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Casa e Istruzione

MessaggioInviato: 22/04/2012, 11:10
da franz
Si premette che l'affermazione di Fornwero farà discutere ... e mi pare verosimile.
Quindi proviamoci, visto che siamo qui per discutere:

Casa e istruzione. "Nelle famiglie italiane il desiderio di farsi la casa è prioritario rispetto a quello di dare un capitale umano adeguato ai figli" sostiene Fornero - Il desiderio della famiglia e del mutuo spesso spinge le famiglie a dire ai figli 'vai a lavorare, così ci aiuti a farci la casa'. Dobbiamo invertire le priorità, che sono la conoscenza, la flessibilità mentale e l'adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare". "La casa è un valore importante - puntualizza - ma bisogna considerare le priorità, non si deve sacrificare l'educazione dei figli".


In sintesi la grande idiozia dell'equo canone (1978), che ha indotto (meglio dire obbligato) milioni di italiani a comprarsi la casa, visto che l'affitto era scomparso dal mercato, avrebbe avuto come conseguenza anche un impoverimento dei percorsi formativi dei giovani a partire proprio dagli anni 80.

Questo aiuta a capire come puo' capitare che leggi dello stato, pensate e realizzate anche in buona fede, hanno poi esisti penalizzanti. In questo caso si voleva sottrarre al mercato (domanda offerta) la determinazione del valore del contratto di affitto.
Questo per fare in modo che il prezzo dell'affitto fosse piu' basso, a vantaggio dell'inquilino. la legge https://www.opendotcom.it/contratti-loc ... canone.pdf è ovviamente un esempio di come si possa cercare di uccidere il mercato dell'affitto (riuscendoci) ed il risultato è stato, come sappiamo, che l'Italia è forse il paese europeo in cui è piu' alta la percentuale di proprietari. Cosa che risulta essere anche un elemento di rallentamento del mercato del lavoro, visto che la proprietà della propria abitazione vincola il lavoratore a cercare lavoro solo nel raggio di alcuni km da casa e non trasferirsi se trova lavoro a molti km di distanza. Chiaramente il fatto che per 20 o 30 anni cosi' tanti italiani abbiano dovuto comprarsi la casa ha comportato grandi guadagni per le banche ed una notevole compressione dei consumi interni. O risparmi per il mattone, o compri macchine, televisori, computer, fai vacanze, consumi. Quello che non avevo invece considerato, e mi pare degno di attenzione, è che la necessità di pagare i mutui possa aver indotto, in molte famiglie, tanti giovani a preferire il guadagno subito (e prima o poi una casa ereditata) piuttosto che un percorso formativo piu' lungo (e redditi piu' alti). Credo che anche la forte crescita del sommerso proprio a partire dagli anni 80 sia servita a finanziare l'acquisto della prima casa.

Tra l'altro mi piacerebbe sapere quali partiti furono a favore e quali contro.
Governava Andreotti IV (monocolore DC, se non sbaglio) ma forse i favorevoli non erano solo DC.

Re: Casa e Istruzione

MessaggioInviato: 22/04/2012, 11:49
da flaviomob
Il mercato degli affitti, in seguito all'equo canone, si è semplicemente spostato verso il nero.
A parte questo, l'equo canone cosa c'entra col presente? Se devo pagare 800 euro al mese di affitto a fondo perduto molto meglio spendere 800 euro per un mutuo per avere qualcosa che resterà per tutta la vita e per le generazioni successive che in questo modo disporranno di un enorme capitale. Anche grazie alla proprietà immobiliare l'Italia può vantare un risparmio privato considerevole rispetto ad altri paesi in crisi ed avere ancora un minimo di affidabilità internazionale.
I figli studiano comunque, sia se gli 800 euro vanno (persi) in affitto, sia se vanno per il mutuo di una casa che domani potrebbe essere loro.

Re: Casa e Istruzione

MessaggioInviato: 22/04/2012, 12:38
da franz
flaviomob ha scritto:Il mercato degli affitti, in seguito all'equo canone, si è semplicemente spostato verso il nero.
A parte questo, l'equo canone cosa c'entra col presente? Se devo pagare 800 euro al mese di affitto a fondo perduto molto meglio spendere 800 euro per un mutuo per avere qualcosa che resterà per tutta la vita e per le generazioni successive che in questo modo disporranno di un enorme capitale. Anche grazie alla proprietà immobiliare l'Italia può vantare un risparmio privato considerevole rispetto ad altri paesi in crisi ed avere ancora un minimo di affidabilità internazionale.
I figli studiano comunque, sia se gli 800 euro vanno (persi) in affitto, sia se vanno per il mutuo di una casa che domani potrebbe essere loro.

Non credo che nel 1980 si pagassero 800 euro (piu' di un milione e mezzo di affitto) al mese.
Comunque il calcolo è semplice. La redditività di qualsiasi investimento tende nel lungo periodo al 4-5% annuo. Quindi anche l'affitto tende ad essere il 5% del valore dell'immobile. Che pero' va mantenuto e buisogna spendere per farlo.
C'è chi preferisce stare in affitto ma essere piu' libero di spostarsi e on avere spese di assicurazione e manutenzione straordinaria e c'è chi preferisce comprare la casa, ottenenendo un certo risparmio rispetto all'affitto ma non divendo subire spese di manutenzione. Questo equilibrio, se non drogato da leggi che drogano o vincolano il mercato, produce nel mondo occidentale una platea di proprietari tra il 30 ed il 50% mentre il resto è in affitto. In Italia ci sono % diverse perché il mercato è stato violentato. Se i figli smettono di studiare (e che pochi in ITA facciano l'università è un fatto incontestabile) avremo una base lavorativa meno aanzata e quindi meno valore aggiunto.

Re: Casa e Istruzione

MessaggioInviato: 22/04/2012, 17:27
da flaviomob
Ma cosa c'entra? Come i cavoli a merenda. Figurati se uno non manda i figli a studiare per pagarsi il mutuo, ma che ragionamento è? Tra parentesi i giovani non trovano lavoro, un terzo sono disoccupati. Gli italiani tendono a risparmiare e investire (nella casa appunto, come prima cosa). Almeno in quello, siamo il paese col debito privato più basso d'Europa (e siamo simili ai giapponesi). L'affermazione di Fornero è assurda e campata in aria e conferma che colei non è all'altezza del ruolo che ricopre.

Re: Casa e Istruzione

MessaggioInviato: 22/04/2012, 18:56
da franz
flaviomob ha scritto:Ma cosa c'entra? Come i cavoli a merenda. Figurati se uno non manda i figli a studiare per pagarsi il mutuo, ma che ragionamento è?

Certo che è se vuoi un raginamento becero ma se mancano i soldi uno deve fare i conti.
Chi si ritrova in uno stato di necessità vero, deve scegliere. E tra lavorare oggi (e pagare il mutuo suo o dei genitori) e fare altri 5 anni di studi liceali ed altrettanti universitari (che non sono gratis) ci pensa due volte.