Si parla di impianti di compostaggio che non partono perchè gli mancano le soffianti. Di differenziata che in alcune città della Campania è arrivata la 30%. Di trattamenti biologici che non sono in funzione perchè mancano 80 metri di raccordo finale. Di 16 impianti per il trattamento del percolato abbandonati a sè stessi e mai usati...
Guarda meglio il contributo.
Nel mondo "civile" l'inceneritore diviene ultima risorsa. Prima si differenzia, si recupera (anche la plastica) e poi, se necessario, alla fine di tutti i recuperi, si brucia e si mette in discarica. Ah, e quel che si brucia se ne recupera il calore per riscaldare le città.
Qui invece si vuol solo che bruciare.
Un'alternativa?
Costruire impianti come in Germania, che già ci sono, atti al recupero di buona parte del materiale contenuto nelle ecoballe. Vedelago, un posto in Veneto, già lo fa con il recupero della differenziata della plastica, con rese del 90 per cento.
Meglio costruire inceneritori...meglio sì, ma per chi?
Gabriele
ranvit ha scritto:Io vivo qua gabriele....tu?
Impianti di compostaggio ci sono già? Forse ti riferisci ai macchinari comprati e mai montati?
E comunque questi impianti trattano la frazione umida ricavata con la differenziata...
La differenziata in Campania si fa in 150 comuni su 500, ma all'appello manca proprio il maggior produttore...e cioè Napoli. I comuni che hanno l'umido lo mandano in Sicilia...
Gli impianti per la differenziata? La differenziata piu' che di impianti, ha bisogno di essere organizzata e fatta...e "campa cavallo" prima che arrivi ad un livello soddisfacente (si parla di almeno tre anni). E nel frattempo dove la mettiamo la monnezza, nel cortile di casa di Bassolino o della Iervolino o a Nusco da De Mita?
In tutto il mondo ci sono gli inceneritori, anche in Italia, perchè comunque il ciclo industriale completo del trattamento dei rifiuti, prevede sempre una parte da bruciare.
Ricordo anche che ad oggi in giro per il mondo civile, la maggior parte dei rifiuti viene smaltita bruciandoli....alla faccia delle tante belle chiacchiere e sperimentazioni (che comunque vanno fatte, perchè sono convinto anche io che un giorno si potrà arrivare a "rifiuti zero"....mancano solo alcuni decenni).
Vittorio