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Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 10:07
da Iafran
http://affaritaliani.libero.it/politica ... 91012.html

Monti vuole eliminare le regioni

Il governo ha presentato in Consiglio dei Ministri un progetto di riforma costituzionale che seppellirà il federalismo così come l'Italia lo ha conosciuto fino a oggi.
. . . .

Penso che si debba agire in questo modo per eliminare il costo (senza utilità per i cittadini) apportato da Regioni e Provincie alla vita dello Stato.
Molti vedevano già dall'inizio che l'istituzione delle Regioni avrebbe contribuito a far proliferare solo i poteri, i sottopoteri e la corruzione. Oggi, le zone periferiche, ne pagano ulteriori conseguenze con la mancanza dell'assistenza sanitaria, per gli arricchimenti illeciti del "potentato" coinvolto.
I "famelici nullafacenti" italiani hanno fatto di tutto per costruire uno Stato a loro immagine e somiglianza ... praticamente fatto di soli "carrozzoni politico-amministrativi", a stretto controllo delle varie "cricche"!

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 11:25
da franz
Iafran ha scritto:http://affaritaliani.libero.it/politica/monti-vuole-eliminare-le-regioni091012.html

Monti vuole eliminare le regioni

Il governo ha presentato in Consiglio dei Ministri un progetto di riforma costituzionale che seppellirà il federalismo così come l'Italia lo ha conosciuto fino a oggi.

A dire il vero definire "federalismo" il regionalismo italiano è azzardato, anche se era comunque un passo avanti rispetto alle riforme degli anni 70. Era un decentramento ulteriore, non bilanciato della responsabilità in fatto di finanze proprie, ancira basato quindi sulla finanza cetrale, distribuita in modo clientelare. Non ci si meravigli quindi se il clientelismo è aumentato e si è creata (è "fiorita") una pletora di capi, capetti, caporioni e caporali.
Ma siamo onesti. Quello che "abbiamo conosciuto" non è federalismo.

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 11:29
da ranvit
Monti vuole eliminare le regioni


Una ragione in piu' per volere un nuovo governo Monti!

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 11:31
da flaviomob
Allora aboliamo anche lo stato: è il più sprecone di tutti. Poi abroghiamo anche i comuni. Infine, ci rimangono le assemblee di condominio... ma rubano anche lì! :lol:

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 11:40
da trilogy
flaviomob ha scritto:Allora aboliamo anche lo stato: è il più sprecone di tutti....


Sarebbe un'ottima idea. Torniamo alle città Stato. Oggi potremmo chiamarli Stati metropolitani.

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 11:55
da Robyn
L'Italia ha bisogno di tre grandi macroregioni con funzioni puramente amministrative e con pochi rappresentanti.Per fare ciò basterebbe già mettere insieme toscana,umbria,marche,lazio e abruzzo con le parti più a nord della toscana date all'Italia settentrionale ciao robyn

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 14:04
da Iafran
franz ha scritto:Non ci si meravigli quindi se il clientelismo è aumentato e si è creata (è "fiorita") una pletora di capi, capetti, caporioni e caporali.
Ma siamo onesti. Quello che "abbiamo conosciuto" non è federalismo.

Le "formule politiche" vanno bene, poi, sono gli uomini che le applicano ... a modo loro: l'ex URSS, ora, è una federazione di Stati indipendenti ... mi sembra, però, che sia "indipendente" soprattutto dalla democrazia, per volere dei vari dittatori e "dittatorelli" in erba.
L'Italia riuscirà a neutralizzare gli avventurieri "politici", che hanno fatto proliferare le province per creare nuove regioni e distribuire poltrone alle loro "seconde linee" ed ai "trombati"?

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 09/10/2012, 16:22
da franz
trilogy ha scritto:Torniamo alle città Stato. Oggi potremmo chiamarli Stati metropolitani.

