Casa e Istruzione

Si premette che l'affermazione di Fornwero farà discutere ... e mi pare verosimile.
Quindi proviamoci, visto che siamo qui per discutere:
In sintesi la grande idiozia dell'equo canone (1978), che ha indotto (meglio dire obbligato) milioni di italiani a comprarsi la casa, visto che l'affitto era scomparso dal mercato, avrebbe avuto come conseguenza anche un impoverimento dei percorsi formativi dei giovani a partire proprio dagli anni 80.
Questo aiuta a capire come puo' capitare che leggi dello stato, pensate e realizzate anche in buona fede, hanno poi esisti penalizzanti. In questo caso si voleva sottrarre al mercato (domanda offerta) la determinazione del valore del contratto di affitto.
Questo per fare in modo che il prezzo dell'affitto fosse piu' basso, a vantaggio dell'inquilino. la legge https://www.opendotcom.it/contratti-loc ... canone.pdf è ovviamente un esempio di come si possa cercare di uccidere il mercato dell'affitto (riuscendoci) ed il risultato è stato, come sappiamo, che l'Italia è forse il paese europeo in cui è piu' alta la percentuale di proprietari. Cosa che risulta essere anche un elemento di rallentamento del mercato del lavoro, visto che la proprietà della propria abitazione vincola il lavoratore a cercare lavoro solo nel raggio di alcuni km da casa e non trasferirsi se trova lavoro a molti km di distanza. Chiaramente il fatto che per 20 o 30 anni cosi' tanti italiani abbiano dovuto comprarsi la casa ha comportato grandi guadagni per le banche ed una notevole compressione dei consumi interni. O risparmi per il mattone, o compri macchine, televisori, computer, fai vacanze, consumi. Quello che non avevo invece considerato, e mi pare degno di attenzione, è che la necessità di pagare i mutui possa aver indotto, in molte famiglie, tanti giovani a preferire il guadagno subito (e prima o poi una casa ereditata) piuttosto che un percorso formativo piu' lungo (e redditi piu' alti). Credo che anche la forte crescita del sommerso proprio a partire dagli anni 80 sia servita a finanziare l'acquisto della prima casa.
Tra l'altro mi piacerebbe sapere quali partiti furono a favore e quali contro.
Governava Andreotti IV (monocolore DC, se non sbaglio) ma forse i favorevoli non erano solo DC.
Quindi proviamoci, visto che siamo qui per discutere:
Casa e istruzione. "Nelle famiglie italiane il desiderio di farsi la casa è prioritario rispetto a quello di dare un capitale umano adeguato ai figli" sostiene Fornero - Il desiderio della famiglia e del mutuo spesso spinge le famiglie a dire ai figli 'vai a lavorare, così ci aiuti a farci la casa'. Dobbiamo invertire le priorità, che sono la conoscenza, la flessibilità mentale e l'adattabilità al cambiamento che solo la formazione può dare". "La casa è un valore importante - puntualizza - ma bisogna considerare le priorità, non si deve sacrificare l'educazione dei figli".
In sintesi la grande idiozia dell'equo canone (1978), che ha indotto (meglio dire obbligato) milioni di italiani a comprarsi la casa, visto che l'affitto era scomparso dal mercato, avrebbe avuto come conseguenza anche un impoverimento dei percorsi formativi dei giovani a partire proprio dagli anni 80.
Questo aiuta a capire come puo' capitare che leggi dello stato, pensate e realizzate anche in buona fede, hanno poi esisti penalizzanti. In questo caso si voleva sottrarre al mercato (domanda offerta) la determinazione del valore del contratto di affitto.
Questo per fare in modo che il prezzo dell'affitto fosse piu' basso, a vantaggio dell'inquilino. la legge https://www.opendotcom.it/contratti-loc ... canone.pdf è ovviamente un esempio di come si possa cercare di uccidere il mercato dell'affitto (riuscendoci) ed il risultato è stato, come sappiamo, che l'Italia è forse il paese europeo in cui è piu' alta la percentuale di proprietari. Cosa che risulta essere anche un elemento di rallentamento del mercato del lavoro, visto che la proprietà della propria abitazione vincola il lavoratore a cercare lavoro solo nel raggio di alcuni km da casa e non trasferirsi se trova lavoro a molti km di distanza. Chiaramente il fatto che per 20 o 30 anni cosi' tanti italiani abbiano dovuto comprarsi la casa ha comportato grandi guadagni per le banche ed una notevole compressione dei consumi interni. O risparmi per il mattone, o compri macchine, televisori, computer, fai vacanze, consumi. Quello che non avevo invece considerato, e mi pare degno di attenzione, è che la necessità di pagare i mutui possa aver indotto, in molte famiglie, tanti giovani a preferire il guadagno subito (e prima o poi una casa ereditata) piuttosto che un percorso formativo piu' lungo (e redditi piu' alti). Credo che anche la forte crescita del sommerso proprio a partire dagli anni 80 sia servita a finanziare l'acquisto della prima casa.
Tra l'altro mi piacerebbe sapere quali partiti furono a favore e quali contro.
Governava Andreotti IV (monocolore DC, se non sbaglio) ma forse i favorevoli non erano solo DC.