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Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lottiamo"

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lottiamo"

Messaggioda ranvit il 11/07/2012, 17:34

Parole sante!!! Era ora che qualcuno le pronunciasse!!!


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 71539.html

Concertazione, è scontro. Camusso: 'Monti non sa di cosa parla'
La frase del premier fa infuriare il leader Cgil. Professore: 'Al G20 Berlusconi fu umiliato'

11 luglio, 16:58


ROMA - L'Italia ha intrapreso "un percorso di guerra durissimo" ha detto il premier Mario Monti all'assemblea dell'Abi. In passato, ha aggiunto, ci sono stati "esercizi profondi di concertazione" che "hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli non trovano facilmente lavoro. Mi auguro che tutte le parti sociali si ispirino all'atteggiamento di collaborazione" dimostrato dal presidente dell'Abi Giuseppe Mussari.

Le parti sociali "debbano restare parti, ed essere viste dalla società come parti vitali e parti importanti, ma non soggetti nei confronti dei quali il potere pubblico dia in outsourcing responsabilità politiche", ha aggiunto.

I risultati del vertice europeo, secondo Monti, sono un "progresso significativo" ma "poiché i mercati vivono di coerenza e di incoerenza dei messaggi è facile che queste decisioni somiglino alla tela di Penelope, e questo senza riferimenti al Paese al quale Penelope apparteneva".

"Il Parlamento e i partiti stanno dando prova di notevole responsabilità al di là dei nervosismi e delle critiche", ha continuato, e questo dovrebbe dare "serenità sulle prospettive di governo dopo che le cose avranno preso un corso più normale". In questa "fase drammatica" i partiti hanno dimostrato grande responsabilità politica e "la drammaticità non dovrebbe uscire troppo rapidamente dalla nostra memoria".

"Ci vorrà del tempo" ma "non ho dubbi" che le misure del governo avranno effetti sulla crescita e l'occupazione, "le cose che i cittadini vedono", ha affermato Monti, ricordando le previsioni di ieri dell'Fmi che parlava di una ripresa dell'Italia nella seconda metà del 2013.

"Berlusconi fu sottoposto a una pressione prossima all'umiliazione" e ci fu "un tentativo di far cedere all'Italia parte della sua sovranita", ha detto il premier. E' stata "una situazione sgradevole", ha aggiunto.

CAMUSSO SI INFURIA: MONTI NON SA DI COSA PARLA - "Credo che non sappia di cosa sta parlando. Vorrei ricordargli che l'ultima concertazione nel nostro Paese è quella del 1993: un accordo che salvò il Paese dalla bancarotta, con una riforma delle pensioni equa, al contrario di quella fatta dal suo Governo". Così il leader della Cgil Susanna Camusso commenta le parole di Monti. "Le lezioni di democrazia sono sempre utili. Le rappresentanze sociali sono elette e misurate sulla base del consenso. Prendere lezioni di democrazia da chi é cooptato e non si è misurato col voto è un po' imbarazzante per il futuro democratico del Paese". "Farlo nella platea delle banche e degli interessi bancari nella crisi - ha aggiunto Camusso - meriterebbe una riflessione".

VISCO: ITALIA ANCORA IN RECESSIONE, ALLARME SPREAD - "L'economia italiana è ancora in recessione", pesano "l'aumento del costo e il deterioramento della disponibilità di credito per la crisi del debito sovrano". Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco intervenendo all'assemblea annuale dell'Abi, ribadendo che lo spread è "di gran lunga superiore a quanto giustificato dai fondamentali della nostra economia". "Le politiche di affidamento devono essere basate sulla solidità dei progetti imprenditoriali, non su relazioni e legami che ne prescindano", afferma il governatore. Secondo Visco "non sono oggi più sostenibili" oggi con la crisi. Le banche "sono chiamate a decisioni difficili: non far mancare finanza alle imprese solide, evitare di prolungare il sostegno a quelle senza prospettive. Anche dall'esito di queste scelte dipendono i tempi e l'intensità della ripresa della crescita". La Banca d'Italia ha chiesto alle banche "di innalzare ulteriormente i livelli di patrimonio di migliore qualità rispetto a quelli regolamentari", aggiunge Visco secondo cui le banche italiane devono "consolidare i progressi conseguiti sul fronte patrimoniale".

MUSSARI: ANCHE DOPO MONTI RIGORE E CRESCITA - L'Italia non ''potra' smettere di continuare a dare impulso a rigore e crescita''. E' quanto chiede il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari che chiede di dare ''continuita' al percorso intrapreso oggi e, ancor piu' domani, all'esito della tornata elettorale'' dopo la fine del governo Monti affinche' non siano ''vani gli sforzi''.

- NORME E FISCO PENALIZZANO REDDITO BANCHE - Normativa e fisco penalizzano la redditività delle banche italiane. Mussari ha detto: "500 provvedimenti negli ultimi 5 anni" hanno interessato il settore e ci sono "quasi 15 punti di pressione fiscale effettiva" in più rispetto all'Europa.

