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SMS e terremoti

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

SMS e terremoti

Messaggioda flaviomob il 06/06/2012, 23:19

Dove finiscono i soldi degli SMS per i terremotati? In fondi per concedere prestiti

di Fabionews
Quando un cataclisma come il terremoto colpisce persone come noi il primo istinto è quello di aiutare e molti non possono far altro che donare un piccolo contributo in denaro. Un gesto ispirat dalle migliori intenzioni, ma sui risvolti del quale è meglio sapere di più…


http://www.webcontro.com/2012/06/dove-f ... per-i.html

La domanda che in molti si pongono è: dove finiscono questi soldi? La risposta potrebbe non piacere a molte persone che hanno deciso di donare. In realtà,
ad essere precisi, è impossibile conoscere la destinazione d’uso di quei soldi. Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L’Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l’idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese.

Come sono stati impiegati? La sorpresa è che per quanto chi dona immagina di fornire un aiuto immediato (l’idea è connaturata alla “modalità” di donazione, immediata) la realtà dei fatti è un’altra. Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo. Per farci cosa? Concedere prestiti a “tassi agevolati” a persone ed imprese coinvolte nel sisma.

Nessun “regalo”, quello che la gran parte dei donatori avrebbe immaginato, e per quanto siano “a condizioni vantaggiosissime” si tratta per sempre di un prestito da rimborsare. Fra l’altro dei 5 milioni di raccolti 470 mila euro sono stati utilizzati “per oneri riferibili alla gestione del progetto”, costi che (giurano i responsabili) sono “largamente insufficienti”. Si tratta ovviamente di un’iniziativa meritoria e gestita con la massima trasparenza, ma è certamente da sottolineare che quando gli italiani inviavano SMS subito dopo il 6 aprile mai avrebbero immaginato che i loro soldi sarebbero stati utilizzati (soltanto nel 2011) come fondi per concedere prestiti.

Prodotti di credito offerti
Credito solidale per famiglie: importo massimo 10.000 euro, durata massima 60 mesi, tasso IRS di riferimento +2,5% (tasso fisso per tutta la durata del finanziamento), nessuna spesa di istruttoria
Mutuo chirografario per imprese e cooperative: importo massimo 50.000 euro, durata massima 60 mesi, tasso IRS di riferimento +2,5% per durate superiori ai 18 mesi, Euribor a 3 mesi + 2,5% per durate inferiori ai 18 mesi (tasso fisso per tutta la durata del finanziamento), nessuna spesa di istruttoria
Anticipazione crediti per imprese e cooperative: importo massimo 50.000 euro, tasso Euribor a 3 mesi + 2,5% (tasso fisso per tutta la durata del finanziamento), nessuna spesa di istruttoria….leggi tutto l’articolo su http://www.etimedia.org/Microcredito-Ab ... l-31-marzo
Succederà lo stesso con gli SMS inviati al 45500 in questi giorni? Impossibile saperlo. Anche senza pensare male bisogna dunque chiarire un punto: i soldi donati via SMS non forniscono un aiuto immediato alle popolazioni e ci sono altri modi per rendersi utili fornendo assistenza ai terremotati. Sia chiaro: meglio donare che non donare, soprattutto perché la gestione del denaro afferisce sempre alla Protezione Civile, ma i termini vanno (in realtà “andrebbero”) chiariti…….vedremo.
http://www.fabionews.info/View.php?id=13648


Tratto da: Dove finiscono i soldi degli SMS per i terremotati?In fondi per concedere prestiti | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1x3B2ayoi
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Re: SMS e terremoti

Messaggioda ranvit il 07/06/2012, 10:08

Non avevo dubbi in proposito....per questo non ho mai fatto alcn sms.

Inoltre, questa "mania" di sollecitare tale tipo di donazioni, ormai diventato un continuo "elemosinare" mi puzza tanto anche di "farsi belli" da parte del circuito mediatico.

Non capisco tra l'altro perchè si debba ricorrere a "collette"....ci deve pensare lo Stato, se e quando ritiene di dover/poter intervenire.

Chi vuole fare donazioni le faccia personalmente e direttamente....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: SMS e terremoti

