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Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 12/04/2012, 17:46
da franz
Apro qui una discussione che intendo e voglio lontana dai temi delle malversazioni (antiche e moderne) di cui si parla ora.

Il tema è: un finanziamento pubblico è giusto o sbagliato?

Occorre che in qualche modo, visto il ruolo che la Costituzione affida ai partiti, essi ricevano un finanziamento dalla collettività e che proprio per questo poi si adeguino a normative di controllo molto piu' strette di una normale associazione?

Oppure devono finanziarsi in modo autonomo, in modo che i piu' ricchi finanziano di piu' i loro partiti ed i piu' poveri si arrangiano?

Io sono per la prima soluzione, che non esclude su base volontaria, la seconda.

Nel sondaggio propongo alcune varianti ma voi potete aggiungere le vostre proposte.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 12/04/2012, 19:31
da matthelm
franz ha scritto:Io sono per la prima soluzione, che non esclude su base volontaria, la seconda.


Concordo.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 12/04/2012, 20:41
da franz
matthelm ha scritto:
franz ha scritto:Io sono per la prima soluzione, che non esclude su base volontaria, la seconda.


Concordo.

Ricordatevi del sondaggio.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 12/04/2012, 22:19
da Iafran
Io, al referendum specifico, avevo votato "no al finanziamento dei partiti" ... come la maggioranza degli italiani.
Rimango della stessa idea anche se viene chiamato "rimborso elettorale".
Anzi, visto che i "lor signori" vogliono comunque gestire una somma da impiegare come meglio credono (Tanzania, Cipro, Antille, 1-10-100-1000 case, scuole, sindacati, dentisti, diplomi, lauree, hostess, SUV, etc.), alla faccia dei gonzi e di tutti i controllori possibili ed immaginabili, che la cifra sia veramente più vicina ad un "rimborso" commensurato alle spese delle sezioni politiche e, soprattutto, al numero dei voti validi ricevuti dalle urne e non sul potenziale elettorato.
La storia che il finanziamento pubblico dei partiti metterebbe i ricchi ed i poveri nelle stesse situazioni di partenza per il successo della loro proposta politica ... in Italia fa solo acqua. Per far ritornare la fiducia nella classe politica italiana, attualmente c'è bisogno che essa sia composta da gente seria, onesta e votata al bene comune.
Le trovate pubblicitarie non hanno più alcun effetto.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 12/04/2012, 22:56
da pianogrande
Non credo che il voto sia segreto.
La mia opinione è che sia giusto ma con meccanismi tipo otto per mille.
Almeno, è l'ipotesi che si avvicina di più alla mia idea.
Il tutto senza nessun riferimento al voto.
Valido quindi anche per partiti (e movimenti) che non siedono in parlamento.
Una specie di voto supplettivo.
Fai schifo alla gente?
Non prendi neanche i finanziamenti.
Il tutto dovrebbe rispecchiare la presa popolare di un partito.
Nessun resto da dividere: se c'è gente che non vuole dare a nessuno la sua quota bisogna rispettare anche questa volontà.
Un modo per dare voce all'astensionismo che diventa così terreno di caccia al finanziamento e quindi di ricerca di consenso anche in quella area (ho sempre sostenuto che la percentuale di astensionismo deve limitare anche il numero di parlamentari).

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 13/04/2012, 13:06
da franz
pianogrande ha scritto:Non credo che il voto sia segreto.
La mia opinione è che sia giusto ma con meccanismi tipo otto per mille.
Almeno, è l'ipotesi che si avvicina di più alla mia idea.
Il tutto senza nessun riferimento al voto.

Chiarissimo.
Tra i pro ed i contro segnalo ovviamente che i contribuenti piu' ricchi possono dare, con questo 8%% un importo considerevole ai partiti e movimenti che meglio rappresentano i loro interessi. Ma che i meno ricchi (e piu' numerosi) possono forse in parte compensare.

Io avrei pero' un'altra idea, che si aggiunge.
Nessun compenso, di alcun tipo (8 o 5%%, importo fisso, donazione privata riconosciuta - e quindi scariabile dalle tasse) verso movimenti e/o partiti che non hanno uno statuto "democratico". Per esempio uno statuto che prevedesse che la carica massima è a vita (salvo rinuncia) sarebbe uno statuto monarchico, non democratico. Quindi nessun rimborso elettorale.

Siete d'accordo?

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 13/04/2012, 14:46
da flaviomob
Concordo con Franz. Preferisco un rimborso definito per legge, che però dev'essere un autentico rimborso con un massimale stabilito da un organo terzo che non sia il parlamento, analizzando le spese "normali" di un partito "sano" e ridimensionandolo in ogni caso alla media dei paesi UE.
L'otto per mille sarebbe un'ottima soluzione ma presenta due anomalie: una quella rilevata da Franz, l'altra che il contribuente dovrebbe dichiarare a quale partito destinare la propria quota e sarebbe una grave violazione della privacy.
D'accordo anche con l'ultima proposta di Franz: segretario in carica a un partito al massimo per 4 anni, rieleggibile solo una volta (4+4).

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 13/04/2012, 15:19
da pianogrande
D'accordo con l'osservazione di Franz.
La quota dovrebbe essere uguale per tutti i cittadini.

Dobbiamo dare quaranta milioni di Euro ai partiti?
Un euro ogni elettore.
Ogni elettore destina il suo Euro (il suo quarantamilionesimo, insomma).
Il resto invariato.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 14/04/2012, 9:52
da franz
flaviomob ha scritto:D'accordo anche con l'ultima proposta di Franz: segretario in carica a un partito al massimo per 4 anni, rieleggibile solo una volta (4+4).

Da un estremo all'altro. Ogni partito decide le sue norme di rieleggibilità. Imporre regole restrittive è sbagliato.
Piuttosto le norme statali in cambio del finanziamento devono stabilire che i congressi si devono tenere ogni anno, i conti devono essere certificati dagli organi di verifica (locali o nazionali a seconda dei casi) e che le cariche sono sempre modificabili (non quindi solo a rinuncia spontanea del titolare) sulla base di normative statutarie chiare.
Poi se un partito non ottempera, liberissimo. Ma non becca un centesimo dallo stato.

Re: Finanziamento pubblico dei partiti

MessaggioInviato: 14/04/2012, 10:41
da Iafran
franz ha scritto:... i conti devono essere certificati dagli organi di verifica (locali o nazionali a seconda dei casi)


Ma non dovrebbero essere loro "onorevoli" e "responsabili" delle leggi e al di sopra del benchè minimo sospetto?
Non è così? ... hanno bisogno di altri controllori? ... nominati (alla fin fine) da loro stessi?
Ci considerano veramente degli idioti (... e forse lo siamo se li andiamo dietro).