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Crescere nell’eurozona

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Crescere nell’eurozona

Messaggioda ranvit il 23/07/2012, 19:15

Interessante

http://www.ilsole24ore.com/art/economia ... d=AbOyYi9F

Crescere nell’eurozona

di Stefano Micossi

MILANO – A partire dalla crisi del 2007-09, l’aumento rapido e consistente del debito pubblico è diventato un fenomeno generalizzato nei paesi avanzati. Per la prima volta, infatti, il livello medio del rapporto debito/PIL dei paesi OCSE ha superato il 100%. Il consolidamento fiscale peserà quindi sulle prospettive di crescita per le prossime due generazioni, mentre lo stato del welfare così come lo conosciamo in Europa sin dalla Seconda Guerra Mondiale dovrà essere trasformato, in particolar modo visto l’invecchiamento rapido della popolazione.

Ma la crisi del debito dell’eurozona ha delle caratteristiche peculiari. L’aspetto più rilevante è dato dal fatto che se da un lato la media del rapporto debito/PIL non è più elevata di altri paesi avanzati e gli sforzi di consolidamento sono già in atto da diverso tempo, dall’altro negli ultimi due anni l’eurozona è comunque rimasta impantanata in una grave crisi di fiducia. Il che la sta portando verso una dimensione sistemica della crisi la cui causa non può essere attribuita limitatamente a dei comportamenti dissoluti dei peccatori fiscali.

Senza dubbio, la crisi greca ha svelato tre difetti fondamentali dell’unione monetaria. Innanzitutto, la mancanza da parte del sistema di disposizioni efficaci per l’allineamento delle politiche fiscali e di altre politiche economiche. Finché la disciplina fiscale sarà affidata ad un ente intergovernativo, il problema continuerà a ripresentarsi, limitando la credibilità delle regole di budget comuni.

Inoltre, i mercati finanziari continuano a sottovalutare i rischi del credito sovrano e privato convinti della loro infallibilità e del risanamento del debito, e applicando quindi una debole disciplina di mercato sui beneficiari dei prestiti.

Infine, con lo scoppio della crisi e la conseguente rivalutazione dei rischi dei mercati finanziari, la necessità di evitare un crollo economico e finanziario ha costretto i governi a sostenere la domanda aggregata e ad adempiere alle obbligazioni assunte. Ma il distacco tra il potere monetario centralizzato ed il potere fiscale decentralizzato ha impedito, di fatto, il pieno utilizzo degli strumenti monetari e degli shock finanziari.

Questo contesto ha lasciato i singoli membri dell’eurozona esposti ad una forte pressione da parte dei mercati finanziari in un momento in cui l’eccesso di debito privato si è trasformato in debito pubblico arrivando a livelli insostenibili. L’eurozona è quindi diventata improvvisamente una camicia di forza.

E così è rimasta, comportando diversi tagli di budget e difficoltà di crescita, mentre i paesi periferici si sono trovati a dover implementare una politica di svalutazione del tasso di cambio reale per recuperare competitività e coprire il deficit esterno. I paesi chiave, nel frattempo, sostengono di non poter fare molto per rafforzare la domanda aggregata e attenuare la pressione sui paesi partner, anche se l’agonia dei paesi periferici sta trascinando quelli chiave nella recessione a causa della loro dipendenza dai mercati periferici di esportazione. I dati recenti indicano un peggioramento rapido del contesto economico tedesco che ha visto, negli ultimi mesi, una riduzione drastica del surplus commerciale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda franz il 24/07/2012, 7:38

ranvit ha scritto:I dati recenti indicano un peggioramento rapido del contesto economico tedesco che ha visto, negli ultimi mesi, una riduzione drastica del surplus commerciale.

Mentre invece il nosto export è in ripresa. Cosa che unita al fatto che sono diminuite le importazioni, è decisamente positiva.
La cosa non dovrebbe sorprendere.
Anche in un regime di moneta unica il sistema tende ad autoregolarsi.
Una crisi recessiva riduce le importazioni italiane (e anche le esportazioni tedesche) e se il nostro export tira di puo' dovremmo smetterla di frignare e rimboccaci le maniche. Cosa che a mantova stanno facendo. http://gazzettadimantova.gelocal.it/cro ... -1.4456761
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda ranvit il 24/07/2012, 8:43

Mantova vs Germania :lol:

Appena saremo fuori dall'euro (da questa ridicola messinscena di moneta unica) , per scelta nostra o della Germania, allora si tante Mantova!
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda franz il 24/07/2012, 11:10

ranvit ha scritto:Appena saremo fuori dall'euro (da questa ridicola messinscena di moneta unica) , per scelta nostra o della Germania, allora si tante Mantova!