Messaggioda flaviomob il 18/06/2012, 8:36

Il Fatto Quotidiano -
Gira e rigira sono finiti alle banche i 5 milioni di euro arrivati via sms dopo il terremoto dell’Aquila sotto forma di donazione. E la loro gestione è stata quella prevista da qualsiasi rapporto bancario: non è bastata la condizione di “terremotato” per ricevere un prestito con cui rimettere in piedi casa o riprendere un’attività commerciale distrutta dal sisma. Per ottenerlo occorreva – occorre ancora oggi – soddisfare anche criteri di “solvibilità”, come ogni prestito. Criteri che, se giudicati abbastanza solidi, hanno consentito l’accesso al credito, da restituire con annessi interessi. I presunti insolvibili sono rimasti solo terremotati. Anche se quei soldi erano stati donati a loro. Il metodo Bertolaso comprendeva anche questo. È accaduto in Abruzzo, appunto, all’indomani del sisma del 2009. Mentre Silvio Berlusconi prometteva casette e “new town”, l’ex numero uno della Protezione civile aveva già deciso che i soldi arrivati attraverso i messaggini dal cellulare non sarebbero stati destinati a chi aveva subito danni, ma a un consorzio finanziario di Padova, l’Etimos, che avrebbe poi usato i fondi per garantire le banche qualora i terremotati avessero chiesto piccoli prestiti. E così è stato. Le donazioni sono confluite in un fondo di garanzia bloccato per 9 anni. Un fondo che dalla Protezione civile, due mesi fa, è stato trasferito alla ragioneria dello Stato. La quale, a sua volta, lo girerà alla Regione Abruzzo. E di quei 5 milioni i terremotati non hanno visto neanche uno spicciolo. Qualcuno ha ottenuto prestiti grazie a quel fondo utilizzato come garanzia, ma ha pagato fior di interessi e continuerà a pagarne. Altri il credito se lo sono visto rifiutare.
L’emergenza
Bertolaso, allora, aveva pieni poteri. Come capo della Protezione civile, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ma soprattutto nella veste di uomo di fiducia del premier Silvio Berlusconi. I primi soldi che Bertolaso si trovò a gestire furono proprio i quasi 5 milioni donati dagli italiani con un semplice messaggio del cellulare. Ma lui, “moderno” nella sua concezione di Protezione civile, decise che i milioni arrivati da tutta la penisola sarebbero stati destinati al post emergenza e alle banche, non all’emergenza. Questo aspetto non venne specificato al momento della raccolta, ma Bertolaso avevailpoteredidecidere a prescindere. Spedì poi un suo emissario alla Etimos di Padova, consorzio finanziario specializzato nel microcredito, che raccoglie al suo interno, attraverso una fondazione, molti soggetti di tutti i colori, da Caritas a Unipol.
I numeri
Quello che è successo in questi 3 anni è molto trasparente, al contrario della richiesta di donazione via sms che non precisò a nessuno dove sarebbero finiti i soldi. Nemmeno a un ente, la Regione Abruzzo che, paradossalmente, domani potrebbe usare quei soldi per elicotteri o auto blu. La Etimos, accusata nei giorni scorsi su alcuni blog di aver gestito direttamente il patrimonio, ci ha sì guadagnato, ma non fatica ad ammettere come sono stati usati i soldi: dei 5 milioni di fondi pubblici messi a disposizione del progetto dal dipartimento della Protezione civile, 470 mila euro sono stati destinati alle spese di start-up e di gestione del progetto, per un periodo di almeno 9 anni; 4 milioni e 530 mila euro invece la cifra utilizzata come fondo patrimoniale e progressivamente impiegata a garanzia dell’erogazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito aderenti. Intanto sono state 606 le domande di credito ricevute (206 famiglie, 385 imprese, 15 cooperative). Di queste 246 sono state respinte (85 famiglie, 158 imprese, 3 cooperative) mentre 251 sono i crediti erogati da gennaio 2011 a oggi per un totale di 5.126.500 euro (famiglie 89/551mila euro, imprese 153/4 milioni 233mila e 500 euro, cooperative 9/342mila euro). Infine 99 domande sono in valutazione (68 famiglie, 28 imprese, 3 coop).
Gli aiuti e le banche
Al termine dell’operazione quello che è successo è semplice: i soldi che le persone hanno donato sono serviti a poco o a niente. Non sono stati un aiuto per l’emergenza, ma – per decisione diBertolaso – la fase cosiddetta della post emergenza. Che vuol dire aiuti sì, ma pagati a caro prezzo. Le persone si sono rivolte alle banche (consigliate da Etimos, ovviamente) e qui hanno contrattato il credito. Ma chi con il terremoto è rimasto senza un introito di quei soldi non ha visto un centesimo. Non è stato in grado neppure di prendere il prestito perché giudicato persona a rischio, non in grado di restituire il danaro.
Che fine han fatto gli sms?
I terremotati sono stati praticamente esclusi. Se qualcosa hanno avuto lo hanno restituito con un tasso d’interesse inferiore rispetto agli altri, ma pur sempre pagando gli interessi. Chi ha guadagnato sono le banche, sicuramente, e la Regione Abruzzo che, al termine dei 9 anni stabiliti, si troverà nelle casse 5 milioni di euro in più. Vincolati? Questo non lo sappiamo. Ne disporrà come meglio crede, sono soldi che entreranno nel bilancio.
La posizione di Etimos
Fino a oggi, scoperto il metodo Bertolaso, il consorzio finanziario Etimos si è preso le accuse. Ma il presidente dell’azienda padovana al Fatto Quotidiano spiega che il loro è stato un lavoro pulito e trasparente. “Se qualcuno ha mancato nell’informazione”, dice il presidente Marco Santori, “è stata la Protezione civile che doveva precisare che i soldi erano destinati al post emergenza e non all’aiuto diretto. Noi abbiamo fatto con serietà e il risultato è quello che ci era stato chiesto”.

http://www.pinomasciari.it/?p=22633


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Re: SMS e terremoti

Messaggioda pianogrande il 18/06/2012, 9:48

Le banche arrivano dappertutto.
Ricordando un discorso appena fatto da un'altra parte, probabilmente, hanno paura che i soldi, senza di loro vadano alla deriva.
Non mi date del comunista (anche se non mi offendo) ma i padroni, a questo mondo, sono veramente un po' troppi.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: SMS e terremoti

Messaggioda Iafran il 19/06/2012, 1:35

ranvit ha scritto:Inoltre, questa "mania" di sollecitare tale tipo di donazioni, ormai diventato un continuo "elemosinare" mi puzza tanto anche di "farsi belli" da parte del circuito mediatico.

