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Quei maledetti sondaggi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Quei maledetti sondaggi

Messaggioda matthelm il 20/03/2012, 15:04

I sondaggi non sono la Bibbia e certo non devono guidare la politica, come invece è accaduto. Vanno però usati, capiti, non rifiutati come strumento del demonio.
Il Pd sbaglia quando reagisce con nervosismo ai sondaggi (in particolare di Repubblica o de la7) che oltre a misurare lo stallo dei suoi consensi segnalano la crescita dell’opinione favorevole a un improbabile “partito di Monti”. Ieri Demos per il giornale di Ezio Mauro lo cifrava addirittura al 24 per cento: primo partito, scavalcando un Pd che cederebbe all’ipotetica lista talmente tanti voti da farsi perfino superare dal derelitto Pdl.
Resistendo alla tentazione di maledire Repubblica (che certo non risparmia nulla a Bersani), il dato va comparato con quello contemporaneo (e ovviamente non ostile) dell’Unità.
Perché anche per Tecnè sull’Unità l’attuale primo posto del Pd (26 per cento, come le Europee 2009) è solo teorico, vista la marea del 46 per cento di area del nonvoto. E perché fra le due ricerche c’è un evidente punto in comune: la sfiducia verso i partiti (non verso la politica) invece di diminuire aumenta; e chi si allontana di più è (per Tecnè) proprio quell’elettorato deluso, de-ideologizzato e permeabile a suggestioni tecniche che (per Demos) correrebbe a votare Monti indifferente al suo essere più di destra o di sinistra, e perfino passando sopra a riforme non condivise come quella dell’articolo 18.
Non piace, ma è un dato che va capito. Non nasce da una dislocazione sull’asse sinistra-destra. Sicuramente si gonfia per gli scandali e le campagne anti-partiti. Svela però anche una forte domanda di decisione pratica dei problemi, di leadership, di capacità di affrontare e sciogliere i nodi del paese senza farsi immobilizzare dai veti.
Per evitare che la profezia si auto-avveri non serve arrabbiarsi coi sondaggi, occorre prendere di petto i punti deboli che essi rivelano. Su tutti i temi in agenda non è un problema di linea scelta, quasi sempre quella giusta per il bene del paese (e capita come tale dagli elettori): è un problema di chi riesce a interpretarla con maggiore credibilità. E non è una partita chiusa.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda pianogrande il 20/03/2012, 15:47

Dobbiamo ringraziare Napolitano che ci ha messo a disposizione questo Monti.
I partiti (PD compreso) dovrebbero essere terrorizzati dal fatto che, su sessanta milioni di italiani, la probabilità che di Monti ce ne sia più di uno è piuttosto alta.
Più i cittadini ci faranno la bocca ad avere a che fare con persone serie invece che con i soliti buffoni arroganti, più i partiti (che non stanno facendo niente di niente per diventare più presentabili) finiranno per sfaldarsi.
Una cosa che non credo possa essere perdonata è il fatto che il parlamento (il parlamento, non Monti) non stia facendo un tubo per modificare la legge elettorale che è l'unica arma ancora in mano a questa accozzaglia di parassiti per lasciare tutto come prima.
Il primo rischio che corriamo come cittadini con questi partiti e questa legge elettorale, è di ritrovarci Berlusconi come presidente della repubblica.
Dopo l'accoppiata Napolitano Monti, ve la immaginate l'accoppiata Berlusconi Alfano e con il PD e dintorni che continuano a fingere di fare l'opposizione?
Mi viene da piangere (e sono sicuro, non solo a me).
Il partito Monti (meglio se più di uno) sarebbe la catastrofe per tutto il resto della nostra classe politica.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda matthelm il 20/03/2012, 19:25

Osservazioni tutte da sottoscrivere.
Ma è possibile che non si trovino più grandi leaders politici che sappiano guidare e raddrizzare questo nostro Paese? Se ne sente l'estrema esigenza. Comunque o gli attuali partiti sapranno esprimerli oppure il governo Monti sarà lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda franz il 20/03/2012, 22:50

matthelm ha scritto:Ma è possibile che non si trovino più grandi leaders politici che sappiano guidare e raddrizzare questo nostro Paese?

