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L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

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L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda Iafran il 07/07/2012, 9:11

Una sentenza che fa ben sperare ...

. . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... so/285662/

Assolto il magistrato che si rifiutava di tenere udienza in aule con il crocefisso

Assolto. Non commise reato Luigi Tosti, il magistrato che si rifiutava di tenere udienza nelle aule dove campeggiava un crocifisso. Ieri per il magistrato è arrivata la sentenza della corte d’Appello dell’Aquila che lo ha assolto dall’accusa di omissione di atti d’ufficio. Tosti subì sanzioni disciplinari per questo motivo e venne rimosso dall’incarico. “Sono stato assolto a mia insaputa e contro la mia volontà. Il primo motivo che avevo scritto nel ricorso alla sentenza di primo grado era che non avevo commesso nessun reato perché le udienze erano state tenute da altre persone – spiega l’imputato -. Ho rinunciato a questo motivo, perché volevo che i giudici si pronunciassero su altre questioni. Alla fine io sono stato assolto d’ufficio per quel motivo, nonostante avessi espresso un’altra volontà. Comunque la cosa più importante non è l’assoluzione, ma il fatto che sia gli avvocati che io abbiamo riproposto la questione dell’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza”.

La notizia soddisfa il presidente dei Radicali italiani Silvio Viale: “Sentenze come queste fanno sperare di essere ancora in uno Stato laico”. Il crocifisso ha un valore religioso per alcuni, secondo Viale, e quindi nei luoghi pubblici, che rappresentano tutti i cittadini di ogni religione e di nessuna religione, non dovrebbe comparire.

Tutte le volte che il crocifisso finisce in aula. Nel 2002 Soile Lautsi, cittadina italiana di origini finlandesi, richiese al consiglio d’istituto della scuola media “Vittorino da Feltre” di Abano Terme (Provincia di Padova), frequentata dai figli, di rimuovere il crocifisso dalle aule. La richiesta venne rifiutata e la donna si rivolse al tribunale competente, il Tar del Veneto. Da lì una lunga battaglia arrivata fino alla corte europea dei diritti dell’uomo, che, a marzo 2011, decretò che esporre il crocifisso non viola i diritti umani. Poi venne la vicenda di Adel Smith. A settembre del 2003, Smith presentò ricorso al Tribunale dell’Aquila contro l’istituto comprensivo “Navelli” e contro il dirigente scolastico pro tempore, per far rimuovere il crocifisso esposto nelle aule, a partire dalla scuola materna ed elementare di Ofena, in provincia dell’Aquila, frequentata dai suoi figli. L’ultimo caso infine fu proprio quello di Tosti. Nel 2004 l’allora ministro alla Giustizia Roberto Castelli mandò un ispettore presso il tribunale di Camerino, dove il giudice Tosti collocò un emblema di Democrazia Atea accanto al crocifisso e diede inizio alla querelle giudiziaria. In primo grado il magistrato venne condannato a un anno di reclusione e all’esclusione dai pubblici uffici e nel 2010 la sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta da Nicola Mancino, lo “rimosse”.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda ranvit il 07/07/2012, 11:18

Molto bene!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda franz il 07/07/2012, 12:17

ranvit ha scritto:Molto bene!!!

Come dice lo stesso Tosti, l'assoluzione dall'accusa di omissione di atti d'ufficio non ha alcuna valenza nella questione.
Rimane il fatto che Tosti ha perso il posto di lavoro perché si rifutava di giudicare fintanto che tutti i crocefissi non fossero stati rimossi da tutte le aule di tutti i tribunali (http://www.corriere.it/cronache/10_genn ... aabe.shtml ) anche se come avvocato ormai famoso il reddito non gli mancherà di certo.
La posizione di Tosti non era relativa alle aule in cui lui doveva lavorare, visto che gli era stata messa a disposizione un'aula senza crocefisso. Era relativa a tutte le aule d'Italia. Un po' come un medico antiabortista (ed obiettore) che rifiutasse qualsiasi operazione o prestazione medica fintanto che in Italia ci sono aborti. Posizione eticamente lecita ma ... fuori dal SSN. L'assurdo allora è che teniamo dentro il sistema i medici obiettori e licenziamo il giudice obiettore. Basterebbe seguire la stessa regola, per coerenza.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda Iafran il 07/07/2012, 16:39

