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Fmi: "Ripresa debole, Bce intervenga"

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Fmi: "Ripresa debole, Bce intervenga"

Messaggioda franz il 17/07/2012, 7:51

Fmi: "Ripresa debole, Bce intervenga"
Investitori in fuga da Italia e Spagna

Riviste al ribasso le stime sulla crescita mondiale del Pil che si fermerà al 3,5% quest'anno e al 3,9% nel 2013. Invariate le previsioni sull'Italia, ma preoccupa il debito pubblico: salirà fino al 126,4%. Il calo degli investimenti esteri alimenta le tensioni sullo spread. Approvata il prestito da 1,48 miliardi per il Portogallo

MILANO - La crescita economica mondiale è debole. Peggio. Sta rallentando. Colpa sia dei Paesi avanzati che di quelli emergenti, dalla Cina all'India tutti stanno segnando il passo. Quest'anno si salva solo la Germania le cui stime sono state alzate fino all'1%. La fotografia è stata scattata dal Fondo monetario internazionale nell'aggiornamento delle sue stime crescita. E così nel loro rapporto gli economisti di Washington chiedono un'azione immediata che eviti l'ulteriore deterioramento del quadro: "La ripresa globale, già tutt'altro che sostenuta dall'inizio, ha mostrato negli ultimi tre mesi segni di ulteriore indebolimento". In generale, l'organizzazione di Washington ha rivisto al ribasso le previsioni pubblicate ad aprile: la crescita del Pil mondiale si fermerà al 3,5% quest'anno e al 3,9% il prossimo, rispettivamente lo 0,1% e lo 0,2% in meno rispetto a quanto pubblicato in primavera.

Italia. Le stime sul Pil italiano sono tuttavia più ottimiste rispetto a quelle del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo l'economia si contrarrà di almeno il 2,4%. Secondo il Fmi la contrazione sarà dell'1,9% quest'anno e dello 0,3% il prossimo. Promossa la situazione dei conti pubblici. Il deficit per il 2012 e il 2013, affermano i tecnici dell'Fondo, "continua a essere largamente in linea con le attese" e "l'aggiustamento fiscale" previsto "per i prossimi due anni consentirà al Governo di ottenere un piccolo avanzo strutturale nel 2013". In particolare, il rapporto tra deficit e Pil si attesterà al 2,6% quest'anno, con un peggioramento dello 0,2% rispetto alle stime di aprile e all'1,5% il prossimo, quando farà meglio dello 0,1% rispetto alle previsioni di primavera. Il dato aggiustato per il ciclo punta a un disavanzo dello 0,5% quest'anno e a un avanzo dello 0,7% il prossimo. Preoccupa ancora il debito pubblico, su cui pesa il finanziamento del Fondo Salva stati, che salirà al 125,8% del Pil quest'anno e al 126,4% il prossimo.

Misure urgenti. A pesare sull'andamento dell'economia sono soprattutto la crisi del debito in Europa e l'andamento inferiore alle previsioni di alcuni dei Paesi emergenti. "Ci sono ancora seri rischi per l'economia globale", avverte il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard. E il principale è che "un'azione politica ritardata o insufficiente possa portare a un'ulteriore acuirsi della crisi dell'area dell'euro".

Il Fondo definisce le recenti misure decise dall'Eurogruppo "un passo nella giusta direzione" e in grado di "rompere il negativo legame tra debiti sovrani e banche in direzione di un'unione bancaria". Ma, non manca di avvertire il rapporto, "il recente deterioramento sul mercato dei debiti sovrani dimostra che una tempestiva messa in atto di queste misure, assieme a ulteriori progressi sul versante delle unioni bancaria e fiscale, deve essere una priorità".

In questo contesto c'è quindi spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria nell'area euro. Secondo il Fmi la Banca centrale europea dovrebbe assicurare la trasmissione efficace della propria politica e continuare a fornire ampia liquidità al sistema. Questo potrebbe richiedere quindi misure non standard, come la riattivazione del Securities Market Programme, ulteriori LTRO con requisiti di capitale più bassi o l'introduzione di acquisti di asset stile allentamento monetario.

