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M5S: parenti serpenti?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

M5S: parenti serpenti?

Messaggioda flaviomob il 14/06/2012, 23:20

Come avevo previsto...:

Movimento 5 Stelle: regolamento di conti interno, volano stracci e dossier
Sul social network volano stracci tra le due anime del gruppo. Dai simpatizzanti del consigliere regionale Favia accuse ai tre consiglieri comunali di Bologna, più vicini a Grillo : "Tramano nell'ombra contattando Casaleggio". Massimo Bugani: "Tutto falso. Semmai ho io un dossierino su chi ha qualcosa da nascondere"


http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... er/263696/


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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda pianogrande il 15/06/2012, 0:26

Nooo!
Il "dossierino" nooo!
Questi organismi acerbi vengono contagiati così facilmente dai vecchi virus?
Adesso che abbiamo fatto il nuovo gli dobbiamo fare gli anticorpi?
Teniamo d'occhio questo processo di maturazione che non poteva essere indolore.
Un bel laboratorio!
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda franz il 15/06/2012, 7:25

Continuo a sentir parlare di codesto Casaleggio. E sempre male, come di un personaggio/guru/azienda all'ombra di Grillo.
Chi ne sa di più?
Vedo che cercanfo "casaleggio grillo" con google ci sarebbero circa 350'000 pagine.

Guardate solo le prime 10 ...
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Parenti serpenti? O giornalisti accondiscendenti?

Messaggioda franz il 15/06/2012, 12:56

Dopo l'intervista del vicedirettore del Fatto quotidiano al leader di M5S
Marco Travaglio e Beppe Grillo
L'intervista delle polemiche

Le critiche online: «Sei uguale a Sallusti»

«Caro Travaglio sei uguale a Sallustri». Con refuso ma comunque una stilettata. È uno dei commenti contro il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano per l'intervista straletta ma definita «genuflessa», a Beppe Grillo. Lasciando da parte i nemici storici - Facci su Libero: «Travaglio lo zerbino di Grillo» - si leggono critiche persino sul sito dell'Unità, con il cui giornale Travaglio collaborava: «Aoh,siamo ritornati ai vecchi tempi, Travaglio mette sotto torchio Grillo come faceva Vespa con Berlusconi....ahahahah». Di solito era Travaglio che bacchettava questo o quell'altro giornalista, stavolta quello «poco ficcante» è lui, che in passato ha collaborato con il blog di Grillo con la videorubrica «Passaparola».

PIANOLA IN VILLA - Un lettore scrive sul Fatto: «Grillo è il vostro padrone», confermando così le critiche di Telese che proprio per questo motivo (troppo «grillismo») ha annunciato per settembre la nascita di un nuovo quotidiano. Scrive Andrea D’Antrassi su AgoraVox: «Il comico accoglie il giornalista “mentre strimpella la sua pianola canticchiando su una base vagamente jazz nel salotto della sua villa bianca con vista sul mare di Sant’Ilario”, scenetta che evoca sinistramente il Berlusconi di bianco vestito versione "cantautore" che incanta i suoi ospiti nel giardino di Villa Certosa accompagnato da Mario Apicella alla chitarra». Ancora D'Antrassi: «Non è la schiera degli ex dirigenti Mediaset come usava fare Berlusconi ma forse è ancora peggio. La famiglia. Grillo... si circonda di parenti: fratello, cognata, nipoti. E la suocera? Avrà preparato il caffè a Travaglio. Bossi aveva Renzo, Riccardo e Rosy. Grillo ha Andrea, Parvin, Rocco e Ciro».

L'ACCUSA E LA DIFESA- C'è anche chi enumera e analizza i quesiti del giornalista: «Alle «11 non-domande di Travaglio a Grillo (e quelle che gli avrei fatto io)» postate da Fabio Chiusi sul blog «ilNichilista». «Come te lo immagini, il prossimo Parlamento?». Oppure: «Vedi mai i dibattiti politici in tv?». Sarebbe stato meglio chiedergli: 1. «Come mai nel Non-Statuto del Movimento c’è scritto che si possono iscrivere solamente cittadini italiani, una limitazione che non hanno nemmeno Lega Nord e La Destra?». «2. È vero che Pizzarotti ha telefonato a Casaleggio per chiedere approvazione per la nomina di Tavolazzi?». E via di questo passo fino all'undicesima. Ma c'è anche chi lo difende: «Ma nessuno dice quale domanda avrebbe dovuto porre, neanche tu!».

