di restituire prestigio e credibilità all’Italia». Una serie di riforme che «non possono arrivare dai partiti politici così come li conosciamo, ma da una presa di responsabilità corale di forze sociali, culture civiche e realtà associative».
Quello del 17 novembre vuole essere «un incontro aperto a tutti gli italiani che, provenendo da culture e tradizioni diverse, condividano convinzioni e fiducia nel futuro del nostro Paese ponendo argine ai populismi di destra e di sinistra», si legge. Tra i firmatari, oltre ai promotori ci sono anche esponenti del mondo dell’impresa e della cultura come Ernesto Auci, l’ex Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali Andrea Carandini, il generale Vincenzo Camporini, il critico Francesco Bonami, il magistrato Stefano Dambruoso, lo scrittore Edoardo Nesi, il produttore cinematografico Riccardo Tozzi, Nicola Rossi, Irene Tinagli.
Il manifesto chiede, tra l’altro, di un «urgente e radicale cambiamento della politica e una sua estesa apertura alla società civile, premessa per ogni tentativo di ricostruzione morale, politica ed economica del Paese». Si può intravedere già la base di un programma politico: per restituire «dignità al lavoro sia come servizio pubblico che come intrapresa privata», «rafforzare i processi democratici» e la loro trasparenza, promuovere la «sussidarietà», e tornare alla crescita dell’economia italiana attraverso la «riduzione della pressione fiscale». Una giornata di «ricostruzione civile», dunque, rivolta anche agli «amministratori locali, nella convinzione che il rinnovamento della politica non passi attraverso la furia distruttiva dell’antipolitica».
Tra i firmatari non c’è Oscar Giannino, giornalista e animatore di «Fermare il declino», che in teoria, avrebbe dovuto essere tra gli organizzatori dell’evento di novembre. «Non abbiamo firmato il manifesto perché, seppur a sommi capi, avevamo chiesto una tabella di marcia sulle cose da fare - spiega Giannino -. Non si parla di privatizzazioni, dismissioni, introduzione del merito nella pubblica amministrazione. Pensiamo che si debba scartare rispetto all’agenda Monti».
Che ne pensate??