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la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
27/04/2012, 1:07
da raffaele leone
Trovo ancora questo forum,e ne sono contento,si vede che ha solide radici.Mi ricordo che già alla nascita si poteva prevedere la "fine" che avrebbe fatto l'ambizioso e incloncludente PD,senza alcun senso pratico,molto di sinistra in questo.
59(!!!!!!!!!!!!!!!!!) forum tematici!!!!!! e hanno mobilitato 59 moderatori !!! alla nascita del nuovo sito PD.
Solo questo particolare unito alle parole in libertà di Veltoni poteva far prevedere,anzi secondo me è andata bene,che oggi (grazie a Bersani) sarebbe al 25% invece che al 30% come ai tempi dell'Ulivo e di Prodi.La nascita del PD è stata si direbbe a Roma il guadagno di Maria Cazzetti.
Scusate ma di fronte a certe bestialità che molto hanno a che fare con le vittorie del praticissimo imprenditore puttaniere B.non si può non inorridire.
Viceversa io sto con l'IDV,tra i moderati del partito,ma sento la mancanza di almeno UN forum,e ho proprio ora chiesto Un Forum.
E' vero che mi hanno fatto pure gli auguri di compleanno e mi mandano sempre questionari su come la penso e poi i risultati però.....UN forum.....
Non c'è proprio più il buonsenso.
Ciao e scusate lo sfogo
l'ex Raffaele
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
27/04/2012, 8:41
da franz
Ben ritrovato, Raffaele.
Forse i partiti che ci sono (PD, IDV) hanno paura dei forum liberi mentre quelli che non ci sono (piu') come l'Ulivo (se non nel ricordo e nelle speranze) non hanno paure; non possono averne. Si', i forum tematici del PD erano a moderazione preventiva e come tali non li ho frequentati, se non un paio all'inizio per qualche settimana. Non so cosa facciano oggi e come siano. Il forum di ulivo.it è stato smembrato dal sito e messo in un dominio esterno. Recentemente è stato spogliato di ogni riferimento grafico al PD e all'Ulivo.
Non so perché IDV non abbia un forum ma comprendo che la possibilità che chiunque possa scrivere in libertà quello che vuole (spesso critiche) dentro un sito di partito faccia vivere notti insonni ad ogni responsabile della comunicazione. Piu' che altro temono che poi qualche giornalista, quando non sa come riempire la pagina, passi nel forum e scopra critiche, riportandole poi sul quotidiano. "Antonio dice che Di Pietro è un despota burino mentre Filippo rincara la dose sostenendo che ...".
In pratica molti partito hanno paura della schiettezza della propria base o delle incursioni di falsi militanti, mandati da altri per screditare il partito. Un partito che vive di immagine teme tutto questo. Ed oggi l'immagine è tutto, purtroppo.
Sono contento che tu ci abbia ritrovato: quasi 50'000 messaggi in 4 anni (con discussioni anche aspre senza mandarle a dire a nessuno) sono il segno della nostra vitalità.
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
27/04/2012, 9:18
da matthelm
Certo che se vogliamo parlare di vocazione parolaia del Pd chissà cosa dovremmo dire dell'Idv.
Di Pietro rappresenta tutto quello che non dovrebbe essere un grande partito: sparate spesso e volentieri per far rumore..., produzione di vari Scilipoti e personalizzazione assurda del partito. Esempi innumerevoli si potrebbero fare.
Ecco il Pd ne avrà di deficienze come quella di non liberarsi definitivamente da un vecchio e datato sinistrismo oppure non delineare definitivamente e chiaramente un proprio profilo politico da partito democratico, ma se il termine di paragone è l'Idv dio ce ne scampi e liberi.
Tanto per sottolineare la vivacità e libertà di questo forum...
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
27/04/2012, 10:58
da Iafran
franz ha scritto:Non so perché IDV non abbia un forum ma comprendo che la possibilità che chiunque possa scrivere in libertà quello che vuole (spesso critiche) dentro un sito di partito faccia vivere notti insonni ad ogni responsabile della comunicazione. Piu' che altro temono che poi qualche giornalista, quando non sa come riempire la pagina, passi nel forum e scopra critiche, riportandole poi sul quotidiano.
Questo pericolo all'immagine del forum è stato avvertito anche qui ... e ci ha mobilitato tutte le volte che il troll in questione (non lo nomino per non svegliarlo) ripeteva una "litania" offensiva sui tentativi politici de l'Ulivo e sui suoi protagonisti.
Il danno (anche se provvisorio) rimane comunque, le "critiche" (sballate) degli
"interessati alle fortune politiche della parte avversa" sono nell'archivio e possono sempre fare gola ai giornalisti del
"capetto delle libertà".
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
27/04/2012, 19:51
da raffaele leone
Ringrazio di cuore gli amici del forum che mi hanno sempre dimostrato una grande ospitalità e correttezza,pur essendo io un ex Ulivista ora IDV,ma che rimpiange ancora Prodi.
Ciao
Raffaele
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
28/04/2012, 10:33
da franz
Questo è un luogo aperto a tutti, ulivisti e non, che abbiano tempo e voglia di discutere civilmente.
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
28/04/2012, 11:20
da flaviomob
Credo che "Perlulivo" sia un'idea che va al di là di uno schieramento partitico per approdare a un riferimento più ampio, in termini di identità, ma meno legato ai "maneggi" in cui i partiti si sono troppo invischiati. Forse l'idea di Ulivo oggi si può declinare nella spinta verso una politica più "leggera" nel campo dell'accaparramento delle risorse e delle poltrone, una maggior trasparenza in tutto ciò che riguarda appalti, concessioni, gestione della cosa pubblica (slegata appunto dall'appartenenza a una determinata parrocchia del manuale Cencelli), un'organizzazione democratica interna alle forze politiche che contempli anche un livello confederale tra forze diverse ed alleate, con uno statuto chiaro e definito.
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
28/04/2012, 12:02
da Iafran
Flavio, in parole povere, la società civile che parla ai partiti, che ... (la) deludono.
Re: la vocazione parolaia e inconcludente del PD

Inviato:
28/04/2012, 12:32
da franz
flaviomob ha scritto:Credo che "Perlulivo" sia un'idea che va al di là di uno schieramento partitico per approdare a un riferimento più ampio, in termini di identità, ma meno legato ai "maneggi" in cui i partiti si sono troppo invischiati. Forse l'idea di Ulivo oggi si può declinare nella spinta verso una politica più "leggera" nel campo dell'accaparramento delle risorse e delle poltrone, una maggior trasparenza in tutto ciò che riguarda appalti, concessioni, gestione della cosa pubblica (slegata appunto dall'appartenenza a una determinata parrocchia del manuale Cencelli), un'organizzazione democratica interna alle forze politiche che contempli anche un livello confederale tra forze diverse ed alleate, con uno statuto chiaro e definito.
Un ottimo "manifesto di intenti", che segnalerei in ogni occasione.