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Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 14/09/2012, 13:06
da flaviomob
“Il nostro progetto? Irrealizzabile”. Fiat, nuova marcia indietro su ‘Fabbrica Italia’
Comunicato del Lingotto: "Le cose sono profondamente cambiate da quando, nel 2010, presentammo il piano". Ma già lo scorso anno Marchionne prendeva le distanze dal documento che annunciava la produzione di 300mila veicoli entro il 2014: "E' solo una dichiarazione di intenti". La Fiom: "Stracciato l'ultimo velo di ipocrisia"

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... ia/351685/




Il piano Fabbrica Italia è un progetto superato. A ribadirlo è la stessa Fiat attraverso una nota in risposta ad alcune indiscrezioni sindacali e affermazioni di esponenti politici trapelate nei giorni scorsi sul futuro degli stabilimenti italiani e sui relativi investimenti. Che si conoscerà solo in tardo autunno, il 30 ottobre, alla presentazione del conti del terzo trimestre.

http://www.corriere.it/economia/12_sett ... a375.shtml

Volkswagen: vendite in crescita (nel mondo)

http://www.quattroruote.it/notizie/econ ... a-nel-2012

... (In Europa)
Negli 8 mesi Fiat dovrebbe segnare il calo maggiore tra i principali dieci costruttori (-17,9%) rispetto al -13,6% previsto per Psa, -13,1% per Renault/Nissan, -12,1% per General Motors, -12% per Ford e -2,4% per Toyota. Calo previsto anche per Vw (-1,4%) e Bmw (-3,1%), mentre Daimler dovrebbe terminare stabile (+0,4%). Brilla solo Hyundai con un rialzo delle vendite del 17,2%.
...
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Mer ... chiata.php

Ovvero: in Europa Fiat crolla più in basso di tutte le altre case, mentre VW perde solo 1,4%
C'è un divario di oltre 15 punti percentuali: un disastro.

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 14/09/2012, 14:28
da franz
Fliavio for president


PS: se Flavio non può propongo Vendola, Landini o Camusso. Dovrebbero essere all'altezza. :lol:

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 14/09/2012, 23:16
da flaviomob
Ti ringrazio, ma il manager sei tu: potresti autocandidarti! ;)
Io non ho le competenze necessarie: da cinque anni non ho più nemmeno l'automobile... :o

Magari Della Valle...

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -42561189/

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 8:16
da ranvit
Immagino che troverete (tu Flavio, la Cgil, Fassina, etc) la pace quando la Fiat avrà definitivamente abbandonato l'Italia....io, al posto della Fiat, lo avrei fatto da tempo!
E' veramente difficile fare impresa in Italia. In particolare quando si finisce nel "mirino" dei sindacati.
Ci sono molte cose su cui i sindacati hanno ragione ed è giusto, come fanno tutti i sindacati europei, che lottino per quelle. Ma ce n'è una su cui sbagliano sempre: quando fanno politica....e della peggior specie perchè si richiama a quella utopica e masochistica della metà del Novecento.

duro assist di della valle

MessaggioInviato: 15/09/2012, 9:50
da Robyn
Della Valle ha dato un duro assist alla dirigenza Fiat dicendo che non abbiamo bisogno di manager di un certo tipo.La Fiat ha detto che il piano Fabbrica Italia non esiste più,che era solo tutto fumo.Montezemolo è giunto in difesa della Fiat.Forse Montezemolo dovrebbe continuare a fare quello che fà ciao robyn

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 10:21
da chango
ranvit ha scritto:Immagino che troverete (tu Flavio, la Cgil, Fassina, etc) la pace quando la Fiat avrà definitivamente abbandonato l'Italia....io, al posto della Fiat, lo avrei fatto da tempo!
E' veramente difficile fare impresa in Italia. In particolare quando si finisce nel "mirino" dei sindacati.
Ci sono molte cose su cui i sindacati hanno ragione ed è giusto, come fanno tutti i sindacati europei, che lottino per quelle. Ma ce n'è una su cui sbagliano sempre: quando fanno politica....e della peggior specie perchè si richiama a quella utopica e masochistica della metà del Novecento.


fare impresa in Italia per la FIAT è stato molto più semplice che per tanti altri imprenditori di tanti altri settori e delle dimensioni più varie.
per es. è stata messa in condizione di operare come unico produttore nazionale (senza quindi la concorrenza di altre case automobilistiche come avvenuto in atri Paesi).

la FIAT le condizioni per essere competitiva sul mercato globale, anche continuando a produrre in Italia, le aveva tutte. se però smetti di progettare ed investire, il problema non può essere solo il sistema-paese, i sindacati o i dipendenti.
forse qualche strategia la dirigenza l'ha sbagliata.

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 10:50
da flaviomob
Marchionne ha certamente ottenuto risultati importanti oltreoceano, dove evidentemente si trova a proprio agio. Ma il cuore della Fiat è l'Europa e non ci si può nascondere dietro alla crisi italiana come alibi per il crollo delle quote Fiat nel vecchio continente, perché abbiamo il dato francese (e tanti altri) in cui Fiat ha un calo ben superiore alla media di tutte le case automobilistiche.
Inoltre quando annunci un piano aziendale assumi una responsabilità forte davanti agli azionisti, ai lavoratori, al sistema paese: non puoi tirarti indietro con due frasette perché non hai saputo essere all'altezza, devi anche trarne le conseguenze.

Intanto anche Romiti è diventato comunista, trinariciuto, cigiellino, fiomista, stalinista, marxista-leninista...?

