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Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

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Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda franz il 10/06/2012, 9:18

Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

L'analisi dell'Istituto Cattaneo: messe a confronto le Regionali 2010 e le ULTIME Comunali
Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Quattro consensi su 10 arrivano da Lega e Idv E la diaspora del Carroccio supera quella del Pdl

ROMA - Ora, nel complesso meccanismo dei flussi elettorali indicativo del nomadismo da un partito all'altro, l'istituto Cattaneo di Bologna individua un contributo «pari a zero» del Pdl a vantaggio del grillino Federico Pizzarotti che, invece, ha messo il turbo grazie soprattutto ai voti scippati alla Lega e all'Idv. In altre parole, il caso Parma - secondo l'analisi curata da Piergiorgio Corbetta e Pasquale Colloca - evidenzia che il flusso diretto verso il Movimento 5 Stelle non è il frutto di una ferita sanguinante aperta nel partito di Alfano: su 100 elettori che nel 2012 hanno votato il grillino Pizzarotti, infatti, solo due anni prima (regionali del 2010) in 26 preferivano la Lega, in 18 l'Idv, in 7 il Pd. E zero il Pdl. A Parma, gli ex azzurri e la componente di An hanno puntato tutto sulle liste civiche (64 su 100), sulla conferma del voto al Pdl (21), sul centro sinistra (8), sull'astensione (7). Il disorientamento ha dunque provocato una mezza diaspora nel centro destra senza però alimentare il boom del Movimento 5 Stelle.

L'Istituto Cattaneo ha messo a raffronto le regionali del 2010 e il primo turno del 2012 - considerato «politicamente più pregnante» di quello con le comunali 2007 - e questa scelta non esclude che poi, al ballottaggio, molti voti di pidiellini delusi dalla pessima amministrazione di centro destra uscente siano finiti a valanga sul candidato di Beppe Grillo.
Prendendo in considerazione i risultati di Monza, Verona, Genova, Piacenza e Parma, il tasso di fedeltà degli elettori del Pdl sprofonda sotto il 50%, fatta eccezione per Piacenza (76): mentre a Monza su 100 elettori che nel 2010 avevano votato Pdl, ben 18 hanno addirittura scelto il candidato di centro sinistra, 12 si sono astenuti e 7 hanno indicato la Lega.
Al Carroccio, tuttavia, è andata peggio: fatto salvo il successo di Tosi a Verona - con un tasso di fedeltà del 96% - molti ex elettori leghisti si sono rifugiati (temporaneamente?) in casa del Movimento 5 Stelle (38 su 100 a Parma), in quella delle liste civiche (30) e in quella del centro sinistra (16). A Piacenza, poi, un quinto dell'elettorato leghista è confluito sul candidato di centro sinistra mentre il 17% si è fatto convincere dal Movimento 5 Stelle. In media il tasso di fedeltà degli elettori leghisti non ha superato il 40%. Eppure - osserva l'Istituto Cattaneo - «l'espressione del malumore dell'elettore della Lega verso il proprio partito è diversa da quello dell'elettore Pdl, nel senso che esprime un chiaro sentimento di protesta anti sistema: se si sommano i voti che dalla Lega sono andati al Movimento 5 Stelle e all'astensione, a Genova e a Monza si supera la metà dei voti in precedenza attribuiti alla Lega».

E se all'emorragia subita dalla Lega si somma quella sofferta dall'Idv, si arriva a un dato eloquente: «Quattro elettori attuali su 10 del M5S, due anni fa avevano votato Idv o Lega». Tutto ciò, insistono i ricercatori del Cattaneo, «a dimostrazione di una certa matrice comune alla base delle motivazioni politiche della prima Lega, quella di «Roma ladrona», e della prima Idv, quella di tangentopoli, e le nuove istanze del Movimento fondato da Beppe Grillo. A conferma di questa tendenza, dai flussi verso il M5S emerge l'importante contributo di elettori che nel 2011 si erano parzialmente sganciati dai partiti maggiori votando per «il solo candidato» presidente della Regione senza votare alcun partito o al massimo votando per liste minori che lo appoggiavano. «Questa componente - conclude il Cattaneo - vale mediamente un quinto del Movimento 5 stelle».