Chiaro che fintanto che simili bordate le spara Ranvit, a livello internazionale non succede nulla, ma quando le stesse cose le dice Berlusconi o un Brunetta non si fa altro che indebolire ancora di piu' l'Euro. Non vorrei pero' vedere l'Italia uscire dall'Euro (per vedere di nascosto l'effetto che fa, alla Jannacci) perché sicuramente un multimilionario come Berlusconi non pagherà mai le conseguenze delle cazzate che spara: in qualche modo con tanti soldi all'estero se la caverà. Invece milioni di italiani penso che potrebbero passare un decennio d'inferno. Molto peggio che un semplice anno o due di recessione, come già altre volte è capitato.
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda ranvit il 24/07/2012, 11:53

Quello che Franz non vuole capire è che io sarei anche piu' rigorista di lui ;)
Ma di fronte all'evidente massacro dell'euro per stoltaggine di chi l'ha costruito e della cocciuta ed autolesionista Germania, noi al fallimento (altro che semplice recessione!) ci arriveremo comunque!

decennio d'inferno? E chi lo dice? Gli stessi che hanno messo in piedi questa schifezza di Euro: tecnocrati del cazzo che hanno costruito un un meccanismo infernale ed autolesionista, non hanno saputo prevedere una mazza e continuano a menarcela!

E' tutta l'Europa che sta andando a macero....mica solo l'Italia! Si torni, tutti, alle proprie monete nazionali prima che i mercati ci distruggano per davvero!
E se non tutti sono d'accordo almeno noi Pigs...
Vedremo quanto tempo ci vuole a rimettersi in carreggiata!
Per quanto riguarda l'Italia, con i "compiti fatti in casa" e con il pareggio di bilancio obbligatorio ricominceremo ad esportare a tutto gas.....vedremo la Germania ;)
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda franz il 24/07/2012, 12:03

ranvit ha scritto:Per quanto riguarda l'Italia, con i "compiti fatti in casa" e con il pareggio di bilancio obbligatorio ricominceremo ad esportare a tutto gas.....vedremo la Germania ;)

Tralasciando quello che io non voglio capire (...da che pulpito!) quello che tu dici vale solo se riusciamo a rimanere nell'euro.
Fuori rischiamo che la "speculazione" che vediamo oggi nemmeno potremo sognarcela: avremo svalutazione, inflazione, perdita di potere d'acqquisto per i salari, e nessuno che ci presterà nemmeno mezza vongola.
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda ranvit il 24/07/2012, 13:02

Fuori rischiamo che la "speculazione" che vediamo oggi nemmeno potremo sognarcela: avremo svalutazione, inflazione, perdita di potere d'acqquisto per i salari, e nessuno che ci presterà nemmeno mezza vongola.


Catastrofismo da tecnocrate europeista....

Se restiamo dentro con interessi al 6% che si mangiano tutti i risparmi e le manovre finnziarie come fai ad aumentare le esportazioni????
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda trilogy il 24/07/2012, 14:35

ranvit ha scritto:Fuori rischiamo che la "speculazione" che vediamo oggi nemmeno potremo sognarcela: avremo svalutazione, inflazione, perdita di potere d'acqquisto per i salari, e nessuno che ci presterà nemmeno mezza vongola.


Catastrofismo da tecnocrate europeista....

Se restiamo dentro con interessi al 6% che si mangiano tutti i risparmi e le manovre finnziarie come fai ad aumentare le esportazioni????


non penso sia un Catastrofismo da tecnocrate europeista anzi forse è un po' troppo ottimista. :mrgreen:
Per organizzare il passaggio dalle monete nazionali all'euro abbiamo impiegato alcuni anni, fissato tassi di cambio irrevocabili, informato le persone ecc. La moneta non è altro che un pezzo di carta a cui attribuiamo un valore di scambio, se il valore non è condiviso c'è il caos. E una rottura disordinata dell'eurozona porterebbe il caos per mesi. Nei primi giorni dovresti chiudere le frontiere e bloccare tutti gli scambi con l'estero,introdurre norme penali per chi viene trovato in possesso della vecchia valuta. Nelle settimane successive anche gli acquisti banali come comprare il latte o il pane sarebbero soggetti a variazioni dei prezzi oggi impensabili, e avresti scarsità di tutto. Il mercato dei beni un po' più costosi come un'auto o una lavatrice sarebbe completamente paralizzato. lo Stato dovrebbe imporre il blocco dei prezzi e degli stipendi, per cercare di stabilizzare i prezzi, I beni d'importazione, anche di prima necessità diventerebbero costosissimi e li troveresti solo al mercato nero e con pagamento in valuta straniera... ecc.
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda franz il 24/07/2012, 16:01

ranvit ha scritto:Se restiamo dentro con interessi al 6% che si mangiano tutti i risparmi e le manovre finnziarie come fai ad aumentare le esportazioni????

Perché, "fuori" che interessi prevedi? :o
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Re: Crescere nell’eurozona

Messaggioda ranvit il 24/07/2012, 16:55

Non saprei....è chiaro che non sarebbe una passeggiata! Ma davanti a uno stampare moneta, se necessario senza limiti, a fondamentali Ok, obbligo di pareggio del bilancio e aumento dell'esportazioni, credo che la speculazione si dirigerebbe altrove.
Abbiamo in mani italiane il 60% del debito pubblico e una tra le piu' alte ricchezze private; con po' di buona volontà (acquisto forzato di titoli e altre cosucce del genere) potremmo autogestirci....abbiamo vissuto per decenni con un'inflazione a due cifre....stavolta ci sarebbe il vantaggio che, nonostante tutto, è maturata una discreta consapevolezza di cosa fare...
Non ho dubbi che per te è impossibile per noi italiani rimetterci in carreggiata da soli, ma....tant'è (ai mercati interessa poco quello che pensa Franz).
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