da lucameni il 24/09/2012, 22:22
Si direi che molto di quello che riguarda il "macro", ammesso e non concesso che certe politiche siano un "micro", nei 5 stelle è carente, anzi proprio tralasciato. Mi riferisco ad esempio alla politica estera, alle cosiddette riforme istituzionali che - va detto - hanno dato il destro ai partiti in questi ultimi anni di imbastire delle schifezze inenarrabili ed anche dei pessimi emendamenti alla Costituzione, un po' per mera cialtroneria, un po', come nel caso dell'art. 111 C., per disinnescare alcuni articoli del codice di procedura che li stavano inguaiando (e così impedire che si confermassero prove già raccolte per corruzione e concussione). Tant'è nel movimento di Grillo c'è poi la questione interna, democratica, il marketing di un Casaleggio che ha la struttura mentale di un imprenditore, e che è una realtà ammessa a denti stretti dagli stessi simpatizzanti, salvo rilevare che simili problemi, se non peggiori, sono presenti nei cosidetti partiti "normali" facenti parte della casta magnereccia. Quindi problemi ci sono ma ovviamente amplificati a dismisura da media che altrimenti sono sempre stati molto distratti su altri partiti. Si veda nel Lazio l'ultima simpatica performance di questi amabili signori.
Il buon senso nei programmi 5 stelle non manca, salvo rilevare in molti simpatizzanti ed attivisti la propensione al complottismo etc etc. In fondo è un movimento che raccoglie gente che prima votava sia all'estrema sinistra e all'estrema destra come al centro che più centro non si può. C'è un po' di tutto e il fatto che non si riesca a collocare su una linea destra-sinistra permette sia l'espressione di quel buon senso che si è perso andando dietro alle balle propalate dai partiti e dai loro velinari (Panebianchi compresi), sia una grande confusione e grandi contraddizioni.
Penso sempre che i 5 stelle rappresentino più un sintomo che una medicina. Anche se qua di medicine non se ne vede l'ombra. Abbondano i salvatori della patria, come prassi, i mistificatori di professione riciclati come nuovi, i pseudotecnici venduti ai loro sponsor politici, ma per il resto un macello. Buio pesto.
Questa volta scegliere qualcuno da votare è un dramma.
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lucameni il 24/09/2012, 23:24, modificato 4 volte in totale.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)