ROMITI SALVA LA FIOM E DICE: “AZIENDA DESTINATA A MORIRE” - “Quando un’azienda automobilistica interrompe la progettazione vuol dire che è destinata a morire”. Cesare Romiti, ex presidente e Ad di Fiat, commenta così all’Adnkronos, la decisione del Lingotto di ‘congelare’ il piano Fabbrica Italia e il duro attacco di Della Valle a Marchionne e agli azionisti della casa torinese. “Uno dei principali colpevoli è il sindacato assente che, tranne la Fiom, non hanno fatto nulla” per contrastare le scelte del management, aggiunge Romiti.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... at/353103/


Mi fa specie che alcuni iscritti insistano a rimestare concetti basati su pregiudizi e stereotipi, invece di entrare nel merito dei numeri e delle analisi (non solo in questo thread): è veramente un modo di discutere peggio che infantile, talvolta di stampo maccartista. Malevolo.
Si riconducono arbitrariamente le analisi e i dati che non piacciono a posizioni ideologiche da scartare a priori, da escludere, da non prendere in considerazione in quanto tali e in questo modo ci si sottrae al dovere, in un dialogo serio, di replicare nel merito, di argomentare, di mostrare perlomeno un pensiero autonomo...
Il crollo della Fiat è un disastro per l'economia italiana, ma qui (e solo qui) si tende a negarlo per che cosa? Per dimostrare senza argomenti che i comunisti sono brutti e cattivi e che i sindacati sono pure peggio. Questo è pazzesco, è una completa scissione dal dato di realtà: Fiat sta malissimo e bisogna trovare delle soluzioni se non vogliamo che l'Italia diventi un paese irrilevante dal punto di vista economico-industriale, uno scarto qualsiasi. Di questo dovrebbe preoccuparsi un cittadino munito di raziocinio, con argomenti possibilmente razionali.

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 10:59
da lucameni
Al di là di ogni considerazione politica e ideologica (perchè poi tanto per lo più si fanno discorsi sui massimi sistemi e ditino alzato), ho letto storie davvero tremende di iscritti Fiom (legittimamente iscritti, malgrado la scarsa simpatia che qui tanti possono avere per quella sigla sindacale) letteralmente ricattati e discriminati nelle riassunzioni. Padri e madri di famiglia ridotti sul lastrico innanzitutto a causa loro iscrizione sindacale. Poi si parla di "riformismo". Direi semmai cinismo e menefreghismo, non certo virtuoso esercizio di "liberismo" o appunto "riformismo". Storie individuali certo, che però non sono una o due soltanto, che comunque dovrebbero far pensare o ripensare certi entusiasmi e manicheismi. Ma si usa il condizionale perchè appunto più facile parlare per massimi sistemi e poi chiudere gli occhi o minimizzare di fronte a realtà drammatica. Quindi la domanda sorge spontanea: ma gli "ideologizzati" alla fin fine chi sono? Sono solo quelli che vengono citati sempre oppure sono in grande compagnia? Mi sa la seconda.

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 12:48
da ranvit
Che la Fiat abbia in passato goduto di una posizione di privilegio non ci sono dubbi (ma anche la Fiat ha dato molto....vedi fabbriche nel "deserto del sud)! Ma le cose sono cambiate da parecchio tempo e comunque nessun imprenditore, quando non c'è piu' guadagno, rimette i soldi precedentemente accumulati (personalmente) li rimette in circolazione....quando una impresa va male per parecchi anni (semmai per incapacità imprenditoriale...vedi Romiti...) va chiusa! O si tenta un salvataggio a 360° come sta facendo Marchionne che ha privilegiato il mercato Usa e mondiale.
Non va bene? C'è qualcuno che vuole comperare la Fiat italiana? Si faccia avanti!

Tutto il resto sono chiacchiere!

Re: Disastro Marchionne

MessaggioInviato: 15/09/2012, 13:38
da chango
ranvit ha scritto:Che la Fiat abbia in passato goduto di una posizione di privilegio non ci sono dubbi (ma anche la Fiat ha dato molto....vedi fabbriche nel "deserto del sud)! Ma le cose sono cambiate da parecchio tempo e comunque nessun imprenditore, quando non c'è piu' guadagno, rimette i soldi precedentemente accumulati (personalmente) li rimette in circolazione....quando una impresa va male per parecchi anni (semmai per incapacità imprenditoriale...vedi Romiti...) va chiusa! O si tenta un salvataggio a 360° come sta facendo Marchionne che ha privilegiato il mercato Usa e mondiale.
Non va bene? C'è qualcuno che vuole comperare la Fiat italiana? Si faccia avanti!

Tutto il resto sono chiacchiere!


La FIAT gode (presente non passato) di una posizione di privilegio in Italia e le famose fabbriche nel deserto del Sud non sono certo un favore che ha fatto gratuitamente e rimettendoci a questo Paese.

che ci sia stata e ci sia ancora incapacità imprenditoriale nella FIAT credo che sia palese a chiunque. e questo è ciò che si sta criticando senza cercare scusanti.
Marchionne nel suo tentativo di salvataggio (?) non è che sta sacrificando il mercato italiano, ma sta perdendo il mercato europeo.
ora, per la FIAT, non ci sono più le condizioni di realizzare il piano Fabbrica Italia?ok, se ne prende atto.
ma si potrà far notare che la condizione che principalmente è mancata è stata la volontà di investire di FIAT?
è lecito chiedersi se un impresa automobilistica può pensare di aver un ruolo o una prospettiva durevole nel tempo se non riesce ad essere competitiva nel mercato europeo?
è lecito interrogarsi, se un piano fallisce, sulla reali capacità di chi quel piano lo ha elaborato?

anche perchè le scelte che fa e farà FIAT avranno dei costi sociali, oltre che economici, di cui purtroppo si dovrà fare carico la collettività, visto che una certa vulgata vuole le imprese libere di fare come gli pare senza pensare alle conseguenze delle proprie decisioni.