Sicuramente c'è stato un calo qualitativo notevole. Ora la politica viene fatta da ex-portaborse, da grigi funzionari di partito.
Le vette piu' altre, ammettiamolo, sono state viste quando al governo c'era un professore. Meglio ancora, un Professore. Anche se poi il sistema dei partiti, con le sue logiche di guerrigia di corridioio ha imposto strade sbagliate anche ai professori.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda pianogrande il 20/03/2012, 23:43

Se saranno i cittadini a sostenere i professori e non alleanze con dentro Mastella e Dini (degni rappresentanti di una politica che deve scomparire) la faccenda potrebbe essere diversa.
Bisogna, però cambiare la legge elettorale per avere candidati più vicini ai cittadini.
Non parlo solo delle preferenze (sacrosante) ma del sistema elettorale che si deve orientare verso il ballottaggio.
Con il ballottaggio è imperativo avere candidati presentabili se no succede come a Napoli e a Milano etc.
Allora, chi volesse portare a rappresentare i cittadini il proprio harem o i galoppini della segreteria, si troverebbe a mal partito.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda flaviomob il 22/03/2012, 1:34

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Sondaggio de l'Unità: il dato in termini assoluti è clamoroso. Il PD rappresenta il 14% degli italiani, il PDL l'11%. L'astensione più che raddoppiata in quattro anni.

http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... aggio=5293


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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda Iafran il 22/03/2012, 7:58

flaviomob ha scritto:Sondaggio de l'Unità: il dato in termini assoluti è clamoroso. Il PD rappresenta il 14% degli italiani, il PDL l'11%. L'astensione più che raddoppiata in quattro anni.

Ci si preoccupa di guadagnare il 50,1% del 53,9% degli elettori (il 27% del corpo elettorale) e i "politici" non si preoccupano minimamente di dare ascolto e rappresentanza al resto della popolazione (46,1%), che arriva quasi a rappresentare la maggioranza degli italiani.
Una massa, allora, di veri politicanti in Italia da far vomitare!
Praticamente, per la popolazione, è cambiato poco o niente dal giorno della formazione della cosiddetta "Unità d'Italia": da una parte quelli della "casta" e dall'altra i "sud-ici".
Ultima modifica di Iafran il 22/03/2012, 10:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda franz il 22/03/2012, 9:21

flaviomob ha scritto:L'astensione più che raddoppiata in quattro anni.

Vero. Notevole pero' il fatto che in presenza di un "partito di tecnici" o di un "partito di Monti" questa astensione si ridurrebbe notevolmente, perché chi indica il non voto, cala parecchio.

Vedere qui: http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... aggio=5254

Un partito del tecnici prenderebbe il 22%. La zona del non voto passerebbe dal 47 al 33% tornando piu' o meno ai livelli di sett-ott 2011.
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda Iafran il 22/03/2012, 10:30

franz ha scritto:Un partito del tecnici prenderebbe il 22%. La zona del non voto passerebbe dal 47 al 33% tornando piu' o meno ai livelli di sett-ott 2011.

Il "partito dei tecnici", infatti, fa allarmare e lo si vuole affossare per poter essere "lor signori" a comandare (pardon, a governare) con il 50,1 % dei voti validi (27% del corpo elettorale), con la speranza che siano sempre di meno ... altrimenti "non ci sarebbe trippa per i soliti gatti".
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Re: Quei maledetti sondaggi

Messaggioda Manuela il 22/03/2012, 10:47

Non sarebbe un partito "di tecnici", ma un partito guidato da persone competenti, che, quando parlano, si capisce che sanno di cosa stanno parlando e, fra l'altro, usano un italiano corretto e comprensibile.
Forse molti, in questi anni, si sono identificati in una classe dirigente incolta, caciarona, volgare e moralmente discutibile... ma adesso tutti vedono a cosa ci ha portati.
Un commento su facebook (non ricordo di chi), subito dopo il giuramento del governo, diceva più o meno "per la prima volta, dopo tanti anni, NON ritengo di essere più capace e competente di chi mi governa"... ecco, è proprio questo di cui abbiamo bisogno, di una classe dirigente capace e competente.
Io credo ancora che ci siano, e ci debbano essere, differenze fra destra e sinistra; ma sono stati i partiti stessi ad annullarle, con comportamenti desolatamente simili, dall'immoralità, alla corruzione, al presenzialismo televisivo, ecc.ecc. Così che il vecchio detto qualunquista "sono tutti uguali" è diventato sempre meno qualunquista e ha assunto tratti di verità.
Un partito di persone nuove - nel senso di non compromesse col passato - competenti e moralmente specchiate, io lo voterei eccome: sperando che fosse capace di cambiare radicalmente il costume politico italiano: per esempio, prendere decisioni in tempi certi e tener loro fede...
E i partiti attuali (ma penso al PD, soprattutto), invece di strillare e lamentarsi, dovrebbero fare un bel po' di pulizia dentro se stessi; approfittare dell'occasione per "rifondarsi" per davvero, decidere cosa vogliono essere, cambiare volti e maniere, e mettersi seriamente a studiare... e anche così, non sarà facile recuperare la fiducia perduta.
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