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Disabilità, diritti e tagli

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 13/05/2012, 11:11

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La Rete dei diritti

di Franco Bomprezzi

E’ una buona notizia quella che viene da Roma. Una manifestazione nata dal tam tam della Rete, fortemente voluta da singole persone, soprattutto genitori e familiari di persone con disabilità grave, viene realizzata liberamente, e diventa quasi una festa, e comunque un’occasione di incontro e di pressione sui temi che più stanno a cuore a tutti. La parola d’ordine è semplice: “Diritti”.

In passato altre manifestazioni, non guidate dalle grandi associazioni, avevano assunto il tono della protesta urlata, della ricerca di effetti speciali, accentuando i toni e le parole, ma anche i gesti e la scelta dei luoghi. Ieri no, la giornata estiva ha sicuramente favorito una partecipazione numerosa, che rivela comunque uno sforzo organizzativo non indifferente. Non è così semplice, infatti, muovere centinaia di persone con disabilità “vera”, in sedia a rotelle o con difficoltà intellettive, o sensoriali, e portarle nel cuore della Capitale, di sabato mattina.

Al di là dei singoli contenuti e delle richieste, è il segno di una grande ansia, di una paura diffusa, che nasce dalla constatazione che i tagli al welfare, ma soprattutto gli annunci di ulteriori tagli, potrebbero mettere in ginocchio le famiglie, che in ultima analisi si rivelano ancora il punto di riferimento fondamentale per garantire la cura e l’assistenza delle persone con disabilità.

E’ curioso che questo avvenga proprio quando probabilmente i coordinamenti nazionali delle associazioni, Fand e Fish, stanno per portare a casa risultati non indifferenti dai tavoli di consultazione con il Governo. A quel che è dato sapere, ad esempio, l’indennità di accompagnamento dovrebbe essere definitivamente al sicuro, e non legata al reddito. C’è dunque sicuramente una distanza, anche abbastanza considerevole, tra il lavoro di pressione e di confronto, che si svolge in modo più delicato e perfino riservato, e le paure che invece vengono vissute, comprensibilmente, da chi non ha esitato a scendere in strada.

C’è sempre il rischio che un movimento magmatico e in parte “liquido”, che vive soprattutto su Facebook, senza leader dichiarati, venga utilizzato politicamente, come pare di intuire dalle dichiarazioni dell’assessore regionale al welfare del Lazio, una regione nella quale i tagli ai servizi, alle cooperative, ai progetti, sono ben noti e pesanti, e dunque forse un ascolto silenzioso sarebbe stato più opportuno e serio.

Ma anche il mondo della disabilità, evidentemente, sta vivendo in pieno l’ondata del rifiuto della politica, e non è un caso se ieri si è verificata una saldatura sul campo fra la manifestazione romana e il movimento degli indignati. Anche sul web, del resto, il confronto è aspro e risente di una evidente difficoltà a discernere le notizie certe dalle voci, le norme vere dalle proposte.

Il fatto è che ognuno, giustamente, fa i conti con la propria realtà personale e con il bilancio familiare, che è più intuitivo dei complessi conteggi dell’Isee, ossia l’”indicatore della situazione economica equivalente”. E la confronta con una idea di futuro che non si riesce a immaginare, se non a tinte fosche.

Al Governo, ora, spetta il compito di dare risposte semplici, chiare, comprensibili a tutti. Subito. Prima che la protesta si trasformi in rabbia, o imploda in disperazione.

(il Corriere)


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 25/05/2012, 23:40



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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda franz il 26/05/2012, 8:22

A me invece l'idea della Fornero pare giusta.
In Svizzera ogni lavoratore paga circa l'1% sulla busta paga per alimentare un fondo assicurativo obbligatorio che serve sia alla disabilità sia all'invalidità (per tutti, non solo dei lavoratori). In ogni caso che siano tasse o trattenute assicurative obbligatorie, qualcuno deve pagare per le doverose prestazioni da erogare a chi ne ha bisogno.
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Ratto per mille

Messaggioda flaviomob il 26/05/2012, 10:59

Il furto (statale) del cinque per mille: disonesto ed immorale.

http://www.vita.it/news/view/120481

5 PER MILLE. Lo chiameremo 4 per mille

Amara sorpresa facendo i conti sulle dichiarazioni del 2010

In un articolo del Sole24 ore di oggi, Valentina Melis fai i conti sul 5 per mille sui redditi 2009 per arrivare a scoprire che in realtà senza nulla comunicare, lo Stato ha sforbiciato la quota spettante ai destinatari, trasformandola in un 4 per mille. Della cosa si era accorto settimana scorsa Carlo Mazzini sul sito quinonprofit.it

