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Emorragia di voti per la Lega: è al 6,6%

MessaggioInviato: 15/04/2012, 11:54
da franz
L'Osservatorio
Emorragia di voti per la Lega: è al 6,6%
Se ne vanno giovani, operai e pensionati


La Lega Nord è nell'occhio del ciclone. E le drammatiche vicende interne del movimento di Umberto Bossi hanno avuto ripercussioni non solo sul partito dei lumbard, ma su tutto lo scenario politico.

Naturalmente, la più evidente conseguenza dello scandalo che ha coinvolto la Lega è stato il significativo incremento del trend di erosione dei suoi consensi. Come si sa, il Carroccio aveva ottenuto poco più dell'8% alle ultime elezioni politiche, per crescere ulteriormente sino a più del 10% alle successive europee del giugno 2009. Poi è cominciato il declino. Alla fine del febbraio scorso la Lega raccoglieva nei sondaggi il 9%. Che diveniva l'8,8% alla fine di marzo, il 7,9% il 4 aprile, sino alla perdita di più di un punto percentuale in pochi giorni, che la porta al 6,6% di oggi, il minimo registrato da molti mesi. C'è dunque stato un calo relativamente forte a seguito dello scandalo; ma quest'ultimo non ha fatto che accentuare l'andamento negativo già in atto da un periodo più lungo e originato dalla crisi interna che la Lega vive da molti mesi. In particolare, hanno abbandonato il Carroccio in misura maggiore gli elettori più giovani, gli operai e (ma un po' meno) i pensionati.

I voti persi dal Carroccio in questo lasso di tempo - e, in particolare, nell'ultima settimana - non sono andati, tuttavia, prevalentemente agli altri partiti. La gran parte si è rifugiata, per ora, tra gli indecisi e i tentati dall'astensione. Anche per questo, Roberto Maroni si è dichiarato certo di riuscire a recuperare questi consensi, «facendo pulizia» - a suo avviso già quasi terminata - nel suo partito, per tentare di ridargli un'immagine nuovamente «diversa» da quella delle altre forze politiche. Il problema, naturalmente, è vedere se l'ex ministro dell'Interno può riuscire nel suo intento. Interrogati al riguardo, gli italiani mostrano di avere molti dubbi a proposito: più dell'80% non crede che la Lega sia in grado di riscattarsi dal proprio declino. Sia a motivo della sua crisi interna, sia, specialmente, a causa della ricorrente ambiguità della linea politica e del frequente mutamento degli obiettivi strategici proposti in questi anni dal Carroccio. Solo il 14% (che sale al 35% - restando dunque una minoranza - tra gli elettori del centrodestra) la pensa all'opposto e ritiene che Maroni possa farcela.

L'operazione ipotizzata dal leader leghista appare dunque assai ardua. Anche se, teoricamente, egli può godere di un mercato potenziale di consensi molto ampio, sia pure in concorrenza con altri movimenti di opposizione. La profonda sfiducia nei partiti che, come si sa, è radicata nella popolazione, dà infatti luogo ad una diffusa richiesta di forze politiche «nuove», che si differenzino in toto da quelle tradizionali.

Si tratta di un fenomeno che si è ulteriormente ampliato negli ultimi giorni. Gli ultimi scandali finanziari che hanno coinvolto il Carroccio (dopo avere investito altri partiti), assieme ai ritardi e alle titubanze delle forze politiche nel varare una riforma che regoli e possibilmente tagli i loro abbondanti finanziamenti, hanno infatti contribuito la settimana scorsa a far scendere ulteriormente la stima espressa nei confronti dei partiti presenti sullo scenario politico. Questa si è ormai ridotta ai minimi termini: oggi solo il 2% della popolazione dichiara di avere fiducia nelle forze politiche. Il valore, già esiguo, del 4% rilevato il mese scorso, si è dunque addirittura dimezzato. Il 2% della popolazione adulta corrisponde a circa un milione di persone, vale a dire probabilmente meno di quanti sono attivamente coinvolti ai diversi livelli, da sostenitori a militanti, nei partiti. Ciò significa che una parte di chi vive comunque una vita di partito manifesta al tempo stesso sfiducia in quest'ultimo.

In più, ciò che ci sembra ancora più grave, questa perdita di consenso ha finito col riguardare anche le principali istituzioni democratiche. Ad esempio, la fiducia verso il Parlamento è scesa dal 25% rilevato un anno fa, nell'aprile 2011, al minimo storico dell'11% registrato oggi. Quasi nove italiani su dieci non credono più al principale organo elettivo della nostra nazione e non si sentono più rappresentati da quest'ultimo. Una crisi di consenso istituzionale gravissima. Di fronte alla quale occorrerebbe una reazione forte e immediata.

Renato Mannheimer 15 aprile 2012 | 9:47 www.corriere.it

Re: Emorragia di voti per la Lega: è al 6,6%

MessaggioInviato: 15/04/2012, 20:53
da matthelm
La lega avrà al momento una naturale emorragia di voti ma, demagogicamente o no, sta rispondendo con efficacia alla pancia del popolo. I "nostri" litigano su chi fa la proposta più "intelligente"...
Abbiamo estremo bisogno di leader credibili! Gli attuali, volenti o nolenti, sono bruciati.

Re: Emorragia di voti per la Lega: è al 6,6%

MessaggioInviato: 15/04/2012, 21:23
da flaviomob
Che tristezza vedere che gli elettori lasciano la Lega per gli scandali e non per le nefandezze della sua politica.