Redazione Online 14 giugno 2012 | 13:13 www.corriere.it
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda pianogrande il 15/06/2012, 16:06

Bene, bene.
Il laboratorio funziona.
Stanno accadendo alla velocità della luce le cose che accadono in tutti i centri di potere.
Speriamo che continuino ad accadere ed in fretta per essere (speriamo) in fretta superate.
Vediamo se il nuovo si impantana nella palude fangosa o se fa il botto e diventa nuovo davvero.
Una diversa gestione del potere sarebbe già una novità assoluta.
Oooh!
Almeno non ci annoiamo.
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda flaviomob il 21/06/2012, 23:08

Il laboratorio comincia proprio bene... ahi ahi ahi...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... le/269922/

Parma, l’assessore si è dimesso. “Alle spalle fallimento e irregolarità edilizie”
Roberto Bruni, da ieri ufficialmente nella squadra del sindaco del Movimento 5 Stelle Pizzarotti, era entrato come assessore all'urbanistica ed era socio della Thauma sas che nel 2006 fallì. L'annuncio della rinuncia a tarda sera con un comunicato di due righe. Sotto la lente anche la ristrutturazione di una casa


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La giunta slow di Pizzarotti perde un pezzo

Messaggioda franz il 22/06/2012, 8:19

Parma: Bufera sull'assessore all'Urbanistica. Via a 24 ore dalla nomina
La giunta slow di Pizzarotti perde un pezzo
La Rete al sindaco grillino: «Leggi i curriculum?»


PARMA - La giunta ha il passo della tartaruga, ma gli assessori sono sprint: nel fare un passo indietro. Roberto Bruni, architetto di 53 anni, non passerà alla storia per aver ridisegnato il profilo urbanistico di Parma, ma sarà sicuramente ricordato come l'assessore «più breve» nella lunga vita municipale della città ducale. A nemmeno 24 ore dalla nomina ricevuta dal sindaco grillino Federico Pizzarotti e poche ore prima di essere ufficialmente presentato alla città (l'appuntamento era per oggi), Bruni ha dovuto rinunciare all'incarico: ad affossarlo, il fallimento nel 2006 di un'azienda edile che faceva capo a lui. Una brutta botta per l'interessato. Ma soprattutto uno sgradevole scivolone per il sindaco Pizzarotti, 39 anni, volto copertina dei Cinque stelle dopo il trionfo elettorale di un mese fa: insediato la settimana scorsa, con tanto di fascia tricolore, il primo grillino a capo di una città capoluogo non ce l'ha ancora fatta a riempire tutte le caselle della giunta, non a caso ribattezzata «giunta slow o a rate», praticamente un caso unico in Italia.

Beffa nella beffa, la grana è partita online: da quella rete religiosamente considerata dai grillini una sorta di Verità Unica. A far emergere infatti che il neo-assessore all'Urbanistica, ai lavori pubblici e al patrimonio, Roberto Bruni, annunciato da Pizzarotti mercoledì con il solito video su Youtube, ha alle spalle un fallimento, con tanto di procedura chiusa definitivamente un anno fa dal tribunale di Parma, sono state le segnalazioni online di alcuni lettori ai giornali locali. Nulla era infatti scritto nel curriculum del neoassessore, pubblicato mercoledì dal Comune di Parma. Una delle mail-denuncia dice testualmente: «Ma il sindaco ha letto bene il curriculum del nuovo assessore Bruni? E lui ha fatto presente che ha alle spalle il fallimento della sua "Thauma Sas" a causa del quale tante famiglie ancora oggi piangono per aver perduto quanto investito con immensi sacrifici?».

Raccontano che Pizzarotti avesse un diavolo per capello. Anche perché, in un primo momento, lo stesso Bruni aveva candidamente affermato che il sindaco era a conoscenza della sua vicenda. A quanto invece trapela dalle stanze comunali, l'architetto durante i colloqui dei giorni scorsi con il primo cittadino avrebbe, sì, fatto cenno «a passate difficoltà finanziarie», ma, assicurano gli uomini di Pizzarotti, «in modo molto generico: se avessimo saputo come stavano le cose, non lo avremmo mai scelto e comunque a questo punto l'incarico è politicamente inopportuno, anche se dispiace sul piano umano». Silurato, insomma. Un caso analogo avvenne sempre a Parma nel 2004 quando il presidente della Provincia, il pd Vincenzo Bernazzoli, nominò assessore Michele Pagani, scoprendo poi che sullo stesso pendeva una richiesta di ammissione al concordato preventivo presso il tribunale di Parma. Pagani presentò le dimissioni, subito accettate da Bernazzoli. Ora la giunta Pizzarotti, alla quale mancava una sola casella per essere completata, torna a meno due: come nel gioco dell'oca.