Secondo i conti fatti dal Sole, oltre 16 milioni di contribuenti italiani avrebbero devoluto nel 2010 per i redditi 2009 parte delle proprie imposte per un totale di 463 milioni di euro; essendoci in cassa poco più di 380 milioni, qualcuno avrebbe deciso di corrispondere quest’ultima cifra complessiva agli enti beneficiari, tagliando di ben 80 milioni quell’espressione di volontà di così tanti cittadini chiamata ormai impropriamente “5 per mille”.

Nel 2009, nonstante la crisi, il gettito Irpof era aumentato dello 0,2% rispetto all'anno precedente. Ma i singoli ministeri si sono trovati cifre decuratte per erogare il 5 per mille: il ministero del Lavoro (competente per gli enti di volontariato e per le Onlus) avrà 253,5 milioni invece dei 300 spettanti. Per fare qualche esempio delle ricadute: L'Airc che ha avuto 150mila firme in più rispetto all'anno precedente, avrà 6milioni in meno dal 5 per mille. Altro esempio quello della Lega del Filo d'Oro, che pur passando da 119.848 scelte contro le 116.859 del 2009, si trova a ricevere 450mila euro in meno. «È un fatto grave”», ha commentato Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d'Oro. «Gli enti non profit impegnano risorse in progetti pluriennali e ora non hanno più alcuna certezza sui fondi. Ci mobiliteremo per il rispristino delle quote che si spettano». Alza la voce anche don Luigi Ciotti: «È gravissimo che lo stato non rispetti le scelete dei contribuenti sul 5 per mille. Così si tagliano le risorse destinate anche ai servizi sociali e all'assistenza».

Commenta Carlo Mazzini: «Oltre all’invito di leggere bene l’articolo, perché il nostro primo dovere di cittadini è essere informati prima di stracciarci le vesti, trovandoci di fronte ad una palese ingiustizia, dobbiamo chiederci cosa è opportuno fare».

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AbnhrpfF

Il sacrificio sbagliato chiesto al non profit

In periodi di crisi, lo Stato può chiedere sacrifici ai cittadini e imporre un freno alle spese, si sa. L'importante, però, è la chiarezza su quali risorse si tagliano, e sul modo: aver imposto un tetto di 383 milioni al 5 per mille dell'Irpef per il 2010, mentre oltre 16 milioni di contribuenti, ...
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/IJcWQ


QUI http://www.vita.it/news/view/120588 LA PETIZIONE


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda Iafran il 26/05/2012, 16:16

flaviomob ha scritto:Secondo i conti fatti dal Sole, oltre 16 milioni di contribuenti italiani avrebbero devoluto nel 2010 per i redditi 2009 parte delle proprie imposte per un totale di 463 milioni di euro; essendoci in cassa poco più di 380 milioni, qualcuno avrebbe deciso di corrispondere quest’ultima cifra complessiva agli enti beneficiari, tagliando di ben 80 milioni quell’espressione di volontà di così tanti cittadini chiamata ormai impropriamente “5 per mille”.

Si delibera di distribuire il 5 per mille sui redditi (463 milioni di euro), poi si distribuiscono 380 milioni (il 4 per mille) che sono in cassa, quando saranno a disposizione gli 83 milioni (oggi mancanti) succederà che qualcuno penserà di porli alle "finanziarie" estere così attive ad investire (a loro nome) le somme a disposizione di questi lesti approfittatori legali ... sugli esempi degli oculati "tesorieri", che si sono fatti conoscere bene ultimamente.
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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 27/05/2012, 14:49

...

Qual è il contributo dello Stato alla dignità della persona disabile? Ecco qualche dato (fonte Finanziaria 2011): cancellato lo stanziamento di denaro per garantire livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti. Cancellato lo stanziamento di denaro per il fondo servizi infanzia. Previsioni di taglio di circa il 45% nel 2013 per lo stanziamento di denaro per il fondo per le politiche della famiglia. Ancora previsioni di taglio al 20% nel 2013 per il fondo politiche giovanili. Ancora tagli di circa il 60% previsti per il 2013 al fondo affitto che consente al disabile di ricevere un contributo sulle spese di locazione casa.