Da Giuliano Bastianello (facebook):

Curriculum Legæ

-Adro (Bs), premio di 500 euro ai vigili urbani per ogni clandestino individuato.
-Alassio (Sv), divieto di trasporto di mercanzia in borsoni e sacchi di plastica e di utilizzo di furgoni come deposito merce.
-Alessandria, la moschea viene chiusa perché i locali sono giudicati inidonei e privi del certificato di agibilità.
-Alzano Lombardo (Bg), incentivi economici alle nuove coppie ma solo se italiane.
-Assisi (Pg), divieto di mendicare nei luoghi pubblici situati a meno di 500 metri da chiese ed edifici pubblici. L’ordinanza anti elemosina vige in diverse altre città, da Cesena a Savona, da Firenze a Roma.
-Azzano Decimo (Pn), divieto di burqa. Proposta di censimento dei residenti di fede islamica.
-Brignano Gera d'Adda (Bg), aiuti economici solo per i disoccupati italiani.
-Cantù (Co), un numero verde per segnalare la presenza di clandestini.
-Capriate San Gervasio (Bg), divieto di aprire kebaberie e call center in centro.
-Caravaggio (Bg), nozze agli stranieri solo se in possesso di un permesso di soggiorno e in grado di capire l’italiano.
-Casalpusterlengo (Lo), il centro islamico viene chiuso per presunti abusi edilizi.
-Ceriano Laghetto (Mb), vietati kebab, phone center e servizi di trasferimento di denaro (ma nonè contro gli stranieri, no).
-Cernobbio (Co), ispezione dei vigili urbani nelle case dei futuri sposi per accertare la pulizia di muri e pavimenti, e il perfetto funzionamento di docce, bagni e caldaie.
-Cittadella (Pd), residenza solo a chi ha un reddito di almeno 5000 euro all'anno e una casa con un minimo di metri quadri (Moratti a Milano si dice interessata). 18 anni di residenza per ottenere
una casa popolare. Schedatura di tutti gli stranieri.
-Coccaglio (Bs), controlli anti immigrati in occasione del Natale: è la famosa operazione “White Christmas” (Bianco Natale).
-Como, la ‘moschea’ viene chiusa per “irregolarità edilizie”.
-Crespano del Grappa (Tv), cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.
-Drezzo (Co), vietato il burqa in pubblico.
-Fermignano (PU), vietato il burqa in pubblico.
-Firenze, vietato trasportare merci in borsoni sacchetti di plastica e simili.
-Gallarate (Va), dura opposizione del Comune al centro islamico.
-Gerenzano (Va), i cittadini sono invitati a non vendere o affittare casa agli stranieri.
-Lecco, panchine più piccole per impedire ai barboni di dormire, divieto di sistemare giacigli nei
luoghi pubblici e di chiedere l' elemosina in piazze e parcheggi.
-Lodi, per impedire la costruzione di una moschea la Lega Nord versa sul terreno urina di maiale
(poi, la stessa cosa, a Padova).
-Lucca, vietati ristoranti etnici nel centro storico.
-Magenta (Mi), la moschea viene chiusa perché giudicata abusiva.
-Milano, (proposta) autisti di autobus e tram solo italiani. (proposta) vagoni della metropolitana riservati ai milanesi.
-Milano, autobus con le grate alle finestre vengono usati per rinchiudere gli extracomunitari che nei controlli sono trovati sprovvisti di documenti in regola. L’uso di questi “autobus galera” verrà abbandonato dal Comune dopo qualche mese anche a seguito di polemiche.
-Monfalcone (Ts), divieto di sputo, «comportamento comune tra i bengalesi».
-Morazzone e Tradate (Va), un assegno per i neonati esclusi quelli extracomunitari.
-Ospitaletto (Bs), per diventare residente è necessario presentare la fedina penale.
-Piacenza. La moschea viene chiusa per violazioni di norme edili e urbanistiche.
-Prato. Vietati ristoranti etnici nel centro storico.
-Romano d'Ezzelino (Vi), i bambini extracomunitari sono esclusi dai bonus scuola (vedi anche Brescia).
-Rovato (Brescia), divieto per i non cristiani di avvicinarsi a meno di 15 metri dalle chiese.
-San Martino dall'Argine (Mn), il comune invita a denunciare la presenza di immigrati clandestini.
-Sanremo (Im), vietato sedersi sulle panchine comunali per chi ha un’età compresa tra 12 e 60 anni.
-Teolo (Pd), cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.
-Tombolo (Pd), espulsione degli stranieri dopo 90 giorni di permesso.
-Treviso, divieto ai negozi cinesi di esporre lanterne rosse. La provincia nega qualsiasi autorizzazione alla costruzione di moschee.
-Varallo Sesia (Vc), vietati burqa e burqini.
-Varese, la moschea viene chiusa per cambio di destinazione d’uso non autorizzato.
21Venezia, vietato trasportare merce in borsoni sacchetti di plastica e simili.
-Verona, (proposta) ingressi separati sugli autobus. Vietato chiedere l’elemosina. Controllo sulla pericolosità sociale per chi chiede la cittadinanza.
-Vicenza, vietato sedersi sulle panchine per i minori di 70 anni.
-Voghera (Pv), vietato sedersi in più di tre persone sulle panchine