La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Renzi: parole di buon senso.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda matthelm il 22/07/2012, 12:22

Il sindaco risponde all'articolo di Sandra Bonsanti comparso lo scorso giovedì. su Repubblica. "Non sto a sinistra, insomma, perché parlo male di Berlusconi. Sto a sinistra perchè voglio parlar bene dell'Italia"

di MATTEO RENZI

Una persona che stimo come Sandra Bonsanti, su Repubblica Firenze di giovedì, pone alcuni interrogativi su mie "posizioni e atteggiamenti che non sono affatto chiari... e che possono far nascere malintesi". Argomenti come le primarie aperte, il rinnovamento del Pd, la rottamazione, singole scelte del Governo Monti. Non può essere un articolo a dare la risposta a questioni così complesse. Peraltro in tutte le sedi, a partire dalla Leopolda, abbiamo spiegato come la richiesta di rinnovamento sia generale prima che generazionale e come le primarie libere e aperte siano oggi l'unico strumento per sottrarre scelta di leadership e parlamentari all'autoreferenzialità della classe dirigente. Mi scuserà Bonsanti se concentro la risposta soprattutto sul rapporto tra l'antiberlusconismo e la sinistra, che mi sembra peraltro il punto centrale del suo ragionamento.

"Non capisco quale sia il tuo atteggiamento nei confronti di Berlusconi candidato a guidare un nuovo governo", scrive Bonsanti. Provo a dirlo con la franchezza e la libertà di chi non ama giri di parole. Silvio Berlusconi si è dimostrato uno straordinario uomo da campagna elettorale, riuscendo a vincere sfide che sembravano impossibili, anche grazie a una sinistra che attaccandolo in modo sguaiato gli ha consegnato una parte del Paese. Ha vinto persino quando ha perso, come nel 2006, complice una maggioranza – quella della presunta Unione – che dal giorno dopo si è disgregata in modo vergognoso. Berlusconi è "sceso in campo" nel 1994: i bambini di allora sono già maggiorenni: alla faccia della novità. Eppure la maggioranza degli italiani lo ha votato più volte. Lo rivoterebbero ancora, ci domandiamo noi sorpresi? La risposta è: sicuramente una parte sì. Ma non tutti, finalmente. E questa è la novità politica più interessante. C'è infatti una significativa fetta di italiani che è delusa dal fallimento dei governi del Cavaliere. Io non sono deluso dal governo di destra: non mi aspettavo infatti molto di più di quello che ha fatto e soprattutto di quello che non ha fatto. Non avevo fiducia in loro, non li ho votati, dunque hanno confermato le mie previsioni. Peccato.

Mi sarebbe piaciuto farmi sorprendere da un governo di avversari politici capaci di fare cose serie e concrete, nell'interesse dell'Italia. Perché io – come te, ne sono certo – faccio il tifo per l'Italia, sempre. Non solo quando gioca agli Europei. E se il Paese migliora non mi interessa se è merito dei miei avversari politici: mi va bene lo stesso. Il Paese, però, non è migliorato. E i primi a saperlo sono quelli che hanno votato Berlusconi e sono rimasti perplessi, delusi, traditi. Gente che sognava la rivoluzione liberale, l'abbattimento della burocrazia e della pressione fiscale, un paese più semplice e più bello: e che immaginava Berlusconi come l'uomo adatto a realizzarlo. A questi elettori – delusi dalla destra – guardo con rispetto.