E solo 44,6 milioni di euro, per il 2013, al fondo per le politiche sociali (nel 2008 erano 929,3 milioni di euro!). Praticamente una programmata fine delle politiche sociali (agevolazioni a genitori di handicappati, assegni di maternità, assegno ai nuclei familiari) entro una scadenza di nemmeno 5 anni. Una rivoluzione contro i disabili, la famiglia, i giovani, contenuta in Finanziarie che hanno la forma di Legge di Stabilità, ma la sostanza di macelleria sociale, dove i diritti e la dignità dei disabili e dei ceti bisognosi vengono fatti a pezzi. E non è ancora finita: dopo l’IMU a carico degli anziani disabili ricoverati o assistiti da un parente, ma non per le fondazioni bancarie. Oltre il ticket sanitario per diabetici, incontinenti, e intolleranti al glutine. Dopo il taglio dell’assistenza per i ciechi, arriva anche la decurtazione della pensione sociale e dell’assegno di accompagnamento sulla base di una rivalutazione dei parametri ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). Il governo Monti infatti, alla disperata ricerca di denaro, ha affidato al Ministero del Welfare il compito di aggiornare i parametri ISEE, a favore delle casse statali ovviamente.

...



Tratto da: “Giochi senza barriere” e gli ostacoli di un Stato che taglia i fondi ai disabili. Anche i parametri ISEE rivisti a favore delle casse statali. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1w4disqKc
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 28/05/2012, 1:21

http://blog.vita.it/francamente/2012/05 ... a-fornero/

La bonus-malus di Elsa Fornero
di Franco Bomprezzi


Finanza creativa. La parola d’ordine tremontiana vive una nuova stagione entusiasmante. Di settimana in settimana assistiamo a nuove spavalde proposte di riforma del welfare. L’ultima in ordine di tempo è uscita dalla loquace bocca di Elsa Fornero, in perenne videoconferenza su qualsiasi tema. Il suo ologramma è apparso infatti nel cuore della Fiera di Milano, durante un convegno su assicurazioni e disabilità, all’interno della bella e incolpevole manifestazione Reatech. Non c’ero, a quel convegno, e dunque mi limito a riportare le frasi diffuse dalle agenzie: “Sia il privato che lavora per il profitto sia il volontariato no profit sono necessari per superare i vincoli di risorse. Il privato, in più del pubblico, possiede anche la creatività per innovare e per creare prodotti che aiutino i disabili. La sinergia tra pubblico e privato va quindi rafforzata”. I prodotti di cui si parla sarebbero quelli assicurativi. Infatti la Fornero ha aggiunto: “Per evitare accuse di raggiro o frodi, il ruolo pubblico dovrebbe dare credibilità inserendosi nella relazione tra la persona e il mondo assicurativo. C’è bisogno di innovazione finanziaria e creatività”.

Ora io cerco di capire tutto. La Fornero viene invitata a parlare a un convegno voluto dalle compagnie assicuratrici e dalla insospettabile Fondazione Cariplo. Non potendo essere presente il ministro manda un suo contributo a tema, e qui è difficile capire se sia stato preparato da qualche solerte funzionario ministeriale oppure se sia davvero un parto di suo pugno. La tecnica della video-intrusione non consente in ogni caso chiarimenti, domande, interlocuzione. Viene calata dallo schermo come un grazioso dono, e dunque potremmo anche incorrere in un clamoroso caso di processo alle intenzioni. Tanto più che al momento non ci risulta alcun disegno di legge, o proposta concreta, che ci autorizzi a immaginare, nel breve periodo, una conversione del sistema di welfare per le persone con disabilità dall’attuale struttura a carico del servizio sociosanitario pubblico a una forma di partecipazione diretta alla spesa da parte delle famiglie, costrette non si sa come a stipulare polizze assicurative.

Fatto sta che proprio mentre il mondo delle persone con disabilità è in grande fermento per i tagli vecchi e nuovi, e per le ipotesi, sia pure parzialmente smentite, di modifica dei criteri di attribuzione dell’indennità di accompagnamento ai fini dell’accertamento del reddito, ecco arrivare quest’altra perla, che sicuramente la dice lunga sulla intenzione del Governo, come minimo, di procedere quanto prima ad un ulteriore ridimensionamento della spesa in questo settore.

