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Evasi 490 milioni

MessaggioInviato: 26/05/2012, 11:28
da flaviomob
Evasione fiscale: 490 miliardi di bottino

Il 31,1% della ricchezza prodotta intascato da evasori e criminalità. Lo dice Bankitalia. Silenzio dei partiti, delle istituzioni e di tutta l'informazione.



di Elio Veltri

Nei giorni scorsi Bankitalia ha pubblicato le conclusioni di uno studio affidato agli economisti Guerino Ardizzi dell'Istituto, Carmine Petraglia dell'Università della Basilicata, Massimo Piacenza e Gilberto Turati dell'Università di Torino. Il Sole 24 Ore ha commentato lo studio con queste parole: "Bankitalia alza il velo su un tesoretto di 490 miliardi. Il valore è da capogiro". Bankitalia conferma i dati di due documenti precedenti (Ruffolo, Veltri, Archibugi e Masneri del 2010 e Ruffolo, Veltri e Zanda del 2012) presentati in distinte conferenze stampa al Senato e non possiamo che compiacercene. Le conclusioni del lavoro degli economisti incaricati da Bankitalia sono le seguenti:

a) L'economia sommersa (da evasione fiscale + criminale) vale circa 480-490 miliardi di Pil e cioè il 31,1% della ricchezza prodotta, così suddivisi: 290 miliardi, pari al 18,5% dovuti all'evasione fiscale e contributiva e circa 187 miliardi, pari al 12,6%, all'economia criminale. La ricerca ha riguardato gli anni 2005-2008. Per quanto riguarda l'economia criminale, sono stati esaminati traffico di droga e prostituzione, in 91 province. Secondo gli economisti tra il 2006 e il 2008 l'economia " non ufficiale" è aumentata di 6,5 punti percentuali: il sommerso da evasione 3,5 punti in più e quello riferito all'economia criminale 3 punti.

b) Nel 2004 il totale era di 24,6 per cento del Pil. Quindi, in quattro anni si è verificato un bel salto in avanti, nonostante tutte le dichiarazioni trionfalistiche sull'efficacia della lotta alla mafia, in parte dovute all'ignoranza e in parte alla malafede per evitare di dichiarare il fallimento della stessa.

c) Dopo 4 anni, i dati devono essere rivisti per due ragioni: dal 2008 la crisi economica è peggiorata e quindi è aumentata la quantità di economia che si è inabissata per sottrarsi ai controlli dello Stato. Già nel settembre del 2010, infatti, uno studio di Confindustria al quale ha lavorato un gruppo di esperti coordinati da Luca Paolazzi, iniziava con queste parole: "C'è una parte dell'economia italiana che non ha subito recessione: il sommerso" e valutava il sommerso da evasione 20% del Pil. Quindi un punto e mezzo in più rispetto allo studio di Bankitalia. Per quanto riguarda l'economia criminale si deve sottolineare che la prostituzione non è certo la seconda voce di reddito, dopo la droga, dal momento che, ad esempio, la nuova frontiera delle mafie è il gioco legale e clandestino.

E' davvero sconcertante il silenzio che ha accompagnato la studio di Bankitalia. Silenzio dei partiti e delle istituzioni e silenzio di tutta l'informazione televisiva, radiofonica e della grande stampa, escluso Il Sole 24 Ore. Eppure anche un bambino capisce che questo è il vero buco nero del paese e che non si può parlare della crisi e di economia come si fa in ogni ora del giorno ignorando che un terzo della ricchezza prodotta sfugge a qualsiasi controllo dello Stato.

In questo contesto nessuno che abbia qualche responsabilità politica e istituzionale si pone il problema gigantesco dei beni delle mafie italiane, confiscati per il 5-6%, inutilizzati per il 70-80 per cento e venduti per lo zero per cento. Neanche il governo Monti. Perché se lo facesse, di fronte ai dati confermati da Bankitalia, avrebbe dovuto chiedere la convocazione del Parlamento e aprire un dibattito da concludere con un programma di interventi rapidi. Gli stessi, contenuti nella nostra proposta di legge di iniziativa popolare.