Molti esponenti della sinistra li giudicano con disprezzo (Ma come? Parli con chi ha votato per Berlusconi? Punti all'elettorato che la volta scorsa ha scelto il centrodestra? Ma non ti vergogni?). Qualcuno mi accusa di intelligenza con il nemico perché ho più volte detto che voglio i voti di queste persone, giudicandoli fondamentale per tornare a vincere. Voglio convincerli a stare con noi, perché noi non li deluderemo. E voglio convincerli perché prendere il voto di chi l'altra volta non ti ha scelto significa realizzare un punto che vale doppio. Ma voglio convincerli, più banalmente, perché senza di loro non si vince. Lo dice la logica, lo dicono i numeri, lo dice la realtà. Quella realtà che una parte della sinistra ignora, sentendosi più al rifugio nel porto dell'ideologia che non nel mare aperto della quotidianità. Per convincere, e per vincere, dobbiamo dirci una verità che mi sembra semplice: l'antiberlusconismo non può essere il collante di una coalizione. Se ci mettiamo insieme tutti, contro Berlusconi, forse vinciamo le elezioni (forse) ma dopo non governiamo. Lo sforzo che ci è chiesto non è quello di rinunciare a un giudizio negativo sulla destra, ma provare a raccontare cosa vogliamo noi. Non sto a sinistra, insomma, perché parlo male di Berlusconi. Sto a sinistra perchè voglio parlar bene dell'Italia, perché voglio più giustizia sociale, perché sogno un maggiore rispetto del territorio, perché punto su un modello energetico diverso, perché credo nella cultura, perché voglio l'Europa dei popoli e non delle banche e l'elenco potrebbe continuare a lungo. Dunque, non sarò mai tra quelli che si esercitano nell'attacco ad personam. Chi mi conosce sa che quando mi danno del berlusconino c'è solo da ridere. Non c'è diversità tra Berlusconi e il sottoscritto: c'è un'alterità totale che parte dall'idea di politica e arriva fino al conto corrente passando per le donne e per la religione. Ma non accetterò mai di diventare anch'io uno dei tanti che trova in Berlusconi il proprio alibi per non fare politica accontentandosi di un buon capro espiatorio. Davvero, cara Sandra, è solo Berlusconi il responsabile dello sfascio morale degli italiani? Della tv diseducativa? Delle difficoltà economiche degli italiani? Della crisi e del debito pubblico? Della mancata attenzione alla cultura e alla pubblica istruzione? Delle spaventose statistiche sulla disoccupazione giovanile? Del ritardo infrastrutturale? Certo, stiamo parlando dell'uomo che ha governato a lungo negli ultimi vent'anni, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ma noi non abbiamo nulla da rimproverarci? Troppo facile è pensare di individuare un solo colpevole per mettere a tacere le responsabilità di una generazione intera di italiani che ha perso la sfida del futuro e oggi vorrebbe mettere noi, più giovani, nelle condizioni di rimpiangere solo il passato. Mentre il berlusconismo falliva alla prova del governo, l'antiberlusconismo falliva nel modello di opposizione. Non è un caso se quando Berlusconi è andato a casa, non ci sono state elezioni – come altrove in Europa – ma si è dovuto ricorrere alla supplenza tecnica del Governo Monti. Perché la classe dirigente della sinistra non era sufficientemente autorevole e credibile per governare. Alle primarie noi proveremo, con amministratori di tutta Italia, a cambiare questa sinistra per dare un futuro all'Italia.

La crisi è un problema, lo sappiamo: ma per come siamo fatti noi italiani è la più grande opportunità per fare davvero i cambiamenti necessari alla nostra comunità. Cara Sandra, so che molti dei tuoi amici e colleghi profondamente antiberlusconiani faticano a considerarmi uno di sinistra. Non basta loro lo sforzo sui servizi sociali e educativi del Comune, gli investimenti in cultura, la politica ambientale di stop al consumo del territorio e di pedonalizzazioni, l'abbassamento della pressione fiscale e l'Imu che qui si configura come una minipatrimoniale per la diversità che c'è tra prime e seconde case. No, non bastano i fatti. Vogliono le parole. Vogliono sentirmi parlare di caimani e di pericoli per la democrazia. Non lo farò mai. Non sarò anti qualcosa o qualcuno. E se questo vorrà dire non appartenere al vostro club, vorrà dire che non sarò mai uno di voi. Io parlo e parlerò delle famiglie che non arrivano alla fine del mese e dei ragazzi cui offrire un'opportunità. Delle cose concrete, quelle di tutti i giorni, quelle che un sindaco che sta nelle piazze e nelle strade, nei circoli e nelle scuole sa essere veramente necessarie. Sono fatto così. Non riesco a star bene nei salotti in cui molti di voi stanno, nel confortevole rifugio di intellettuali di professione, nella riserva degli antiberlusconiani per vocazione.