Poi si uniranno tra loro con patti federativi, se vogliono.
Il difetto di questa soluzione è che c'è in ballo un debito pubblico di quasi 2000 miliardi di euro.
Immagino che sia piu' che comprensibile cominciare a litigare su come dividersi i debiti.
Procapite? O cominceranno a dire "no, tu hai sprecato di piu' quindi vevi accollrati un fardello maggiore"?

Re: Monti vuole eliminare le regioni.

MessaggioInviato: 12/10/2012, 12:44
da trilogy
Dobbiamo passare alle Città Stato, il motore dello sviluppo, dell'innovazione sono le città.
Trilogy

Qual è la città con le migliori opportunità dal punto di vista sociale, occupazionale, economico, dei trasporti, salute e sviluppo delle tecnologie? Alla domanda prova a rispondere ogni anno PwC con una ricerca, intitolata "Cities of Opportunity", che prende in considerazione 60 variabili, cercando di approfondire le politiche e strategie che rendono più funzionali le città. Con queste ultime che poi ricevono un punteggio di sintesi che va da 27 (risultato migliore) a 1 (risultato peggiore). Lo scopo della ricerca non è il ranking in sé, ma la possibilità che essa offre alle città analizzate di misurarsi e confrontarsi con altre città globali, in modo che possano apprendere dalle best practice.

Vetta americana
Fatta questa lunga premessa, vediamo i risultati della ricerca. New York e Londra finiscono praticamente alla pari in testa alla classifica totale: infatti, anche se la prima ha la meglio su Londra per un punto, la città della Mela non risulta prima in nessuna delle singole categorie. Sul gradino basso del podio si piazza Toronto, che registra posizioni elevate (ma mai di vertice) in quasi tutti gli indicatori considerati. A ridosso delle prime si sono classificate Parigi, che guadagna quattro posizioni rispetto al 2011 raggiungendo il quarto posto, e Stoccolma, classificatasi quinta.
Da segnalare, rispetto alle ricerche degli anni scorsi, che le città dei Paesi emergenti stanno riducendo il gap per quanto riguarda gli indicatori economici. Sia Shanghai sia Pechino si classificano tra le prime cinque nelle categorie tempo libero e peso economico, con la capitale cinese alla guida di quest'ultima categoria.

Milano fa capolino
Milano, per la prima volta inserita in classifica (si tratta della quinta edizione), si piazza al 16esimo posto. Il capoluogo lombardo risulta primo in classifica per posti di lavoro nel settore finanziario rispetto alla forza lavoro occupata negli altri settori, quinto per sostenibilità ambientale, sesto per facilità di collegamento garantita tra i propri aeroporti e il business district in centro e nono per produttività.
«Lo studio evidenzia che le città di successo, oltre la forza economica, garantiscono standard elevati di qualità della vita, come ad esempio un sistema scolastico efficiente, una rete dei trasporti che funziona, strade sicure», spiega Ezio Bassi, territory senior partner di PwC Italia. «Inoltre, la forza di alcune città globali, che da decenni restano fortemente competitive, risiede nella loro capacità di adattamento ai cambiamenti di natura economica, tecnologica e sociale».

Gli indicatori chiave di Cities of Opportunity e le prime tre città in ciascuno di essi sono:
1.Capitale intellettuale e innovazione: Stoccolma, Toronto, Parigi.
2.Sviluppo delle tecnologie: Seoul, San Francisco, New York.
3.Trasporti e infrastrutture: Singapore, Seoul/Toronto (a pari merito al 2° posto), Tokyo.
4.Salute e sicurezza: Stoccolma, Toronto, Sydney.
5.Sostenibilità e ambiente naturale: Sydney, San Francisco/Toronto (a pari merito al 2° posto), Berlino.
6.Peso economico: Pechino, Parigi, Londra/New York (a pari merito al 3° posto).
7.Strumenti per le imprese: Singapore, Hong Kong, New York.
8.Costo della vita: Berlino, Seoul, Kuala Lumpur.
9.Demografia e vivibilità: Parigi, Hong Kong/Sydney (a pari merito al 2° posto), San Francisco.
10.Tempo libero: Londra, Parigi, Pechino

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