franz ha scritto:Come dice lo stesso Tosti, l'assoluzione dall'accusa di omissione di atti d'ufficio non ha alcuna valenza nella questione.
Rimane il fatto che Tosti ha perso il posto di lavoro perché si rifutava di giudicare fintanto che tutti i crocefissi non fossero stati rimossi da tutte le aule di tutti i tribunali (http://www.corriere.it/cronache/10_genn ... aabe.shtml ) anche se come avvocato ormai famoso il reddito non gli mancherà di certo.
La posizione di Tosti non era relativa alle aule in cui lui doveva lavorare, visto che gli era stata messa a disposizione un'aula senza crocefisso. Era relativa a tutte le aule d'Italia. Un po' come un medico antiabortista (ed obiettore) che rifiutasse qualsiasi operazione o prestazione medica fintanto che in Italia ci sono aborti. Posizione eticamente lecita ma ... fuori dal SSN. L'assurdo allora è che teniamo dentro il sistema i medici obiettori e licenziamo il giudice obiettore. Basterebbe seguire la stessa regola, per coerenza.

Rimane, infatti, la cattiveria di tanti di sentirsi in diritto ("divino", accipicchia!) di esercitare persecuzione (civile e fisica) su coloro che non ottemperano alle volontà dei rappresentanti del loro dio sulla Terra: un ritornello che ai cattolici appare assurdo quando questo dio viene chiamato Allah, rimarrebbe assurdo per tutti se si professasse sinceramente una qualsiasi fede ... lo è senz’altro per gli atei.
Forse, ci voleva una sentenza del tribunale civile per bloccare quella di uno ipotetico tribunale cattolico (quello che secoli fa si è fatto "conoscere" dai cosiddetti "eretici" e "streghe") ... spero che basti definitivamente (ma ne dubito)!

Il giudice Tosti, intanto, dovrebbe essere reintegrato nel suo ruolo originale ed i suoi persecutori dovrebbero rifonderlo dei danni che gli hanno arrecato.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda lucameni il 07/07/2012, 18:59

In primis dovrebbero essere risarciti i cittadini che hanno avuto i loro procedimenti giudiziari comunque danneggiati dall'iniziativa di Tosti.
Mentre tutti disquisiscono su sacri principi (o atei principi) non ricordando appunto che Tosti, lautamente pagato dallo Stato come magistrato, poteva già svolgere il proprio lavoro lontano dai crocifissi, c'è gente in causa rimasta a guardare questo bello spettacolo. Comunque la si metta un giudice in meno è un ritardo per lo svolgimento dei procedimenti giudiziari e quindi un oggettivo ritardo.
Ragionando come Tosti l'attività giudiziaria potrebbe chiudere e non più riaprire: un giorno un magistrato vorrà fermarsi perchè non c'è il crocifisso, un'altro si vorrà fermare perchè non c'è un simbolo buddista e così via. E a quanto pare tutto, dai partigiani dell'una e dell'altra parte, sembrerà naturale. Dimenticando volutamente che il magistrato ha un preciso dovere, ex decreto anche se non da contratto, e per questo è pagato dallo Stato e quindi dalla comunità.
Se non si arriva manco a capire questo e ci si limita a compiacersi dell'ateismo del tizio, come ci si potrebbe compiacere del cattolicesimo di un altro, magari con gli stessi effetti di denegata giustizia, allora c'è poco da discutere.
Mi sa tanto che loro - i danneggiati - saranno ben incazzati e molto meno disposti a disquisire sul crocifisso si crocifisso no, Torquemada e compagnia.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda franz il 08/07/2012, 8:44

lucameni ha scritto:In primis dovrebbero essere risarciti i cittadini che hanno avuto i loro procedimenti giudiziari comunque danneggiati dall'iniziativa di Tosti.

Questo non è mai avvenuto, a sentire sia i resoconti giornalistici che le varie sentenze, perchè, mai un'udienza è saltata a causa dell'astensione dall'attività del Giudice Tosti. È sempre intervenuto un collega a tenere l'udienza. Ma prendendo per buona questa possibilità, che dire allora dei medici obiettori sull'aborto, che pur facendo parte del servizio pubblico e pur avendo le competenze (ginocologia) si rifiutano di fare la loro parte in un intervento medico prevista dalla legge? Tu dici "se tutti facessero come Tosti". Ebbene, ecco il caso. In certi ospedali tutti i medici, o la stragrande maggioranza, fanno obiezione e quindi non ci sono sostituti oppure ce ne sono pochissimi. E se un processo puo' anche avere ritardi di mesi (che non si noterebbero visto che durano decenni già di loro) invece un aborto va deciso e fatto in uno stretto intervallo temporale. Allora credo che sia interessante discutere di questa obiezione a senso unico, che si appezza per i medici cattolici e si disprezza per un giudice laico in uno stato che dovrebbe essere laico.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda lucameni il 08/07/2012, 11:26

