Pagina 1 di 2

Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 12:19
da ranvit
Spero sia la volta buona! Cosa si sta aspettando?

http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -39803059/

L DOSSIER
Patrimoniale, prestito forzoso e super Imu
tutte le tentazioni per consolidare il debito

Le proposte di intervento. Si accende il dibattito sul principale fardello che pesa sul bilancio. Ecco tutte le ipotesi sul tavolo degli esperti. Il Fondo di ammortamento costituito nel 1993 ha bisogno di essere alimentato, ma bisogna definire le misure

Tagliare il male alla radice per evitare lo scacco dei mercati, anche se Mario Draghi riuscisse a sparare il colpo definitivo a difesa dell'euro. Con un debito al 123 per cento e in presenza del fiscal compact e della necessità costituzionale di raggiungere il pareggio di bilancio, le alternative per l'Italia sembrano ristrette a due: o continuare ad avvitarsi nel circuito vizioso tagli alla spesa-recessione, oppure impugnare l'ascia e abbattere in modo definitivo il debito pubblico. Di questa esigenza parla la Cgil, quando chiede la patrimoniale, ma anche il Gotha della finanza e dell'impresa, riunito ieri sera dall'Assonime, sente che il problema è urgente.

Il dibattito è ormai maturo e sono lontani i tempi in cui le proposte di consolidamento di Bruno Visentini facevano scandalo. Sul tavolo ci sono iniziative autorevoli come quella dell'ex Ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio e del giurista Guido Salerno (recepite in vario modo anche da progetti di legge del Pd e di Mario Baldassarri) che prevedono di dimezzare in vent'anni il debito pubblico. Un'altra ipotesi ricorda quella delle superholding di Giuseppe Guarino dei primi Anni Novanta: un "Fondo patrimonio Italia" al quale verrebbero conferite le grandi aziende di Stato (Enel e Eni) e il patrimonio immobiliare: si emetterebbero titoli che verrebbero sottoscritti "forzosamente" dagli italiani (tranne lavoratori dipendenti e pensionati). Ad un Fondo pensa anche Giuseppe Vegas, presidente della Consob: emetterebbe titoli con tripla "A" da offrire in concambio ai detentori di vecchi Btp e Cct.

Oltre a queste proposte, tuttavia, nelle ultime ore ne emergono altre che girano nella maggioranza e tra tecnici di varia estrazione culturale. Si dice che piuttosto che ricorrere ad un unico strumento definito e, probabilmente, dirompente, si potrebbe costituire un mix equilibrato di misure meno drastiche ma ugualmente in grado di fornire risorse per alimentare il "Fondo per l'ammortamento del debito pubblico" istituito nel 1993.

Tra le ipotesi c'è quella di un "prestito forzoso" a scadenza ventennale e tasso calmierato che dovrebbe essere sottoscritto obbligatoriamente dalle Fondazioni bancarie (per la quota immobilizzata del loro capitale). Oppure si parla di un intervento normativo che vincoli le imprese a investire il Tfr in titoli di Stato con rendimento pari alla ricapitalizzazione della liquidazione con scadenza al momento della fine del rapporto di lavoro. Oltre alla patrimoniale classica (sopra il milione), si avanza l'idea di una rimodulazione dell'Imu con forte progressività oltre la terza abitazione: i fondi andrebbero ad ammortamento del debito.

(27 luglio 2012)

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 12:37
da chango
ranvit ha scritto:Spero sia la volta buona! Cosa si sta aspettando?


un governo che si assuma responsabilità politicia di ciò davanti all'opinione pubblica.
un parlamento in cui le forze politiche, pur proponendo strade diverse, riconoscano il contenimento del debito come un obiettivo da perseguire.
che tale senso di responsabilità e di "realismo" duri per più di una legislatura.

infine, serve, parafrasando Catone, che "Germania delenda est"...