Non capisco tra l'altro perchè si debba ricorrere a "collette"....ci deve pensare lo Stato, se e quando ritiene di dover/poter intervenire.

Collette per i bambini abbandonati, per i viaggi della speranza, per le popolazioni africane, per la ricerca medica, per le malattie rare, per i nuovi e vecchi terremotati o alluvionati, etc ... sono ritornelli continui per arrivare al cuore delle persone (magari, con la complicità di immagini suggestive) e, soprattutto, alle loro tasche.
Ma, lo Stato si fa vedere solo per far pagare continuamente tasse, per tagliare diritti e servizi, per mantenere, insomma, una casta al potere?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... ie/267665/
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Re: SMS e terremoti

Messaggioda flaviomob il 26/06/2012, 23:53

TERREMOTO. Raccolta a quota 20,5 milioni

20 giugno 2012

Continua il monitoraggio delle donazioni da privati su Vita.it. Scarica il report in pdf

La cifra esatta della raccolta è 20.488.414 di euro. Il totale si riferisce ai fondi, di cui siamo riusciti, insieme ad Assif - Associazione Italiana Fundraiser, ad avere notizia, donati dai cittadini italiani per il terremoto dell’Emilia Romagna. In tutto, ad oggi, abbiamo censito oltre 20 raccolte fondi. Molte realtà però non stanno tenendo o non hanno ancora aggiornato la contabilità. Ve ne daremo conto nei prossimi giorni in un conteggio quotidiano.



Degli oltre 20 milioni di euro, 12.806.660 sono quelli “promessi” dalla Protezione civile attraverso gli sms solidali inviati al numero 45500 (il dato aggiornato qui). La raccolta verrà chiusa il 10 luglio 2012. La sottoscrizione sarà interamente devoluta alla popolazioni colpite dal terremoto. In base agli accordi con i gestori della telefonia mobile il numero verde rimarrà attivio sino al 26 giugno (a meno di proroghe). Questo è il canale istituzionale, il più “famoso” a cui però si sono affiancate, col passare dei giorni, tante altre iniziative di solidarietà promosse da realtà del non profit, del privato sociale, del’informazione e dell’impresa.

Ecco l’elenco aggiornato ad oggi, 20 giugno, alle 12.30:

Fondazione La stampa Specchio dei Tempi
Raccolti 204.560 euro che, come si legge sul sito «verranno presto impiegati nella ricostruzione e ristrutturazione di asili e scuole a Sant’Agostino, San Felice e Mirandola».

Tg5 – Il resto del Carlino
La raccolta che si appoggia a Mediafriends è già a quota 2.183.739,23 euro. La destinazione verrà decisa da un comitato che è ancora da nominare.

Corriere della Sera – TgLa7
La raccolta fondi legata alle due testate giornalistiche ha raccolto ad oggi 2.200.000 euro.

Croce Rossa Italiana
Il primo dato parziale è di 150.000 euro da cui però mancano le donazioni da conto corrente postale, che ci mettono più tempo ad essere trasferite.

Enel Cuore - Repubblica
Fino ad oggi hanno raccolto 200.000 euro che verranno ai terremotati emiliani individuando specifici progetti di utilità sociale a favore della popolazione più vulnerabile come famiglie fragili, anziani e persone con disabilità. Le donazioni potranno essere effettuate, fino al 31 luglio, tramite l'IBAN: IT54 Z030 6903 2646 1523 0152 638 - C/C intestato a Enel Cuore Onlus presso Banca Intesa San Paolo

Anmvi (Associazione Nazionale Veterinari Italiani)
Le donazioni ancora non è chiaro a quanto ammontino. La base, messa a disposizione per le emergenze dall’associazione però ammonta a 10.000 euro.

Save the Children
220.000 euro donati al Fondo emrgenze istituito dall’associazione. Verranno spesi per il coinvolgimento dei bambini in attività ludico-educative nelle zone del terremoto.

Ibo Italia
Sono di 11.455 euro le donazioni sul conto corrente aperto dall’associaizone presso Banca Prossima da destinare alla ricostruzione.

Caritas
I primi soldi arrivati dalla colletta nazionale promossa Conferenza Episcopale Italiana sono 1.400.000 euro

Regione Emilia Romagna
La raccolta isituzionale della Regione , tramite conto corrente, ha raccolto sino ad ora 1.102.000 euro. Donati da 3.051 persone di cui il 3% aono stranieri.

In allegato una galleria fotografica del lavoro dei volontari in Emilia Romagna e il Report Donazioni in Pdf

http://www.vita.it/news/view/120942


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