La diaspora degli elettori del Pdl, dunque, ha premiato a Genova e a Parma le liste civiche, la Lega Verona, l'astensione a Genova Piacenza e Monza: «Un elettorato, quello del Pdl, che sparpagliandosi in tutte le direzioni ha manifestato un comune disorientamento di base». Il Movimento 5 Stelle ha pescato con le sue reti anche nelle acque del Pd: a Genova, a Verona, a Piacenza e a Monza. Però l'attrazione fatale per i grillini l'hanno avuta, oltre a leghisti e dipietristi, i militanti della sinistra radicale. Grillo, poi, ha fatto breccia, unico caso, nel Pdl a Verona ma non a Parma, come invece si era creduto in un primo momento.

Dino Martirano
@dmartirano 10 giugno 2012 | 8:43 www.corriere.it
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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda flaviomob il 13/06/2012, 10:34

Io mi chiedo: un cittadino che legge di un parlamentare il quale, oltre ad essere impunemente assenteista, si dedica perfino al furto dei cellulari altrui... che cosa potrebbe finire per votare?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... no/259840/

On. Barbareschi ruba un telefono alle Iene. Ma i carabinieri non lo arrestano
Il deputato ex Pdl e produttore tv aggredisce una troupe che gli fa domande sui finanziamenti da parte della Rai. Distrugge una telecamera. E poi sottrae un telefonino con cui era stata ripresa la scena


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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda Iafran il 13/06/2012, 11:24

flaviomob ha scritto:Io mi chiedo: un cittadino che legge di un parlamentare il quale, oltre ad essere impunemente assenteista, si dedica perfino al furto dei cellulari altrui... che cosa potrebbe finire per votare?

(Risposta: nessuno, si astiene)

Gli italiani sono alla mercé di "lor signori".

In questo caso il parlamentare, prima di far valere la violazione della sua privacy, si doveva mettere a disposizione dei media, che sono chiamati a riferire sui loro rappresentanti per dovere (e, forse, per stima, sic!): una prassi normale nelle altre nazioni, in quella italiana solo per ... riceverne riverenze.
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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda franz il 13/06/2012, 12:34

flaviomob ha scritto:Io mi chiedo: un cittadino che legge di un parlamentare il quale, oltre ad essere impunemente assenteista, si dedica perfino al furto dei cellulari altrui... che cosa potrebbe finire per votare?

Dipende. Se votava per il PDL potrebbe (ma non è detto) decidere di cambiare voto. Se vota per altri (PD, IDV, SEL) non vedo perché dovrebbe cambiare voto. In effetti non capisco la domanda all'interno dle post che discute i flussi elettorali verso Grillo. Anche per quando ad aggressioni dalla stampa i grillini non sono da meno.
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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda flaviomob il 13/06/2012, 13:21

Quali grillini avrebbero aggredito la stampa? A parte gli attacchi verbali di Grillo, intendo.


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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda franz il 13/06/2012, 13:58

flaviomob ha scritto:Quali grillini avrebbero aggredito la stampa? A parte gli attacchi verbali di Grillo, intendo.

Basta googolare "grillo attacca stampa" e scorrere un po' di risultati. Non è certo l'unico. Ricordo che anche D'alema non scherzava. Ê una prassi consolidata nei leaders di un certo tipo.
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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda flaviomob il 13/06/2012, 23:51

Grillo accusa i giornalisti, in toto, di essere servi. Se ne assume la responsabilità.
Ma dove sono gli attacchi dei "grillini", cioè dei rappresentanti di M5S alla stampa?


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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda franz il 14/06/2012, 7:54

flaviomob ha scritto:Grillo accusa i giornalisti, in toto, di essere servi. Se ne assume la responsabilità.
Ma dove sono gli attacchi dei "grillini", cioè dei rappresentanti di M5S alla stampa?

