da Manuela il 19/10/2012, 9:58
Sono pefettamente d'accordo con Franz; la polemica sulla rottamazione, spesso prescinde dalla premessa che sta a monte del ragionamento di Renzi (ma anche di Fermare il declino): non si tratta affatto di una questione generazionale - giovani contro vecchi - ma dell'evidenza che questi dirigenti hanno fallito il loro compito. Vogliamo discutere di questo, o lo prendiamo per un dato certo? Direi di più: la nostra generazione (appartengo ahimé alla generazione dei D'Alema e delle Bindi) ha fallito il suo compito. Mentre la generazione precedente ha trovato un'Italia fascista e ci ha consegnato un'Italia democratica, noi abbiamo trovato un'Italia in crescita e consegnamo alla generazione futura un'Italia in declino. Nonostante le numerose occasioni che abbiamo avuto: il crollo del muro di Berlino, per dirne una. Avremmo potuto cogliere l'occasione per diventare una socialdemocrazia matura. L'euro: avremmo potuto cogliere l'occasione per fare quelle riforme strutturali che, per esempio, la Germania ha fatto, trovandosi oggi molto meglio... Potrei continuare.
Direi un'ovvietà se sottolineassi che le responsabilità sono diverse a seconda del ruolo che si è giocato, per cui la mia è ovviamente molto inferiore a quella di D'Alema... ma non serve tirarsi fuori, servirebbe invece riconoscere i propri errori e comportarsi di conseguenza.
Per cui D'Alema (e con lui gli altri... Bersani è certamente più simpatico, ma è anche lui nel gioco da decenni) può ricattare, minacciare, sbuffare ed agitarsi, ma le sue responsabilità per gli errori del passato restano inossidabili; e anche quelle di chi, in questi anni, lo ha votato e continua a considerarlo "una risorsa" per il PD e per il paese.
Manuela