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 13:15
da pianogrande
Tante proposte per spremere soldi e nessuna su dove risparmiare (risparmiare/razionalizzare non semplicemente tagliare).
Prestiti forzosi, acquisto coatto di titoli di stato, "emissione di titoli con la tripla A" (questa è interessantissima).
Non una parola sugli sprechi, sulle mafie e la corruzione e il latrocinio.
Questi articoli all'acqua di rose, ad usum delphini, stanno diventando veramente stucchevoli.

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 14:39
da franz
chango ha scritto:infine, serve, parafrasando Catone, che "Germania delenda est"...

power to balm-crickets?

http://www.flickr.com/photos/filicudi/8 ... /lightbox/

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 15:51
da chango
franz ha scritto:
chango ha scritto:infine, serve, parafrasando Catone, che "Germania delenda est"...

power to balm-crickets?

http://www.flickr.com/photos/filicudi/8 ... /lightbox/


mi basta che il potere non sia in mano a degli idioti ideologizzati che consapevolmente o meno si comportano come degli usurai e che faranno pagare un prezzo altissimo a tutti, quando con un minimo di elasticità, senso di responsabilità e misura si poteva evitare la degenerazione attuale.

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 16:41
da trilogy
ranvit ha scritto:Spero sia la volta buona! Cosa si sta aspettando?


[..]Oppure si parla di un intervento normativo che vincoli le imprese a investire il Tfr in titoli di Stato con rendimento pari alla ricapitalizzazione della liquidazione con scadenza al momento della fine del rapporto di lavoro. Oltre alla patrimoniale classica (sopra il milione), si avanza l'idea di una rimodulazione dell'Imu con forte progressività oltre la terza abitazione: i fondi andrebbero ad ammortamento del debito.[..]


Chissà a chi è venuta un'Idea così geniale. Con la crisi di liquidità che c'è, fallirebbero in migliaia

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 27/07/2012, 18:24
da franz
chango ha scritto:mi basta che il potere non sia in mano a degli idioti ideologizzati che consapevolmente o meno si comportano come degli usurai e che faranno pagare un prezzo altissimo a tutti, quando con un minimo di elasticità, senso di responsabilità e misura si poteva evitare la degenerazione attuale.

Ti stai riferendo, senza mezzi temini, alla classe politica e sindacale attualmente al potere in Italia, che ci ha consegnato agli usurai? In questo caso potrei anche convenire ;)

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 28/07/2012, 12:32
da chango
franz ha scritto:
chango ha scritto:mi basta che il potere non sia in mano a degli idioti ideologizzati che consapevolmente o meno si comportano come degli usurai e che faranno pagare un prezzo altissimo a tutti, quando con un minimo di elasticità, senso di responsabilità e misura si poteva evitare la degenerazione attuale.

Ti stai riferendo, senza mezzi temini, alla classe politica e sindacale attualmente al potere in Italia, che ci ha consegnato agli usurai? In questo caso potrei anche convenire ;)


se mi riferissi a loro non mi dimenticherei sicuramente di includere anche la classe imprenditoriale nostrana, come invece fai tu.
anche perché l'incapacità di non aver saputo sfruttare l'appartenenza ad una moneta forte nella gestione del debito pubblico che imputi alla classe politica italiana, può obiettivamente essere riscontrata nella classe imprenditoriale italiana per quanto riguarda la produttività e la competitività delle nostre imprese.

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 28/07/2012, 15:35
da franz
chango ha scritto:se mi riferissi a loro non mi dimenticherei sicuramente di includere anche la classe imprenditoriale nostrana, come invece fai tu.

Invece ti sbagli, forse per la scarsa frequenza che hai di questo luogo. Io la classe imprenditoriale nostrana, troppo abiuato a succhiar latte dalla mammella clientelare dello stato la includo come prima della lista.

Re: Ci decidiamo ad abattere sto debito pubblico?

MessaggioInviato: 29/07/2012, 12:08
da flaviomob
Non è solo questione di mammelle. Confindustria non può appoggiare in toto i governi Berlusconi e il berlusconismo a tutto tondo per lustri e poi tirarsene fuori...