Un po' vi invidio, perché se aveste ragione sarebbe tutto più semplice. Ma la storia di questi vent'anni ci insegna che non è andata come voi speravate. E se la vostra generazione ha raggiunto il paradosso di proclamare l'antiberlusconismo, regalandoci "a sua insaputa" vent'anni di berlusconismo, beh, sappiate che toccherà a noi rimediare. Non parleremo dalla mattina alla sera del Cavaliere di Arcore. Parleremo dell'Italia e dei suoi valori. Parleremo di una sinistra che sia capace di essere per qualcosa e non solo contro qualcuno. Parleremo di una generazione che non starà ad aspettare che sia troppo tardi. Lo faremo con il sorriso e l'entusiasmo di chi crede nel valore della politica come servizio e nella vocazione originale e originaria del Partito Democratico.
(22 luglio 2012)
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda ranvit il 22/07/2012, 12:50

Sono cose che ho detto tante volte anch'io, addirittura negli anni da che sono su questo forum. Non posso quindi che dire che condivido al 100%!!!
Bene Renzi, molto bene!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda lucameni il 22/07/2012, 13:00

ma di quale antiberlusconismo parla (e parlate) se questi signori hanno governato (si fa per dire) salvandogli le terga sempre e comunque quando doveva essere processato e non hanno mai abrogato una sua legge ad personam)?
Il destro Montanelli quando si chiedeva come mai D'Alema non faceva opposizione, si chiedeva anche "cosa gli avranno offerto".
Ce lo chiediamo anche noi, anche se le risposte plausibili sono solo ipotesi di buon senso e nulla più-
Poi è facile parlare dopo 18 anni di "antiberlusconismo non utile" (argomento che sentiamo pari pari fin dal 1994), ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti (se si vogliono vedere), fatti che vogliono dire inciuci indecorosi. Salvo dover considerare che una posizione che sia coerente con la legalità costituzionale dovrebbe prescindere dalla presunta utilità per un partito.
Questione - anche - "etica", anche se capisco che la parola sia obsoleta in questa Italia inciuciata.
Io non so davvero in che mondo vivete.
Ma in questi 18 anni sono successe un po' di cosette e non proprio perchè la sinistra, quella che in Parlamento poteva (e doveva) fare qualcosa, sia stata così violenta e aggressiva nei confronti del mite cavalier Berlusconi.
La cronaca, i resoconti parlamentari, le affermazioni e i fatti dei leader di Cs sono lì, se solo si vogliono vedere.
Semmai qualcosa è successo perchè a questo signore è stata data ogni opportunità, visti certi interessi in comune, per salvarsi le terga e rovinare questo paese.
Poi se secondo voi il problema è aver fatto troppa "opposizione" (quale?????) prendiamo atto. Anche se temo che - appunto - in questi 18 anni abbiamo vissuto - o fatto finta di vivere - in galassie diverse.
Che dopo tanti anni si debbano leggere ancora affermazioni del genere è a dir poco sconfortante (meglio: ridicolo).
Ma non c'è da meravigliarsi.
1. I discorsi da bar sono una realtà anche dei forum.
2. Il "mafia non mangia mafia" di montanelliana memoria è sempre attuale.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda matthelm il 22/07/2012, 15:53