Francesco Alberti 22 giugno 2012 | 7:38 www.corriere.it
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda Manuela il 22/06/2012, 8:54

La forza di Grillo è stata, a mio parere, l'aver puntato sui gruppi locali, più o meno autonomi ed impegnati sul territorio. Si poteva sperare che, al di là delle boutades del comico, fosse cresciuta una generazione che, una volta messa alla prova, sapesse dare risposte di governo innovative. Personalmente avevo fatto un'apertura di credito a questi giovani amministratori messi alla prova per la prima volta.
Lo spettacolo di Parma - fatto la tara dei problemi caratteriali dei singoli - è desolante e mi induce a riflessioni più generali sull'assenza nel nostro paese di una classe dirigente di ricambio. A ben pensarci non è strano. I partiti tradizionali hanno, da molti anni, ricambiato la classe dirigente (sia pur lentamente e faticosamente) sulla base della cooptazione di yes men aggrappati alle varie cordate dei dirigenti storici. Anche coloro - pensiamo a Civati, per esempio - più o meno svincolati dalle varie correnti, hanno dimostrato di non essere in grado di uscire dalla vecchia politica della cooptazioni, non intendono scalare alcunché, e attendono fiduciosi "il loro momento". Non parliamo della destra, dato che sappiamo benissimo in base a quali canoni Berlusconi abbia scelto le future classi dirigenti"!
Ma pare che una nuova classe dirigente non sia emersa nemmeno dal mondo dell'università, o delle imprese, o delle professioni... Probabilmente da troppo tempo hanno fatto carriera i raccomandati, i figli di questo e gli amici di quall'altro; nel frattempo i migliori, o non erano messi in grado di esprimere le loro qualità, o se ne andavano all'estero. Il fenomeno dell'emigrazione dei cervelli è stato messo sotto i riflettori in questi ultimi anni, ma ha inizio molti decenni fa, e, in maniera strisciante, ha depauperato delle migliori forze il nostro paese.
Capisco che a questo discorso si possono opporre molte eccezioni, che per fortuna ci sono, e che tutto è molto più complesso di quanto si possa esprimere in poche righe. Ma le difficoltà di Pizzarotti mi sembrano emblematiche di una situazione più generale... e non sono per niente consolanti, per chi si preoccupa del futuro, i ghigni di soddisfazione che provengono dalle file dello sconfitto PD.
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda franz il 22/06/2012, 9:02

Manuela ha scritto:Si poteva sperare che, al di là delle boutades del comico, fosse cresciuta una generazione che, una volta messa alla prova, sapesse dare risposte di governo innovative. Personalmente avevo fatto un'apertura di credito a questi giovani amministratori messi alla prova per la prima volta. Lo spettacolo di Parma - fatto la tara dei problemi caratteriali dei singoli - è desolante e mi induce a riflessioni più generali sull'assenza nel nostro paese di una classe dirigente di ricambio.

Ritengo che singolarmente possiamo trovare nelle nuove generazioni casi individui ma questo non vuole affatto dire avere una nuova squadra che sappia amministrare e tanto meno addirittura una "classe dirigente". Una squadra o una classe infatti non è l'insieme di singoli personaggi trovati su web o selezionati con un curriculum. Una classe dirigente si forma nel tempo (quando gruppi dirigono per almeno un decennio) e trascende la somma dei componenti. Il solo fatto che si sia selezionata la squadra chiedendo centinaia di curriculum dimostra che 1) la squadra non c'era; 2) la classe tanto meno. Quindi nessuna sorpresa.
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Re: M5S: parenti serpenti?

Messaggioda flaviomob il 22/06/2012, 9:28

Cara Manuela, per riporre la fiducia in un rappresentante politico bisogna valutare alcune premesse. Il Movimento 5 Stelle è ancora in una fase precoce del suo percorso e andrà valutato per come governerà Parma in questi cinque anni. Alcuni segnali, però, andavano colti già in precedenza: la presenza di una certa conflittualità tra Grillo e qualche esponente del Movimento che pretendeva di muoversi con una certa autonomia è un elemento oggettivo. Il tema dell'assenza di un riferimento politico forte è un altro fattore critico: non si può sostenere che destra e sinistra sono uguali o sono concetti superati dalla storia. Devi fare delle scelte e devi essere riconoscibile da chi condivide o contrasta queste stesse scelte. Abbiamo visto tante anime belle (?) sostenere il superamento storico delle barriere etc etc e poi allearsi coi leghisti o con i post fascisti. In effetti l'ultimo elemento oggettivo del blog di Grillo, da un paio d'anni a questa parte, è un certo spostamento verso il qualunquismo di destra, con interventi contro i diritti di cittadinanza ai figli di immigrati (che essendo nati in Italia sarebbe giusto ed opportuno che acquisissero alla nascita la cittadinanza italiana), battute dal sapore omofobo, generalizzazione nell'attacco a tutti i partiti quando sappiamo benissimo che Grillo per decenni ha partecipato alle feste de l'Unità realizzando anche incassi elevati.
Ciò premesso, la prova è nel budino e Parma è sotto i riflettori: se son rose, fioriranno...


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