Sempre un danno è visto che i magistrati sono pagati, hanno un calendario di udienza e non sono certo in soprannumero.
Se si toglie da una parte sempre danno è. Tanto che in caso di incidente, ovvero assenza (e assenza rimane oggettiva), le assicurazioni sono tenute a risarcire la P.A.
In questo caso non c'è malattia e non c'è nulla. Solo assenza volontaria, senza giustificazione se non la propria protesta. E pagata.
Non vedo questa somiglianza con l'aborto dal lato etico (un crocifisso sul muro - nemmeno della propria aula di di tutte le aule in Italia - e un nascituro, anche se da molti considerato "prodotto del concepimento". Ancora qualcuno ha chiara la differenza tra un pezzo di legno e un feto). Ma il concetto dell'appartenenza alla P.A. rimane anche per i medici come per i magistrati. Quindi la risposta è chiara. Se un problema poteva esserci realmente dal lato delle scelte quando fu introdotta la legge che legalizzava l'aborto e trovava attivi in quel campo medici cattolici e non ora non c'è più e quindi non ritengo che gli obiettori debbano e possano fare i ginecologi per il fu SSN. Salvo il fatto che nel merito esiste una legge, mal interpretata e malamente messa in atto.
Tosti invece a cosa si attacca?
Capisco la gratificazione di molti per una battaglia che pare vedere contrapposti i "deisti", e quindi si comprendono certi entusiasmi ed anche i toni astiosi, ma francamente un "deista" come me, che pure non avrebbe il minimo problema a non vedere più i crocifissi nelle scuole e nelle aule di giustizia - retaggio di decisioni che partono innanzitutto da un Stato intento ad ingraziarsi la Chiesa - , trova questo "immolarsi" più che una forma di idealismo qualcosa che semmai sa di esibizionismo e protagonismo.
Se si toccano certe corde poi si diventa eroi, come già qualcuno dice e scrive.
Tosti era liberissimo di fare le sue battaglie (per o contro questo pezzo di legno a quanto pare di importanza fondamentale per tutti noi), ma non in sede lavorativa, quando veniva pagato dallo Stato.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda franz il 08/07/2012, 14:11

lucameni ha scritto:... i crocifissi nelle scuole e nelle aule di giustizia - retaggio di decisioni che partono innanzitutto da un Stato intento ad ingraziarsi la Chiesa - ...

A me non pare sia solo un retaggio. Puo' darsi lo fosse ma è ancora attuale.
I governi di oggi sono ancora impegnati su quel fronte.
Un po' meno il Monti ce ha rimesso l'IMU anche dove prima altri governanti (di dversi schieramenti) avevano tolto l'ICI.
Tosti a cosa si attacca? Per ora al tram, per dirla alla milanese, :lol: ma essenzialmente si attacca al concetto di laicità. Hai comunque dato un ottimo spunto. La tua idea (come mi pare di capire) che l'obiezione debba essere possibile solo per i medici in servizio al momento dell'approvazione della legge 194 e non per il personale assunto dopo è ottima.
Io la proporrei come modifica alla 194, che ora non prevede questa possibilità.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda lucameni il 08/07/2012, 15:26

A me semmai pare molto triste che i problemi "etici" in Italia si limitino alla presenza di un crocifisso sopra una parete.
Tutto qui? Mah.
Ribadisco quanto scritto. Non vedo eroismi di sorta, ma sicuramente tanto esibizionismo che - è vero - in prospettiva di una professione di avvocato sarà remunerativa assai (gli ex magistrati sono iscritti di diritto in un albo ad hoc presso l'ordine forense).
Per il resto sul crocifisso nel 2011 la UE di fatto ha deciso di non decidere, salvo dare spunti a coloro che preferiscono distinguere il concetto di laicità come metodo rispetto laicismo come fine. Un po' inevitabile quando ci sono questioni che, ammesso e non concesso rappresentino autentici problemi, sono risolvibili innanzitutto con una dose di buon senso. In genere assente.
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Re: L’illegittimità del crocifisso nella aule di udienza.

Messaggioda franz il 08/07/2012, 16:00

lucameni ha scritto:A me semmai pare molto triste che i problemi "etici" in Italia si limitino alla presenza di un crocifisso sopra una parete.
Tutto qui? Mah.

Credo sia noto ed inconfutabile che la simbologia e l'esposizione di simboli, sia importantissima e fondamentale nelle iedologie religiose (e non).
Vedere http://www.google.com/search?q=icone&oe ... 80&bih=831
Triste allora che la religione da fatto individuale privato sia diventato fenomeno da ostentare ed imporre in ogni parete pubblica.
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