Scrive la Fish, federazione italiana per il superamento dell’handicap: “A chi giova invece questa prospettiva oltre che allo Stato? Sicuramente il giro d’affari per le Compagnie assicuratrici è notevolissimo e, in periodo di crisi, un vero toccasana. Nuovi introiti e nuove prospettive anche sul fronte immobiliare. Tradiscono l’attesa le stesse parole della Fornero: “Qualche volta le persone anziane si trovano intrappolate in una casa che costa troppo e hanno difficoltà ad ottenere aiuti”. Un patrimonio immobiliare che fa gola a molti. “Sono dinamiche e logiche che, ovviamente, non ci appartengono – commenta il presidente Pietro Barbieri – ma che rischiano di stritolare ogni prospettiva di reale inclusione sociale o di condizionarla al censo, al patrimonio, all’età più che ad un diritto costituzionale e, prima ancora, umano”.

Già. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come teorizzava il sagace ed esperto Giulio Andreotti. E allora potremmo anche immaginare una bella polizza bonus-malus per le persone con disabilità: il premio base è una cifra x, che ogni anno viene rivista in aumento se si deve ricorrere ad esempio a un ricovero in una struttura residenziale o riabilitativa, oppure a una riduzione, se la persona invece di peggiorare riesce a cavarsela, a sopravvivere senza bisogno di bussare a denari pubblici. Ognuno girerà con il certificato di assicurazione infilato nello schienale della sedia a rotelle, e già che ci siamo potremmo anche prevedere un bollo, da pagare ogni sei mesi. I vigili urbani saranno autorizzati a multare i disabili che si muoveranno autonomamente, senza poter documentare il pagamento dell’assicurazione. L’indennità di accompagnamento sarà trasformata in una lotteria, alla quale si parteciperà attraverso l’estrazione casuale del numero della polizza. Il nuovo gioco si chiama “Handicap for life”. E si conclude con la morte, o con la miracolosa guarigione, sancita ovviamente dall’Inps.

Mi raccomando: non prendetemi sul serio. Soprattutto non venga in mente al ministro Fornero di prendere spunto dalle mie fantasie. Meglio prevenire, non si sa mai.


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 31/05/2012, 15:40

Una riflessione su come viene vissuto il terremoto di chi è impossibilitato, semplicemente, a scappare...

http://invisibili.corriere.it/2012/05/3 ... nvisibili/

Il terremoto degli invisibili

di Franco Bomprezzi


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 05/06/2012, 13:34

Senso di responsabilità
di Franco Bomprezzi

Mi sto accorgendo, giorno dopo giorno, che le tante battaglie combattute negli ultimi decenni assieme ad amici vicini e lontani, per far conoscere i diritti spesso negati o addirittura incompresi delle persone con disabilità, sembrano davvero poca cosa se raffrontate all’attacco, multimediale, che viene portato alle condizioni di vita di giovani, adulti e anziani.

E’ molto forte infatti la distanza fra l’alto livello di condivisione e di stima reciproca che ci anima, quando ci incontriamo, nei convegni, nelle piazze, nei blog, nei social network, e il mondo là fuori. Avverto la crudezza del cinismo di chi, di fronte alla crisi che tocca drammaticamente il portafogli, è tentato di considerare davvero inutili, superflue, eliminabili con un taglio netto, leggi e garanzie che ci sono costate sangue, sudore e lacrime.

Noi (e in questo noi chiunque mi legge penso si possa riconoscere facilmente) a volte diamo per scontato che la società si evolva in senso positivo. Siamo figli di una cultura illuministica, influenzata per di più dal solidarismo cattolico, e dall’ottimismo dei riformisti laici. Crediamo che il progresso, alla fine, trionferà, quasi come il sol dell’avvenire. Se non fossimo davvero convinti di ciò, avremmo rinunciato da tempo a batterci.

Poi arriva Tremonti, e cominciamo a vacillare. Ci riprendiamo per un attimo, vinciamo una battaglia schierando le truppe migliori, in un caldo luglio romano di due anni fa, e siamo convinti che le nostre teorie evoluzioniste avranno la meglio, ancora una volta. Passa il tempo, cambiano i governi, e arriva Fornero (non dico “la” Fornero, perché sono politicamente corretto). All’inizio piange lei, poi cominciamo a piangere noi. Presto per disperarsi, ma comunque sappiamo che se non ci sbrighiamo a tornare in piazza (due manifestazioni in pochi giorni, il 7 a Roma i gruppi a sostegno della disabilità grave, e poi il 13 a Milano tutte le associazioni delle persone con disabilità, guidate da Ledha-Fish e Fand) le prossime misure di “rigore” ci riguarderanno ancor più di quanto i tagli recenti stiamo facendo.

