Parigi e Berlino in difesa dell'euro
«Pronti a tutto». E le Borse volano
Merkel e Hollande assicurano il sostegno a Draghi
Spread sotto i 460 punti base. Piazza Affari chiude a +2,93%
Le parole che fanno bene ai mercati. Sottoscrivendo quanto detto giovedì dal presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno fatto sapere - dopo una telefonata - di essere anche loro «pronti a tutto» per salvare l'euro. Un sostegno politico che rafforza ulteriormente l'impulso della Bce e influenza positivamente i mercati in una giornata inizialmente molto altalenante.
La Borsa di Milano chiude in netto rialzo, con l'indice Ftse Mib che sale del 2,93% a 13.596,88 punti. E si allenta anche la tensione sullo spread, che resta comunque a livelli elevati ma ben al di sotto dei massimi toccati in settimana: a fine seduta è a 456 punti con il rendimento dei decennali italiani al 5,95%.
Schizza anche Madrid che termina la seduta a più 3,91% a 6.617 punti. E scivola a 536 punti il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi.
In rialzo anche le altre principali piazze europee: a Parigi il Cac 40 chiude a 3.280 punti con un progresso del 2,28%; a Francoforte il Dax a 6.689 punti con un +1,62%; a Londra l'Ftse 100 guadagna lo 0,97% e sale a 5.627 punti.
NAPOLITANO VEDE DRAGHI - Nella stessa giornata di venerdì Giorgio Napolitano e Mario Draghi si sono incontrati a Londra per confrontarsi sulla crisi. Il capo dello Stato e il presidente della Banca centrale europea si sono visti all'ambasciata italiana. Secondo una fonte del Quirinale, «si sono incontrati quasi per caso dopo essersi sentiti al telefono e aver saputo di essere entrambi a Londra. Non è stato un lungo colloquio ma hanno comunque parlato dei problemi finanziari ed economici del momento».
STOP ALLE VENDITE ALLO SCOPERTO - Per quanto riguarda l'Italia, è stato inoltre prorogato fino al 14 settembre il divieto di vendite allo scoperto sui titoli di banche e assicurazioni in Borsa. Lo ha deciso la Consob per le «perduranti condizioni di incertezza dei mercati finanziari».
I MERCATI - Nella prima metà della giornata, i mercati sono stati instabili. Sulla scia dell'ottimismo alimentato dalle parole di Draghi, il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e gli equivalenti tedeschi si era attestato in apertura delle contrattazioni a 462 punti, in ulteriore flessione rispetto alla chiusura di giovedì a 473 punti. In forte calo anche lo spread tra Bonos spagnoli e Bund, a 550 punti con un tasso al 6,83%. E anche Piazza Affari aveva aperto in positivo. Poi, però, un susseguirsi di oscillazioni. Fino al comunicato congiunto Merkel-Hollande, quando le Borse di Milano e Madrid hanno iniziato a volare e le principale piazze europee a girare in rialzo.
INSTABILITA' - Un effetto positivo sulla giornata ha avuto l'asta dei Bot semestrali in cui sono stati collocati tutti gli 8,5 miliardi di titoli e i tassi sono risultati in calo.
Ma sull'iniziale incertezza hanno pesato le voci contrastanti che si sono rincorse sul ruolo della Bce. Secondo «Le Monde», Francoforte starebbe preparando un'azione coordinata con i vari stati per far scendere il costo del finanziamento per Italia e Spagna. Per il quotidiano francese, che cita «un responsabile europeo», la Bce non agirà da sola: partiranno interventi in parallelo con i fondi anticrisi Ue, prima il Efsf poi l'Esm quando sarà operativo, che acquisteranno titoli di Stato dei due Paesi alle aste di emissione. Intanto la Bce riattiverebbe il suo programma di acquisti di bond, focalizzato sulle emissioni già in circolazione. Una sorta di azione a tenaglia contro le tensioni dei mercati. Infine, più in là, si procederà a concedere la licenza bancaria all'Esm. Questo darebbe al nuovo fondo anticrisi accesso ai rifinanziamenti della stessa Bce potenziandone enormemente le capacità operative.
In precedenza, però, avevano avuto un effetto diametralmente opposto sui mercati le dichiarazioni del portavoce della Bundesbank, che aveva sostenuto la contrarietà all'acquisto di bond da parte della Bce. Il programma è «problematico» e non è «lo strumento più sensibile» per superare la crisi del debito, la posizione espressa dalla Bundesbank. Fino all'intervento - di segno opposto - della Merkel in difesa dell'euro.
IL CASO SPAGNA - Nel corso della giornata si erano diffuse voci su richieste di salvataggio per la Spagna, che sono poi state smentite. Il Fondo Monetario internazionale ha fatto sapere di giudicare positivamente le iniziative adottate da Madrid per fronteggiare la crisi del debito sovrano, ma afferma che «il successo finale dipende dai progressi a livello europeo nel rafforzare l'unione monetaria e ridurre la pressione sui mercati del debito sovrano».
Redazione Online 27 luglio 2012 | 20:30 www.corriere.it