- NON UN EURO DA BCE SOTTRATTO A ECONOMIA - "Non un euro di potenziale liquidità per imprese e famiglie è stato sottratto all'economia reale", ha detto Mussari, in merito all'utilizzo della liquidità aggiuntiva resa disponibile dalla Bce.

- BENE SPENDING REVIEW, RISORSE AL TAGLIO DELLE TASSE - "La spending review rappresenta un momento di trasformazione qualitativa della battaglia per il contenimento delle uscite". Mussari ha sottolineato che "tutte le risorse provenienti dai risparmi della spending review devono essere destinate alla riduzione della pressione fiscale, che ha raggiunto livelli insostenibili per imprese e famiglie".

- NO ALTERNATIVA A EURO, DRAMMATICO SE IMPLODE - "Ci si salva solo con più Europa. Non c'è alternativa credibile e di progresso all'euro". E "drammatici sarebbero gli effetti di una implosione", anche per la Germania, ha dichiarato il presidente dell'Abi sottolineando che "la crisi che stiamo vivendo oggi è una crisi di fiducia nei confronti dell'Europa come entità politica ed economica", per questo serve una risposta "politica, europea ed unitaria".
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda franz il 11/07/2012, 17:56

ranvit ha scritto:Parole sante!!! Era ora che qualcuno le pronunciasse!!!

Tipo Paolo Villaggio sulla corazzata Potëmkin?
Si', sono daccordo, ma occorre indicare un'alternativa alla concertazione.
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda ranvit il 11/07/2012, 18:18

Alternativa? Consultazione...come sta facendo Monti, poi decide il Governo.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda flaviomob il 11/07/2012, 23:36

Alternativa?
Ingrassare gli speculatori
Ammazzare la classe media
Recessione
Mense della Caritas


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda franz il 12/07/2012, 7:58

ranvit ha scritto:Alternativa? Consultazione...come sta facendo Monti, poi decide il Governo.

Chiaro.
Ora io non ho nulla contro la concertazione, in un paese serio come la Germania, per esempio.
Per paese serio intendo un paese in cui le parti sociali (sindacati e organizzazioni industriali) sono serie e responsabili.
Ma in Italia, paese ancora dominato da mille corporazioni, la concertazione "profonda", come l'ha definita Mario Monti, è troppo spesso deleteria, perché blocca il rinnovamento e cristallizza il paese, impedendo ogni modifica.
Per esempio la mancanza di ammortizzatori sociali, come quelli che troviamo nel resto dell'europa, è dovuto sia ad un NO delle imprese (perché costa) sia a quello dei sindacati, che hanno sempre preferito in cambio la tutela del posto, tramite l'art 18 e leggi collegate (licenziamenti collettivi).
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda chango il 12/07/2012, 8:45

ranvit ha scritto:Alternativa? Consultazione...come sta facendo Monti, poi decide il Governo.


con la consultazione si è creatro il problema degli esodati e il "buco" pensionistico di cui, mi sembra, ti lamenti in un'altra sezione del forum. solo per fare alcuni esempi.

mi sembra che si ponga troppa attenzione al metodo con cui si svolge il confronto e poco al merito. una pessima decisione rimane pessima anche se il governo si limita a consultare le parti sociali invece concordarla con loro.
l'eperienza del governo Monti su questro dovrebbe insegnare.
poi se piace il decisionismo un tanto al chilo e tanto per fare...
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda chango il 12/07/2012, 8:57

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Alternativa? Consultazione...come sta facendo Monti, poi decide il Governo.

Chiaro.
Ora io non ho nulla contro la concertazione, in un paese serio come la Germania, per esempio.
Per paese serio intendo un paese in cui le parti sociali (sindacati e organizzazioni industriali) sono serie e responsabili.
Ma in Italia, paese ancora dominato da mille corporazioni, la concertazione "profonda", come l'ha definita Mario Monti, è troppo spesso deleteria, perché blocca il rinnovamento e cristallizza il paese, impedendo ogni modifica.
Per esempio la mancanza di ammortizzatori sociali, come quelli che troviamo nel resto dell'europa, è dovuto sia ad un NO delle imprese (perché costa) sia a quello dei sindacati, che hanno sempre preferito in cambio la tutela del posto, tramite l'art 18 e leggi collegate (licenziamenti collettivi).


quindi cosa si fa?
il governo cala dall'alto una "riforma" ritenuta utile?
si ritorna al "riformismo dall'alto"?
un gruppo di "illuminati" riforma e modernizza il paese nell'ottica di idea di bene comune oggettiva ed indiscutibile?
perchè ovviamente il governo non è portatore di interessi e visioni particolari, come invece le parti sociali...
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda ranvit il 12/07/2012, 11:45

chango ha scritto:quindi cosa si fa?
il governo cala dall'alto una "riforma" ritenuta utile?
si ritorna al "riformismo dall'alto"?
un gruppo di "illuminati" riforma e modernizza il paese nell'ottica di idea di bene comune oggettiva ed indiscutibile?
perchè ovviamente il governo non è portatore di interessi e visioni particolari, come invece le parti sociali...


