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Il sindaco festeggia, sbuca la pistola:
impazza foto di Stefàno armato|Audio
L'immagine pubblicata su un quotidiano locale
Dopo la vittoria al ballottaggio sul candidato Cito

Il sindaco durante i festeggiamenti (di Il sindaco durante i festeggiamenti (di
TARANTO - I mortaretti fatti esplodere per strada, per festeggiare la vittoria, non li ha graditi, Ezio Stefàno. E tuttavia al suo comitato elettorale in via Principe Amedeo, ai festeggiamenti per la riconferma a sindaco di Taranto, si è presentato con fondina e pistola.

IL SINDACO - «Sono passato di là soltanto per pochissimi minuti e per invitare tutti a non festeggiare, visto che a Brindisi si stavano celebrando i funerali di Melissa Bassi. Sono stato lì per pochi secondi». In quel gigantesco bailamme formatosi nell’angusto locale abitualmente utilizzato come sede di Sds, il suo movimento politico, stretto tra l’attrezzatura sistemata lì da ben due emittenti per le rispettive dirette televisive e la folla, districandosi tra le urla di giubilo dei militanti e le richieste di commenti da parte dei cronisti, Stefàno come accade in queste circostanze, si è scatenato, ha saltato, ha sollevato le braccia in segno di vittoria e dispensato baci e pacche sulle spalle a chi l’ha sostenuto.

SPUNTA L'ARMA - In tutto questo movimento, spunta la pistola, ben ancorata, assicura lui e per la quale il sindaco il porto d’armi da trent’anni. Per difesa personale. Fotocamere e telecamere immortalano Stefàno che festeggia e la sua pistola. Stefàno non è il primo sindaco armato di Taranto. Mentre sul web si scatena la polemica sull’opportunità, per l’appena rieletto sindaco, di presentarsi davanti alle telecamere con la pistola nella cintura, qualcuno ricorda quando fu l’ex sindaco ed ex parlamentare Giancarlo Cito (oggi in galera per diverse condanne passate in giudicato) ad agitare un’arma. E a suscitare un’ondata di sdegno. «Non c’è da far paragoni tra me e Cito – risponde seccato Stefàno -. Io ho una pistola soltanto per difendermi. Sono stato minacciato, anche di recente, perché rinunciassi a correre per la riconferma a sindaco, ma non mi sono fatto intimorire. Io non ho mai fatto del male a nessuno. Né ho mai inteso farlo. Ma avendo rinunciato alla scorta, avrò almeno il diritto di difendermi?».

Adriana Logroscino22 maggio 2012

Cominciamo bene.
E' il caso di chiedere subito le dimissioni? Per me si.
Che sia un'altra perla dell'IdV? Ma dove va a pescarle.

Io credo alle parole di Stefàno, una persona seria e giudiziosa, subentrato al Comune per risanare il crac economico della giunta di Rossana Di Bello (FI).
Le sue parole sono sostenute da una storia personale di tutto rispetto, che parla di onestà professionale e di solidarietà.
Ha rinunciato alla scorta (per non gravare sui contribuenti) in un ambiente sociale molto particolare.
E' intervenuto alla sede del comitato elettorale "per pochissimi minuti e per invitare tutti a non festeggiare, visto che a Brindisi si stavano celebrando i funerali di Melissa Bassi" e reagisce con sdegno ai facili paragoni con personaggi politici precedenti: «Non c’è da far paragoni tra me e Cito – risponde seccato Stefàno -. Io ho una pistola (con regolare porto d'armi da 30 anni) soltanto per difendermi. Sono stato minacciato, anche di recente, perché rinunciassi a correre per la riconferma a sindaco, ma non mi sono fatto intimorire. Io non ho mai fatto del male a nessuno. Né ho mai inteso farlo. Ma avendo rinunciato alla scorta, avrò almeno il diritto di difendermi?».
Ho visto i toni adoperati dai suoi principali avversari politici in questa campagna e c'era ... da indignarsi.
Andiamoci piano a chiedere le dimissioni prima di sapere i fatti: non si può fare un unico fascio dei personaggi politici.

Bene, penso che non siano tutti contenti quelli che l'hanno votato.
Io non l'avrei votato certamente. Minimo è un comportamento censurabile, immaginiamoci per un momento se fosse stato di un'altra parte politica. Massacrato.

Vorrei ricordare che dall'altra parte "politica" ... ci sono quelli che si censurerebbero ma che vengono eletti ad occhi chiusi (e coi quali si va a braccetto).
Se non ci fosse stato il coraggio di Stefàno (SEL), ho i miei dubbi che Taranto sarebbe risorta dopo il crac della giunta dell'ex sindaco più bello d'Italia (Di Bello Rossana, naturalmente) e dopo le amministrazioni Cito (padre), condannato per tangenti.

Un sindaco che porta la pistola per difendersi???

A casa....subito!!!

ranvit ha scritto:Un sindaco che porta la pistola per difendersi???

A casa....subito!!!

... e un futuro presidente del consiglio che la espone con soddisfazione sulla scrivania?
Naturalmente il clima politico e sociale che stiamo vivendo è inquietante per tutti ... o qualcuno pensa che siano rose e fiori le vicende di quelli che non appartengono o non vogliono appartenere alla casta?
Io penso che il sindaco Stefàno sia il primo a rammaricarsi del suo comportamento e non penso che si serva di qualche mezzo per imporre la sua volontà ... come altri che adoperano armi o esplosivi.
Il clima è inquietante non a caso.
Dietro l'angolo (o in un cassonetto, in una banca, in un ministero) non immaginiamo proprio cosa possiamo trovare ... come cittadini e ... come elettori!

matthelm ha scritto:Cominciamo bene.
E' il caso di chiedere subito le dimissioni? Per me si.
Che sia un'altra perla dell'IdV? Ma dove va a pescarle.

Perché IDV? Io qui leggo che è di SEL. http://intoccabili.wordpress.com/2012/0 ... ielezione/
Tutto regolare se uno (normale cittadino) ha il porto d'armi ed è autorizzato a portare la pistola ovunque tuttava non è lecito a mio avviso nelle manifestazioni pubbliche e per un politico. Chissà se la porta anche in sezione?

Hai ragione pensavo fosse dell'Idv (chissà dove l'ho letto) ...sai i precedenti.
Come sai per me cambia poco.

Sono d'accordo con Iafran. Una persona che subisce minacce di morte dalla malavita ha diritto di difendersi. Anche se farebbe meglio a non rinunciare, comunque, alla scorta. Quelli sono soldi pubblici sacrosanti, spesi bene.