Concorso per un primario
Nichi Vendola indagato
L'accusa è concorso in abuso d'ufficio per la nomina di Paolo Sardelli all'ospedale San Paolo di Bari. A tirare in ballo il governatore, un memoriale di Lea Cosentino, la Lady Asl degli scandali della sanità pugliese
Il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, è indagato. Stamattina, al governatore, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini per concorso in abuso d'ufficio per una vicenda legata al concorso per la nomina a primario di Paolo Sardelli, respondabile del reparto di chirurgia toracica all'ospedale San Paolo di Bari. A tirare in ballo Vendola Lady Asl, Lea Cosentino, ex direttore generale dell'Azienda sanitaria di Bari, coinvolta negli scandali che hanno travolto l'imprenditore Giampaolo Tarantini, l'ex assessore Alberto Tedesco e i vertici della sanità pugliese. E' stato lo stesso Vendola a comunciare alla stampa la notizia nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza.
Vendola: "Sono sereno" - "Mi dichiaro assolutamente sereno, come sempre in passato. Perché ogni mia azione è stata sempre improntata a garantire la trasparenza", ha assicurato il presidente, che ha spiegato: "Questa mattina ho ricevuto dalle mani di alcuni finanzieri l'avviso di conclusione delle indagini su un filone d'inchiesta che riguarda il concorso per primario di chirurgia toracica nell'ospedale San Paolo di Bari che è stato vinto dal professore Paolo Sardelli e mi si addebita di aver favorito la sua nomina. Questa accusa - ha precisato Vendola - nasce soltanto dalle dichiarazioni di Lea Cosentino che asserisce che all'origine di questa mia interferenza ci sarebbe la mia amicizia con Sardelli elemento già da questi smentito mesi fa dal professor Sardelli che
ho conosciuto per essere una vera promessa della scienza medica". Ma "io - ha precisato Vendola - a questo concorso, come a tutti i concorsi, mi sono interessato nella misura di chiedere che fossero concorsi veri, che avessero una platea credibile di partecipanti e che potesse vincere il migliore".
"Cosentino ha rancore e risentimento" - "Chiunque, qualunque direttore generale sa che i miei unici interventi rari, relativamente ai concorsi, sono stati sempre mirati alla raccomandazione che potesse vincere il migliore - ha aggiunto Vendola - nell'ambito di questa indagine si appura ovviamente che il professore Sardelli era comunque il migliore, cioè non viene messa in dubbio la qualità". "Mi accusa la dottoressa Cosentino, mi accusa sulla base di sue dichiarazioni rese tre mesi fa, non suffragate da nessun altra prova, nessun altra documentazione, mi accusa una persona che è animata da forte risentimento nei miei confronti, avendola io licenziata al momento del suo coinvolgimento nelle inchieste sulla malasanità - ha precisato ancora - la dottoressa Cosentino è comprensibilmente animata da rancore nei miei confronti, tanto animata da rancore che ha fatto causa recentemente alla Regione chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro".
Le accuse della Cosentino - Nelle sette pagine del j'accuse di Lea Cosentino, che a dicembre dello scorso anno decide di parlare con i magistrati e raccontare delle 'pressioni' subite, si legge che "un’altra pressione riguarda la nomina di primario per la unità operativa di chirurgia toracica del presidio ospedaliero San Paolo. Nel 2008 - spiega la Cosentino - era andato in pensione il professor Carpagnano molto bravo e infatti quel presidio andava molto bene. Bandimmo il concorso e Vendola mi chiese di procedere velocemente e sponsorizzò la nomina del dottor Sardelli del Policlinico di Foggia, suo amico e secondo lui molto bravo; espletai il concorso ma il dottor Sardelli non presentò la domanda confidando di poter essere collocato presso il Di Venere in una istituenda unità complessa. Quando Sardelli appurò tramite Francesco Manna, capo gabinetto di Vendola, che l’istituzione non si sarebbe realizzata, Vendola mi chiese insistentemente di riaprire il concorso per consentire al dottor Sardelli di parteciparvi. Io, a fronte di tali richieste e nonostante fosse stata già composta la commissione che non si era ancora riunita, riaprii i termini del concorso, anche se non ero d’accordo, con la scusa di consentire il massimo accesso a tutte le professionalità. Era chiaramente una forzatura ma Vendola mi disse di farlo perché mi avrebbe tutelata. Vinse il dottor Sardelli poiché in effetti era il più titolato. Sardelli poi mi impose attraverso Vendola di fare una ristrutturazione del reparto e di dotare il reparto delle attrezzature idonee per la funzionalità dello stesso".
(11 aprile 2012)
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/ ... -33128252/