In più, avendo Monti acquisito in poco tempo grande prestigio internazionale, dovrebbe temere che, di fronte all'inerzia e ai scarsi risultati, qualcuno tra i patners europei interpretasse la montagna di economia sommersa e criminale come aiuti di Stato, proibiti dai trattati e dalle direttive europee. Noi vogliamo che si dica la verità e si affronti il problema in Europa.

http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... di-bottino

Re: Evasi 490 milioni

MessaggioInviato: 27/05/2012, 18:41
da franz
Sono dati sconcertanti in molti sensi.
Ok, le cifre fanno impressione ma anche i termini usati per raccontarli non sono da meno.
Si parte da un numero grande, per fare colpo: 490 miliardi (non milioni). Importo che si divide il 2 parti (290 + 187) che già subito scopriamo fare 477 e non 490.
I 290 miliardi non sono "evasione fiscale" ma il sommerso (quindi l'imponibile evaso). Con una pressione fiscale del 45% possiamo a naso indicare che l'evasione fiscale e contributiva è il 45% di 290 miliardi. Quindi 130 miliardi. Non sono bruscolini ma non sono neanche 490 miliardi. E gli altri? I 187 miliardi legati ad attività criminale non sono naturalmente "evasione" perché cio' che è illegale non puo' essere tassato e non sono menneno "ricchezza prodotta" perché dietro raramente c'è valore aggiunto (e quindi produzione). Se rubano l'auto, se rubano in casa o in banca o per strada, se chiedono il pizzo o altre forme di estorsione (anche politica) non è "produzione di valore aggiunto". Non è "produzione di ricchezza" ma è trasferimento di ricchezza. Se producono e/o spacciano droga, non è evasione.
Abbiamo quindi che un 18,5% di ricchezza realmente prodotta viene nascosta al fisco ed un altro 12.6% viene tolta (rubata) a chi ha prodotto ricchezza (oppure ha ricevuto una ridistribuzione legittima) per essere data al ladro ed alla sua organizzazione o sono frutto di attività illegali, che non potrebbero mai essere tassate.
Alla fine solo il 26% della cifra indicata è vera evasione, il che non è poco ma mi fa capire che chi lancia simili notizie gonfiate (in questo caso elio veltri) non ci capisce tanto e non lo vedrei volentieri a fare il ministro delle finanze.

Re: Evasi 490 milioni

MessaggioInviato: 28/05/2012, 14:53
da flaviomob
Ft: «Evasione fiscale e lavoro sommerso»
I mali dell'Italia secondo l'Unione Europea
La Commissione Europea: «Il governo non ha fatto abbastanza per recuperare le tasse non pagate»


MILANO - La premessa: il governo Monti ha ottenuto significativi progressi in ambito economico. L'accusa: non «ha ancora fatto abbastanza sul fronte dell'evasione fiscale e del lavoro nero». In prima pagina sul Financial Times, il Sancta Sanctorum del giornalismo finanziario mondiale, l'atto di accusa all'Italia sommersa, secondo un report della Commissione Europea anticipato dal corrispondente da Bruxelles Peter Spiegel.
IL REPORT - Ventinove pagine - scrive dalle colonne del prestigioso quotidiano anglosassone - di analisi dettagliate sullo stato dell'economia italiana accusata di bassa crescita e produttività stagnante. Alle quali sarebbero allegate sei pagine di raccomandazioni, soprattutto in tema di evasione fiscale. "Still insufficient progress has been made in improving the recovery of unpaid taxes". Non serve un traduttore esperto per comprendere laddove l'azione politica di Monti si sia impantanata, al netto del decreto "Salva Italia" e dei tentativi di rimettere in carreggiata il Paese con la tanto auspicata fase 2. Il sommerso e la significativa evasione fiscale inciderebbero sulle finanze pubbliche, impoverendo le misure del governo e di fatto non innescando la crescita capace di rilanciare l'occupazione. I tentativi - seppur meritori - di aggredire la spesa pubblica improduttiva, su cui sta lavorando alacremente il super-commissario Bondi e il piano da 100 miliardi di euro per le infrastrutture di stampo keynesiano evocato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, non sortirebbero gli effetti sperati se sul fronte dell'evasione fiscale non si raggiungono i target dalle grandi economie avanzate

Fabio Savelli

Corriere.it

Re: Evasi 490 milioni

MessaggioInviato: 28/05/2012, 15:10
da franz
flaviomob ha scritto:La Commissione Europea: «Il governo non ha fatto abbastanza per recuperare le tasse non pagate»

Vero. Una cosa è annunciare, come i governi passati, di aver scoperto evasione per "tot" (in realtà di aver scoperto imponibile evaso) per una certa cifra, altra cosa è ricuperare effettivamente quelle cifre all'erario. E in modo stabile.
Il problema infatto non è solo scoprire il sommerso è ma è piu' concretamente ricuperare le somme evase.
E in 6 mesi non è che si possa fare molto di piu' rispetto a quanto non fatto, con vari condoni e scudi, in 20 anni.