Beh, i Governi ci sono per governare...in democrazia. Piaccia o no i Governi rappresentano l'intera popolazione non solo una parte.
Le parti sociali sono delle lobby ufficiali che legittimamente devono fare gli interessi delle categorie che rappresentano, apportando nelle "consultazioni" i propri punti di vista.
Il "consociativismo da concertazione" è una forma di lassismo democratico che porta solo guai: "accontentare" le parti sociali significa generalmente "calarsi le braghe" e indebitare lo Stato :twisted:

Faccio notare che in Italia qualsiasi riforma o semplice decisione delle istituzioni è sistematicamente frenata e poi "inciuciata" dalle lobby (ufficiali o meno). Vedasi il caso delle farmacie, della spending revue, dei tassisti, degli stipendi ai dirigenti dello Stato, della Tav, delle discariche, dei rigassificatori, etc etc. cOn questo sistema siamo arrivati all'orlo del precipizio....e ancora non gli basta....


PS con la consultazione si è creatro il problema degli esodati e il "buco" pensionistico di cui, mi sembra, ti lamenti in un'altra sezione del forum. solo per fare alcuni esempi.


Esodati? Non credo ci sia stato alcun errore...diciamo che il Governo ci ha provato....e come ho già detto neanche io sono d'accordo; andava fatta una riforma modulare: un anno in piu' ogni due!

Per quanto riguarda invece il presunto "buco" Inps (causa Inpdap)....non c'è alcun buco ma solo la malafede dei componenti (ex sindacalisti?) del Consiglio di Vigilanza e la solita cialtroneria di tanti giornalisti che amplificano qualsiasi cosa senza verificare!
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda Robyn il 12/07/2012, 11:51

Le prestazioni sociali non sono a rischio,ma c'è una ridefinizione dello stato sociale sù quello del modello sociale europeo.In realtà chi pensa che attraverso il taglio degli sprechi si nasconde un tentativo di tagliare le prestazioni sociali si scontrerebbe con la corte costituzionale perche la costituzione tutela la salute come diritto fondamentale e garantisce cure gratutite alle fasce sociali più deboli.Invece bisogna evitare che con la concertazione con la quale si intendono difendere le prestazioni sociali si nasconda l'intenzione di difendere sprechi e privilegi.Inoltre la concertazione ha messo quel manifestamente insussistente che non serviva perche esclusi la discriminazione i disciplinari il gmo assume un'altro significato.Questo ha dato la scusa all'altra parte sociale di andare a toccare la flessibilità in ingresso grazie a cgil,cisl,uil.Ma ormai c'è ma è come se non ci fosse.Infine il federalismo all'italiana non ha funzionato perchè ha significato un'aumento vertiginoso della spesa.In fatti se prima l'aumento vertiginoso era a livello centrale adesso l'aumento vertiginoso è a livello locale.La vecchia costituzione stabiliva che era lo stato centrale che poneva un limite alle imposte locali,infatti i nostri costituenti avevano capito cosa significava lasciare mano libera.La riforma della previdenza ha messo in luce il fenomeno degli esodati con la quale le aziende facevano crescere la spesa pensionistisca attraverso un depauperamento di risorse che poi vengono a mancare al
welfare familiare ciao robyn
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Re: Concertazione: "E' all'origine dei mali contro cui lotti

Messaggioda franz il 12/07/2012, 11:59

chango ha scritto:il governo cala dall'alto una "riforma" ritenuta utile?
si ritorna al "riformismo dall'alto"?

Non so a cosa si debba ritornare, perchè io questo decisionismo dall'alto non lo ricordo. A che periodo storico ti riferisci?
Poi dall'alto è il Parlamento, che è sovrano e che decide in democrazia cosa è buono ed utile. Magari sbaglia ma è sovrano molto piu' delle "parti sociali".
Ma il problema della (finta) concertazione in Italia non è quello che si facciano pessimi accordi, al ribasso.
La caratteristica principale è stata che non si sono fatti accordi, non si sono fatte riforme, per il diritto di veto vuoi dei sindacati (o anche uno solo) vuoi della confindustria e degli rappresentati delle mille corporazioni italiche.
Cio' che se tutte le parti sociali non sono d'accordo, non si fa nulla in Italia.
Torna a fagiolo parlare delle riforme della Commissione Onofri, buttate a mare per i NIET delle parti sociali (le quali confondono il loro interesse con quello generale). E a causa di questo oggi siamo arrivati dove siamo.
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