A parte quelli verbali? Mah, di "spintoni" e risse ho letto piu' volte, anche se in questo i leghisti sono molto piu' famosi.
In generale è una prassi tipica dei movimenti che hanno un "padre-padrone" unico.
Ma a proposito di giornalisti e di grillini (e di chi cede a chi) mi sono imbattuto in questo, come notizia su L'inkiesta che poi rimandava ad un articolo del Secolo:

http://www.secoloditalia.it/stories/Pol ... w.facebook
Miracolo in Rai, spuntano i giornalisti “grillini”. Erano tutti di destra...
Luca Maurelli

«Propongo di costituire un gruppo “Cinquestelle Rai” dedicato ai cittadini e tutti i dipendenti e collaboratori della più grande azienda culturale del Paese, una risorsa immensa a disposizione di tutti ancora ingessata dalla politica». Firmato Leonardo Metalli, un giornalista che con la politica avrebbe poco o nulla a che spartire, se non fosse che fino a ieri era considerato l’uomo più vicino al direttorissimo più berlusconiano della storia, Augusto Minzolini, che lo aveva promosso vicecaporedattore ai tempi in cui il centrodestra era al governo e in Rai il Cavaliere era gettonatissimo, nel casellario politico.

Metalli, con un altro pupillo di Minzolini, Stefano Campagna, che in un “coming out” (come ama dire...) si dichiarò di destra e omosessuale contemporaneamente, è tra gli animatori del gruppo “Rai Cinque Stelle” composto dai grillini dell’ultim’ora che hanno scelto di agganciare il carrozzone del comico, non si sa mai. «Grazie ai cittadini il servizio pubblico ha ancora la possibilità di vivere una nuova stagione libera dalla partitocrazia e delle lottizzazioni selvagge e essere veramente a disposizione della collettività», prosegue Metalli nel suo editto “grillinesco”, al quale ha aderito a Saxa Rubra anche un altro storico giornalista di area destrorsa, Fabrizio Di Iorio, che si candidò alle ultime Regionali con la lista Polverini e a livello sindacale era stato il rappresentante della lista alternativa a quella di sinistra e oggi è consigliere di Stampa Romana anche grazie a una serie di rinunce che gli hanno spalancato la porta del sindacato.

“Il Movimento Cinquestelle, oltre al sistema politico, può e deve cambiare anche la Rai Radiotelevisione Italiana che credo tutti amino, nonostante le delusioni, e dove lavoro da oltre 20 anni con altri 12mila colleghi. Io mi occupo di spettacoli, sono inviato speciale al Tg1 e curo una rubrica di musica “Tg1 Note Musica al Telegiornale”, unica nel panorama televisivo Italiano, che ogni settimana lancia due nuovi talenti assolutamente fuori dagli schemi tradizionali...”, prosegue Metalli, tra spot politici e autoreferenziali.

È la conferma di un movimentismo politico che non tramonta mai, dalle parti di viale Mazzini e Saxa Rubra, e che fibrilla ancor di più ad ogni odore di svolta politica o all’indomani delle consultazioni elettorali. Con risposizionamenti che vanno quasi sempre da destra a sinistra, va ricordato. In tempi di incertezze politiche, tutto fa brodo, anche rappresentare il nuovo che avanza a botta di fotografie con Grillo su Facebook: il libro delle facce, di svariati materiali metallici e minerali, anche bronzei.

25.5.2012 Politica
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Re: Abbiamo un governo futurista.

Messaggioda pianogrande il 14/06/2012, 9:07

Solo i condannati in via definitiva e dal duemiladiciotto.
Ecco da dove vengono i voti per Grillo.
Dalle mosse suicide di questa massa di cadaveri che cercano di resuscitare.
Ormai il popolo la puzza la sente e il naso non se lo tura più.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Chi cede i voti anti-establishment ai 5 Stelle

Messaggioda Iafran il 14/06/2012, 9:14

franz ha scritto:È la conferma di un movimentismo politico che non tramonta mai, dalle parti di viale Mazzini e Saxa Rubra, e che fibrilla ancor di più ad ogni odore di svolta politica o all’indomani delle consultazioni elettorali. Con risposizionamenti che vanno quasi sempre da destra a sinistra, va ricordato. In tempi di incertezze politiche, tutto fa brodo,


C'è da aspettarselo ... in una nazione (madre) di gattopardi, il cui fine ultimo è quello di spremere coloro che non sono sul carro (dirigenziale).

Forse "le incertezze politiche" sono create proprio dalla presenza di questi personaggi "galleggianti" in ogni condizione.
Iafran
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