Opinioni, è questione di opinioni. Giustamente. C’è, per esempio, chi pensa che lo straparlare inconcludente ed autoreferenziale di molti antibelusconiani non abbia scalfito di un millimetro la “fede” nel capo anzi abbia impegnanti i fedeli in difese col paraocchi. Che tutte le sguiataggini passate e recenti di Di Pietro non abbiano acquisito un solo elettore dal campo avverso ma anzi ne abbia allontanati parecchi dal csx tanto da convincere il Pd con Bersani sull’impossibilità di allearsi con quel signore.
I novelli inquisitori hanno messo sempre B. al centro dell’attenzione oscurando le vere tremende colpe di un incapace uomo di governo sia politicamente …e moralmente .Non parliamo del recente giullare Grillo,di D’Alema (si, lui con la sua bicamerale fallita) con la sinistra che non ebbe il coraggio di fare quello che era il suo compito: una legge sul conflitto dei interessi. Di Repubblica che si è baloccata per anni con registrazioni fino alla noia 10 domande…e mille altri esempi che hanno stomacato alcuni antiberlusconiani! e rafforzato la fede dei berlusconiani. Il buon Prodi non si è mai comportato così e per due volte ha vinto. Vorrà dire qualcosa.
Ma siccome queste cose le ha dette Renzi ciò non vale più! Perché nel suo piccolo (senza paragoni) anche lui è additato come non “uomo vero di sinistra doc” e da tal’altri come ...cattivo sindaco. Quando si parla di Renzi alcuni perdono il lume della ragione. Purtroppo tutti abbiamo i nostri difetti e anche Lucameni non ne è immune tra notevoli pregi ma a volte travalica, non solo con la TAV...
Opinoni, opinioni. Va bene anche così.
Ultima modifica di matthelm il 22/07/2012, 16:01, modificato 1 volta in totale.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda ranvit il 22/07/2012, 15:57

Sono due piani diversi:
- su uno c'è la dirigenza nazionale del Pd composta da...."scarsi" che le ha beccate continuamente sui denti da Berlusconi. Ma di quale inciucio vogliamo accusarli, sono solo ed esclusivamente mediocri, bolsiti, anime morte!
-sull'altro c'è tutta la galassia della sinistra (dirigenti della sinistra Pd e della sinistra radicale/giornalisti/persino comici) che hanno saputo solo fare antiberlusconismo verboso ma privo di sostanza e presa sull'elettorato (ed è a questo che si riferisce Renzi).

E che altro vogliamo fare? Ancora avere Berlusconi come collante di una coalizione che su tutto il resto ha idee e proposte praticamente contrapposte???
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda pianogrande il 22/07/2012, 16:56

Non me ne frega assolutamente niente di chi ha ragione tra Renzi ed altri PD.
Se tutta la vitalità del PD sta nel darsele di santa ragione al suo interno lasciando in pace gli avversari (e resuscitando perfino il cadavere putrefatto di Berlusconi) e facendo abortire ogni barlume nuova iniziativa, per me, il PD può anche andare a farsi fottere.
Non me lo sono mica sposato.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda franz il 22/07/2012, 18:15

pianogrande ha scritto:Non me ne frega assolutamente niente di chi ha ragione tra Renzi ed altri PD.

Premesso che sono d'accordo con il contenuto dell'artito di Renzi e che quoto in pieno la prima risposta diRanvit, permettimi caro pianogrande dirti che sbagli .... e che sbagli alla grande.
Non puo' non importarti chi abbia ragione nel piu' grande partito candidabile a governare come centrosinitra.
Potrebbe non importarci una diatriba tra quaquaraqua in un infimo partitello dello "zerovirgola" ma non è questo il caso.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda lucameni il 22/07/2012, 18:56

Traavalicare?
A parte che sarebbe anche interessante discutere sulle cose che un minimo si conoscono e non su quelle conosciute - si fa per dire - sulla base di editoriali fumosi (già ho letto frasi tipo "non ne so molto ma..."). Oppure "non me ne frega di come Renzi fa il sindaco" etc etc.
Della seria viva le chiacchiere. I fatti stanno a zero.
Poi lo si capisce se si ritirano fuori certe fiabe, nonostante gli ultimi 18 anni di vita politica italiana (ma dove eravate?).
A me pare un'autentica follia parlare di un antiberlusconismo che sarebbe stato il motivo della sconfitta del centrosinistra quando se c' una cosa che è realmente avvenuta in questi anni è un inciucio continuo dissimulato da "riformismo".
E intanto, nonostante abbia governato il centrosinistra, le leggi porcata son sempre lì, spesso pure condivise dal Cs.
Ma fatemi il piacere.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda flaviomob il 22/07/2012, 23:00

