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Monti non firma garanzia addio Olimpiadi Roma 2020Il presidente del Consiglio ha comunicato la decisione del Governo sulla possibilità di sostenere la corsa della capitale nell'organizzazione dei Giochi del 2020

ROMA - Ora è ufficiale: cade la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020. Il presidente del consiglio Mario Monti ha infatti comunicato ai rappresentanti del comitato organizzatore che non firmerà la garanzia finanziaria richiesta dal Cio.

Il no era comunque già scontato da questa mattina. Pescante era stato chiaro prima di recarsi a Palazzo Chigi: " Monti non ha intenzione di firmare nulla. E' una battaglia già persa", ha detto Mario Pescante, presidente del comitato promotore per Roma 2020, poco prima di recarsi a Palazzo Chigi. Parole che non lasciano spazio a speranze.

Prevista una conferenza stampa alle 17,30 in Campidoglio. Parlerà anche il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, alle ore 16.30 nel Salone d'Onore del Coni a Roma.

http://www.repubblica.it/sport/vari/201 ... -29856086/

Mi sembra una saggia decisione.

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L’Italia che sta facendo sacrifici per uscire dalla crisi deve candidare Roma alle Olimpiadi del 2020?
No 90.3%
Sì 9.7%
http://www.corriere.it

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Mario Monti ha bocciato la candidatura per i Giochi Olimpici 2020.
Siete d'accordo con il presidente del Consiglio?
Sì (2293 voti) 83%
No (382 voti) 14%
http://www.repubblica.it

Bene, anche in questo caso si distingue per senso di responsabilità e serietà. I venditori di fumo strillino pure.

Una decisione saggia, vista la corruzione che gravita sulle grandi opere pubbliche in Italia nonché il "magna magna" (dei soliti) sui grandi eventi.
I "pescecani" ... a dieta (per il momento), anche se strillano e dissentono.

Una decisione senz'altro condivisibile e storica, perché io non ricordo che in Italia si sia mai fatto prima un ragionamento sui costi e sulla sostenibilità, rispetto al ritorno d'immagine e al lustro che deriva da questi eventi internazionali (e alle mangiate connesse).
Tanto di cappello al governo.
Però poniamoci anche un grave interrogativo: questo "no" significa che in Italia è impossibile realizzare un grande evento senza le solite "mangiatoie", costi che lievitano, debiti infiniti, infrastrutture consegnate con anni di ritardo e talvolta ingestibili, cattedrali nel deserto che cadono a pezzi in tempi brevissimi? Perché se è così, anche questo fornisce un'immagine (desolante) all'estero di noi...

Mangiatoie o no, le olimpiadi sono un costo che non possiamo sostenere.
Una questione di priorità.
Il pensiero, poi, che l'iniziativa è promossa da gente come Alemanno e Gianni Letta mi fa venire i brividi.
Manca poco che ripescano Bertolaso.
Ma con quale faccia di bronzo questa gente si ripropone?

flaviomob ha scritto:Però poniamoci anche un grave interrogativo: questo "no" significa che in Italia è impossibile realizzare un grande evento senza le solite "mangiatoie", costi che lievitano, debiti infiniti, infrastrutture consegnate con anni di ritardo e talvolta ingestibili, cattedrali nel deserto che cadono a pezzi in tempi brevissimi? Perché se è così, anche questo fornisce un'immagine (desolante) all'estero di noi...

Non è tanto per l'immagine all'estero, quanto per il debito che accumuliamo e che comunque dovremo onorare, aggiungendolo all'altro "che ci condiziona tanto il buon umore".
Domenica sera a "Presa diretta" abbiamo visto l'Auditorium di Isernia (un'altra "cattedrale nel deserto", incompiuta) strenuamente voluto dal suo sindaco (per festeggiare il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia), i cui costi sono lievitati, in una notte, da circa 5 milioni di euro a 55 (per l'intervento della Protezione Civile di Bertolaso).
Il sindaco ne va letteralmente fiero, quasi pazzo ("Il cantiere delle meraviglie") senza preoccuparsi di rapportare la struttura alla cittadina di Isernia (22 mila abitanti), alla quale si rivolge.
Quasi tutti gli amministratori cercano di realizzare solo grandi opere ... per rimanere nella storia e per gestire grossi finanziamenti ... poi, spetterà alla Magistratura scoprirne le vere ragioni.

Il debito è la logica conseguenza di questo malaffare, con l'aggravante delle clientele (anche la logica delle baby pensioni fu del tutto clientelare). Ma si potevano progettare diversamente le olimpiadi, come fu fatto a Los Angeles, se non sbaglio, con interventi interamente a carico di privati in cui non fu prelevato un solo dollaro dalle tasche dei contribuenti (almeno così ho letto oggi su qualche quotidiano).

Iafran ha scritto:Quasi tutti gli amministratori cercano di realizzare solo grandi opere ... per rimanere nella storia e per gestire grossi finanziamenti ... poi, spetterà alla Magistratura scoprirne le vere ragioni.

Questo è possibile solo quando si permette ad un amministratore di spendere soldi che non ha o soldi non suoi.
Il risultato è il debito, come dice Flavio, ma la premessa è un sistema non virtuoso di gestione dei bilanci pubblci, centrali e locali. A Los Angeles invece devono usare i soldi che hanno e non possono fare debiti oltre tetti preventivati. Lo stato federale non interviene e solo le banche possono eventualmente prestare. Ma visto che comunque vada non sarà lo Stato della California o la municipalità di Los Angeles a costruire il villaggio olimipico ma i privati, le banche prestano direttamente ai privati e l'eventuale debito non grava sulla collettività.

Molto significativa la dichiarazione di Petrucci, non ricordo in quale TG, secondo il quale Monti non sarebbe attento ai problemi dello sport.
Spero sia stato chiaro per tutti a quale sport si riferisse.
Uno sport che non richiede fiato o muscoli ma protezioni, complicità e un gran pelo sullo stomaco.