Quest’anno non ci sono le elezioni, né i ballottaggi. E così quell’attenzione della politica che un anno fa si era concretizzata in una autentica parata davanti alla stazione di Milano (Pisapia, Moratti e Formigoni presenti a solidarizzare e a condividere) difficilmente si ripeterà. Ma già sappiamo che la partecipazione delle associazioni e delle famiglie, delle persone con disabilità lonbarde, del volontariato, delle organizzazioni sindacali, sarà ancora maggiore di un anno fa.

Ecco, a questo punto, personalmente, sento la responsabilità. Non posso tirarmi indietro: ci sarò, dirò la mia, ci metterò la faccia e la penna, anzi la tastiera. E con me tanti altri, come sempre. Ma questo vivo senso di responsabilità collettiva vorrei diventasse contagioso, vorrei una staffetta generazionale, una schiera sempre più vasta di protagonisti e di comprimari. E vorrei continuare a credere nel progresso indefettibile del genere umano e della nostra società. Non prevalebunt.

http://blog.vita.it/francamente/2012/06 ... nsabilita/


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Re: Disabilità, diritti e tagli

Messaggioda flaviomob il 14/06/2012, 22:55

Grande successo per la manifestazione promossa da Fand e Ledha: secondo gli organizzatori, circa 3.000 persone erano in piazza. "Sono stati recuperati 30 milioni, ma ne mancano almeno altri 70"


MILANO - Grande successo per la manifestazione "No ai tagli! Sì alla vita indipendente e all'inclusione nella società", promossa da Ledha e Fand: sarebbero più di 3.000, secondo gli organizzatori, le persone scese in piazza ieri a Milano, tra disabili, familiari e rappresentanti delle associazioni, delle cooperative sociali, leader sindacali, consiglieri regionali e rappresentanti di alcuni comuni lombardi. "C'è stata una grandissima partecipazione, non solo in termini numerici. In piazza c'erano tantissime persone che hanno dimostrato la volontà di essere protagoniste della propria storia. Non vogliamo essere invisibili", commenta Fulvio Santagostini, presidente di Ledha.

Il corteo colorato, animato da slogan e musica è partito da piazza Duca d'Aosta, per concludersi in Via Galvani, sotto la nuova sede della Regione. Gli slogan della manifestazione non sono solo contro i tagli ai servizi essenziali, le restrizioni della spesa sociale che assumono le forme più disparate. Si chiede, in modo deciso, la presa in carico globale, unico vero strumento di razionalizzazione della spesa e di verifica sull'incidenza della stessa sulla qualità della vita delle persone con disabilità. Ed ancora: progetti individualizzati, riconoscimento della vita indipendente e dei percorsi dell'autonomia personale. Al termine della manifestazione, l'assessore Margherita Peroni ha annunciato che il fondo sociale regionale verrà integrato con 30 milioni di euro, portando così la dotazione complessiva per le politiche sociali a 70 milioni di euro. Mancano ancora all'appello però 70 milioni di euro, corrispondenti ai tagli subiti dal Fondo nazionale per le Politiche sociali e all'azzeramento del Fondo per la non autosufficienza. I presidenti di Ledha e Fand sono stati ricevuti dall'assessore alla Famiglia, Giulio Boscagli. "E' stato un incontro positivo - commenta Nicola Stilla, presidente di Fand - anche perché l'assessore ha espresso la volontà di mettere a disposizione ulteriori risorse per integrare i fondi sociali". Nel pomeriggio una delegazione delle associazioni è stata ricevuta anche dal Vice Prefetto Parente che ha garantito di trasmettere le richieste delle associazioni di ripristinare i fondi sociali al Governo.

"Le persone con disabilità dimostrano la loro consapevolezza - commenta la Fish in una nota - Senza la tutela dei diritti umani e dell'autodeterminazione, l'esclusione e la discriminazione non potranno essere sconfitte comportando impoverimento e marginalità. Quello di Milano è un momento particolarmente significativo e ricco di contenuti che difficilmente potranno ancora essere ignorati. È anche la prima di una serie di manifestazioni che probabilmente si ripeteranno su tutto il territorio nazionale. È in gioco il futuro e la crescita della società italiana: le persone e le famiglie vanno sostenute".

(14 giugno 2012)

http://www.superabile.it/web/it/REGIONI ... 74490.html


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