Siamo alle solite...
I polli di Renzi.
Non è dividendosi su tutto che il PD e i suoi alleati acquisteranno visibilità e/o consenso.
Berlusconi ha portato l'Italia sull'orlo del fallimento, i governi di centrosinistra non hanno brillato ma non sono mai arrivati a tanto. Se gli italiani faranno la follia di votare questo personaggio un'altra volta non ci sarà più nulla da fare per la nostra credibilità ai quattro angoli della terra. Saremo sputtanati per sempre e ci sbatteranno fuori dall'Europa. Che peraltro dovrebbe vergognarsi di aver ammesso all'interno del Partito Popolare un simile personaggio e i suoi camerieri.

Chi guiderà il PD o sarà candidato primo ministro sulla nostra sponda non è un tema che mi appassiona: le riforme le farà il parlamento e una classe dirigente rinnovata passerà esclusivamente, con questa schifezza di legge elettorale, attraverso le primarie per l'elezione dei candidati alla camera e al senato. Questa è la chiave di volta.

Sulla persona di Renzi mi piacerebbe approfondire meglio quale sia il suo operato a Firenze, l'efficienza della PA locale, le politiche sociali messe in atto, la realizzazione del programma con cui si presentò alle elezioni. Sui fatti e non solo sulle proposte vanno giudicati gli uomini politici.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Renzi: parole di buon senso.

Messaggioda lucameni il 23/07/2012, 1:39

Chiariamoci.
Renzi è partito anche abbastanza bene, sempre vivacissimo e gran chiacchierone, ma poi ha prevalso - purtroppo - la predisposizione alla politica - marketing e sono venuti fuori troppi detti e contraddetti. Si va dalle pomiciate con Moretti alla fiaba dei volumi zero etc etc.
Sul marketing chiediamo all'assessore che si è dimesso, ad esempio.
Poi: abbastanza contraddittorio non giudicare un politico che si pretende "pragmatico" per le sue dichiarazioni da rottamatore e non per i fatti. Anzi disdegnando i fatti e fregandosene dell'attività di amministratore pubblico.
Poi ancora sull'antiberlusconismo.
L'antiberlusconismo, ovvero l'opposizione radicale a B. e agli inciuci è venuta dalla cosiddetta società civile, non certo dai partiti che ad ogni refolo di possibile opposizione si giustificavano con "si fa il suo gioco". E infatti le leggi ad personam sono lì e B. e stato aiutato sempre e comunque. E' cronaca parlamentare, indiscutibile, fin dai tempi dei suoi processi e dei vari scudi ad personam.
Parlare ora di politica antiberlusconiana è ridicolo, visto che B. ha fatto il bello e il cattivo tempo sempre e comunque e l'inciucio (ovvero la spartizione del potere e la comune difesa del proprio malaffare) è sempre d'attualità.
La stampa estera ci ha sempre guardato con occhi tanti sconcertati per la debolezza della presunta opposizione.
E ora cosa continuano a raccontarci?
Che ci sarebbe stato troppo antiberlusconismo?
Questa è una bufala indecorosa propalata per giustificare l'ingiustificabile.
Se poi vogliamo dire che un'alleanza politica non vive solo di antiberlusconismo è del tutto ovvio. Ci vuole qualcosa e molto di più.
Soltanto che il collante dell'antiberlusconismo non c'è mai realmente stato perchè non c'era un effettivo antiberlusconismo. Anche nella cosiddetta sinistra radicale. Si veda alla voce Bertinotti, ad esempio.
Quindi inventarsi adesso di collanti che non ci sono mai stati magari per proseguire in una politica che spaccia l'inciucio per riformismo, la scarsa sensibilità per la legalità come rifiuto del giustizialismo etc etc, fa un tantino di tristezza.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 20 ospiti