Il Portogallo. L'Fmi ha approvato il prestito da 1,48 miliardi di euro al Portogallo secondo quanto previsto dal piano di salvataggio di Lisbona. "L'attuazione del programma - spiega il Fondo - da parte del governo portoghese, nonostante le difficoltà dell'area euro, è lodevole".

Le stime. Per il momento la revisione delle stime sul Pil nell'Eurozona è comunque limitata: invariata la contrazione dello 0,3% prevista per quest'anno, ridotta dello 0,2% allo 0,7% la crescita per il prossimo. A far da traino sarà la Germania che si vede alzare dello 0,4% all'1% la previsione di crescita per il 2012 e tagliare dello 0,1% all'1,4% quella per il 2013. Nel complesso le economie avanzate cresceranno dell'1,4% quest'anno (dato invariato rispetto ad aprile) e dell'1,9% il prossimo (-0,2%). Il risultato migliore sarà quello degli Stati Uniti il cui Pil dovrebbe segnare un incremento del 2% nel 2012 (-0,1%) e del 2,3% il prossimo (-0,1%). Peggio del previsto andranno le economie emergenti, destinate secondo il Fondo a crescere del 5,6% nel 2012 e del 5,9% nel 2013, con una riduzione pari rispettivamente allo 0,1 e allo 0,2%. Particolarmente pesante il taglio fissato per l'economia indiana: -0,7% in entrambi gli anni, per una crescita pari al 6,1% nel 2012 e al 6,5% nel 2013. Il Pil cinese salirà invece dell'8% (-0,2%) quest'anno e dell'8,5% (-0,3%) il prossimo.

Gli investitori. A preoccupare il Fondo monetario internazionale e gli investitori più della Grecia dove "la situazione rimane fluida" sono soprattutto Italia e ancora di più la Spagna dove "le turbolenze di mercato si sono intensificate a causa delle rinnovate preoccupazioni sulla salute del sistema finanziario e delle possibili implicazioni sui conti". Anche perché "nonostante un pacchetto di consolidamento" il deficit spagnolo è destinato a salire più rapidamente di quanto previsto in precedenza. E, come se non bastasse, "il flusso in uscita dei capitali privati continua a erodere la base degli investitori stranieri in Italia e in Spagna". Il Fondo sottolinea quindi come le due operazioni di iniezione di liquidità varate dalla Bce hanno "sostenuto la domanda di debito sovrano" nei paesi periferici dell'Eurozona, come appunto Italia e Spagna, ma "questo effetto positivo è scomparso".

Tesoro: "Fiducia nei Btp". In serata un'iniezione di ottimismo è arrivata dal ministero dell'Economia che in una nota afferma: "Gli investitori hanno confermato anche oggi forte interesse sui titoli di Stato italiani". Il comunicato si riferisce all'asta Btp per specialisti di oggi, che ha registrato una "buona domanda, confermando l'attuale fiducia degli investitori nei titoli di Stato italiani, nonostante le tensioni in atto sui mercati europei".

Accorpamento festività. Spunta intanto, dinanzi all'aggravarsi della crisi italiana, l'ipotesi di un accorpamento delle festività per aumentare i giorni lavorativi e dunque il prodotto interno lordo. L'idea è stata confermata in ambienti goverativi e potrebbe essere esaminata già dal prossimo cdm di venerdì sulla base del parere di quattro ministeri chiave. Dell'ipotesi di "razionalizzare" le festività si è discusso, secondo indiscrezioni, nel preconsiglio che si è svolto oggi a palazzo Chigi. In particolare, il sottosegretario Antonio Catricalà avrebbe chiesto ai tecnici di diversi ministeri di presentare entro breve un parere in modo che il provvedimento possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già questo venerdì.

(16 luglio 2012) http://www.repubblica.it
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Re: Fmi: "Ripresa debole, Bce intervenga"

Messaggioda ranvit il 17/07/2012, 8:53

Mi sbaglio o questa notizia anche se con un articolo dell'Ansa l' avevo già postata nel 3d "Merkel:Nessuna solidarietà senza controllo"???
Rispondo quindi dall'altra parte...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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